iPhone Verizon ferma l’ascesa di Android

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Si è fatta attendere parecchio ma la versione di iPhone compatibile con la rete dell’operatore Verizon sta mostrando i suoi frutti. La quota di mercato di iPhone, infatti, è cresciuta in questo inizio del 2011 soprattutto grazie all’introduzione, durante il mese di febbraio, del modello WCDMA. Android, la piattaforma mobile di Google, è stata tra le prime a subirne le conseguenze, tanto che è stata interrotta la sua crescita costante per la prima volta dal Q2 2009.

I dati si riferiscono ad un’analisi condotta dal NPD Group, i cui risultati sono stati pubblicati durante la giornata di ieri. L’analisi, a proposito delle vendite di dispositivi mobili negli USA durante il primo trimestre del 2011, mostra gli effetti dell’introduzione del modello iPhone Verizon-compatibile sul mercato degli smartphone.

LocationGate, Apple risponde pubblicamente

Apple ha da poco pubblicato un comunicato ufficiale con cui risponde a tutte le domande sulla spinosa questione “LocationGate”. E’ un documento “anomalo”, che risponde con una chiarezza e un dettaglio (anche su questioni tecniche) che raramente Apple applica a comunicazioni di questo tipo. Ed è, di fatto, l’ammissione di un errore: in più punti Apple afferma che la registrazione costante dei dati dentro consolidated.db è frutto di un bug, tanto che in una sezione denominata Software Update viene spiegato per filo e per segno che cosa verrà modificato con un futuro aggiornamento software disponibile nelle prossime settimane.

Apple e Google all’esame del Senato USA sulla privacy

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La notizia del salvataggio persistente delle informazioni di localizzazione sugli iDevice ha tutte le carte in regola per diventare il prossimo grande problema di Apple (ma anche di Google). Dopo “l’antenna gate”, l’azienda di Cupertino dovrà giustificare le proprie azioni davanti alla corte del Senato USA circa il rispetto della privacy sulla mobilità degli utenti.

Come riporta AppleInsider, infatti, alcuni rappresentanti dei colossi emergenti della telefonia mobile (Apple e Google, appunto) sono stati convocati durante il mese di maggio presso la corte giudiziaria del Senato per esporre come (non?) viene rispettata la privacy degli utenti sui loro dispositivi mobili.

Ecco Bamboo Stylus, Wacom lancia uno stilo per iPad

Quando Jobs presentò l’iPhone per la prima volta, lo disse chiaramente: niente stilo, i dispositivi di puntamento su iPhone saranno le vostre dita. A 4 anni di distanza possiamo dire con tranquillità che aveva ragione. Le dita, su dispositivi con un touch screen sensibile e preciso come quello dei dispositivi iOS sono tutto quel che serve per governare un interfaccia fra le più naturali in circolazione. Ma è pur vero che per alcune funzioni specifiche l’utilizzo di uno strumento simile ad una penna o una matita è ancora la scelta più immediata.
In tanti hanno sopperito negli anni a quella che Apple ha voluto che fosse una volontaria carenza, introducendo pennini e stylus capacitivi in varie fogge e forme che hanno ricevuto buona accoglienza sul mercato. Ora anche Wacom, storico marchio leader nel settore delle tavolette grafiche, ha deciso di dire la sua in questo campo con l’introduzione del Bamboo Stylus.

Apple diventa il primo produttore di smartphone al mondo

Strategy Analytics

In base a quanto riportato da Reuters, un nuovo studio condotto dalla firm di ricerca Strategy Analytics mostra come l’azienda di Cupertino sia diventata il primo produttore al mondo di telefoni cellulari, scavalcando il colosso finlandese Nokia. Bisogna subito precisare che la classifica è stata stilata tenendo conto degli incassi (nel trimestre gennaio-marzo) e non del numero effettivo di dispositivi venduti, in base ai quali Nokia è ancora saldamente al comando.

Per la prima volta nella sua storia, quindi, Apple ha raggiunto un traguardo molto difficile da superare e al contempo molto ambito: quello di essere leader nel mercato della telefonia nonostante la sua recente entrata nel settore. Come ha scritto l’analista Alex Spektor, “Con grandi volumi di vendita e alti prezzi di vendita al dettaglio, il costruttore di PC ha raggiunto con successo la leadership del mercato globale della telefonia in meno di quattro anni”.

iTunes streaming si avvicina: Apple tratta con le major?

