Il CEO di Adobe risponde a Steve Jobs

La lettera aperta in cui Steve Jobs spiega in 6 dettagliati punti perché Apple non vuole Flash sui propri dispositivi non ha mancato di suscitare reazioni in casa Adobe.
Il CEO dell’azienda, Shantanu Narayen, ha risposto pubblicamente ad Apple con un intervista rilasciata nel pomeriggio di giovedì al Wall Street Journal.

La prima impressione è che Adobe avrebbe fatto meglio a non rispondere a caldo con un’intervista ma preparando un documento più formale e soprattutto in grado di rispondere nei particolari alla dettagliata lettera di Steve Jobs. Le argomentazioni di Narayen sono poco pungenti ed esprimono concetti inflazionati che ormai non convincono più.

Steve Jobs pubblica i suoi “pensieri su Flash”

Ieri John Gruber su Twitter lo aveva lasciato intendere: domani l’affaire Gizmodo passerà in secondo piano e si tornerà a parlare dello scontro fra Apple e Adobe su Flash.

Non era un’indiscrezione infondata: oggi Apple ha pubblicato una open letter di Steve Jobs intitolata “Thoughts on Flash”, pensieri su Flash, in cui il CEO dell’azienda di Cupertino illustra in sei punti tutti i principali motivi per cui Apple non vuole implementare Flash sui suoi dispositivi.

Di seguito trovate un sunto delle parti più significative della lettera. Tutto ciò che leggerete è una summa di quanto detto da Jobs, senza aggiunte o commenti ulteriori.

1) Open-ness. I prodotti di Adobe sono proprietari al 100% e Flash non fa eccezione. Sebbene anche i sistemi operativi della Mela siano proprietari, Apple ritiene che tutti gli standard inerenti al Web e alla sua fruizione debbano essere aperti. Per questo, anziché utilizzare Flash, Apple ha preferito puntare su HTML5, JavaScript e CSS. Google e molte altre aziende hanno fatto lo stesso, perché con essi gli sviluppatori possono creare contenuti avanzati e dinamici senza la necessità di un plugin per la loro riproduzione.

Tale approccio vale anche per i prodotti Apple per il Web, come WebKit, il rendering engine basato su HTML5 che è al cuore di Safari ed è utilizzato in tutti i prodotti Apple.

“Google lo usa per il browser di Android, Palm lo usa, Nokia lo usa, e RIM ha annunciato che lo userà. Quasi ogni web browser presente su smartphone che non siano quelli di Microsoft usa WebKit. Rendendo open la propria tecnologia WebKit Apple ha stabilito uno standard nel settore dei browser mobile”.

iTunes vende un quarto della musica negli Stati Uniti durante il 2009

I rappresentanti della International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) hanno annunciato che le vendite di contenuti musicali su iTunes Store individuano una buona fetta del mercato musicale statunitense durante tutto il 2009, nonostante la ancora forte concorrenza delle vendite “tradizionali”, ovvero l’acquisto di supporti (cd, dvd, ecc.) presso negozi fisici.

Il contributo di Apple e del suo store online (attraverso il quale avvengono il 69% delle vendite online) ha permesso all’azienda stessa di aumentare dell’1,1% le vendite interne di contenuti musicali e del 9,2% le vendite digitali a livello internazionale, portando a 4,3 miliardi di dollari il valore del settore musicale su scala globale.

WWDC 2010: dal 7 all’11 giugno

Apple ha confermato pochi minuti fa, con un comunicato ufficiale, che il WWDC 2010 si svolgerà dal 7 all’11 giugno presso il Moscone Center di San Francisco.
Durante i 5 giorni della conferenza annuale per gli sviluppatori sono previste sessioni dedicate allo sviluppo di applicazioni per iPad, iPhone e Mac OS X.

Il comunicato riporta una dichiarazione ufficiale di Scott Forstall, Senior Vice President – iPhone Software:

“La WWDC di quest’anno offre agli sviluppatori sessioni approfondite e laboratori pratici per saperne di più su iPhone OS 4, il sistema operativo mobile più avanzato al mondo. WWDC offre un’opportunità unica agli sviluppatori di lavorare al fianco degli ingegneri Apple e di interfacciarsi con i progettisti per rendere le loro applicazioni per iPhone e iPad ancora migliori.”

