
Ieri è stato il giorno di Ritorno al futuro, e Siri ha celebrato l’occasione con delle risposte divertenti, nel suo inconfondibile stile. Non ci risulta che sia possibile ottenere queste risposte anche nella versione italiana.

Ieri è stato il giorno di Ritorno al futuro, e Siri ha celebrato l’occasione con delle risposte divertenti, nel suo inconfondibile stile. Non ci risulta che sia possibile ottenere queste risposte anche nella versione italiana.

Se la nuova colorazione degli iPhone 6s Rose Gold vi piace da matti ma avete paura che le persone attorno a voi mettano in discussione la vostra eterosessualità, questo è il video che fa per voi.

[Articolo poco serio] Dopo WWDC 2013, uno spasso e WWDC 2014, uno spasso, prosegue la nostra rubrica annuale sulle spassosità della WWDC. Anche quest’anno la conferenza è stata molto spassosa.
Dopo circa 20 giorni di utilizzo, provo a tirare le somme del mio rapporto col padellone (qualcuno lo chiama ironicamente iPhone 6 Plus). Il correttore automatico mi sostituisce “padellone” con “padrone”, ma voglio fare presente che il padrone sono io. È troppo grande? Strappa i capelli? Si piega? Bastano due mani per utilizzarlo? Possiamo usarlo per farci due uova? Vediamo.

Evviva evviva un altro evento Apple! Nuove cose su cui discutere, nuove possibilità di flame, nuovi prodotti da comprare e software da scaricare! Ma soprattutto un nuovo invito misterioso! Stavolta scomoderemo anche Nostradamus.

Essere utenti Apple vuol dire far parte di una comunità, e quindi accettarne pregi, difetti e tradizioni. Una tradizione alla quale non si può sfuggire è l’interpretazione degli inviti agli eventi ufficiali. Abbiamo finalmente un “segno” da Cupertino che potrebbe confermare o negare i rumors che dilagano nel web. Conoscendo il minimalismo di Apple e la sua attenzione per i dettagli, procediamo con una serissima analisi di questo quadratino grigio con 6 numeri, 3 punti e 18 lettere.
Phil Schiller lo aveva sfidato ieri, dopo essersi rovesciato addosso un secchio pieno di acqua ghiacciata. Tim Cook ha risposto facendo altrettanto davanti al pubblico dell’Apple Campus in occasione del “beer bash” estivo. Non c’entra nulla il Ferragosto, che negli U.S.A. nemmeno si festeggia: si chiama Ice Bucket Challenge ed è il gioco dell’estate fra i tecno-vip della West Coast. Lo scopo, benefico, è la sensibilizzazione pubblica in favore dell’associazione contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Si chiama Ice Bucket Challenge ed è un “gioco” lanciato dall’ex giocatore di Baseball Pete Frates nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione sulla sclerosi laterale amiotrofica, nota anche come morbo di Lou Gehrig.
Funziona così: una persona in vista (in questo caso Phil Schiller), si sottopone ad un gavettone di acqua gelata, come quelli che tradizionalmente toccano agli allenatori negli sport americani dopo una vittoria. Si fa fotografare e sfida almeno tre amici “noti” a fare lo stesso.

Il 2011 è stato un anno molto importante per Craig Federighi e per Jim Carrey. Mentre il primo sostituiva Bertrand Serlet, il secondo recitava in I pinguini di Mr. Popper. Due vite molto diverse e per nulla legate? Apparentemente sì. E se questa è solo l’introduzione figuratevi l’intero articolo.
Watch Dogs è senza dubbio uno dei giochi più caldi del momento: nel titolo UbiSoft, il protagonista (Aiden Pearce) può hackerare qualsiasi dispositivo sparso per la città di Chicago semplicemente utilizzando il suo smartphone. Un concept innovativo che si è tramutato in un gioco divertente, originale ed avvincente.

Nel corso delle ultime settimane si sono intensificate le indiscrezioni sulle caratteristiche dell’iPhone 6, il nuovo modello di smartphone che Apple presenterà, con ogni probabilità, verso settembre.
La conseguenza diretta è stata un fiorire di mockup e concept che mostrano come potrebbe apparire il nuovo iPhone: sottilissimo, con schermo più grande, i bordi arrotondati.
Il designer Mike Donovan ha preferito andare in tutt’altra direzione e ha provato a ri-immaginare l’iPhone come se fosse stato progettato ai tempi dei Mac G3 e G4. Ecco il risultato.


Il termine ucronìa deriva dal greco e significa letteralmente “nessun tempo” (da οὐ = “non” e χρόνος = “tempo”), per analogia con utopia che significa “nessun luogo”. Indica la narrazione letteraria, grafica o cinematografica di quel che sarebbe potuto succedere se un preciso avvenimento storico fosse andato diversamente. È ucronìa chiedersi, ad esempio, come sarebbero alcuni tra i più celebri dipinti della storia, se l’era post-pc fosse iniziata qualche centinaio d’anni fa.
Chiunque abbia un po’ di sale in zucca non comprerebbe mai prodotti elettronici per più di mille euro da una persona contattata online senza controllare ciò che gli viene venduto. Non rientra in questa categoria di individui la ragazza australiana che nel tentativo di acquistare un paio di iPhone sottobanco per circa 1500 dollari australiani si è portata a casa due scatole (originali, almeno quelle) con dentro un paio di mele.

