Il CEO Apple Tim Cook va in Cina “in veste ufficiale”

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Ieri il CEO Apple Tim Cook ha fatto una capatina all’Apple Store di Xidan Joy City, a Pechino, dove ha incontrato i dipendenti e si è fatto fotografare, sorridente e ben disposto, con alcuni dei clienti presenti nel negozio in quel momento.
Cook non si trovava in Cina solo per salutare gli Specialist di uno dei più trafficati Apple Store del mondo, ma per incontrare alcuni membri delle istituzioni del paese, probabilmente per discutere dell’ampliamento delle operazioni dell’azienda nell’ambito del promettente mercato cinese.
Lo ha confermato a MarketWatch la portavoce Apple Carolyne Wu.

Quello di Cook è il primo viaggio “ufficiale” di un CEO Apple in Cina. Steve Jobs non ci era mai stato, o almeno non in veste ufficiale. Ciò non significa che Cook non avesse già dimestichezza con il paese: fu proprio lui, quando ancora ricopriva la carica di COO, a gestire alcune importanti “crisi” in ambito produttivo e soprattutto a trattare con i dirigenti di China Unicom per il primo lancio di iPhone nel paese.
Non è da escludere, inoltre, che Cook possa aver incontrato (o incontrerà) anche i dirigenti di China Mobile, il più grande operatore del paese, sul cui network sarebbero già attivi dai 10 ai 15 milioni di iPhone senza che vi sia alcun supporto ufficiale al dispositivo né alcuna partnership ufficiale con Apple.

La notizia della visita di Cook, la cui ufficialità è una inaspettata ma più che comprensibile novità per Apple, reitera l’importanza dell’esplosivo mercato cinese per l’azienda di Cupertino.
Proprio in questi giorni le autorità regolatrici hanno dato il via libera per l’introduzione dell’iPad di terza generazione nella versione Wi-Fi, mentre è ancora atteso il nulla osta anche per il modello 4G LTE, la cui revisione potrebbe rallentare un po’ i tempi per il lancio.

E non è tutto, perché dalla Cina arriva anche un’altra interessante indiscrezione sulla possibile integrazione di Baidu (già disponibile come opzione su Mountain Lion) fra i motori di ricerca integrati sull’iPhone in Cina. Una mossa che può avere il duplice significato di frecciata al nemico Google e di apertura ulteriore verso le infrastrutture dominanti sul mercato cinese.

Ciliegina sulla torta: sempre ieri Apple China ha preso la signorina Chunli Fu, l’ha messa su un aereo e “spedita” a proprie spese a Pechino, dove la fortunata ha potuto visitare l’Apple Store Sanlitun per ricevere la iTunes Card da 10.000$ vinta con il concorso per i 25 miliardi di app scaricate.

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