Apple ha acquisito Intrinsity per il chip designing

Secondo quanto riportato dal New York Times Apple ha acquisito Intrinsity, azienda del Texas (di Austin per l’esattezza) che si occupa della realizzazione di chip di piccole dimensioni da utilizzare all’interno di dispositivi mobili come iPhone e iPad.

Dopo l’acquisizione di PA Semi, Apple conferma ancora una volta il proprio interesse a diventare leader nel settore del mobile computing portando in casa aziende (con le loro tecnologie) che hanno una certa competenza a riguardo.

MacBook Pro Core i7: tutto il calore di Apple

PC Authority ha effettuato uno stress test su un nuovo esemplare di MacBook Pro con processore Core i7 riscontrando temperature elevate raggiunte dalla CPU. Dai testbench è emerso, infatti, che a pieno carico il processore top di gamma di Intel supera addirittura i 100 gradi Celsius (punto di ebollizione dell’acqua).

I test sono stati condotti su un MacBook Pro 17’’ (con il nuovo Core i7-620M) che è apparso in difficoltà non appena sottoposto ad una suite di test, a causa dell’eccessivo surriscaldamento dei componenti interni (i processori della famiglia Core diminuiscono la loro frequenza operativa in base alla temperatura, quindi temperature eccessive determinano un degrado delle prestazioni); dopo aver sistemato il notebook su un lato, come vedete in figura, i risultati sono migliorati sensibilmente. I test sono stati ripetuti anche utilizzando Windows (con Boot Camp) ma il problema non è scomparso; durante l’utilizzo di Cinebench 11.5 la temperatura è schizzata a 90°C con un picco di 101°C. In base a quanto scritto da PC Authority, la parte superiore del case di alluminio era “quasi troppo calda da toccare”.

iPad: vendute più di un milione di unità secondo le statistiche

Le vendite della latest creation” di Apple vanno a gonfie vele, al di là di ogni aspettativa. Dopo la conferma ufficiale delle 500.000 unità vendute durante la prima settimana, arrivano delle statistiche interessanti che stimano un milione di iPad venduti fino ad ora.

I numeri provengono da un’analisi condotta dal network di pubblicità online Chitika e sono stati estratti dal conteggio degli iPad unici avvistati dalla rete di advertising stessa. I contatori sono stati sincronizzati sabato 3 aprile (giornata dell’inizio ufficiale delle vendite negli Stati Uniti) e sono stati rettificati diverse volte con l’obiettivo di ottenere una stima più realistica possibile. Infatti, dopo appena qualche giorno, i conteggi mostravano già mezzo milione di unità vendute; il traguardo, però, è stato raggiunto realmente e confermato solo alla fine della prima settimana di vendita. I tecnici stessi di Chitika hanno ammesso che la loro stima era troppo ottimista e hanno raffinato l’algoritmo di conteggio per ottenere cifre più veritiere.

iPhone 4G-HD: la polizia sequestra i computer di Jason Chen (Gizmodo)

Colpo di scena nel caso dell’iPhone prototipo perso dall’igegnere Apple e acquisito da Gizmodo. Nella notte di venerdì una squadra della R.E.A.C.T. (Rapid Enforcement Allied Computer Team, un corpo speciale Californiano che si occupa di reati legati alla tecnologia) è entrata in casa di Jason Chen, Editor Capo di Gizmodo, e ha sequestrato quattro computer e due server su mandato di un giudice della Superior Court della Contea di San Mateo.

Gizmodo ha pubblicato la risposta ufficiale dell’ufficio legale di Gawker. Gli avvocati del gruppo sostengono che il sequestro del materiale di lavoro di un giornalista sia totalmente illegale secondo la legge della California e pretendono che i computer di Chen vengano prontamente restituiti. Lo scopo del sequestro probabilmente è la ricerca di informazioni utili per risalire all’identità della persona che ha venduto il prototipo a Gizmodo.

Apple assume Jon Callas, cofondatore di PGP

Dopo Window Snyder, ex security chief del team di sviluppo del noto browser open-source Mozilla Firefox, Apple ha assunto un altro personaggio illustre nel mondo del secure computing. Stiamo parlando di Jon Callas, cofondatore e coordinatore del team di sviluppo del software PGP, uno dei più diffusi programmi di crittografia per garantire l’autenticazione e la riservatezza dei nostri documenti digitali.