Apple è quasi pronta a presentare un nuovo servizio di streaming musicale che permetterà agli utenti iTunes di accedere alla propria musica in streaming da dovunque e su varie tipologie di dispositivi. E’ quanto afferma Peter Kafka sul suo MediaMemo (All Things Digital) citando fonti interne all’industria discografica. Il servizio di Apple sarà molto simile a quanto presentato da Amazon lo scorso mese, ma con una grande differenza: l’azienda di Jeff Bezos non ha chiesto alcun “permesso” alle case discografiche, mentre Apple sta attivamente cercando di raggiungere accordi con le 4 principali etichette, due delle quali avrebbero già firmato.

Apple è una “magical growth story” nel settore tecnologico

Dopo la conference call di ieri sera (ore italiane) durante la quale Apple ha annunciato i risultati strabilianti (che hanno segnato un nuovo record) dell’ultimo trimestre fiscale, analizziamo quali sono state le reazioni delle più autorevoli voci della finanza a Wall Street. Il trimestre di marzo ha stabilito un nuovo record per le vendite di Mac, mentre per il settore mobile ha permesso di raggiungere circa 190 milioni di dispositivi iOS venduti nel mondo.

Mark Moskowitz di J.P Morgan ha rilasciato una nota agli investitori in tarda serata nella quale prevede un rimbalzo delle azioni di Apple nel momento in cui gli investitori riacquisteranno confidenza per la continua crescita di Apple. Una specie di boomerang, quindi, che potrebbe ritorcersi addirittura contro l’azienda di Cupertino, la quale ha segnato un nuovo record con una crescita dell’83% anno su anno (“troppo grande per ignorare come Apple sfidi la legge di gravità”, ha scritto Moskowitz).

Apple brevetta sensore RFID integrato nel display touchscreen

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Uno degli ultimi brevetti concessi all’azienda di Cupertino potrebbe tradursi in un duro colpo alla concorrenza per quanto riguarda il futuro della tecnologia RFID applicata a dispositivi portatili come smartphone e tablet (in generale tutti i dispositivi dotati di un display touchscreen). Apple, infatti, ha ottenuto un nuovo brevetto che descrive il metodo per integrare un lettore RFID (Radio Frequency Identification) nello schermo di un dispositivo portatile con display sensibile al tatto in modo da ridurre lo spazio necessario per poter ospitare un sensore di questo tipo.

Non è la prima volta che sentiamo parlare della possibilità che il prossimo iPhone sia dotato di un sensore RFID che lo abiliti, ad esempio, a sfruttare le comunicazioni NFC (Near Field Communication). L’utilizzo classico che si può pensare per questo genere di sensori è abilitare uno smartphone al pagamento per prossimità (semplicemente avvicinandolo ad un apposito lettore).

Termina la promozione per iWork e MobileMe

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9to5 Mac ha ricevuto notizia che la promozione prevista da Apple per la suite iWork e il servizio MobileMe non è più disponibile a partire dalla giornata di ieri. Tale promozione consisteva in uno sconto di 30 dollari sull’acquisto dell’abbonamento a MobileMe per un anno (pari a 99 dollari) se abbinato ad un nuovo Mac o dispositivo iOS. Lo stesso sconto di 30 dollari poteva essere applicato all’acquisto della suite iWork in abbinamento ad un nuovo Mac.

Da ieri, però, tali sconti non sono più disponibili per i clienti dell’azienda di Cupertino. Come potete vedere dall’immagine di apertura, le promozioni “Buy a Mac and Save $30 on iWork” e “Buy a Mac or iPad and Save $30 on MobileMe” sono terminate il 18 aprile. Tale notizia fa subito pensare ai recenti rumor a proposito di un aggiornamento del servizio MobileMe che permette agli utenti di sincronizzare on-the-cloud i propri contatti, calendari e documenti personali.

MacBook Air late 2010 ora con SSD Samsung?

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In base a quanto riportato da AnandTech, Apple avrebbe apportato alcune modifiche all’hardware degli ultimi modelli di MacBook Air (late 2010), presentati lo scorso ottobre, relativamente ai SSD utilizzati. Una delle maggiori novità di questi modelli, infatti, riguarda l’utilizzo di dischi a stato solido che non sono i tradizionali dischi da 1,8” o 2,5”, bensì i cosiddetti mSATA SSD o Blade SSD (sono molto simili, come aspetto, a dei banchi di memoria RAM).

