Apple e Google all’esame del Senato USA sulla privacy

di Redazione 1

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La notizia del salvataggio persistente delle informazioni di localizzazione sugli iDevice ha tutte le carte in regola per diventare il prossimo grande problema di Apple (ma anche di Google). Dopo “l’antenna gate”, l’azienda di Cupertino dovrà giustificare le proprie azioni davanti alla corte del Senato USA circa il rispetto della privacy sulla mobilità degli utenti.

Come riporta AppleInsider, infatti, alcuni rappresentanti dei colossi emergenti della telefonia mobile (Apple e Google, appunto) sono stati convocati durante il mese di maggio presso la corte giudiziaria del Senato per esporre come (non?) viene rispettata la privacy degli utenti sui loro dispositivi mobili.

Il Senatore democratico Al Franken, che presiede il Senate Judiciary Subcommittee sulla privacy, coordinerà l’udienza, intitolata “Protecting Mobile Privacy: Your Smartphones, Tablets, Cell Phones and Your Privacy”, che si terrà durante la giornata di martedì 10 maggio.

Oltre ai rappresentanti di Apple e Google saranno presenti come testimoni anche degli ufficiali del Dipartimento di Giustizia e della Federal Trade Commission, oltre a Ashkan Soltani, consulente e ricercatore indipendente sulla privacy e Justin Brookman, direttore del Center for Democracy and Technology’s Project on Consumer Privacy.

Il Senatore ha dichiarato che “i recenti sviluppi della tecnologia mobile hanno permesso agli americani di essere connessi come mai prima e di fornire un incredibile numero di risorse sulla punta delle dita. Ma la stessa tecnologia che ci ha dato gli smartphone, i tablet e i cellulari ha anche permesso a questi dispositivi di ottenere informazioni estremamente sensibili sugli utenti, compresi precisi dettagli sui loro spostamenti quotidiani e sulla posizione. Questa udienza è il primo passo per far si che le leggi federali che proteggono la privacy dei consumatori – soprattutto quando si tratta di dispositivi mobili – siano al passo con gli sviluppi della tecnologia”.

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