La notizia dell’assunzione è stata confermata sia da due suoi cari amici che dalla sua autobiografia; Callas, che probabilmente si occuperà della sicurezza dei sistemi operativi della Mela, non ha abbandonato del tutto il progetto di PGP ma rimane comunque membro del suo comitato tecnico, dopo aver ricoperto sia il ruolo di CTO (Chief Technical Officer) che di CISO (Chief Information Security Officer) per la PGP Corporation (sin dal 2002, anno della fondazione).

iPad Camera Connection Kit: le prime impressioni

Le prime impressioni sono ovviamente quelle che si leggono in rete in questi giorni, visto che i primi iPad Camera Connection Kit hanno iniziato a raggiungere i propri destinatari. Vediamo dopo il salto un po’ di dettagli.

Ritardi sulla consegna di MacBook Pro personalizzati

Apple ha aggiornato lo stato di spedizione di alcuni MacBook Pro con configurazione personalizzata, comunicando ai relativi acquirenti che le spedizioni subiranno dei ritardi inaspettati.

Tali clienti hanno fatto sapere ad AppleInsider che i MacBook Pro ordinati (nel giorno stesso della loro presentazione), con configurazione personalizzata, sarebbero stati consegnati entro “alcune settimane”; tuttavia, le spedizioni sono state rimandate all’inizio di maggio.

Apple permette l’accelerazione hardware per i video H.264 a terze parti

Una notizia interessante che potrebbe avere dei risvolti positivi soprattutto sul fronte Apple-Adobe.

In base a quanto riporta MacRumors, Micheal Tsai ha pubblicato un post sul suo sito Internet nel quale si parla di una nuova nota tecnica emessa da Apple il 29 marzo scorso. Nel documento ufficiale vengono descritte le modalità con le quali gli sviluppatori di terze parti possono accedere all’accelerazione hardware (finora negata) per la decodifica di flussi video H.264 su determinate schede video.

Lufthansa: Sig. Powell venga a Monaco e si goda la birra

La compagnia aerea Lufthansa si è gettata nel polverone mediatico alzato da Gizmodo con la storia dello smarrimento del prototipo di iPhone 4G da parte dell’Ingegnere Apple Gray Powell. Se avete seguito la vicenda avrete già capito qual è  l’elemento di collegamento fra la Lufthansa e l’intera vicenda: la passione dell’Ingegner Powell per la birra tedesca.

Il prototipo è stato smarrito presso il Gourmet Haus Staudt, un locale di Redwood City in cui il poveretto stava gustando un bel po’ di buona birra tedesca. Alla Lufthansa hanno pensato che in questo momento Powell non se la stia passando troppo bene e gli hanno offerto, come consolazione, un viaggio gratuito in Business Class dalla California a Monaco, dove potrà gustare “ciò che di meglio la Germania ha da offrire”.

CEO di ARM: Apple non ha motivo di acquisire l’azienda

Dopo l’audace rumor apparso in rete nella giornata di ieri riguardo il presunto interesse di Apple nei confronti di ARM, è intervenuto il CEO dell’azienda leader nel settore del mobile chip designing. Le opinioni degli addetti ai lavori sono state contrastanti, ma sono molti coloro che non ritengono visibilmente vantaggiosa un’acquisizione così importante, costosa e complessa.

Se si considera l’attuale esperienza di Apple nel settore delle architetture hardware per dispositivi mobili (maturata anche grazie alla recente acquisizione di PA Semi) e gli accordi di licenza definiti al momento con ARM, non c’è un gran motivo per effettuare questa transazione.

Google compra Agnilux, la startup degli ex di PA Semi

Google ha effettuato di recente l’acquisizione di Agnilux, una startup creata da Dan Dobberpuhl e altri ex ingegneri di PA Semi, l’azienda produttrice di chip che Apple ha acquisito nel 2008.
La fondazione di Agnilux, il cui nome è formato dalle parole “agni” – fuoco in sanscrito – e “lux” – luce in latino -, è abbastanza recente e pare che Dobberpuhl ed altri abbiano reinvestito nell’azienda una parte del capitale incassato dalla vendita di PA Semi ad Apple.

Questo è più o meno tutto ciò che si sa su Agnilux, dato che al momento non vi è alcuna informazione pubblica sulla tecnologia che l’azienda sta sviluppando e che avrebbe fatto così tanta gola a Google. Gli ingegneri di PA Semi che ora lavorano per la nuova startup erano abituati ad avere a che fare con aziende del settore della difesa, prima di passare un periodo di almeno un anno alle dipendenze di Apple. E’ facile capire perché fino ad ora siano stati così bravi a mantenere il segreto su ciò a cui sta lavorando Agnilux.

