Nuova causa contro Apple per violazione di brevetti

Grazie alla causa intentata da Apple contro HTC per la violazione di 20 brevetti depositati dall’azienda di Cupertino la proprietà intellettuale è il nuovo trend del momento
La disputa fra Cupertino (l’orco cattivo) e il produttore di smartphone (la povera vittima), con la sua ampia portata mediatica, sembra aver fatto dimenticare a molti che nella maggior parte dei casi Apple è costretta a difendersi dalle accuse di violazione di brevetti.
A far tornare la memoria ci pensa una delle numerose società esplicitamente dedite al patent trolling che nei giorni scorsi ha denunciato Apple (assieme a RIM, AT&T ed altri grandi nomi del mercato mobile) per la violazione di una serie di brevetti relativi a varie tecnologie implementate sull’iPhone.

Apple, Microsoft e le “minacce” a Sun

Nonostante avesse uno dei CEO Blog più seguiti di sempre voluto e curato per garantire la massima trasparenza sull’operato di Sun Microsystems, solo adesso che non è più a capo dell’azienda Jonathan Schwartz può togliersi davvero qualche sassolino dalla scarpa.
Sul suo nuovo blog aperto appositamente per raccontare “ciò che non avrebbe potuto dire” prima di lasciare il proprio impiego, Schwartz ha pubblicato un post intitolato “Good Artists Copy, Great Artists Steal” (un chiaro riferimento alla frase di Picasso citata in passato da Steve Jobs) in cui affronta il problema dei brevetti e della proprietà intellettuale alla luce della recente causa intentata da Apple contro HTC.

Nel post l’ex-CEO di Sun racconta di come sia Steve Jobs che Bill Gates utilizzarono la IP (Intellectual Property) di Apple e Microsoft rispettivamente per minacciare una causa e chiedere delle royalties sulla distribuzione di Open Office.

Apple vince il premio Brand Keys Customer Loyalty per notebook e smartphone

Apple ha ottenuto una doppia vittoria nel campo della fedeltà del consumatore, sia per quanto riguarda la categoria “Laptop” (ovvero computer portatili) sia per quella degli “Smartphone”.

Il premio annuale Brand Keys Customer Loyalty viene attribuito ai migliori marchi capaci di attirare l’attenzione dei clienti, rendendoli “fedeli” all’azienda che rappresentano. A partire dal 1997, ogni anno (e sulla base dei 12-18 mesi precedenti), un gruppo di esperti esaminatori analizza le relazioni tra i clienti e i 518 marchi (suddivisi in 71 categorie). Tali esaminatori definiscono un quadro molto dettagliato di quali sono i fattori di ogni categoria che attirano i clienti, instaurano un rapporto di fedeltà e portano dei profitti reali. I profitti di cui si parla non sono riferiti solamente alle vendite in senso materiale, ma anche alle aspettative che ogni azienda crea nei confronti dei suoi clienti ogni volta che lancia sul mercato un nuovo prodotto.

EFF sfida Apple e pubblica il contratto per iPhone Developers

La Electronic Frountier Foundation ha lanciato un nuovo guanto di sfida ad Apple dopo la querelle di qualche tempo fa sulla liceità del Jailbreak.

Ogni singolo sviluppatore, individuo o azienda, per poter accedere all’iPhone Developer Program deve firmare un contratto il cui contenuto non può essere diffuso. Una clausola del contratto stesso, che pure non è esplicitamente coperto dal n.d.a. di Apple (l’accordo di riservatezza), impedisce la pubblicazione del suo contenuto.

La EFF ha trovato il modo di renderlo pubblico facendone richiesta alla N.A.S.A. (che ha creato “a proprio nome” un applicazione per iPhone) sulla base del Freedom Of Information Act, una legge statunitense che impone alle istituzioni di fornire ai cittadini una vasta gamma di documenti interni.

iPhone OS e iPad OS rimarranno divisi fino a settembre?

Prendiamo spunto da un paio di articoli interessanti pubblicati sul web per parlare dello sviluppo che Apple sta effettuando per realizzare i prossimi sistemi operativi per iPhone e iPad. Come sappiamo, l’ultima versione per il sistema operativo di iPhone è la 3.1.3 mentre iPad sarà equipaggiato con la versione 3.2. La maggior parte dei cambiamenti effettuati in quest’ultima release sono specifici per il tablet e sono assolutamente necessari per sviluppi futuri.

Una prima cosa che salta all’occhio, confrontando i due OS, è che alcune applicazioni (Borsa, Calcolatrice, Orologio, Meteo) native per iPhone non saranno presenti su iPad. Secondo John Gruber di Daring Fireball, Apple non ha semplicemente potuto creare delle versioni “giganti” di tali applicazioni per eseguirle su iPad non per motivi tecnici, ma per motivi di design. Il problema è che utilizzare la stessa interfaccia grafica adattandola allo schermo da 10 pollici del tablet, pur utilizzando una risoluzione molto alta, crea una strana sensazione. Probabilmente gli ingegneri di Apple sono già al lavoro per implementare delle versioni ridisegnate ad-hoc per iPad e che potrebbero essere presentate con la versione 4.0 dell’OS.

