Cos’è Healthbook? Ne avete idea? No? Beh, è semplice: si tratta fondamentalmente di un nome in codice per un’applicazione al momento in lavorazione su iOS 8, che ne dovrebbe costituire una delle innovazioni maggiori. È un’applicazione che conserva e gestisce i dati di salute e di movimento provenienti da dispositivi indossabili (sì, si parla principalmente di iWatch, ovviamente). Secondo alcuni report, e come si può vedere nei mockup che vi alleghiamo qui in giro nell’articolo, Healthbook sarebbe un’applicazione composta da diverse schede tra cui navigare per avere un rapido sunto delle attività fisiche della giornata (diete ed eventuali cure comprese).
Apple
Lavorare ad Apple può essere un inferno?
Quello di lavorare in una grande e rinomata multinazionale come Apple, ne siamo certi, è il sogno di molti. Contribuire alla creazione di quei dispositivi che stanno cambiando il mondo della comunicazione, anche fosse solo marginalmente, è una prospettiva di certo interessante che può valere la pena perseguire. Ma c’è chi riesce a lavorare effettivamente in Apple e neanche un mese dopo si licenzia parlando di “situazione insostenibile” per diversi aspetti. È il caso di Jordan Price, ex designer di Cupertino che ha recentemente pubblicato un post su medium.com di nome “Volevo tantissimo lavorare ad Apple, ma ora non così tanto” in cui racconta la propria esperienza. Vale la pena leggerne gli estratti più interessanti.
Gestire Google Apps su iOS? Ora si può, con l’app ufficiale
Solo ieri Google ha lanciato su App Store l’app ufficiale con cui gestire i servizi Google Apps direttamente da iPhone, iPad o iPod Touch. L’applicazione, chiamata Console di amministrazione Google e disponibile per il download gratuito a questo link, pesa solo poco più di 5 MB, è universale e funziona su tutti i dispositivi con installato almeno iOS 6. Appare da subito molto utile per tutti coloro i quali utilizzano la piattaforma Google Apps e sono stanchi della scomoda vista web anche su iPhone (e vorremmo ben vedere).
Volete un Mac Pro? Beh, vi tocca aspettare
Cattive notizie per i futuri acquirenti del nuovo Mac Pro. Se a Dicembre cominciavano ad arrivare le prime unità alle testate specializzate, mentre per i comuni mortali si era detto che sarebbe stato necessario aspettare fino a Febbraio/Marzo, sembra che ora (che a Febbraio ci siamo) i tempi di attesa siano destinati a dilatarsi ulteriormente. Basta accedere agli store online, infatti, per leggere un poco confortante “Aprile” come mese in cui dovrebbero partire le spedizioni. Ed è una cosa che succede negli store europei, cinese e australiano.
La verità su Flappy Bird: rimosso perché creava dipendenza
In questi giorni vi abbiamo parlato piuttosto spesso di Flappy Bird, il gioco per iOS e Android diventato popolare d’improvviso, e di come lo sviluppatore Dong Nguyen si sia trovato in sincera difficoltà, tanto da doverlo rimuovere (nonostante i 50.000$ giornalieri ipotizzati da The Verge). Oggi, grazie ad un’intervista Forbes, crediamo di essere in grado di mettere la parola fine sulla vicenda e spiegare una volta per tutte il perché della rimozione del gioco.
Flappy Bird, lo sviluppatore rimuoverà oggi il titolo da App Store
Se voi foste sviluppatori di giochi su App Store, rimuovereste quello che vi permette di guadagnare qualcosa come 50.000$ al giorno (al giorno) in pubblicità? No, neanche noi. Eppure Dong Nguyen, la mente e il braccio dietro al recentemente popolare Flappy Bird, sembra non pensarla allo stesso modo. Il developer ha infatti annunciato che, già nelle prossime ore, la sua applicazione verrà rimossa da App Store. E non per problemi legali, semplicemente “non ce la fa più”. Vi riportiamo di seguito, dopo il salto, i tweet che ha pubblicato ieri sera sul suo account.