Gizmodo: teardown del prototipo di iPhone

Gizmodo continua a narrare le vicende legate al famoso prototipo di quello che potrebbe essere il prossimo iPhone di Apple. In questo post riportiamo il teardown effettuato con un’ampia galleria fotografica. Gizmodo dà ormai per certo che il prototipo appartenga ad Apple (del resto, dopo una richiesta formale di restituzione da parte dell’azienda di Cupertino sarebbe difficile sostenere il contrario).

Dopo aver svitato le due viti inferiori (proprio come quelle degli attuali iPhone) è possibile utilizzare una ventosa per sollevare il case e osservare la parte posteriore dell’iPhone. Salta subito all’occhio la batteria che occupa quasi metà della superficie disponibile e che determina un aumento di peso di circa 3 grammi; non male considerando che permetterà un’autonomia maggiore del 19% rispetto ai modelli attualmente in commercio. Anche in questo caso la batteria non è direttamente sostituibile dall’utente.

Prototipi iPhone: quello di Gizmodo non era l’unico

La storia del prototipo di iPhone 4G ritrovato in un bar e comperato da Gizmodo si è conclusa formalmente ieri con la richiesta di restituzione del dispositivo da parte di Apple. La lettera del dipartimento legale di Cupertino conferma che quello acquisito da Gizmodo era effettivamente un prototipo legittimo. L’intera storia dell’ingegnere ubriaco che perde il prototipo in una birreria di Redwood City non ha convinto più di tanto, a dire il vero, ma è quella la versione definitiva.

Mentre resta da capire se Apple provvederà a spezzare le reni a Gizmodo per aver osato pubblicare una storia del genere (magari con ritorsioni meno visibili di una denuncia formale), Arnold Kim, su MacRumors, avverte: guardate che quello di Gizmodo non è l’unico prototipo di iPhone 4G che se ne va in giro libero e felice come una farfalla.

iPad Wi-Fi + 3G disponibile dal 30 aprile negli Stati Uniti

Tramite un comunicato stampa ufficiale, stamane Apple ha confermato che i modelli di iPad completi di WiFi e modulo dati 3G verranno spediti ai clienti statunitensi (esclusivamente a coloro che l’hanno preordinato entro la settimana scorsa) a partire da venerdì 30 aprile. Inoltre, saranno disponibili per la vendita anche negli Apple Store americani dalle 5 del pomeriggio della stessa giornata. Tutti coloro che hanno ordinato un iPad 3G a partire da ieri, invece, dovranno aspettare fino al 7 maggio (in pratica una settimana in più).

Per quanto riguarda l’acquisto presso un Apple Store, come per iPad con solo Wi-Fi, sarà possibile usufruire dell’assistenza gratuita per la prima installazione del dispositivo e assistere a dei seminari organizzati per aiutare i clienti ad imparare più cose possibile sul nuovo tablet.

YouTube è un’alternativa al Blu-ray per la distribuzione di video HD

Steve Jobs torna a rispondere alle mail dei clienti della Mela e questa volta si parla di video in alta definizione, più precisamente dei mezzi con i quali distribuirli.

Attualmente il supporto fisico ideale per la distribuzione di tali video è rappresentato dalla tecnologia Blu-ray ma, come sapete, nessun Mac è dotato di lettore/masterizzatore compatibile con questo tipo di supporti.

iPad: 100% accessibile così com’è

Spesso, per non dire sempre, quando Apple (o qualunque altra azienda) presenta un nuovo prodotto, si pensa semplicemente a come e per cosa lo utilizzeranno le persone “normali”, ai componenti, ai suoi pregi e difetti, e se acquistarlo o meno. E’ successa esattamente la stessa per iPad.

Dimentichiamo, purtroppo, molto spesso di valutare l’accessibilità dei prodotti elettronici, ovvero quali sono gli strumenti messi a disposizione di tutte quelle persone meno fortunate (come i non vedenti, in questo caso) per il corretto utilizzo di tali dispositivi. In questo post, vi proponiamo la recensione di iPad scritta da un non vedente, per cercare di capirne le potenzialità da un’altra “prospettiva”.