AAPL vola in borsa dopo i risultati del Q1 2012

AAPL vola in borsa sulle ali di una trimestrale di cassa “da paura”, la migliore della storia Apple e la seconda migliore trimestrale mai registrata da un’azienda statunitense.
Ieri il titolo di Cupertino ha chiuso in netto rialzo, dopo una buona giornata già prefigurata dalle forti movimentazioni a pochi secondi dalla chiusura del Nasdaq, martedì, e soprattutto dall’after hours dopo l’annuncio dei risultati finanziari. AAPL, ha registrato dunque un nuovo massimo storico a 446,66$ dollari, +6,24%. Il titolo ha aperto ancora più in alto e ha toccato il massimo assoluto di 454,45$, per poi declinare “dolcemente” verso una chiusura più che soddisfacente. Adesso solo 3 miliardi di dollari (415 contro 418 miliardi) separano il market cap di Apple da quello della più grande azienda statunitense, Exxon Mobil.

L’annuncio di ottime trimestrali da parte di Apple, con vendite, fatturato e profitti in perenne crescita, non è mai stato un sufficiente indicatore della risposta di Wall Street. E parrà strano, ma anche questa volta tale affermazione trova conferma.

Q1 2012 Apple, la trimestrale dei record

Pochi minuti fa Apple ha diffuso ufficialmente i risultati fiscali del Q1 2012, il primo trimestre dell’anno fiscale (periodo dal 26 settembre 2011 al 31 dicembre 2011). Le previsioni di analisti e osservatori si sono rivelate esatte: è un trimestre che batte ogni precedente e fa registrare più di un nuovo record.
Il fatturato del Q1 2012 è di 46,33 miliardi di dollari, un risultato ampiamente al di sopra della guidance fornita tre mesi fa dal CFO Peter Oppenheimer e delle previsioni più che ottimiste degli analisti non professionisti. I profitti ammontano a 13,06 miliardi di dollari, ovvero 13,87$ per azione.
Per un rapido confronto è utile ricordare che durante lo stesso periodo dello scorso anno Apple ha registrato un fatturato di 26,74 miliardi di dollari e profitti per 6 miliardi di dollari.
Il gross margin per questo trimestre ammonta al 44,7%, rispetto al 38,5% dello scorso anno. Le vendite internazionali contato per il 58%.

iBooks Author, la recensione di TAL

iBooks Author - la recensione di TheAppleLounge.com

iBooks Author - la recensione di TheAppleLounge.com
Da qualche giorno Apple ha iniziato la sua rivoluzione del mercato dell’editoria scolastica suscitando come al solito clamore, ma anche qualche dubbio e qualche critica. Critiche o no, resta comunque il fatto che al centro di questa rivoluzione c’è un’applicazione gratuita che permette a chiunque di creare “in casa” gli iBooks, ovvero i libri digitali ed interattivi che Apple ha presentato al Guggenheim di New York.

La rivoluzionaria applicazione, come avrete già capito, è iBooks Author ed oggi con questa nostra recensione cercheremo di capire meglio quali siano le sue reali potenzialità.

Perché Apple costruisce i suoi iPhone in Cina?

La scorsa settimana, durante un dibattito alla CNN fra i principali candidati repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti, l’ex Governatore della Pennsylvania Rick Santorum ha esposto il piano che metterebbe in pratica, se fosse eletto Presidente, per convincere Apple a riportare in patria la produzione dei propri prodotti, un processo che ad oggi crea un indotto da più di 500.000 posti di lavoro. In Cina.

“Apple, hai tutti questi dipendenti laggiù e generi tutti questi profitti all’estero”, ha detto Santorum.“Se voi riportare in patria quei soldi ora paghi il 35% di tasse. Con il nostro piano, se porti qui i soldi e investi in fabbriche e strumentazioni qui a Charleston, non paghi nulla. Se metti quei soldi nella creazione di lavoro, se li investi, non paghi nulla. E’ un incentivo potente”.

