Caso antitrust su iBookstore e prezzi degli ebook, Apple risponde

Due giorni fa il Dipartimento di Giustizia Americano ha depositato una causa contro Apple e altri 5 editori accusandoli di aver stretto accordi anti-concorrenziali finalizzati all’innalzamento dei prezzi degli ebook sul mercato.

Nella serata di ieri Apple ha risposto ufficialmente con una dichiarazione rilasciata dal portavoce Tom Neumayr a Peter Kafka di All Things Digital:

L’accusa di collusione mossa dal DOJ contro Apple è semplicemente non vera. Il lancio dell’iBookstore nel 2010 ha favorito l’innovazione e la concorrenza, interrompendo la stretta monopolistica di Amazon sull’editoria. Da allora i consumatori hanno beneficiato di ebooks che sono più interattivi e coinvolgenti. Così come abbiamo permesso agli sviluppatori di decidere i prezzi sull’App Store, allo stesso modo gli editori possono sceglierli sull’iBookstore.

Stesso tenore e stessa impostazione della difesa da parte dei due editori che hanno scelto di non patteggiare subito, ovvero Penguin Group e MacMillan. Gli altri tre editori coinvolti, HarperCollins, Hachette e Simon&Schuster hanno invece scelto di accettare un accordo proposto dal DOJ.

Il dipartimento di giustizia fa causa ad Apple e a 5 editori per i prezzi degli ebook

Il Department Of Justice (DOJ) americano ha fatto causa ad Apple ed altri 5 editori per alcune violazioni antitrust sul prezzo degli ebook. L’accusa mossa dal Dipartimento è chiara: gli editori ed Apple si sarebbero accordati per vendere su iBookstore i propri libri con il cosiddetto “agency model” (il venditore del contenuto decide il prezzo, il distributore se ne prende una percentuale) a prezzi più alti rispetto ad Amazon e avrebbero successivamente utilizzato questo accordo come leva sullo Store di Jeff Bezos in modo da poter vendere libri anche su Kindle Store con il medesimo modello, anziché “all’ingrosso”, e a prezzi più alti rispetto al tetto dei 9,99$ imposto da Amazon sui best seller.

Tre dei cinque editori coinvolti, Harper Collins, Hachette e Simon&Schuster avrebbero già raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia, mentre Apple, McMillan e Penguin sarebbero intenzionati a procedere alla difesa in tribunale.

Apple Store down, ma con un nuovo look

Dalla prima mattinata di oggi l’Apple Store online è down. Non è dato sapere se ci sono novità in cantiere per i prodotti Apple o se si tratti solamente di normale manutenzione. Quel che salta all’occhio e che fa pensare che le novità potrebbero riguardare la struttura stessa dello Store, è la nuova grafica che avverte gli utenti del down in corso.

L’ormai famosissimo post-it giallo con la scritta “We’ll be back soon”, corredato dalla lunga lista di riferimenti telefonici degli Apple Store Online in giro per il mondo, ha lasciato il posto ad un più sobrio box grigio effetto cartoncino con uno sfondo preso a prestito dai pattern ufficiali di OS X e iOS. In alto compare la barra di navigazione del sito Apple, non presente nella precedente pagina di cortesia.

UPDATE: Store di nuovo online, ma nessun grande cambiamento. Probabilmente solo manutenzione  e aggiustamenti minori.

Tim Cook sarà l’ospite di apertura alla D10 Conference

Ogni anno All Things Digital, il supplemento tech online del Wall Street Journal, organizza la “D”, un’esclusiva executive conference durante la quale Kara Swisher e Walt Mossberg intervistano alcuni dei più influenti personaggi della “scena digitale”.
Quest’anno l’ospite di apertura della decima edizione della D Conference, ovvero colui cui sarà dedicata interamente la serata inaugurale, è Tim Cook.
Il CEO Apple, per la prima volta dalla sua nomina, parlerà in occasione di un incontro non organizzato da Apple o non destinato esclusivamente agli investitori dell’azienda.

Sulla poltrona rossa su cui siederà Cook in occasione della D10, che si terrà a Rancho Palos Verdes, in California, dal 29 al 31 maggio prossimi, si era già seduto per ben sei volte il suo predecessore Steve Jobs.

Nuovi rumor su iPhone 5 con chip A5X

Sono passate poco più di due/tre settimane dal lancio dell’iPad di terza generazione ma i rumor, lo sappiamo bene, non si fermano mai.
In questo weekend di Pasqua l’attenzione si è dunque spostata sul “prossimo grande prodotto Apple” per il 2012 che, manco a dirlo, è l’iPhone 5.
Tralasciamo i rumor sulla data di lancio (c’è qualche fonte interna a Foxconn che ora dice di nuovo “ottobre”, contraddicendo improbabili ipotesi di un lancio a giugno) e quelli sul fattore di forma, snocciolati da un analista fresco di channel check e in cerca di pubblicità gratuita per la sua nuova firm, per citare invece alcune indiscrezioni sul prossimo chip che Apple implementerà sull’iPhone e, si suppone, sull’iPod touch di prossima generazione.

