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Video-corso Logic 9 in Italiano – 24a parte
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I risultati dell’indagine Alphawise di marzo 2010 condotta da Katy Huberty hanno portato alla luce che il 44% dei possessori di iPad non ritiene opportuno acquistare un ulteriore notebook e che il 41% di chi ha già comprato un iPad non comprerà un iPod touch poiché sarebbe un “doppione”.
Lo scopo dell’indagine condotta dall’analista di Morgan Stanley è stato quello di cercare di capire se iPad ha potenzialità di cannibalizzazione nei confronti degli altri prodotti della Mela o se occupa una giusta fascia all’interno del mercato dei dispositivi portatili.
Un pronipote del Dottor Victor Von Frankenstein ha comprato un iPad, poi si è ricordato
Era chiaro da parecchio tempo ormai il fatto che Apple, con iPhone OS, fosse diventata uno dei competitor di maggior peso nel mondo dei videogiochi per consolle portatili. Ora il gioco si fa interessante perché sembra essersene finalmente accorta anche Nintendo.
Ieri Apple ha reso noti i prezzi di iPad in Italia e nel resto d’Europa:
Non appena Apple ha annunciato ufficialmente la disponibilità di iPad per il 28 maggio prossimo, Orange ha annunciato le proprie tariffe dati per i modelli dotati di connessione 3G per il Regno Unito.
Nokia ha sferrato un altro attacco legale nei confronti di Apple. Il produttore finlandese ha denunciato l’azienda di Cupertino presso un tribunale federale del Wisconsin Occidentale per la presunta violazione di alcuni brevetti. A questo giro i dispositivi incriminati sono l’iPad 3G e, ancora una volta, l’iPhone.
I brevetti di cui Nokia contesta la violazione ad Apple in questo caso sono relativi a “tecnologie per la trasmissione potenziata di dati e voce, all’utilizzo di dati di posizionamento nelle applicazioni e ad innovazioni nella configurazione delle antenne che permettono una migliore performance e consentono di ottenere dispositivi più piccoli e più compatti”.
Qualche giorno fa su Engadget è uscito un interessante articolo di Nilay Patel riguardante il codec H.264, le licenze che lo riguardano e cosa questo comporti per noi utenti finali. La questione è tutt’altro che semplice e Patel la affronta con grande esperienza. Cercherò, per quanto possibile, di riassumere brevemente i punti salienti del suo articolo.
Apple ha annunciato ufficialmente quest’oggi che l’iPad sarà disponibile in Australia, Canada, Francia, Germania, Italia,
Il tempo è tiranno, lo si sa, e purtroppo non ho più tutto il tempo che avevo una volta da dedicare al mio hobby “elettronico”, ovvero quello di provare decine e decine di applicazioni per iPhone. Ormai, dopo la nascita della mia secondogenita, tutto quello che riesco a fare, a parte cambiare pannolini, somministrare biberon a qualsiasi ora del giorno e della notte, ed emettere strani suoni per farla sorridere, è quello di sfogliare le descrizioni delle applicazioni in testa alla classifica, sia gratuite, sia a pagamento, alla ricerca della chicca da scaricare.
Un paio di giorni or sono mi è caduto l’occhio su un’applicazione che promette di trasformare la fotocamera dell’iPhone in una da 7 megapixel. Mi sono detto che era senza dubbio la solita bufala, non si possono trasformare le pere in mele e solo Nicolas Flamel, tra leggenda e fantasia di J. K. Rowling, è riuscito a mutare il piombo in oro. Tuttavia il fatto che l’applicazione era nella top-10 (attualmente è quinta) ha acceso la mia curiosità, così sono entrato a vedere la descrizione e i commenti degli utenti.
Ecco un altro esempio dei ridicoli eccessi puritani di iTunes. Questo è il trattamento riservato
Al WWDC 2010 non c’è già più posto. In 8 giorni Apple ha registrato il
Quella di ieri è stata una pessima giornata per i mercati borsistici internazionali (quelli europei
Un brevetto interessante descrive quello che potrebbe essere un nuovo metodo utilizzato dai prossimi iPhone per il riconoscimento dei legittimi proprietari.
Secondo quanto riporta AppleInsider, il brevetto rivelato dall’USPTO durante questa settimana mostra le caratteristiche di un sistema di sicurezza integrato in grado di riconoscere gli utenti attraverso il loro battito cardiaco, grazie ad un componente hardware dedicato.
“Stiamo buttando nel cestino tre anni di sviluppo Flash e scommettendo l’azienda su HTML5 perché riteniamo che HTML5 offra una esperienza di lettura drasticamente superiore rispetto a Flash. Ora ogni documento può diventare una pagina Web.”
Con queste parole Jared Friedman, co-fondatore e CTO di Scribd (tool online di condivisione di documenti e presentazioni), ha confermato a Tech Crunch la decisione dell’azienda di passare totalmente ad HTML, abbandonando il player Flash ad oggi utilizzato per permettere agli utenti di visualizzare e condividere documenti e slides.
Nel frattempo anche Opera Software, l’azienda che sviluppa l’omonimo browser, ha detto la sua su Flash e in particolar modo su come l’utilizzo della tecnologia di Adobe per la riproduzione dei video online “abbia davvero poco senso”.