iPhone 6 in un nuovo concept
Con iPhone 5s e iPhone 5c già sul mercato da qualche mese, siamo già a Febbraio 2014 e non c’è periodo migliore per parlare del nuovo modello di iPhone, magari con qualche bel mockup a corredo. Ed è proprio quello di cui parliamo oggi. Quello che vedete qui sopra è un nuovo concept di iPhone 6 emerso sulla rete nelle scorse ore, e interamente opera di un nostro connazionale, Federico Ciccarese. Si tratta di un concept molto interessante, e probabilmente uno dei migliori presenti sulla rete. Come vedete dall’immagine qui sopra, si prendono in esame due nuovi modelli di iPhone, con a sinistra un iPhone 5s con i suoi 4″ di display per fare un confronto veloce.
Wozniak: Apple dovrebbe sviluppare uno smartphone con Android
Steve Wozniak è il co-fondatore di Apple. Lo sapete già ma noi ve lo ripetiamo. È il co-fondatore di Apple, ma non ha più nulla a che fare con i movimenti dell’azienda. Si limita, di tanto in tanto, a dire la sua, a criticare alcune scelte, ad elogiarne altre, ad introdurre ipotetici scenari che a prima vista potrebbero sembrare addirittura folli. E quest’ultimo è proprio il caso di quello di cui vi parliamo oggi. Durante un’intervista a WIRED in occasione dell’evento Apps World North America a San Francisco, Woz ha affermato come Apple dovrebbe, perché no, buttarsi nel mercato Android sviluppando uno smartphone basato sul sistema operativo made in Mountain View. Aspetta… cosa?
iPhone 5s, un nuovo spot tra le sfilate di Burberry
Non è certo un mistero che Apple faccia di tutto per enfatizzare le qualità video del suo nuovo iPhone 5s. Con una fotocamera posteriore da 8 megapixel capace di scattare foto alla risoluzione di 3264×2448 e girare video in Full HD a 30 fps o in HD a 120 fps, e con inoltre la capacità di riprendere in slowmotion, il dispositivo si colloca di diritto tra gli smartphone più performanti in questo senso. Per sottolineare la cosa, e per dare ancora una volta risalto a quanto 5s possa essere usato per riprendere in ogni condizione, Apple ha appena pubblicato un nuovo spot (girato in realtà lo scorso Settembre, quando iPhone 5s non era ancora uscito sul mercato), che vi mostriamo qui sotto e che mostra l’iPhone utilizzato per riprendere una sfilata di Burberry.
Apple testa i caricamenti a induzione: energia solare per iWatch?
Secondo un report recente, Apple starebbe testando metodi di caricamento a induzione tramite energia solare per il suo nuovo iWatch – o comunque per dispositivi indossabili. Nonostante sia una tecnologia che sembrerebbe ancora piuttosto lontana, si dice che la compagnia stia comunque testando l’inserimento di un caricabatterie a energia solare all’interno del display del dispositivo, per riuscire così, in qualche modo, ad accelerare le cose.
Pebble lancia il suo app store con più di 1000 app
Conoscete Pebble? Si tratta di uno degli smartwatch presenti oggi sul mercato. Probabilmente uno dei migliori. Ecco: qualche ora fa, come annunciato già lo scorso Dicembre, la società ha lanciato il suo app store dedicato. È accessibile tramite l’applicazione ufficiale su iOS, e conta già oltre mille applicazioni e cornici da installare sul dispositivo
Il catalogo digitale è organizzato in modo non dissimile dagli altri App Store che già conosciamo bene: le applicazioni, sia proprietarie che di terze parti, sono divise in diverse macrosezioni (come Fitness, Notifications, Games…), in modo da rendere semplice la navigazione.
Mail non visualizza i nuovi messaggi? Apple ci spiega come risolvere!
