Foxconn rimpiazzerà gli operai con un milione di robot

In un territorio, quello dell’estremo oriente, sul quale gravano già le terribili condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti gli operai, la situazione sembra volgere ad uno scenario ancora più difficile da sostenere: la disoccupazione. Foxconn, principale partner di Apple e di altre aziende del calibro di Sony e Nokia per la produzione dei dispositivi, ha dichiarato ufficialmente che sostituirà una parte dei suoi operai con un milione di robot nei prossimi tre anni.

Lo ha dichiarato Terry Gou, fondatore e presidente dell’azienda asiatica, durante una festa per i lavoratori tenutasi lo scorso venerdì. Gou sostiene, infatti, di dover in qualche modo rimediare ai crescenti costi della manodopera e alla scarsa efficienza produttiva che si riesce a raggiungere con gli uomini, dedicati allo svolgimento di operazioni noiose e ripetitive.

HTC vuole trovare un accordo di licenza con Apple

La “patent war” tra HTC e Apple potrebbe presto conoscere una tregua secondo quanto riportato da AppleInsider. Un dirigente del produttore di smartphone, principalmente con piattaforma Android, ha dichiarato pubblicamente che la sua azienda ha intenzione di trovare un accordo di licenza con Apple per mettere la parola fine alla disputa legale per la tutela dei rispettivi brevetti.

Come saprete, all’inizio di questo mese Apple ha ottenuto una pesante vittoria nei confronti di HTC, giudicata dalla ITC statunitense (con una sentenza preliminare) colpevole di aver violato due brevetti registrati dall’azienda di Cupertino. Come se non bastasse, Apple ha quindi approfittato del vantaggio per accusare HTC di un’ulteriore violazione della sua proprietà intellettuale.

La Cina indaga sugli Apple Store non autorizzati [Update]

Come vi avevamo riportato qualche giorno fa, la fama di infallibili clonatori associata ai cinesi non smette mai di stupirci. Non contenti nel limitarsi a clonare tutti i dispositivi mobili prodotti da Apple, sembrerebbe che un imprenditore locale abbia deciso di aprire un vero e proprio Apple Store, clonando lo stile dei veri punti vendita al dettaglio dell’azienda di Cupertino.

In seguito all’evidente curiosità innescata dall’incredibile scoperta, secondo quanto riportato da Reuters, il governo orientale ha aperto un fascicolo per indagare meglio sull’accaduto, mentre diversi clienti (giustamente) adirati sono tornati nello store per chiedere una prova della legittimità dei loro acquisti.

Nuovi MacBook Air: Sandy Bridge e Thunderbolt

Insieme a OS X Lion, come previsto, sono appena usciti anche i nuovi tanti attesi MacBook Air. Come già largamente anticipato dai vari rumor, le principali novità riguardano i processori, la presenza di una porta Thunderbolt, che consente il trasferimento veloce dei dati con le periferiche esterne, e la tastiera retroilluminata.

Senza troppe sorprese, Lion sarà installato di serie su tutti i nuovi MBA appena introdotti. Diamo ora uno sguardo alle principali novità tecniche. Il nuovo MacBook Air è disponibile sia nella versione da 11” che da 13”.

Apple Store: un miliardo di visitatori in dieci anni

In risposta al sito australiano Current.com.au, Apple ha confermato ufficialmente che è stato raggiunto il traguardo del miliardesimo visitatore presso gli store al dettaglio sparsi in tutto il mondo durante i dieci anni di attività (in media circa 270.000 visite al giorno). Il primo Apple Store, infatti, è stato aperto a Washington DC durante il mese di maggio 2001.

Come già anticipato, il team PR di Apple ha risposto ad alcune domande poste dal venditore di articoli elettronici Current.com.au a proposito dell’ultimo store aperto a Penrith, Australia. Tra le risposte, i portavoce hanno dichiarato che “Apple è stata per 10 anni nel mondo della vendita al dettaglio. Durante questo periodo, abbiamo avuto oltre un miliardo di visitatori che hanno attraversato le nostre porte, molti dei quali sono nuovi al Mac, considerando che l’Apple Store è il miglior posto per imparare tutto ciò che c’è da sapere sugli ultimi prodotti di Apple”.