Un incentivo potente, senza dubbio. Ma anche un incentivo totalmente sbagliato. Una ragione molto semplice per capire come mai il “piano perfetto” di Santorum non potrebbe funzionare lo fornisce indirettamente il New York Times con un’interessantissima inchiesta che dimostra perché Apple (che è il caso di studio preso ad esempio) e molte altre aziende americane non possono fare altro che rivolgersi alle aziende cinesi per la produzione dei gadget che vanno forte sul mercato americano. Spoiler: non è un problema di tasse o semplicemente di costo del lavoro, è un problema di flessibilità, scalabilità estrema e disponibilità di manodopera.

iBooks Author e pubblicazione dei libri su iBookstore: altri dettagli, prime polemiche

La presentazione di iBooks Author durante l’evento Apple di ieri a New York era incentrata principalmente sulla demo che il Vice Presidente Roger Rosner ha condotto per il pubblico riunito nell’auditorium del Guggenheim. Il SVP Phil Schiller non si è sbottonato più di tanto sulla distribuzione a costo zero o a pagamento dei libri realizzati grazie al nuovo software.
Ma come si pubblica un libro? Con che tipo di accordo? Può essere distribuito al di fuori di iBookstore? Un autore qualsiasi può impostare un prezzo per la propria creazione?
Per rispondere a questi ed altri quesiti che in tanti, compresi noi qui su TAL, si sono posti a caldo, poco dopo l’evento, Apple ha pubblicato nella Knowledge Base un documento con le Frequently Asked Questions relative proprio al processo di pubblicazione dei libri realizzati con iBooks Author.
Per alcuni dubbi che svaniscono ve ne sono altri che rimangono, soprattutto dopo aver letto la controversa licenza utente del nuovo software Apple che non ha mancato di suscitare le prime polemiche.

Evento Apple sull’istruzione: iBooks 2, iBooks Author e iTunes U App

Oggi a New York, presso il Museo Guggenheim, si è tenuto un evento speciale durante il quale Apple ha introdotto un nuovo formato di libri di testo digitali per iPad, un software per Mac finalizzato alla creazione di tali libri interattivi chiamato iBooks Authors e una nuova app per iOS, iTunes U App, pensata per permettere agli insegnanti delle superiori e ai professori universitari di creare interi corsi attingendo all’ampio database del servizio gratuito iTunes U. L’applicazione integra anche un sistema di messaggistica e condivisione di file, immagini e note fra studenti e insegnanti.
In questo post cerchiamo di proporvi in un’unica soluzione un riassunto delle principali novità, che abbiamo affrontato più nello specifico in tre articoli dedicati che potete leggere qui su The Apple Lounge (link a seguire).

Evento Apple 19 gennaio: Live Blog

Oggi, giovedì 19 gennaio alle 10 (le 16:00 in Italia), si tiene un evento Apple dedicato “all’istruzione” presso il Guggenheim Museum di New York. Qui su The Apple Lounge vi offriamo come sempre ampia copertura delle novità presentate attraverso i nostri articoli (che pubblicheremo ad evento in corso o appena terminato) e attraverso il live blog che potete trovare in questo post, qui di seguito (se siete in Home Page cliccate su continua a leggere).
L’attesa per l’evento non è esattamente di quelle palpabili, almeno da noi: di sicuro non ci si aspetta alcun annuncio hardware (per l’iPad 3 dobbiamo aspettare ancora un po’) ma al di là del tema centrale (che si suppone saranno i “libri di testo”) potrebbero esserci interessanti novità meno USA-centriche per iWorks e iBookstore relative a strumenti per la creazione di ebook interattivi.

Adobe Lightroom 4 arriverà su Mac App Store?


Lo scorso 10 gennaio Adobe ha avviato la distribuzione della beta pubblica di Lightroom 4, software di gestione professionale del workflow fotografico diretto concorrente di Apple Aperture.
Tutti coloro che hanno un Mac con OS X Snow Leopard o Lion possono scaricare gratuitamente il programma che sarà utilizzabile liberamente fino al termine della fase di beta pubblica, il 31 marzo prossimo.
Dopo quella data Adobe, che nel frattempo avrà raccolto il feedback dei primi utenti, potrà “preparare” la versione definitiva di Lightroom per l’immissione sul mercato.
Se quanto è possibile leggere nelle informazioni sul copyright della attuale build di Lightroom può essere considerate un valido indizio, non va escluso che in quella fase l’applicazione possa approdare anche sul Mac App Store.

Apple presenterà un GarageBand per eBook all’evento del 19 gennaio?

Evento Apple 19 gennaio

Evento Apple 19 gennaioGiovedì 19 gennaio Apple terrà un evento al Guggenheim di New York, il tema dell’evento è l’istruzione, ci si attendono quindi gustose novità in ambito educational, ma non solo, sicuramente si parlerà anche di eBook.