Apple ha fornito una nuova versione preliminare di Mac OS X 10.6.4 agli sviluppatori. La
Questa volta non si tratta di un gradino della scala in vetro dell’Apple Store di New York ma di un prototipo di Apple TV datato 1995. E soprattutto, per averlo non è stata necessaria una cifra astronomica ma sono bastati 46 dollari.
Sul noto sito di aste online, eBay, durante questa settimana è apparso un interessante prototipo di Apple Interactive Television Box, in pratica il progenitore dell’attuale Apple Tv (presentata 3 anni fa). Dalla descrizione dell’asta emerge che l’oggetto apparteneva ad un ex dipendente di Oracle che lo ha donato al venditore alla fine degli anni ’90; successivamente è stato posto in uno scatolone da imballaggio e ed è stato “dimenticato” per oltre dieci anni.
Con il rilascio dei termini di licenza dell’ultimo iPhone OS 4 (a causa dei quali Apple potrebbe essere oggetto di un’indagine dell’antitrust), oltre le varie dispute riguardo il divieto di utilizzare cross-compiler, si è capito che Apple avrebbe trovato il modo di fornire ad iAd una posizione privilegiata rispetto agli altri network di advertising per dispositivi mobili.
TechCrunch è venuto a conoscenza di una mail con allegato (l’immagine di apertura) inviata da Quattro Wireless (recentemente acquisita da Apple) ad un developer di applicazioni per iPhone nella quale si legge: “Siamo lieti di annunciare il lancio di un nuovo programma durante questo mese chiamato ViP (Verification of iTunes Purchase).”
Nuova risposta via mail di Steve Jobs a un lettore di MacStories, tal Eugenij Sukharenko che ha chiesto notizie in merito al supporto di HTML5 nella versione desktop di Safari, il browser di casa Apple.
New iPad Test – Will It Shred? su Vimeo
Gliene hanno fatte di tutti i colori. L’hanno fatto cadere, bagnato, preso a mazzate, frullato, passato al microonde. L’iPad è un catalizzatore naturale d’odio violento e di scemenza esibizionista. Non fa eccezione questo (divertente) video di Will It Shred, un segment dello show Built to Shred ispirato alla serie Will It Blend della BlendTech, in cui Jeff King e Chad Knight tentano di fare skate su un iPad appositamente “modificato”.
“Dopo aver visto questo video, siamo giunti ad una conclusione: Apple deve imparare ad accettare le prese in giro”, scrive Joshua Topolsky su Engadget. Il video in questione è quello che potete vedere qui di seguito, in cui Ellen Degeneres, popolare conduttrice e comica statunitense, si scusa con Apple per un suo sketch sull’iPhone.
La Degeneres aveva mandato in onda lunedì un finto spot iPhone da lei realizzato in cui simulava una totale incapacità nell’utilizzo del dispositivo per inviare un SMS. Un piccolo sketch nemmeno troppo divertente e appartenente al genere fin troppo inflazionato delle parodie dei commercial Apple.
Beh pare che a Cupertino Katie Cotton e la sua band non l’abbiano presa bene, e si siano lamentati direttamente con la conduttrice, perché il finto spot faceva sembrare l’iPhone difficile da utilizzare.
“Perché la Federal Trade Commission minaccia Apple con la possibilità di una causa legale per abuso del proprio potere economico, ma non alza neppure un sopracciglio contro la crescente ed enorme forza economica (e politica) della JP Morgan Chase o di una qualsiasi altra delle quattro grandi banche di Wall Street?”
Se lo chiede Robert Reich, professore di Diritto Pubblico a Berkeley e Segretario del Lavoro sotto la presidenza Clinton, in un intervento dal titolo eloquente, “Apple isn’t the Problem. Wall Street’s Big Banks are the Problem”, pubblicato sul suo blog e sull’Huffington Post.
Il tema dell’articolo è l’indiscrezione su una possibile indagine dell’antitrust nei confronti di Apple a seguito dell’inclusione di alcune postille nei Terms Of Service del SDK di iPhone OS 4 che impediscono l’uso di compilatori cross platform di terze parti come l’iPhone packager di Flash CS5 e la collezione e la condivisione di alcune tipologie di dati di profilazione degli utenti da parte delle apps, una mossa che potrebbe favorire iAd (sempre che la piattaforma di Apple usi davvero quei dati una volta a regime).
Il titolo la dice lunga. Da qualche anno a questa parte il mondo sembra impazzito per tutto ciò che riguardi la Mela. Si è iniziato con gli iPod. Oggi con iPod molti identificano un qualsiasi lettore Mp3. L’avvento degli iPod che ha riportato in auge Apple ha aumentato poi le vendite dei Mac. Ma l’esplosione si è avuta con il fenomeno iPhone. Dopo iPhone sono ulteriormente aumentati gli utenti Mac sulla scia euforica della neonata passione per il logo di Cupertino. Ed ora, con iPad… Ma visto che da noi, qui in Italia, iPad non è ancora in commercio, fermiamoci all’euforia generata da iPhone.
Da quando iPhone è entrato a far parte delle nostre vite, la mela col morso è diventata il fenomeno del momento. In molti hanno avuto modo di scoprire e riscoprire i prodotti Apple. I Mac in particolare. Uno di questi è Fiorello che, come ci ha segnalato il nostro lettore ghe che ringraziamo, ormai, quasi cinquantenne, si è avvicinato al mondo dei computer lo scorso Natale.