La fonte del rumor è un report di 9to5 Mac cui concediamo il beneficio della verosimiglianza di una sufficiente attendibilità:

“Apple ha iniziato il testing interno di un prototipo dell’iPhone di prossima generazione con il design dell’iPhone 4. Il vero iPhone di prossima generazione, a quanto ci dicono, non implementerà lo stesso design di iPhone 4S/iPhone4, ma Apple sta testando questi nuovi dispositivi con case più vecchi per limitare le fughe di notizie. Lo scopo del prototipo del nuovo iPhone di cui abbiamo sentito parlare è quello di testare una variante del chip A5X sull’iPhone.”

Facebook acquisisce Instagram

No, fidatevi, i pesci d’aprile li facciamo solo il primo aprile, questa è vera. Il colosso dei social network ha appena concluso una trattativa con il CEO di Instagram, un servizio di scatto-editing-condivisione foto che ha avuto molto successo soprattutto grazie alla sua versione per iOS (da pochi giorni è disponibile anche per Android).

I creatori di Instagram, seppure taciturni riguardo le novità che tale manovra potrà portare, ci tengono molto a specificare cosa non succederà: Instagram non scomparirà, i contatti resteranno separati da quelli di Facebook e sarà ancora possibile condividere gli scatti su altri social network. Dopo il salto il comunicato in italiano.

iAd: Apple aumenta la percentuale per gli sviluppatori

Apple ha annunciato di avere aumentato la percentuale di guadagno per gli sviluppatori sulle inserzioni effettuate tramite iAd, passando dal 60 al 70 percento.  La notizia è stata confermata da Cupertino in un comunicato ai developer: Developer Advertising Services Agreement Update. Abbiamo effettuato le seguenti modifiche all’Accordo per i Servizi Pubblicitari con gli Sviluppatori: la percentuale di guadagno per il Network iAd è ora del 70% per lo sviluppatore.

Apple acquisirà Starbucks entro quest’anno

Steve Jobs con il CEO di Starbucks

Volevate Starbucks in Italia? A quanto pare sarà proprio Apple a fare in modo che ciò accada.

L’interesse di Apple per Starbucks non è una novità, già in passato ci sono stati accordi e strette di mano tra Steve Jobs ed Howard Schultz (CEO di Starbucks), ma pare che “non fosse ancora il momento” per il grande passo. Ora, con un capitale decisamente superiore e tantissimi Apple Store nel mondo, pare che il matrimonio si possa fare e si farà.

Garanzia legale ed Apple Care, Apple pubblica una pagina di chiarimento

AppleCare Protection PlanLa multa da 900.000 Euro che l’AGCM ha comminato ad Apple a fine 2011 e le pressanti richieste (con toni a volte un po’ sensazionalistici) delle associazioni di tutela dei consumatori, hanno prodotto un risultato encomiabile: Apple si è finalmente decisa a pubblicare sui siti Europei una pagina dedicata in cui chiarisce, con apposito schemino, che differenza c’è fra la garanzia legale di conformità di due anni, la garanzia limitata Apple di 1 anno e l’Apple Care Protection Plan.

C’è almeno un dispositivo Apple in metà delle case americane

Uno studio recentemente condotto da Bill McInturff con Hart Research Associates evidenzia che è possibile trovare almeno un dispositivo Apple in 55 milioni di case americane, e che in circa il 10 percento delle case dove un dispositivo Apple manca, gli abitanti hanno intenzione di acquistarne uno entro il prossimo anno. È evidente che, anche grazie ad iPhone e iPad, Apple stia vivendo un momento di grande popolarità, ma era difficile immaginarsi la scala di un simile evento.

Foxconn e Fair Labor Association raggiungono un accordo

La Fair Labor Association, l’organizzazione non governativa cui Apple si è rivolta per i recenti audit indipendenti delle fabbriche Foxconn, ha annunciato ieri di aver raggiunto un accordo con il produttore cinese grazie al quale saranno istituiti controlli più severi su alcuni elementi chiave dell’esperienza lavorativa nelle fabbriche della grande conglomerata, quali ad esempio gli straordinari dei dipendenti e i loro salari.