Ritardi per gli hard disk Thunderbolt di LaCie? [Aggiornato]

Secondo quanto riportato da Electronista, LaCie, noto produttore di dischi rigidi, avrebbe silenziosamente rinviato la data per il lancio sul mercato dei nuovi prodotti compatibili con la nuova tecnologia Thunderbolt per il trasferimento ultra-veloce dei dati con le periferiche esterne.

Come sostengono le fonti anonime interpellate, diversamente da quanto annunciato ufficialmente alla fine di febbraio (l’inizio delle vendite era previsto per questa estate), il Big Disk (uno dei primi prodotti Thunderbolt-enabled per il mercato mainstream) non arriverà prima della fine dell’autunno e potrebbe anche dover essere necessario attendere i primi freddi dell’inverno per poter scaldare i cavi di rame dei nuovi cavi Thunderbolt.

Nuovi Thunderbolt LCD display invece di nuovi MacBook

All’inizio della settimana sono emersi nel Mac Web i part numbers di quelli che sarebbero dovuti essere i nuovi MacBook Air e Mac Pro. Sebbene quelli relativi ai MacBook Air sembrerebbero corretti, quelli dei presunti Mac Pro sarebbero invece da attribuire a nuovi modelli di Mac mini e MacBook.

Tuttavia, sembrerebbe che anche quest’ultimo pronostico non corrisponda al vero; secondo quanto riportato da MacRumors, infatti, solo quelli relativi ad eventuali Mac mini potrebbero risultare corretti ma non ci sarà alcun nuovo MacBook. Si tratterebbe, infatti, di nuovi LED Cinema Display compatibili con Thunderbolt.

iOS 5: Assistive Touch migliora l’accessibilità

Nella giornata di ieri Apple ha rilasciato agli sviluppatori la terza beta di iOS 5 che risolve alcuni bug e migliora le prestazioni generali del prossimo aggiornamento del sistema operativo mobile dell’azienda di Cupertino. In questo post analizziamo una nuova feature molto interessante soprattutto per quanto riguarda l’accessibilità e l’usabilità del sistema operativo per coloro che sono affetti da difficoltà motorie agli arti superiori.

Si tratta di Assistive touch, una nuova feature che permette di emulare le principali gesture che iOS è in grado di riconoscere, semplicemente con un tap su delle icone che appaiono in evidenza sul display del dispositivo. Come potete vedere dall’immagine di apertura, infatti, appare un menù che mostra all’utente i comandi disponibili per compiere determinate azioni.

Mac OS X Lion sta per arrivare

Nella giornata di ieri Apple ha formalmente invitato gli sviluppatori ad iniziare l’invio delle applicazioni compatibili con Mac OS X Lion per iniziare il processo di revisione necessario per la pubblicazione su Mac App Store, sottolineando che l’introduzione del prossimo sistema operativo avverrà “presto”.

Come si può leggere nella parte inferiore dell’immagine di apertura, “OS X Lion, l’ottava major release del più avanzato sistema operativo del mondo, sarà presto disponibile per milioni di utenti Mac in tutto il globo. Inviate le vostre Lion app per la revisione così che possano essere disponibili su Mac App Store quando Lion sarà distribuito in questo mese”.

Film a 1080p in vendita su iTunes?

Oltre alle numerose novità attese per questo autunno, Apple potrebbe introdurre anche la vendita di film in alta definizione con risoluzione a 1080p tramite il suo iTunes Store. Come saprete, infatti, al momento le versioni in alta definizione hanno una risoluzione massima di 720p (1280×720). Le cose, però, potrebbero cambiare già entro qualche mese grazie ad un insieme di contenuti multimediali che sarebbero stati inviati ad Apple per l’approvazione e che si presentano con una risoluzione opzionale di 1920×1080 pixel.

La notizia è stata riportata da AppleInsider dopo aver ricevuto delle indicazioni da fonti anonime ritenute a conoscenza dei fatti. In base a quanto appresto, ad esempio, ci sarebbe un film prodotto da Century Fox che è possibile scaricare in versione standard (480p), HD (720p) e HD+ (1080p e bitrate medio di codifica pari a 10.000 kbps). Allo stesso modo dovrebbe essere possibile scegliere tra versioni differenti dei film di altre cinque grandi case cinematografiche.

iPad HD in arrivo questo autunno?

Nonostante nei prossimi mesi, insieme ad iOS 5, sia atteso il prossimo modello di iPhone, alcune fonti nel mondo dell’industria Apple sostengono che l’azienda di Cupertino potrebbe essere intenzionata a presentare anche un nuovo modello di iPad durante l’autunno.