Dal momento del lancio di OS X Mavericks ci sono state parecchie lamentele riguardo Mail e, soprattutto, la sua compatibilità con gli account del servizio di posta di Google, GMail. Se ricordate ve ne parlavamo anche tra le pagine di TAL, dell’inferno che era aprire Mail appena all’uscita di Mavericks: per molti, compreso chi scrive, era praticamente inutilizzabile. Fortunatamente a Cupertino hanno previsto cose del genere son da subito, e si sono presto mobilitati per lavorare a una patch, che è arrivata solo pochi giorni dopo. E nonostante i problemi principali apparissero subito risolti, qualche bug era comunque rimasto. Perché qualche bug rimane sempre.
Apple assume un Chief Medical Officer dalla compagnia Masimo, forse per iWatch
Già durante l’anno scorso, Apple ha assunto un certo numero di nuove personalità nell’ambito medico, forse per metterle al lavoro sul così tanto discusso progetto smartwatch (iWatch o come volete chiamarlo). Oggi abbiamo altre novità in merito. A quanto pare l’azienda di Cupertino avrebbe appena assunto Michael O’Reilly (qui il suo profilo LinkedIn), che ha lasciato la sua posizione precedente, quella di Chief Medical Officer ed EVP of Medical Affairs di Masimo Corporation, durante lo scorso mese di Luglio. Diversi rumor vedrebbero questa assunzione finalizzata al progetto iWatch.
Tim Cook intervistato per i 30 anni di Mac parla di sicurezza e NSA
I dirigenti di Apple non amano farsi intervistare per chiacchierare amabilmente del loro lavoro a Cupertino. In occasione del trentesimo compleanno del Mac, però, Tim Cook, Craig Federighi e Bud Tribble hanno incontrato una troupe della ABC per rispondere ad alcune domande sul futuro di Apple, Mac Pro e la National Security Agency.
Tomb Raider, il reboot arriva sul Mac App Store
È ormai passato quasi un anno dall’uscita del reboot di Tomb Raider su PC e console in HD, PlayStation 3 e Xbox 360. Oggi, finalmente, il titolo arriva anche su Mac App Store, in un porting curato da Feral Interactive, ed è disponibile per l’acquisto a questo link, a poco meno di 45€. Gioite pure, quindi, fan di Lara con computer Apple!
Apple e gli acquisti in-app accidentali: fino a 32 milioni di dollari per rimborsare le famiglie
Apple ha appena raggiunto un accordo con la U.S. Federal Trade Commission riguardo gli acquisti in-app tramite l’App Store. Lo ha scritto Tim Cook ai suoi dipendenti, specificando come non ci fosse altra scelta. La questione riguarda gli acquisti in-app involontari: l’accordo parla di un tetto di 32 milioni di dollari con i quali rimborsare i genitori i cui figli avessero effettuato acquisti in-app non autorizzati.
Steve Wozniak avvistato in un evento di Xiaomi, la “Apple cinese”
Qualcuno diceva che “l’emulazione è la migliore forma di adulazione”. Oggi vi parliamo di Xiaomi, società cinese che si occupa di produzione di smartphone e che è chiaramente e palesemente ispirata allo stile di Apple e di Steve Jobs. A fondarla, nel 2010, è Lei Jun, un profondo conoscitore e ammiratore dello storico founder della società di Cupertino, che sale sul palco per annunciare i suoi prodotti, anche lui, con jeans e maglietta nera a collo alto. E Xiaomi ne ha fatta di strada, in Cina. Così tanta che ad un evento stampa è addirittura apparso il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, per promuovere il brand.