Durante le indagini condotte nel corso dell’ultimo mese e mezzo la Fair Labor association ha scoperto numerose irregolarità relative a questi due punti nodali. Durante i periodi di picco, quando cioè sale sensibilmente la produzione di nuovi prodotti, la settimana lavorativa media del dipendente Foxconn può superare le 60 ore, il limite imposto dal codice di condotta cui si rifa la FLA per le proprie ispezioni.

Tim Cook incontra il sindaco di Pechino e il Vice-Premier Cinese

In questi giorni Tim Cook, il CEO Apple, è in Cina per un viaggio d’affari ufficiale e di alto profilo. Lunedì mattina il CEO aveva visitato l’Apple Store Xidan Joy City e si era fatto fotografare con alcuni clienti. Già dal pomeriggio di lunedì però, l’executive ha indossato panni più formali per incontrare due delle maggiori autorità del paese, ovvero il Sindaco di Pechino, Guo Jinlong, e il Vice-Premier Li Keqiang.

Con loro ha discusso dei rapporti fra Apple e la Cina, nonché di nuovi piani di sviluppo tecnologico per la capitale e per il paese intero. Cook avrebbe avuto tempo anche per un incontro prettamente “business” con alcuni dirigenti di China Mobile.

Il CEO Apple Tim Cook va in Cina “in veste ufficiale”

Ieri il CEO Apple Tim Cook ha fatto una capatina all’Apple Store di Xidan Joy City, a Pechino, dove ha incontrato i dipendenti e si è fatto fotografare, sorridente e ben disposto, con alcuni dei clienti presenti nel negozio in quel momento.
Cook non si trovava in Cina solo per salutare gli Specialist di uno dei più trafficati Apple Store del mondo, ma per incontrare alcuni membri delle istituzioni del paese, probabilmente per discutere dell’ampliamento delle operazioni dell’azienda nell’ambito del promettente mercato cinese.
Lo ha confermato a MarketWatch la portavoce Apple Carolyne Wu.

Il giorno del (nuovo) iPad in Italia

Nuovo iPad

Il nuovo iPad è finalmente disponibile anche nel nostro paese a partire da oggi, venerdì 23 marzo.
Nel momento in cui questo post viene pubblicato, gli Apple Store italiani stanno aprendo le porte per accogliere coloro che hanno fatto la fila già da questa notte in attesa di poter comprare il nuovo tablet.
I primi ad aver offerto l’iPad in vendita ufficialmente sono gli operatori di telefonia: Vodafone, TIM e 3 Italia hanno aperto alcuni dei propri punti vendita più importanti allo scoccare della mezzanotte di oggi per una speciale notte bianca dedicata al nuovo tablet.

Chi oggi volesse mettere le mani su uno dei nuovi iPad con Retina Display ha dunque diverse opzioni: in primis uno dei nove Apple Store della Penisola: Bergamo (Orio al Serio), Milano (Carosello o Fiordaliso), Bologna (Via Rizzoli), Torino (Le Gru di Grugliasco), Firenze (I Gigli), Roma Est, Caserta (Marcianise), Catania (Centro Sicilia).

Nuovo iPad, le offerte di 3 Italia

Nuovo iPad

Nuovo iPad3 Italia ha finalmente ufficializzato le tariffe in abbonamento per l’iPad di terza generazione. Il comunicato con tutte le informazioni sugli abbonamenti, atteso già dai giorni scorsi, è arrivato un po’ all’ora bruciata, ma pure sempre in tempo, soprattutto in previsione della “notte bianca” che sia Tre sia gli altri operatori faranno questa sera dalla mezzanotte fino alle 2:00.
Ecco dunque le due possibilità che offre Tre a chi desidera acquistare il nuovo iPad a rate con abbonamento dati. Abbiamo evidenziato le parti salienti.

(1) Acquisto a Rate con Carta di Credito:
il nuovo iPad è disponibile a partire da 0€ con l’Abbonamento Tre.Dati Plus che offre 1GB/giorno a fronte di un canone mensile di 29 euro. Per avere il nuovo iPad è richiesto un anticipo (di 99 euro per la versione 16GB, di 199 euro per versione 32 GB e di 299 per versione 64 GB) che verrà restituito in fattura come sconto sull’imponibile in 30 mesi a partire dalla seconda fattura.

Nuovo iPad, notte bianca per Tre, TIM e Vodafone

Nuovo iPad

Nuovo iPad

Manca veramente poco all’uscita del nuovo iPad in Italia, da domani tutti i principali negozi di elettronica sparsi sulla penisola inizieranno a vendere la nuova versione del tablet, uscito una settimana fa negli USA.

I più fortunati però potranno provare ed acquistare il nuovo iPad a partire dalla serata di oggi, giovedì 22 marzo, grazie alle notti bianche organizzate da TIM, Vodafone e Tre. Wind, per ora, non sarà della partita, del resto il gestore deve ancora inserire l’iPhone 4S nei suoi listini.

