
Peter Bohlin è l’uomo dietro ad alcuni degli Apple Store più famosi del mondo, dal cubo della quinta strada, ora simbolo degli Apple Retail Store a livello internazionale, al raffinato Store del Carrousel du Louvre di Parigi, passando per l’immenso cilindro di vetro dell’Apple Store di Pudong, a Shanghai, in Cina. In una intervista rilasciata a leiweb (che si lascia scappare anche qualche castroneria, come quella secondo cui Bohlin avrebbe disegnato tutti gli Apple Store del mondo) l’architetto spiega la delusione di Jobs per la lentezza nel raggiungimento degli accordi necessari alla costruzione di un Apple Store a Milano.

Scoprire cosa accade nel campus di Apple è difficile. La compagnia di Steve Jobs mantiene un alto livello di segretezza non solo sui dispositivi che produce, ma anche sulle politiche interne e sul funzionamento delle strutture aziendali. Ecco perché è stato accolto con grande interesse l’articolo di Adam Lashinsky pubblicato nell’ultimo numero di Fortune (disponibile anche in versione per iPad), che grazie a centinaia di interviste con ex dipendenti Apple ha potuto scoprire alcune interessanti vicende riguardo Jobs e la vita lavorativa di Infinite Loop.
Durante la presentazione di iPad 2 Steve Jobs ha annunciato senza timore che l’iPad è un prodotto dell’era post–PC, concetto reiterato poi anche nell’ipnotico video di presentazione con Michael Tchao, Ive e gli altri executive Apple. Ma questo significa forse che l’era del computer come lo conosciamo è finita? Non secondo Michael Gartenberg, il quale ha espresso la sua opinione

