iTunes streaming si avvicina: Apple tratta con le major?

di Redazione 2

Apple è quasi pronta a presentare un nuovo servizio di streaming musicale che permetterà agli utenti iTunes di accedere alla propria musica in streaming da dovunque e su varie tipologie di dispositivi. E’ quanto afferma Peter Kafka sul suo MediaMemo (All Things Digital) citando fonti interne all’industria discografica. Il servizio di Apple sarà molto simile a quanto presentato da Amazon lo scorso mese, ma con una grande differenza: l’azienda di Jeff Bezos non ha chiesto alcun “permesso” alle case discografiche, mentre Apple sta attivamente cercando di raggiungere accordi con le 4 principali etichette, due delle quali avrebbero già firmato.

A quanto sostengono le fonti di Kafka, sempre molto affidabili su questo tipo di informazioni, il Vice Presidente deputato agli Internet Services, Eddy Cue, oggi sarà a New York per incontrare altri grossi nomi del settore e strappare un accordo che possa permettere al servizio di andare online a breve. Quanto a breve non è dato saperlo ma secondo un dirigente che ha parlato con Kafka Apple si sta muovendo con decisione, come se avesse in programma tempi abbastanza stretti per il lancio del nuovo servizio.

Il funzionamento di questo “music locker”, un armadietto virtuale in cui far confluire tutta la musica della libreria iTunes, sarebbe quello che abbiamo già sentito descrivere altre volte: Apple ospiterà sui suoi server una copia delle canzoni presenti nella libreria dell’utente che potrà poi accedervi in streaming da qualsiasi dispositivo. Il servizio di Amazon è invece più simile ad un Dropbox musicale e richiede una maggiore interazione dell’utente nello scegliere e nel caricare attivamente quelle canzoni cui vorrà accedere in remoto. Il servizio di Amazon offre gratuitamente solo alcuni GB di spazio e per ampliare “l’armadietto” l’utente deve pagare. Allo stato attuale non ci sono indicazioni precise sull’eventuale prezzo sul servizio targato Apple.

Commenti (2)

  1. A me più che altro sembra che siano le etichette a cercare di spremere quanto più possibile i propri clienti. Bene ha fatto Amazon ad offrire uno spazio virtuale nel quale io possa mettere la mia musica regolarmente acquistata.

  2. Io non ho capito se con il servizio si potrà accedere, con un abbonamento, a tutta la musica di iTunes, come su Spotify, oppure come ho capito da questo articolo, è semplicemente uno spazio virtuale in cui automaticamente vengono copiati i brani presenti sulla libreria dell’utente, potendoli così sentire anche in streaming. In questo caso però mi sembrerebbe del tutto inutile stringere accordi con le etichette discografiche. Come funziona il servizio in realtà?

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