Apple brevetta il telecomando universale per iPhone

Sembra che Apple stia lavorando ad una App per iPhone in stile “telecomando universale”, anche se nel brevetto si parla specificatamente della possibilità di controllare Apple TV. Nei primi disegni del brevetto, però, si scorge chiaramente tutta una serie di dispositivi che renderebbero questa App un vero e proprio telecomando universale, con alcune parti dedicate anche alla domotica.

Ecco il primo spot per iPad; Steve agli Oscar

Apple ha mandato in onda il primo spot ufficiale dell’iPad e lo ha fatto durante la cerimonia di premiazione degli Oscar, ieri sera a Los Angeles, come già era avvenuto per il primo spot dell’iPhone. Ma c’è di più, perché alla cerimonia ha partecipato anche Steve Jobs con la moglie e, udite udite, per la prima volta da anni ha dismesso jeans e turtleneck ed è stato visto e fotografato in smoking, con tanto di papillon (foto dopo il salto insieme al regista John Chu).

Lo spot, che potete vedere in apertura, mostra varie funzionalità di iPad, dalla lettura delle mail, all’uso di iCal, dalla visione di un film alla modifica di un documento in iWork. Insomma, tutto quello che già sapevamo riarrangiato in un formato appetibile per il pubblico televisivo. La canzone dello spot è “There Goes My Love” dei The Blue Vans.

Brevetto Apple per la pubblicità nei file video

Un nuovo post su Patently Apple mostra un interessante brevetto Apple, pubblicato ieri, nel quale vengono illustrate le modalità per l’integrazione di spot commerciali durante dei filmati. La fruizione di tali advertisement, sparsi all’interno dei video, permetterà di “sbloccare” tutte le parti del contenuto desiderato.

In questo modo, gli utenti saranno in grado di navigare liberamente nei filmati, in cambio della visione degli spot annessi. Supponiamo, ad esempio, di voler guardare un episodio del nostro telefilm preferito, che avrà al suo interno degli spazi dedicati alla pubblicità. Nel caso volessimo mandare avanti il filmato, verremo indirizzati ad uno spot pubblicitario al termine del quale saremo in grado di visualizzare la parte scelta.

Mac Developer Program, ora a 99$ l’anno

Nella giornata di ieri, dopo qualche istante in cui il sito era rimasto offline, la pagina dedicata al Mac Developer Program è stata aggiornata con il nuovo costo annuale per gli sviluppatori: appena 99$.

Rispetto ai costi precedenti (divisi tra Select e Premier, rispettivamente a $499 e $3499) si tratta di un taglio di prezzo a dir poco significativo, che avvicina il Mac Developer Program a quello riservato all’iPhone.

iPad: nuova tesi a sostegno del ritardo di produzione

Il tira e molla di questa settimana riguarda la presenza o meno di problemi alla produzione di iPad da parte dei partner taiwanesi, incaricati da Apple. Dopo le illazioni iniziali avanzate da Peter Misek, analista di Canacord Adams, smentite ufficialmente da Apple e da alcuni fornitori vicini a Foxconn, arrivano nuove note che sarebbero a sostegno della tesi dello stesso Misek.

In una nota agli investitori dell’analista Vijay Rakesh di Think Equity, si parla di “alcuni ritardi minori” nella produzione di iPad da parte delle aziende taiwanesi coinvolte. Nello specifico, sebbene la produzione fosse a buon regime durante il mese di febbraio, il volume di produzione per il mese corrente rimane basso. Tuttavia, i problemi dovrebbero essere di carattere temporaneo e dovrebbero risolversi nei prossimi mesi.

Fortune: anche nel 2010 Apple è la più stimata

Per il terzo anno consecutivo Apple conquista il primo posto nella classifica delle 50 “most admired companies” del mondo stilata da Fortune. L’azienda di Cupertino ha raggiunto il vertice di questa speciale lista, creata dalla nota rivista in base ai pareri di 4200 esperti del settore finanziario, con il più ampio margine di punteggio mai ottenuto dal primo classificato.

Fra i motivi citati per motivare questa riconferma della stima del settore nei confronti di Apple ci sono i 250 milioni di iPod, i 43 milioni di iPhone e i 32 milioni di iPod touch venduti fin oggi, nonché la “promessa” iPad. Nel profilo dedicato ad Apple che accompagna la classifica, Christopher Tkaczyk cita il CEO di BMW Norbert Reithofer che ha speso parole di ammirazione per Apple: “Il mondo intero ha trattenuto il respiro prima che l’iPad venisse annunciato. Questo è brand management al massimo livello.”