Avete presente quell’attitudine prettamente italiana che ci rende “tutti allenatori”? Ci rivolgiamo agli interlocutori millantando esperienza, ci facciamo forti di quelle due stagioni in seconda divisione con la squadra dell’oratorio che ti dovevi confessare se non volendo ti scappava un vaffa in partita e, più in generale, sprigioniamo un disprezzo atavico verso la generale incompetenza di questo o quel “professionista” del calcio, che in realtà non ne capisce una beneamata mazza.
Ora mettete l’UX design al posto del calcio ed avrete un quadro abbastanza fedele di un mese abbondante di critiche, articoli, proposte e approfondimenti su iOS 7.

Come sempre accade quando Apple introduce una serie di novità di rilievo anche nei giorni scorsi sono emerse rapidamente (e sono subito diventate virali) numerose parodie grafiche di quanto introdotto durante il keynote della WWDC.

Il Mac pro, con quella forma a cestino di design giapponese (non è un esagerazione) ha subito attirato l’attenzione di battutisti e spiritosoni, compresi noi di TAL.
Il mio nuovo blog Tumblr preferito sul genere satira-post-evento-Apple ce lo ha segnalato il nostro Michele B.; si chiama Jony Ive redesigns things ed è un tributo alla (presunta) vena psichedelica dell’amatissimo baronetto del design.
Nel turbinio di rumor e indiscrezioni che fanno da preludio a questa WWDC 2013, con tutta l’attenzione che si concentra su iOS 7 e il suo flat design, OS X 10.9 è finito relativamente in secondo piano.
Sulla nuova versione del sistema operatio desktop si sa ancora poco, non ci sono “foto spia”, nessuna gola profonda ha parlato di come il tocco di Jony Ive sarà interpretato dai team di Craig Federighi.
E soprattutto non si sa ancora quale sarà il nome del felino che verrà associato a questa versione del software: si possono solo fare delle ipotesi.

“Amali, pazzi rumors amali”, canterebbe probabilmente qualche Apple user interista. E oggi ne avrebbe ben donde, visto che nelle ultime ore ha fatto il giro del MacWeb un rumor che definire assurdo è un eufemismo. iPad Maxi, questo sarebbe il nome del tablet da 12,9″ che Apple potrebbe presentare ad inizio 2014. L’indiscrezione arriva dal sito Coreano ETnews, che cita fonti vicine a produttori di schermi del paese orientale, che sarebbero già al lavoro su questa versione maggiorata del tablet di Cupertino. 
Siete il direttore di un hotel californiano con vista sull’oceano e fra i vostri ospiti ci sono gli ingegneri di una delle aziende più in voga del momento. Verso sera, mentre altri clienti stanno cenando, ve li ritrovate tutti nudi in piscina, uomini e donne, che ridono e scherzano come hippy fuori tempo massimo. Che fareste?
Non è un quesito onirico partorito da uno psicanalista da due soldi. E’ quanto avvenne davvero nel gennaio del 1983 all’hotel La Playa Carmel durante uno dei ritiri del Macintosh Team di Steve Jobs. La reazione del direttore, in quel caso, fu abbastanza comprensibile: allontanamento “gentile ma fermo” degli ospiti e messa al bando delle prenotazioni da parte dell’azienda.

Le cose che Siri ancora non può fare sono tante, probabilmente troppe a quasi due anni dal lancio dell’assistente virtuale. Speriamo che con iOS 7 e la prossima versione di OS X si possa finalmente riscontrare qualche sensibile passo avanti, come l’apertura a nuovi utilizzi e magari al supporto delle app di terze parti. Nel frattempo divertiamoci a constatare che anche Siri si sorprende di non poter assolvere piccoli compiti banali, come ad esempio disattivare il Wi-Fi.

Bizzarre diavolerie dal CES 2013, la francese HAPIlabs ha presentato HAPIfork (un nome migliore proprio non si poteva trovare eh?) una forchetta intelligente che può essere collegata via Bluetooth all’iPhone per comunicare con una apposita applicazione che ci informa ogni volta che ingurgitiamo un boccone con troppa voracità. Uno scherzo? No, affatto.
Non potevamo esimerci! Esce un grosso aggiornamento di un importante software Apple, vale a dire
Cosa hanno in comune l’attore Danny Trejo ed il co-fondatore di Apple Steve Wozniak? Apparentemente nulla, se non fosse che, per uno strano scherzo del destino, i due sono protagonisti di un gioco per iOS intitolato Vengeance: Woz With A Coz, nato per promuovere l’ultimo film di Trejo, Vengeance appunto, nelle sale per il giorno del ringraziamento.
Quando Apple era sull’orlo del fallimento, a metà anni ’90, Michael Dell rispose ad una domanda sul futuro dell’azienda concorrente con una frase che l’avrebbe “perseguitato” per molti anni a venire: “la chiuderei”, disse, “e darei indietro tutti i soldi agli azionisti”.
La citazione è stata ripresa, anno dopo anno, con tono sempre più canzonatorio, mentre Apple continuava a crescere fino a raggiungere, oggi, un valore che è 30 volte quello di Dell.
A quanto pare alla Dell se ne sono fatti definitivamente una ragione, tanto da arrivare ad ammettere la il dominio incontrastato dell’iPad e del MacBook Air nelle proprie pubblicità. 