Altroconsumo: Apple sulla garanzia sbaglia ancora

Alla fine del 2011 l’AGCM, Agenzia Garante della Concorrenza e del Mercato, ha emesso una sanzione contro Apple per comportamenti commerciali scorretti in relazione alla vendita e alla promozione dell’Apple Care, l’estensione della garanzia Apple.
Apple sbagliava, secondo il garante, nel promuovere quella garanzia con termini pubblicitari ingannevoli che inducevano il consumatore a ritenere che quella di un anno fosse l’unica garanzia disponibile sui prodotti, favorendo un’erronea sovrapposizione della garanzia Apple e la garanzia di conformità imposta per legge.

Altroconsumo, a diversi mesi di distanza dalla sanzione, torna alla carica con un video girato con videocamere nascoste (e metodi francamente lontani dall’obiettività giornalistica) in cui mostra che almeno un paio di commessi Apple, sia degli APR che degli Apple Store, offrono ancora l’estensione di garanzia Apple Care come unica opzione, senza informare correttamente il consumatore sull’esistenza della garanzia di conformità standard su tutti i prodotti.

Un utente fa causa ad Apple: “Pubblicità Siri ingannevole”

Una federal class action (una causa, in pratica) contro Apple perché il suo assistente vocale, Siri, non avrebbe le prestazioni vantate, e sbaglierebbe in alcuni casi. Gli spot pubblicitari sarebbero ingannevoli.

Un’azione legale contro una versione beta, lascio a voi giudicare. Dopo il salto tutti i dettagli.

Apple crea 3600 posti di lavoro in Texas

In un periodo in cui praticamente tutte le aziende dell’IT licenziano, il governatore dello Stato del Texas, Rick Perry, ha annunciato venerdì 9 marzo 2012 che Apple creerà 3.600 nuovi posti di lavoro.

Il Governatore ha annunciato che Apple espanderà la sua presenza nel Texas con un investimento di 304 milioni di dollari in un nuovo campus ad Austin, che creerà, appunto, più di 3.600 posti di lavoro. Austin è la capitale del Texas, e con i suoi più di 700 mila abitanti è la quarta città per popolazione, dopo Houston, San Antonio e Dallas. Il nuovo campus porterà a più del raddoppio della forza di lavoro di Apple in Texas nella prossima decade, aiutando l’espansione delle operazioni della compagnia con un aumentato supporto al cliente, alle vendite e alle funzioni contabili per la regione.

Con iPhoto per iOS Apple dice addio a Google Maps

Tra le novità introdotte o che hanno fatto seguito a l’evento dello scorso 7 Marzo durante il quale è stato presentato il nuovo iPad abbiamo apprezzato anche la distribuzione di una versione ad-hoc per iDevices del noto software di gestione/visualizzazione/elaborazione foto e video iPhoto, fino a pochi giorni fa prerogativa unica dei sistemi Mac OS.

E’ stata scoperta una interessante particolarità che riguarda le mappe utilizzate da questa nuova versione di iPhoto per la visualizzazione dei geotag delle nostre immagini: pare infatti che queste non siano più marchiate Google.

Se ne è parlato spesso, ed altrettanto frequentemente abbiamo letto rumors riguardanti imminenti rilasci di App per iOS per la navigazione turn-by-turn di proprietà Apple; anche semplici “sostituzioni” nell’applicazione Maps delle mappe targate Big G con mappe di proprietà della mela morsicata, ma fino a poche ore or sono erano solo supposizioni.

Sky Go arriva su iPhone e Mac

Confernza Stampa SKY del 02 marzo 2012 a Milano per la presentazione di SKY GO su iPhone e Mac - TheAppleLounge.com

SKY per iPhone, iPad e Mac - TheAppleLounge.comCome già accennato qualche settimana fa, il gran giorno è arrivato. Da ieri alcuni dei canali televisivi di Sky sono disponibili per la visione su iPhone e sul proprio Mac. Il servizio Sky Go, infatti, diventa disponibile al grande pubblico dopo un lancio di “prova” già fatto su iPad nell’agosto del passato anno.

La novità del momento sta nella gratuità non solo dell’applicazione (per iPhone e iPad), ma anche nella fruizione dei contenuti (per iPhone, iPad, Mac ed altri device non Apple) altrettanto gratuita per tutti gli abbonati Sky HD. L’offerta, comprendente 25 canali, è stata lanciata ieri, 2 marzo 2012, con lo scopo di coccolare sempre più i clienti Sky che hanno già scelto di riscoprire il modo di vedere la televisione in alta definizione.