Secondo varie fonti, tra cui il Wall Street Journal ed ArsTechnica Apple presenterà durante l’evento un nuovo software per creare eBook, il tool viene paragonato a GarageBand e permetterà veramente a tutti di creare libri elettronici in modo semplice e rapido.

Adonit Jot Touch e Jaja Stylus, due penne per iPad sensibili alla pressione

Le offerte di pennine capacitive per dispositivi iOS si sono moltiplicate nel corso degli ultimi due anni, a seguito dell’introduzione dell’iPad. Le soluzioni variano per foggia e prezzo, alcune sono realizzate meglio (la Bamboo Stylus c’era piaciuta, ad esempio) altre lasciano il tempo che trovano. Tutte, dalla migliore alla più infima, per adesso hanno una caratteristica in comune che le rende poco appetibili a chi vorrebbe davvero utilizzare il tablet come una tavoletta grafica: non sono sensibili alla pressione.
Nel corso dell’ultimo mese si sono affacciate sulla “scena” degli stilo per iPad due penne capacitive che superano questo problema, e introducono il supporto alla rilevazione della pressione. Una è l’Adonit Jot Touch, che Serenity Caldwell di MacWorld ha potuto provare al CES, l’altra è la Jaja Stylus, per la quale l’imprenditore/inventore Jon Atherton ha da poco attivato una sottoscrizione su KickStarter.

Apple è ottava tra i marchi più valutati al mondo

Top 10 Brand Value 2011 - TheAppleLounge

Top 10 Brand Value 2011 - TheAppleLoungeImmagine tratta da AppleInsider.com

Quanto vale il marchio Apple? Più di quanto valesse lo scorso anno, questo è sicuro. Ma non ancora quanto altri brand. Per avere un po’ di numeri ci viene in aiuto Bloomberg che si è avvalso del lavoro di Interbrand che ha stilato la classifica dei brand economicamente più forti, quelli maggiormente valutati, del globo. Si tratta di una Top 100 che è riassunta nell’immagine di apertura nella più breve Top 10.

Ci interessa la Top 10 perché Apple, dopo l’ultimo anno appena trascorso, è entrata a far parte delle dieci aziende con il brand più forte e valutato. L’azienda co-fondata da Steve Jobs era entrata nella Top 20 nel 2009, per raggiungere il 17 posto nel 2010 e scalare altre 9 posizioni nell’ultimo anno piazzandosi all’ottavo posto per il 2011.

Apple pubblica il Supplier Responsibility Report 2012, la lista dei fornitori e aderisce alla FLA

Poche ore fa Apple ha pubblicato il report 2012 sulla Supplier Responsibility (link PDF), un esteso documento con cui l’azienda spiega che cosa è stato fatto nell’ambito della garanzia dei diritti dei lavoratori assunti dai fornitori dell’azienda, in particolar modo quelli che hanno sede nell’area della Greater China e più in generale nel sud-est asiatico.

Il documento, disponibile nella pagina dedicata del sito Apple, enumera con dovizia di particolari il tipo di ricerche effettuate dagli ispettori Apple e molte delle violazioni riscontrate e successivamente corrette. E non è tutto, perché sempre oggi Apple ha comunicato la propria adesione alla Fair Labor Association, un consorzio no-profit che si batte per la tutela dei diritti dei lavoratori.
A testimonianza dell’importanza della questione Tim Cook ha inviato un’email interna ai dipendenti Apple per segnalare la pubblicazione del report sulla Supplier Responsibility.

Tutti gli accessori audio per iPhone e iPad presentati al CES 2012

Il CES 2012 di Las Vegas è stato il festival delle meraviglie per quanto riguarda gli accessori audio per iPod touch, iPhone ed iPad. Griffin, Line 6 e soprattutto IK Multimedia ci stanno dimostrando come gli iCosi possano essere utilizzati per produrre musica a livello professionale. C’è chi lo fa già da tempo (noi intervistammo i Babylonia, gruppo synth-pop italiano iPaddato), ma gli accessori di cui vi parleremo dopo il salto consentono l’ennesimo passo avanti a riguardo: microfoni, mixer, chitarre, tastiere, ed altri accessori che, perdonate la nota personale, non vedo l’ora di poter comprare.