Il teardown effettuato da iFixit pochi giorni dopo il lancio dei nuovi prodotti sul mercato aveva confermato la scelta di Apple nell’utilizzare dei Toshiba Blade x-gale SSD come unità di persistenza di massa. AnandTech, tuttavia, sostiene che nelle unità spedite più recentemente l’azienda di Cupertino stia utilizzando dei SSD differenti. La prova è data dal model number attuale, SM128C, differente rispetto al TS128C di Toshiba. SM e TS indicano, rispettivamente, Samsung e Toshiba.

Adobe supporta lo standard HTTP Live Streaming di Apple

Forse per ricongiungere le strade delle due aziende, che si sono nettamente separate dall’uscita di iOS, Adobe ha svelato di voler supportare lo standard per lo streaming video definito da Apple per i suoi dispositivi mobili (tra cui il nuovo arrivato iPad 2), HTTP Live Streaming, nel suo Flash Media Server.

La notizia arriva direttamente da un nuovo post inserito sul blog dell’azienda, attraverso il quale viene fornita un’anteprima delle nuove funzionalità supportate per il video streaming. La presentazione è avvenuta anche durante l’evento NAB (National Association of Broadcasers) che si sta svolgendo a Las Vegas (e durante il quale Apple ha presentato ufficialmente il nuovo Final Cut Pro X).

La prossima versione di Safari difenderà la privacy

safari privacyCome riportato dal Wall Street Journal, la prossima versione del browser Safari disporrà di un meccanismo aggiuntivo che permette all’utente di non inviare informazioni personali ai servizi di advertising, proteggendo al meglio la proprio privacy.

Lo strumento, noto con il nome “do-not-track”, è già disponibile nell’ultima versione del browser progettato da Apple inclusa nella seconda preview di Mac OS X Lion (Mac OS X 10.7) rilasciata agli sviluppatori qualche settimana fa. Come saprete, attualmente i maggiori servizi di advertising (tra cui Google) sfruttano le informazioni inviate involontariamente dall’utente (attraverso il proprio browser) per realizzare delle pubblicità “su misura” per ogni cliente in base alle sue preferenze.

Apple crea un team per il cloud computing

Cloud computing hiringCome potete vedere dall’immagine di apertura, Apple sta creando un piccolo team che si occuperà della realizzazione del software di supporto per realizzare la piattaforma di base sulla quale verranno poi implementati i futuri Web Services dell’azienda, pubblicizzati come “il futuro dei servizi cloud”.

AppleInsider ha appreso la notizia attraverso una nuova offerta di lavoro apparsa sul sito ufficiale dedicato all’hiring del personale, che dimostra come Apple stia cercando del personale che ricoprirà il ruolo di “Cloud Systems Software Engineer”. Si tratta di un lavoro a tempo pieno presso il campus Apple di Cupertino e il candidato sarà integrato in un “piccolo team” di lavoro per realizzare “il futuro dei servizi cloud per Apple”.

Intel pronta a rilasciare il kit di sviluppo per Thunderbolt

Nella giornata di ieri Intel ha annunciato che nel corso di questo trimestre renderà disponibile un kit di sviluppo per consentire ai produttori di terze parti di realizzare prodotti compatibili con la nuova tecnologia Thunderbolt, annunciata in partnership con Apple durante la presentazione dei nuovi MacBook Pro early 2011.

Inizialmente, infatti, Intel aveva fatto intuire che la tecnologia sarebbe stata un’esclusiva di Apple per tutto il 2011; lo dimostra il fatto che i portatili dell’azienda di Cupertino sono gli unici attualmente sul mercato che supportano questa nuova tecnologia per il trasferimento veloce dei dati. Tuttavia, per rendere più equa la sfida tra i competitor, l’azienda di Santa Clara rilascerà entro la fine del trimestre un kit di sviluppo per Thunderbolt, l’ha affermato un suo portavoce.

Apple abbandonerà l’alluminio per la fibra di carbonio?

Kevin kennyNon è la prima volta che sentiamo parlare della possibilità che l’azienda di Cupertino decida di cessare la produzione di dispositivi con scocca in alluminio (MacBook Pro, iMac, iPhone 4 ecc.) a favore dell’utilizzo della fibra di carbonio. Tuttavia, negli ultimi tempi, sembra che l’ipotesi sia sempre più verosimile. Durante questo mese Kevin Kenney, infatti, è stato assunto da Apple come Senior Composites Engineer dopo essere stato un consulente negli ultimi anni.

Alla maggior parte di voi, me compreso, questo nome non dirà assolutamente nulla, a meno che (forse) non siate degli appassionati di ciclismo. Kenney, infatti, ha passato gli ultimi 14 anni della sua carriera nella progettazione e nella realizzazione di biciclette in fibra di carbonio pressto presso la Kestral Bicycles. Di certo Apple non avrà assunto un esperto della fibra di carbonio per la realizzazione di una bicicletta (in realtà si diceva che Apple non avrebbe mai realizzato un telefono o un tablet; mai dire mai).