Apple-Nokia: l’accordo per i brevetti scade il 31 Dicembre 2016
Era Giugno 2011 e, come forse, ricorderete, Apple veniva accusata da Nokia di aver infranto alcuni brevetti. I giudici davano ragione alla casa di sviluppo finlandese, costringendo Apple a pagare una somma una-tantum, e poi diverse royalty a Nokia proprio per l’utilizzo di tali brevetti. Il CEO dell’azienda, Stephen Elop, si era detto “entusiasta” della cosa. E nonostante gran parte dell’accordo sia rimasta confidenziale, oggi siamo in grado di sapere qualcosa in più soprattutto riguardo alle scadenze e le tempistiche di una cosa del genere.
iOS 7.1 permette di rimuovere gli installer OTA dal dispositivo
Qualche anno fa, Apple ha introdotto nei suoi dispositivi iOS la possibilità di aggiornamento over-the-air (OTA). Ovvero niente iTunes, niente scomodi cavi, niente Mac o PC a cui connettere per forza il nostro iPhone, iPod Touch o iPad. Tutto avviene, assumendo si abbia più del 50% di batteria (altrimenti è necessario collegare il device alla presa di corrente), comodamente in Wi-Fi. Quando il sistema vede la disponibilità di un nuovo aggiornamento OTA, lo scarica in automatico e lo rende disponibile per l’installazione in ogni momento, facendo notare la cosa con una notifica nelle Impostazioni. Ma questo file scaricato automaticamente occupa molto spazio, cosa che può causare qualche problema specialmente se non si ha alcuna intenzione di aggiornare il sistema operativo. Ecco, grazie a iOS 7.1 sembra sia possibile rimuovere l’installer anche senza aggiornare.
Stratus è il miglior controller di gioco per iOS, ma costa un sacco di soldi
iOS 7 ha rappresentato una svolta significativa nel mondo del gaming sui dispositivi mobile Apple. A partire da quest’ultima versione del suo sistema operativo, infatti, Cupertino ha pensato bene di integrare ufficialmente il supporto ai controller di gioco, in modo da garantire all’utente un’esperienza ludica quanto più simile possibile alle controparti su console. Ad Apple devono essersi resi conto che l’App Store stava diventando troppo grande, e la sezione gaming troppo popolata e apprezzata per poter essere confinata alla gestione su touch screen. Quindi, ben vengano le periferiche ad-hoc. Nonostante ancora non sia ancora cominciata esattamente una “guerra dei controller”, oggi vi parliamo di Stratus, il prodotto di SteelSeries che sembra aver colpito nel segno.
La corte: Apple non ha violato i brevetti Motorola
La cosiddetta guerra dei brevetti, che ormai siete abituati a seguire riguardo Samsung, questa volta riguarda Apple e Motorola. La società di Google sosteneva che a Cupertino avrebbero violato un suo brevetto relativo alle notifiche push, ma la corte degli Stati Uniti ha in queste ore negato la cosa. Il documento, che potete leggere in forma completa a questo link, esclude la violazione in questione.
Evasi0n7 1.0.3, disponibile il supporto a iOS 7.1 beta 3
Il 9 Gennaio scorso vi parlavamo di come una versione modificata di Evasi0n7 fosse già in grado di effettuare il jailbreak sui dispositivi iOS con installato iOS 7.1 beta 3, mentre oggi, come già ampiamente prevedibile, è disponibile la versione ufficiale. È infatti stata rilasciata in queste ore la versione 1.0.3 di Evasi0n7, sia per OS X che per Windows, che aggiunge il supporto alla terza beta di iOS 7.1 e risolve un bug che affliggeva gli utenti con iPad mini di seconda generazione.
iTunes è morto? Sì, ma è colpa delle app, mica dello streaming musicale
iTunes è morto? Una conclusione un po’ affrettata forse, ma visti i numeri a cui ci ha sempre abituati Apple con la sua piattaforma, pare sia proprio il caso di dirlo. iTunes è morto, viva iTunes. Dopo la conferma del suoi declino, per la prima volta dal 2003, si è cercato un po’ di capire i motivi di un movimento simile, dando la colpa ai servizi di streaming musicale come Pandora o, per rimanere nelle possibilità del Vecchio Continente, Spotify. Ma Horace Diu, analista di Asymco, osa trovare una spiegazione alternativa, a cui sicuramente non ha pensato nessuno: potrebbe essere che passiamo effettivamente meno tempo ad ascoltare musica?