Ieri sera Apple ha annunciato i risultati fiscali per il secondo trimestre del 2013 (periodo gennaio-marzo). Come avevano previsto gli analisti i profitti sono calati a causa di un abbassamento del margine lordo, “causato” dal successo dell’iPad mini, ma il fatturato è cresciuto.
Tim Cook e Peter Oppenheimer ne hanno parlato a lungo durante la conference call con gli analisti, durante la quale il CEO ha reiterato quanto già allegato al comunicato ufficiale di ieri sera: l’autunno del 2013 porterà con sé grosse novità, fra cui probabilmente anche un prodotto interamente nuovo.
Di seguito ho raccolto alcuni appunti e qualche numero dalla call con gli analisti di ieri sera.
News
Apple inonda di soldi Wall Street: nuovo buyback e aumento del dividendo
A corredo dei risultati fiscali del Q2 2013, Apple ha annunciato anche l’intenzione di rafforzare il piano di re-immissione di capitali sul mercato iniziato un anno fa. E’ la strategia di investimento del tesoretto di Cupertino da quasi 180 miliardi che Wall Street desiderava di più, tanto che la risposta del mercato è un secco rialzo nell’After Hours nonostante il calo dei profitti del 18% anno su anno.
Tim Cook: Apple è ottimista, nuovi prodotti innovativi in arrivo
Qualche giorno fa mi chiedevo se la Apple del 2013 stia viaggiando in ritardo sulla tabella di marcia o se invece ci sia qualcosa di grosso che bolle in pentola.
Senza dare alcuna indicazione specifica, come si compete a questo tipo di annunci, il CEO Tim Cook ha ribadito oggi che la seconda opzione è la più probabile.
Lo ha fatto nel comunicato sui risultati fiscali e soprattutto durante la conference call con gli analisti.
Volkswagen iBeetle, il nuovo maggiolino compatibile con l’iPhone
Al Salone di Shanghai Volkswagen ha presentato iBeetle, una nuova versione del mitico Maggiolino. Questo modello è progettato intorno ad una device iconico dei nostri tempi, ovvero l’iPhone di Apple. L’auto presenta funzionalità integrato con il nostro amato iDevice ed è pensata per tutti i giovani tecnologici che vogliono un prodotto dinamico e accattivante.
Siri, i dati degli utenti vengono conservati per due anni
Che venga impiegato per mero divertimento o per reale necessità la cosa poco importa: ogni giorno, infatti, Siri effettua l’analisi di centinaia e centinaia di parole e frasi che finiscono dritte sui server Apple.
Quando viene fatta una richiesta a Siri la traccia audio viene inviata ai server di Cupertino dove viene poi associata a un numero casuale che rimanda a quello specifico utente.
iWatch, il 19% degli utenti Apple lo comprerebbe
L’iWatch, l’orologio intelligente che secondo i rumors Cupertino avrebbe in cantiere, è sicuramente una tra le novità tech maggiormente attese per i prossimi mesi.
Veridicità del progetto e presunte specifiche tecniche dello stesso a parte, in rete, nel corso delle ultime ore, è stata diffusa un’interessante analisi sul possibile feedback degli utenti.
Eric Schimdt vorrebbe che Apple utilizzasse le mappe Google
Nel corso degli ultimi giorni il binomio mappe – Apple è tornato a farsi sentire a gran voce al pari, o quasi, di quando venne lanciato iOS 6 ed il nuovo sistema di navigazione satellitare targato Cupertino.
Ieri, infatti, abbiamo avuto modo di conoscere l’opinione del CEO di Waze a riguardo oggi, invece, a riporta l’attenzione sull’argomento è Eric Schmidt, Chairman di Google.
La tecnologia Leap Motion sarà integrata sui device HP
Della tecnologia alla base di Leap Motion, la periferica touch-less in grado di agire in maniera analoga ma decisamente ben più precisa rispetto al Kinect di Microsoft, si parla già da tempo e anche qui su TAL abbiamo dedicato più di un articolo all’argomento.
Anche se la commercializzazione dei primi dispositivi Leap Motion verrà avviata, almeno negli U.S.A., a partire da maggio dell’anno corrente il successo della startup sembra essere già consacrato: HP, il primo vendor del mercato PC attualmente in possesso del 15.7% di market share, ha intenzione di sfruttare la tecnologia Leap Motion per rivoluzionare il modo in cui gli utenti utilizzano il computer.
Google Glass: rivelate le specifiche tecniche, mentre vengono spedite le prime unità
I Google Glass hanno interessato molti appassionati di tecnologia d quando sono stati presentati. L’ultimo progetto della compagnia di Mountain View, per quanto sbandierato ed utilizzato dai suoi dipendenti, è rimasto per molti aspetti un segreto fino a qualche giorno fa, quando Google ha finalmente dichiarato le specifiche tecniche ufficiali di Google Glass.
Mailbox abbandona le prenotazioni: subito aperto a tutti
C’è chi ha dovuto aspettare settimane prima di riuscire ad attivare la propria copia di Mailbox, e chi potrà farlo immediatamente dopo averlo scaricato. La celebre app per gestire i messaggi di posta elettronica come una to-do list è ora infatti aperta a tutti e utilizzabile subito dopo il download.
Apple truffata da alcuni riparatori autorizzati in Cina
Si sente parlare molto spesso di cloni cinesi di prodotti di punta del mercato tech: iPhone e iPad di Apple sono senza dubbio quelli che vanno il maggior numero di imitazioni.