I primi indizi riguardano il nome di quello che sarebbe il terzo tablet prodotto da Apple: “iPad 2 Plus” o “iPad HD”. Dopo aver interrotto il ciclo annuale di produzione con iPhone, quindi, Apple potrebbe addirittura presentare due modelli di iPad nello stesso anno solare, a distanza di circa sei mesi l’uno dall’altro.

Apple VS Samsung, continuano le ostilità

Apple ha depositato una nuova richiesta contro Samsung, stavolta presso la International Trade Commission, chiedendo il blocco dell’importazione negli U.S.A. del Samsung Galaxy S 4G e del Galaxy Tab 10.1. La richiesta, tipica nei casi di violazione di proprietà intellettuale, segue l’analoga denuncia che Samsung ha depositato presso l’ITC verso la fine della scorsa settimana.
Il procedimento rientra nella causa più ampia che Apple ha intentato contro i partner-concorrenti coreani per plagio. Al centro del dibattimento la presunta copia spudorata da parte di Samsung dei dispositivi iOS e il tentativo di vendere i propri smartphone e tablet con sistema TouchWiz assimilandoli alle funzionalità e all’estetica dell’iPhone e dell’iPad.

Un gruppo di hacker vìola alcuni server Apple

In base a quanto riportato dal Wall Street Journal, un gruppo di hacker ha violato alcuni server di proprietà dell’azienda di Cupertino, accedendo ad un piccolo insieme di informazioni sensibili conservate sul portale Apple Business Intelligence.

Sono 27 le coppie di username e password pubblicate dagli hacker, associate ad alcuni sondaggi condotti da Apple sui server colpiti dall’attacco. Il gruppo è noto in rete con il nome “AntiSec” ed è responsabile per aver sottratto informazioni sensibili e averle rese pubbliche. Come potete vedere dall’immagine di apertura, il risultato dell’attacco è stato pubblicato sul profilo Twitter del gruppo, composto da alcuni elementi di “Anonymous” e “Lulz Security”.

iPad genera l’1% del traffico Web mondiale

In base a quanto emerso da una nuova analisi, iPad rappresenta l’1% di tutto il traffico Web mondiale, una percentuale impressionante se si considera che ha poco più di un anno di vita e che il miglior rivale rappresenta una fetta 50 volte più piccola.

L’analisi, condotta dalla firm di ricerca Net Applications, mostra (come potete vedere dall’immagine di apertura) la continua crescita del traffico generato dal tablet di Apple sin dal suo debutto sul mercato avvenuto all’inizio del 2010. Per quanto riguarda il solo mercato USA, inoltre, la curva si avvicina sempre di più alla soglia del 2%.

Samsung ritira la causa contro Apple

In una mossa inaspettata, Samsung ha ritirato la contro-accusa rivolta nei confronti di Apple dopo che questa aveva dichiarato che la compagnia coreana stava chiaramente copiando il design e l’interfaccia di iPhone, iPod touch ed iPad. A rilasciare la dichiarazione a Bloomberg è proprio Samsung, attraverso le parole del suo portavoce Nam Ki Yung. La causa è stata ritirata lo scorso 30 giugno per semplificare i procedimenti legali. O almeno così sostiene Yung.

Brevetti Nortel: dettagli sull’asta

In un post di ieri vi abbiamo parlato dell’acquisizione del portfolio brevetti di Nortel da parte di un consorzio di aziende fra le quali è presente Apple. Un articolo di Reuters, pubblicato ieri, fornisce maggiori dettagli sulle dinamiche dell’asta. Reuters descrive l’asta come una battaglia “fast and furious” tra Apple e Google, alle quali si sono aggiunte anche Sony, Intel, Ericsson e RIM.

Ma vediamo nel dettaglio come si è svolto l’affare, durato praticamente quattro giorni, che si è concluso con una cifra circa tre volte superiore rispetto al prezzo stimato di mercato. Inizialmente le parti erano cinque, inclusi due consorzi: Apple, Intel, Google, un consorzio formato da Ericsson, RIM, Microsoft, Sony e EMC e un gruppo guidato da RPX, azienda specializzata nell’acquisto di brevetti.