Apple al CES 2012 senza dare nell’occhio (ma Greg Joswiak s’è fatto beccare)

Apple non ha mai partecipato al CES di Las Vegas ed è noto che all’azienda non piacciono i grandi trade show in stile Consumer Electronics Show, quelle bolge infernali dove migliaia di espositori piccoli, medi e grandi presentano i propri prodotti a folle di dimensioni bibliche sperando di essere notati e di attirare l’attenzione dei giornalisti tecnologici (solitamente stordendoli con un’orgia di informazioni, dati, specifiche, prove prodotto e soprattutto massicce dosi di alcolici). Non a caso dal 2009 Apple non partecipa neppure più al Macworld, cui preferisce eventi progettati in-house in periodi dell’anno più consoni alle necessità strategiche dell’azienda.

Per quanto in quel di Cupertino aborriscano l’evento di Las Vegas e affini, ciò non toglie che molti dipendenti dell’azienda siano incaricati di monitorare ciò che accade durante questi baccanali moderni dedicati all’elettronica di consumo.
Voci di corridoio, subito raccolte da Reuters, sostengono che all’edizione 2012 del CES siano presenti almeno 250 dipendenti Apple in veste di semplici osservatori. E PaidContent almeno uno lo ha “beccato”, ed è Greg Joswiak, Vice Presidente della divisione iOS Product Marketing.

Kodak fa nuovamente causa ad Apple per violazione di brevetti

Kodak denuncia apple

Kodak, purtroppo, è a un passo dalla bancarotta. Per attirare su di sé le attenzioni di investitori e possibili acquirenti, sta tirando fuori le unghie aggrappandosi a quello che può: in questo caso la proprietà intellettuale, o meglio, la proprietà di alcuni brevetti.

Per farlo, punta il dito contro Apple e HTC, rei di aver infranto alcuni brevetti di sua proprietà. Déjà vu? Direi di sì, dato che circa un paio di anni fa Kodak aveva già fatto causa ad Apple e RIM per l’utilizzo illecito di alcune tecnologie brevettate.

A quanto pare, quindi, la storia si ripete.

iPad 3, cosa c’è da sapere

Il 2012 Apple si è aperto (come da previsioni) con un crescendo di indiscrezioni sull’iPad 3, vale a dire l’iPad di prossima generazione. E’ una tendenza comprensibile, visto che si avvicina il compleanno dell’iPad 2 e di conseguenza aumentano di parecchio le probabilità dell’imminenza del lancio di un nuovo modello.
Il problema, come sempre in questi casi, è riuscire a distinguere il grano dal loglio, o se preferite, in termini meno aulici dividere le palesi idiozie senza fondamento dalle indiscrezioni e ipotesi più probabili (attribuibili a fonti dal track-record comprovato) fra quelle in circolazione in questi giorni sul Mac Web.
Con questo articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza su quel che sappiamo, al momento, sull’iPad 3.

Blue Busters e The Apple Boogie: le produzioni musicali Apple negli anni ’80


Gli ultimi tredici anni ci hanno abituato a keynote e presentazioni Apple sempre più “zen” (salvo rare eccezioni) con una scenografia minimalista che convoglia l’attenzione sul presentatore ma soprattutto sul prodotto presentato.
Non è sempre andata così. Negli anni ’80, prima della rottura fra Steve Jobs e la dirigenza Apple, i keynote sembravano veri e propri spettacoli di varietà per geek e nerd.
Spettacoli durante i quali trovavano spazio presentazioni multimediali come questo video musicale della canzone Blue Busters, parodia autorizzata della colonna sonora del Film GhostBuster con i computer di Big Blue, ovvero IBM, al posto dei fantasmi.

Evento Apple a New York a gennaio?

Mettete da parte ogni aspettativa che la lettura di “Evento Apple” nel titolo potrebbe avere generato in voi: niente iPad 3 o iTV in vista, almeno non a gennaio.
A quanto scrive la sempre estremamente attendibile Kara Swisher su All Things Digital, Apple starebbe preparando un evento a New York per questo mese.
Le fonti indicano il coinvolgimento di Eddy Cue nell’organizzazione dell’evento, a suggerire che la novità da annunciare abbia a che fare con iCloud, con l’App Store, con i media o più in generale con i servizi online, vale a dire il (vasto) settore supervisionato dal Senior Vice President.

Update: secondo TechCrunch l’evento avrà a che fare con gli eBook e iBookstore. Una delle ipotesi è l’introduzione dei libri di testo per iPad.