Trovata la chiave privata di AirPlay, nasce il primo emulatore

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Lo sviluppatore James Laird è riuscito a trovare la chiave privata che permette ad ogni AirPort Express di utilizzare la nuova tecnologia AirPlay di Apple, che permette (ad esempio) di riprodurre in streaming contenuti audio/video attraverso la Apple TV di seconda generazione.

Applicando tecniche di reverse engineering, non propriamente legali, Laird è riuscito a trovare la chiave privata, presente all’interno della sua AirPort Express, che permette di autenticare il dispositivo su iTunes e di procedere alla riproduzione. iTunes, infatti, rifiuta di inoltrare in streaming i contenuti musicali verso dispositivi non Apple (o di terze parti non certificate dall’azienda di Cupertino).

Gartner pubblica le nuove previsioni sul mercato degli smartphone

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Ad un anno e mezzo di distanza dal rilascio delle ultime previsioni sul mercato degli smartphone, Gartner ha pubblicato la nuova evoluzione prevista per questo settore in rapido divenire. Con non poco stupore, apprendiamo che le previsioni sono praticamente stravolte rispetto alle precedenti, a soli 18 mesi di distanza, segno che la rapida evoluzione del mercato non consente di stabilire con precisione come evolverà a lungo termine.

Secondo le ultime previsioni, infatti, la piattaforma Android di Google dovrebbe ottenere il 49% dello share del mercato smartphone (senza considerare tablet o media player, ma solo telefoni cellulari) entro il prossimo anno; a partire dal 2015, inoltre, Windows Phone di Microsoft dovrebbe scavalcare iOS di Apple ottenendo il secondo posto tra le piattaforme per smartphone.

Atomix: la prima rivista di videogames per iPad

La lettura di riviste e giornali è stata fin dal primo momento una delle potenzialità di iPad fra le più pubblicizzate. Lo schermo touchscreen del tablet di Cupertino permette colori ricchi e una interattività che avrebbero davvero il potenziale di rinnovare il mondo dell’editoria cartacea. Sfortunatamente in Italia tardano ad arrivare pubblicazioni che non siano semplici PDF dei giornali in vendita nelle edicole. Oltreoceano però la situazione è più rosea: Popular Mechanics, Wired e Project sono solo tre nomi di riviste che hanno trovato casa anche su iPad con contenuti interattivi degni di un tablet. Da qualche giorno anche Atomix si è aggiunta all’offerta.

Apple investiga sui problemi di iPad 2 con Verizon

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Fino a che Verizon non diventasse partner Apple per la vendita di iPhone e iPad molti utenti degli USA continuavano a lamentarsi per lo scarso servizio offerto da AT&T. Eppure, sembrerebbe che anche Verizon abbia dei problemi non banali da risolvere sulla sua rete. Un numero non trascurabile di clienti che ha acquistato un iPad 2, infatti, testimonia problemi con la rete dati Verizon, soprattutto quando disattiva e riattiva la connettività 3G.

Per dedicare la giusta attenzione al problema, Apple ha fatto sapere con un comunicato emesso nella giornata di ieri che sta indagando sul problema per cercare di capire quali sono le sue cause. Come riportato da All Things Digital, infatti, un portavoce dell’azienda di Cupertino ha confermato che “Siamo [Apple] consapevoli che un piccolo numero di clienti con iPad 2 sta constatando problemi di connettività con la rete 3G Verizon e stiamo investigando”.

Apple ordina il 60% dei display touch sul mercato

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Tutti i prodotti mobile di Apple (iPhone, iPad, iPod) sono dotati di un display touch-screen capacitivo. Partendo da questa considerazione, e aggiungendo che le vendite di questi prodotti va a gonfie vele, non c’è da stupirsi più di tanto se apprendiamo da un’analisi effettuata da Rajesh Ghai che Apple ha prenotato il 60% di tutti i display disponibili sul mercato.

Ghai, analista per ThinkEquity, in una nota agli investitori sostiene che Apple si sta muovendo in questa direzione per supportare la forte domanda di iPad 2, soprattutto per cercare di rimediare in qualche modo ai gravi ritardi causati dalla terribile tragedia dello tsunami giapponese. Secondo quanto sostiene Ghai, difficilmente Apple si troverà a dover affrontare carenze di componenti per la produzione di iPad 2.