Il WSJ ha un iPad in cassaforte

Come un’opera d’arte da proteggere ad ogni costo, Apple ha concesso al The Wall Street Journal il privilegio di ottenere un iPad in esclusiva per permettere lo sviluppo di un’applicazione ad-hoc con la quale diffondere il giornale anche attraverso una versione digitale.

In fatto di segretezza, Apple non si smentisce nemmeno questa volta, confermando le sue politiche ferree in tal senso. L’iPad, infatti, è tenuto sotto chiave in un cassetto e viene controllato ogni notte da un addetto dell’azienda di Cupertino. La conferma ufficiale arriva da una fonte autorevole, Rupert Murdoch, Chairman e CEO della News Corporation, casa editrice del quotidiano economico.

iPad: i fornitori di Foxconn smentiscono i problemi di produzione

Come abbiamo già avuto modo di informarvi, all’inizio di questa settimana l’analista di Canacord Adams Peter Misek ha rivelato che ci sarebbero dei problemi per quanto riguarda la produzione di iPad. In seguito a tale “collo di bottiglia”, l’inizio delle vendite del tablet di Apple avrebbe potuto subire dei ritardi consistenti, e di certo l’azienda di Cupertino non avrebbe ottenuto un buon ritorno d’immagine.

Nonostante la pronta smentita di Apple, con la quale è stata confermata la data di lancio per la fine di questo mese, anche alcune fonti legate indirettamente a Foxconn sostengono l’infondatezza di tali illazioni. Nel suo intervento Misek si riferiva a delle problematiche riscontrate dall’azienda Hon Hai Precision, società satellite del gruppo Foxconn, che avrebbero portato ad una forte limitazione delle scorte iniziali (dal milione di unità previste a sole 300.000).

Google: noi stiamo con HTC

Google non è citata esplicitamente nella causa che Apple ha intentato contro HTC per la presunta violazione di 20 brevetti relativi ad iPhone. Ciò nonostante è chiaro che Cupertino ha preso di mira un produttore che ha sviluppato smartphone Android per colpire Big G, seppur indirettamente.
A Mountain View hanno qualcosa da dire a riguardo. Con una nota inviata a TechCrunch Google ha fatto sapere che l’azienda si schiera totalmente dalla parte di HTC:

“Google non è coinvolta da questa causa. Tuttavia noi ci schieriamo in favore del nostro sistema operativo Android e dei partner che ci hanno aiutato a svilupparlo”.

Apple VS HTC: tutti i brevetti contestati

Ieri Apple ha fatto causa ad HTC per la violazione di 20 brevetti che hanno a che fare, secondo il comunicato diffuso dall’azienda, con la User Interface, la sottostante architettura e l’hardware di iPhone.
Nilay Patel di Engadget ha messo le mani sui documenti legali depositati presso l’ITC (International Trade Commission) e presso la corte Federale del Delaware ed ha pubblicato l’elenco dei brevetti di cui Apple contesta la violazione. Più sotto trovate l’elenco completo.

E’ interessante notare che nella denuncia gli smartphone HTC (vedi sotto) citati per violazione di brevetti relativi al software sono tutti telefoni Android. Sono chiamati in causa anche alcuni modelli HTC su cui gira Windows Mobile, ma solamente per presunte infrazioni relative all’hardware. Non è infondato il sospetto che l’obiettivo di questa causa sia colpire indirettamente Google.

Apple denuncia HTC per violazione di brevetti

Apple, con un comunicato ufficiale diffuso oggi, ha intentato una causa nei confronti di HTC per l’infrazione di ben 20 brevetti relativi all’interfaccia utente di iPhone, la sua architettura e il suo hardware. La denuncia è stata presentata sia presso la U.S. International Trade Commission (ITC) che presso la corte distrettuale del Delaware.

Ex-capo della sicurezza di Mozilla passa ad Apple

In base a quanto riferito da PCWorld, Apple ha assunto Window Snyder, ex security chief del team di sviluppo del noto browser open-source Mozilla Firefox.

Snyder, nota esperta di sicurezza, ha lavorato per Mozilla dal 2006 al 2009 ed è stata parte di un team (non si sa esattamente di cosa si occupasse) all’interno di Microsoft. Ha iniziato il suo nuovo incarico lunedì e, in base alle informazioni di fonti a conoscenza dei fatti, al momento il suo ruolo è di senior security product manager.

Thumbplay “ruba” un dirigente ad Apple

Thumbplay, sito che si occupa della distribuzione di suonerie, ha annunciato un nuovo servizio di “music subscription”. Si tratta del classico schema “10$ per tutta la musica che vuoi” che in passato non ha mai avuto successo ma che curiosamente anche a questo giro ha convinto una firm di venture capitals ad investire qualche milioncino. La notizia non sarebbe certo di grande interesse di per se, soprattutto nel MacWeb, se non fosse che Thumbplay è riuscita a “rubare” ad Apple l’ingegnere del software Pablo Calamera, un dirigente che a Cupertino rivestiva il ruolo di Director nel team che si occupa dello sviluppo di MobileMe.