Apple accusata per il termine iCloud

di Redazione 2

Non è ancora passata una settimana dall’annuncio ufficiale che Steve Jobs ha tenuto sul palco del Moscone West Center di San Francisco all’apertura dell’annuale WWDC, ma la piattaforma iCloud è già stata accusata per il suo nome. Lo riporta The Next Web, che sostiene che una compagnia chiamata proprio iCloud Communications avrebbe depositato una accusa nei confronti di Apple per l’utilizzo del termine che apparterrebbe all’azienda.

Apple, come già vi avevamo riportato, aveva acquistato il dominio iCloud.com, ma a quanto pare non si era preoccupata di andare alla ricerca di altre compagnie che avessero usato il nome della nuova piattaforma di Cupertino prima d’ora.

iCloud Communications sostiene semplicemente di non avere mai dato ad Apple il diritto per utilizzare il termine iCloud, aggiungendo che la promozione in grande scala di Cupertino sia destinata a fare del male al business e al termine già usato da iCloud Communications, che stando all’azienda stessa fornirebbe anche servizi molto simili a quelli presentati da Steve Jobs. Visitando invece il sito geticloud.com pare che l’azienda sia impegnata prinicipalmente nel settore delle comunicazioni VOIP.

La causa, non serve neanche dirlo, cerca di non far usare il termine iCloud ad Apple, che dovrebbe così dare fuoco a tutto il materiale promozionale presentato fino ad ora e rivedere il nome della piattaforma. Probabilmente quello che accadrà è ben diverso. Cupertino contatterà iCloud Communications e le due compagnie scenderanno a patti, facendo guadagnare qualche soldo ad iCloud Communications per l’utilizzo del termine incriminato

Questo sempre che iCloud Communications riesca a dimostrare di possedere il nome. Xcerion, la compagnia che possedeva il dominio iCloud.com, aveva depositato dei brevetti per lo stesso, mentre iCloud Communications sembra non avere alcun trademark attivo presso l’apposito ufficio che utilizzi il termine di iCloud. Non che questo sia necessario per vincere una causa legale, ma certo avrebbe aiutato l’accusa.

[via]

Commenti (2)

  1. il gioco è sempre chiaro… non è che a quell’azienda interessi realmente il nome =) credo lo farei anch’io: un ottimo modo, in America, per guadagnare soldi in modo facile…

    d’altra parte c’è un discorso molto più largo da considerare… l’uso del prefisso “i” ai nomi di società o prodotti. È chiaro che sia impossibile per Apple proteggere questa vocale che piazza davanti ai nomi, ma è tuttavia chiaro che le aziende hanno cominciato ad usarla per i loro prodotti seguendo il successo di Apple e il richiamo intrinseco allo stesso trademark… ci sarebbe da riflettere perché volendo tutte queste cause sono corrette legalmente (in questo caso sarebbe da verificare), ma effettivamente le aziende sporgono denuncia contro Apple per un qualcosa di “sbagliato” che hanno fatto loro (chiaramente non a livello legale, perché come dicevo proteggere una lettera davanti a qualsiasi nome è impossibile, anche in America =) )

  2. ma anche no, e infatti non è novità che apple compri marchi registrati per non avere guai

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>