Le nostre previsioni per il 2012 di Apple

Volenti o nolenti, quando si parla di Apple con qualcuno si finisce quasi sempre nelle solite due direzioni: il confronto con il mondo PC (prevalentemente Windows) e le previsioni su ciò che a Cupertino bolle nel pentolone per tenerci sempre sulle spine e farci spendere i nostri sudati e pochi Euro.

Questo deve essere molto probabilmente dovuto al fatto che noi Apple user siamo abituati veramente molto bene, nell’ultima decade abbiamo visto decine di oggetti andare al di là di ogni nostra immaginazione, ed è quindi quasi ovvio che la nostra fantasia venga solleticata continuamente, nel tentativo di visualizzare cosa ci potrà essere “dopo”.

Attenzione però, questo articolo non vuole essere sulla falsariga di quelli che il nostro Camillo ha criticato giustamente non più di qualche giorno fa, ma fare un riassunto con i piedi per terra di ciò che supponiamo sia lecito aspettarsi l’anno prossimo.

Nessuna fonte anonima e confidenziale, nessuno scoop! Solo una buona dose di cara e vecchia acqua calda.

Il 2011 di Apple visto attraverso gli articoli The Apple Lounge

Il 2011 è stato un anno importante per Apple, segnato dalla prematura dipartita del co-fondatore Steve Jobs, ma ricco di successi per l’azienda. Nel corso degli ultimi 365 giorni non sono mancati di certo i nuovi prodotti, come l’iPad 2 l’iPhone 4S o i nuovi MacBook Air con il lancio di una buon numero di prodotti software e servizi a corredo, da OS X Lion ad iOS 5, passando per iCloud.
Nel frattempo si sono consumati scandali come il Locationgate, Steve Jobs ha presentato al consiglio comunale di Cupertino la sua ultima grande visione per la creazione di un Campus futuribile mentre Walter Isaacson lavorava alacremente alla sua biografia, che sarebbe uscita in autunno, quando Steve ci aveva già lasciati.
Ripercorriamo insieme questo 2011 attraverso gli articoli pubblicati qui su The Apple Lounge durante il corso di tutto l’anno.

Multa dell’Antitrust per la garanzia: Apple farà ricorso

AppleCare Protection PlanApple si prepara ad annunciare (a gennaio 2012) il miglior primo trimestre fiscale di tutti i tempi. Le vendite di prodotti Apple, in particolar modo iPhone, iPad e MacBook Air, la dicono lunga. Con questi tre oggetti del desiderio, l’azienda diretta da Tim Cook ha monopolizzato i mercati di smartphone, tablet e notebook. Dopo le vacanze prolungate ai dipendenti in occasione del giorno del ringraziamento e per le feste di fine 2011 e la felpa regalo designed in Cupertino (immaginiamo lo sforzo dei designer per scegliere colore e stampa da imprimere) dobbiamo immaginarci che Tim Cook farà qualche altro regalo alla grande famiglia della Mela.

Sembrava un anno perfetto, dal punto di vista dei ricavi, per Apple. Ma, proprio sul finire dell’anno, una nota stonata è arrivata dallo Stivale. Sebbene i ricavi di Apple siano da capogiro, iniziare l’anno che sta per arrivare con l’idea di dover pagare una multa da 900000 € (circa 1200000 US$) non deve far piacere a nessuno. E, poiché nessuno pagherebbe una tale multa senza batter ciglio (anche se nel torto), ecco che pure una azienda ricchissima come Apple si appresta a contestare formalmente la multa inflitta.

Antitrust e Apple Care: multa da 900 mila Euro per Apple

L’Antitrust italiana (AGCM) ha comminato una multa da 900.000 Euro alle tre società Apple che operano nel settore della vendita in Italia per la messa in atto di pratiche commerciali scorrette. La multa arriva a conclusione dell’indagine che l’Antitrust aveva aperto già da tempo in merito alla garanzia Apple e all’estensione di garanzia Apple Care. L’organo di vigilanza ha decretato che le informazioni per il consumatore erano fuorvianti e che non vi fosse la sufficiente chiarezza sui servizi di garanzia di legge e su quelli offerti a pagamento.

Sono tre le società del gruppo Apple che operano nel settore Retail in Italia e che sono coinvolte nel provvedimento: Apple Sales International, Apple Italia s.r.l. e Apple Retail Italia.
La cifra complessiva della multa è data dalla somma di due differenti sanzioni, dato che le pratiche commerciali scorrette che secondo l’Antitrust Apple ha messo in pratica nel nostro paese rientrano in due tipologie distinte.