AppleCare Protection Plan, via dai negozi ma sempre acquistabile e attivabile

di Redazione 8

Garanzia dei prodotti Apple senza AppleCare Protection Plan dopo il secondo anno

Come abbiamo visto, con AppleCare Protection Plan si può avere per due o tre anni un supporto totale e completo “offerto” direttamente da Apple. Qualora non si scelga di optare per la soluzione dell’estensione di garanzia, dopo il primo anno ci si dovrà rivolgere al venditore che, qualora riconosca il problema indicato dall’utente, potrà a sua discrezione sostituire il prodotto o farlo riparare da chi meglio crede. Questo vuol dire che il prodotto potrebbe non essere riparato da un centro assistenza tecnica autorizzato Apple. E se il venditore è Apple stessa?

Abbiamo svolto un’indagine e ci siamo recati più volte in un Apple Store di Milano chiedendo a diversi genius cosa sia necessario fare in caso di problemi al prodotto di turno della Mela dopo il primo anno di vita se non coperto da AppleCare Protection Plan. La risposta è stata sempre la stessa e l’abbiamo sentita dare anche ad altri avventori del negozio. I geni della Mela informano tutti clienti che i prodotti acquistati da Apple hanno un anno di garanzia del produttore (cioè di Apple stessa). Per il secondo anno, in base alle attuali normative che regolano la garanzia dei prodotti, il venditore è responsabile di eventuali problemi. E se è Apple stessa il venditore (sia tramite Apple Store che Apple Store Online)? I genius non danno neppure il tempo all’utente di porre la domanda. Fin da subito informano che in quel caso, sempre secondo le attuali normative, è cura di Apple occuparsi del prodotto, ma deve essere cura dell’utente dimostrare che il problema era già presente durante il primo anno di vita del prodotto stesso. Per dimostrarlo, l’utente ha bisogno di una certificazione scritta di un consulente o azienda che si occupi di analisi del genere. Ovviamente le spese sono a carico dell’utente e non rimborsabili da Apple nel caso in cui il difetto sia dimostrato.

Solo a domanda su quali siano queste società che svolgono l’analisi sui prodotti per verificare e certificare l’effettiva presenza di un problema già durante il primo anno di vita, alcuni geius aiutano l’utente indicandone alcune a cui rivolgersi.

Insomma, dopo la multa e le indagini, Apple ha deciso di applicare alla lettera la normativa sulla garanzia. Ed è proprio l’applicazione alla lettera che mette in evidenza non solo l’inutilità di una simile normativa (le certificazioni delle società di consulenza hanno dei costi che spesso superano, soprattutto per i prodotti tecnologici, il valore dei prodotti stessi), ma anche l’utilità della sottoscrizione di un contratto di AppleCare Protection Plan.

Perché attivare AppleCare Protection Plan

AppleCare Protection Plan in Italia - TheAppleLounge.com
Come vi abbiamo appena detto, dopo il primo anno, ottenere garanzia per un prodotto Apple richiede l’intervento (costoso) di qualcuno che certifichi il problema. Questo non significa che la certificazione arrivi automaticamente. Potrebbe capitare di rivolgersi ad una società che ritenga che il problema non sia imputabile ad un difetto già presente durante il primo anno di vita del prodotto. Il che comporterebbe solo uno spreco inutile di denaro. A questo è da aggiungere il costo delle riparazioni da sostenere se il problema è sorto dopo il primo anno che ovviamente sono proporzionali al prodotto. Tra componentistica e manodopera del personale di un centro assistenza tecnica autorizzata Apple, il costo per una riparazione tra le più semplici può essere davvero alto. Delle volte molto vicino o addirittura superiore al costo del più caro contratto di AppleCare Protection Plan disponibile (quello dei MacBook Pro 15”/17” che è di € 349,00). Inoltre l’estensione di garanzia Apple copre davvero tutto del prodotto per il quale è stata attivata (tranne i danni causati), niente escluso; neppure le batterie o gli alimentatori o i cavi o le cuffie sono escluse.

Alla luce di quanto detto non possiamo non invitarvi a fare un pensierino sull’acquisto dell’AppleCare Protection Plan il vostro prodotto. Anche se non più in vendita nei negozi fisici, questa è sempre disponibile, sia in versione con scatola che in versione auto-enroll (senza scatola ed attivabile contestualmente all’acquisto del prodotto) direttamente sull’Apple Store Online. In alternativa potete anche trovarla sempre on line su altri canali, siano essi italiani o stranieri. Rimane inoltre possibile l’acquisto nei negozi fisici al di fuori dei confini italiani. L’AppleCare Protection Plan ha infatti validità internazionale. Può essere acquistata in una nazione ed attivata in un’altra e fruita in un’altra ancora. Possiamo garantirvelo vista la nostra esperienza personale.