Prodotti di questo tipo possono essere ottenuti, per ovvie ragioni, al di fuori dei canali ufficiali. Ma non sono l’unica forma di contraffazione da cui devono guardarsi i consumatori cinesi. Alcuni distributori autorizzati Apple avevano infatti trovato un sistema neanche troppo ingegnoso per ingannare Apple e ritrovarsi fra le mai iPhone “semi-autentici” a prezzo nullo.
Il CEO di Waze: Apple Maps sarebbe stato un ottimo prodotto, due anni fa
L’app Mappe di Apple, resa disponibile in occasione del rilascio di iOS 6, non è mai riuscita ad entusiasmare i consumatori che sin da subito hanno manifestato il loro malcontento nei confronti della novità.
Non tutti, però, la pensano alla stessa maniera e Noam Bardin, il CEO di Waze, ne è sicuramente l’esempio più evidente.
iRadio: accordo raggiunto con Universal Music Group?
Giorni fa alcune voci di corridoio suggerivano che Apple fosse oramai ad un passo dall’ottenere la firma sui contratti per rendere concreto il lancio di iRadio, la presunta radio digitale di Cupertino che dovrebbe essere in grado di dare del filo da torcere a Pandora e Spotify.
Stando però a quelle che sono le indiscrezioni dell’ultim’ora l’accordo potrebbe essere ancor più vicino di quanto preventivato.
Wall Street: Apple lavora a un nuovo servizio Internet e alla sua killer app per iOS
Katy Huberty, analista di Morgan Stanley, si è incontrata di recente con alcuni dirigenti di Apple. Questi, ovviamente, non si sono lasciati scappare nulla riguardo eventuali progetti futuri per la compagnia di Cupertino, ma secondo il parere dell’analista è possibile che Cupertino stia sviluppando un nuovo servizio Internet, abbinato ad una eccezionale applicazione per iOS, destinato a fare la differenza.
Apple e Yahoo! in trattative per una migliore integrazione su iOS?
Il fatto che Apple sia intenzionata a prendere le distanze da Google e dai suoi servizi è cosa oramai nota da tempo ma che che Yahoo! possa avere la meglio facendo valere e prevalere i propri servizi su iOS è invece una novità dell’ultim’ora, o quasi.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal Apple e Yahoo! starebbero cercando di ampliare e di rendere ben più profondo un rapporto di collaborazione già instaurato da tempo.
I prossimi Mac supporteranno lo standard 802.11ac Gigabit Wi-Fi?
Tra i meandri della versione beta di OS X 10.8.4 inviata nel corso delle ultime ore agli sviluppatori il team di 9to5Mac ha scovato tracce di codice che andrebbero a confermare le intenzioni di Apple di rilasciare nuovi Mac in grado di supportare lo standard 802.11ac Gigabit Wi-Fi.
Trattasi, per chi non lo sapesse, del futuro standard di comunicazione wireless chiamato anche WiFi di quinta generazione o molto più semplicemente Gigabit Wi-Fi che una volta in uso consentirà di raggiungere velocità teoriche di 450 Mbit/s con una antenna e di 1.3 Gbit/s con tre antenne andando inoltre a migliorare notevolmente l’affidabilità, la portata e il risparmio energetico del dispositivo su cui viene impiegato.
Flashback: scovato il responsabile?
Flashback verrà sempre ricordato come il malware che più di ogni altro ha messo in crisi le certezze inerenti l’invulnerabilità dei sistemi Apple e sollevato dubbi sulla prontezza di Cupertino nel rispondere a minacce informatiche di ampia portata. Ancora oggi, dopo un picco di mezzo milione di Mac coinvolti nel corso delle prime settimane dalla diffusione iniziale, Flashback continua ad essere presente su ben 38 mila Mac.
A circa un anno di distanza dal primo allarme il giornalista Brian Krebs di Krebs on security ha fatto sapere di aver individuato il losco figuro responsabile dell’epidemia.
Google vuole comprare Whatsapp: un’offerta da un miliardo di dollari
Google vuole creare un servizio di messaggistica istantaneo. Da qualche tempo circola sulla rete un rumor secondo cui Mountain View starebbe progettando un servizio (chiamato Babble, o Babel) che permetterebbe di fare concorrenza alla sempre più invasiva presenza di Facebook nel mondo dell’instant messaging. Ora una voce di corridoio racconta che Google potrebbe essere interessata anche all’acquisto di Whatsapp, e pare che sul tavolo ci sia una pila di banconote dal valore di un miliardo di dollari.
Samsung fa il verso ad Apple Store in collaborazione con Best Buy
La scorsa settimana, Samsung ha annunciato la volontà di creare dei servizi store-in-store all’interno dei centri commerciali della catena Best Buy. La mossa permetterà a Samsung di raggiungere capillarmente il mercato “reale” in poco tempo e con bassi costi, cercando in qualche modo di fare concorrenza agli Apple Retail Store di Cupertino che si sono dimostrati vincenti.
Il Campus 2 di Apple è in ritardo e costerà più del previsto
Qual è il costo della ricerca spasmodica della perfezione? La frustrazione di non riuscire a raggiungerla in questa vita terrena, potrebbe filosofeggiare qualcuno.
Nel caso del Campus 2 di Apple a Cupertino la risposta è certamente più materialistica: un anno e più di ritardo sul fine lavori, causato probabilmente dal tentativo di rivedere i costi lievitati già a più di 5 miliardi di dollari. Erano “solo” 3 quelli che inizialmente Apple aveva preventivato di spendere per la megastruttura progettata dallo studio di Norman Foster.