Nortel vende brevetti per 4,5 miliardi di dollari

Nortel, multinazionale canadese leader nel settore delle reti e delle telecomunicazioni, ha annunciato con un comunicato ufficiale che si è conclusa l’asta per la vendita del suo portfolio brevetti, resa necessaria dal grave periodo di crisi che ha colpito l’azienda. I brevetti sono stati acquisiti per la cifra pari a 4,5 miliardi di dollari da un consorzio di aziende formato da Apple, EMC, Ericsson, Microsoft, RIM e Sony.

Per quasi cinque miliardi di dollari le aziende hanno acquistato più di 6.000 brevetti nel campo delle comunicazioni wireless, delle reti di quarta generazione, VoIP, semiconduttori e tanto altro. Come si può leggere nel comunicato, “Al termine di un’asta molto tesa, siamo lieti di come si è conclusa l’asta per questo esteso portfolio di brevetti”, queste sono le parole di George Riedel, CSF e Presidente delle Unità di Business di Nortel.

Teardown del cavo Thunderbolt

Da qualche giorno Apple ha messo in vendita nei suoi store i cavi Thunderbolt che possono essere utilizzati per collegare le periferiche compatibili ai propri Mac. iFixit, come di consueto, ha condotto il teardown di rito su questo cavo del valore commerciale di 49 euro, confermando che si tratta di un cavo “attivo” che ospita un circuito integrato con relativo firmware.

Come confermato da fonti vicine al mondo delle telecomunicazioni, questa tipologia di cavi è impiegata per realizzare trasmissione dati con banda superiore ai 5Gbps. I circuiti integrati, posizionati su entrambe le estremità del cavo sono calibrati in modo da limitare l’attenuazione e la dispersione dei segnali lungo il cavo che li divide.

Thunderbolt e FireWire a confronto

Dopo quattro mesi dal lancio sul mercato del nuovo sistema per il trasferimento dei dati, Thunderbolt, iniziano ad emergere i primi dati e confronti con le tecnologie precedenti. Promise Technologies, infatti, ha annunciato la disponibilità di Pegasus R4 e R6, due sistemi RAID esterni con, rispettivamente, quattro e sei alloggiamenti per hard disk. Essi presentano due porte Thunderbolt e possono essere acquistati per 999 dollari e 2000 dollari.

Macworld ha effettuato dei test con il modello più capiente, dotato di sei dischi da 2TB l’uno (per un totale di 12TB) a 7200 rpm. In sintesi, il risultato è strabiliante: senza scarsa sorpresa le prestazioni superano di molto quelle ottenibili con tutti gli attuali sistemi di trasferimento per i dati (FireWire, USB).

Final Cut Pro X: nuove FAQ da Apple

Final Cut Pro X, il software made in Apple per il video editing, doveva essere una “rivoluzione” ma, almeno per il momento, i commenti degli utenti (sopratutto professionisti) a riguardo non sono molto entusiasmanti. Dopo aver dato il via al programma di rimborso per i clienti insoddisfatti, Apple ha pubblicato sul suo sito una nuova pagina contenente delle FAQ (Frequently Asked Questions).

Sebbene la pagina non sia ancora stata collegata al sito principale, né pubblicizzata in alcun modo, è effettivamente raggiungibile a questo indirizzo. Come si può leggere, “Final Cut Pro X è un passo avanti nel video editing non lineare. L’applicazione ha impressionato molti editor professionisti, e ha anche generato un sacco di discussioni nella comunità del video professionale. Sappiamo che i clienti hanno domande circa le nuove caratteristiche di Final Cut Pro X e come si integra con le versioni precedenti di Final Cut Pro. Ecco le risposte alle domande più comuni che abbiamo sentito.”

Symantec: iOS è più sicuro di Android

Secondo un’analisi effettuata da Symantec, noto produttore di antivirus, il sistema operativo mobile di Apple offre una maggiore sicurezza ai propri utenti rispetto al concorrente Android di Google. Symantec ha pubblicato in settimana un documento di 23 pagine, intitolato “Una finestra sulla sicurezza dei dispositivi mobili”, nel quale spiega la robustezza dei due sistemi operativi nei confronti di differenti tipologie di attacchi malevoli.

Nel documento, inoltre, vengono descritte falle di sicurezza emerse fino ad ora e quelle che potrebbero emergere in futuro per entrambe le parti. Nel confronto, Symantec sostiene che iOS è più sicuro di Android, grazie ad una “protezione completa” contro attacchi malware.