L’AppleCare Protection Plan potrebbe essere un utile regalo da fare (o da farvi) per il Natale 2012. Soprattutto quelle per gli iDevice che hanno dei prezzi davvero abbordabili. Ad esempio, appena € 69,00 (IVA e spese di spedizione incluse) nel caso di iPhone. Spiccioli in confronto al danno che si avrebbe nel caso in cui dei malfunzionamenti ne compromettessero la funzionalità tanto da portare all’acquisto di un altro melafonino che, lo ricordiamo, è il più costoso di sempre. Inoltre, con l’attivazione dell’AppleCare Protection Plan aumenta (non di poco) il valore del proprio prodotto Apple in caso si intenda rivenderlo entro i tempi in cui l’estensione di garanzia è ancora attiva.

Ora a voi la parola nei commenti. Cosa ne pensate dell’AppleCare Protection Plan e della differenza che c’è tra garanzia del produttore e del venditore?

Precedente 1 2

Commenti (8)

  1. 15 dicembre 2013 e non entro il prossimo 16 dicembre 2012

    errore? 16 dicembre 2013…

    1. @Andrea BS:
      Corretto. Thanx! ;-)

  2. E se il venditore è apple? Come si comporta allo scadere della garanzia di un anno, Visto il supporto biennale per legge ?

    1. Scusatemi non avevo visto la seconda pagina dell articolo :P

    2. @Andrea:
      :-S

      Mi sa che non hai letto la pagina 2 dell’articolo. Lo trovi scritto lì come si comporta Apple. ;-)

  3. Io sono uno di quei consulenti (periti tecnici, in genere ingegneri) di cui parlate nel vostro articolo, e faccio di tanto in tanto perizie di questo tipo per associazioni o studi legali. Non posso parlare per altri casi simili, ma, per quella che è la mia esperienza mi sento di dover precisare due cose non banali:
    1) non sempre è necessario rivolgersi ad un perito tecnico e/o legale; faccio l’esempio di un caso che ho seguito rigonfiamento della batteria (se non ricordo male al 19° mese) di un portatile e danneggiamento del computer stesso in alcune sue parti, cui non è stato concesso il riconoscimento in garanzia: è stata sufficiente un breve intervento del legale. La controparte (negoziante) che aveva attribuito la causa all’utente ora dovrà affrontare un processo per calunnia.
    2) nella maggioranza (circa il 93% facendo un conto al volo) dei casi che ho seguito, nel caso in giudizio (da un giudice di pace in genere per questi casi) si sia evidenziato il torto del venditore, lo stesso è stato condannato a pagare danni e spese sostenute dall’utente.

    Riassumendo: occhio (venditori, ma anche utenti), perché quando è evidente la causa di un malfunzionamento (o al contrario, di imperizia dell’utente), fare i furbetti significa con molta probabilità vedersi sanzionare con una condanna a pagare spese (legali e non) e danni (in alcuni casi, più rari, si rischia anche il codice penale).

    1. @Andrea:
      Grazie di aver riportato la tua esperienza. Purtroppo negli Apple Store (almeno in quello visitato più volte da noi) viene detto che vogliono una certificazione di un perito o non se ne fa nulla per quel che riguarda la riaprazione/sostituzione del prodotto dopo il primo anno di vita.

      Per quanto riguarda legali, giudici e quant’altro… meglio spendere qualche cosa in più (poche decine di € nel caso di iPhone) che dover pagare un legale o aspettare tempi lunghi per la riparqazione di un prodotto. IMHO, ovviamente. ;-)

    2. @Giuseppe Benevento: Già. Credo che l’unica certa sia il fatto che la normativa sul 2° anno è lacunosa e di certo non proprio creata per tutelare completamente il cliente.
      Sarebbe bastato dire che il 2° anno è coperto dagli stessi IDENTICI termini del primo per evitare qualsiasiasi problema.
      Evidentemente in fase di stipula delle norme la lobby dei produttori/venditori ha ottenuto di infercirla di “differenze” rispetto al 1° anno che generano queste situazioni.

      Comunque l’apple care continuo a pensare sia una buona cosa, addirittura ottima per aziende e partite iva che il 2° anno non lo possono proprio avere.

      Anzi non capisco perchè apple non dia la possibilità di estendere anche ad un 3° anno, ovviamente acquistando una 2a apple care.
      Immagino che sia per via dei costi eccessivi mano a mano che il prodotto invecchia, segno che anche per il venditore l’assistenza ha un costo non trascurabile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>