Torniamo a parlare dell’iPhone 4 bianco perchè il modello è apparso nel database di Best-Buy, come testimonia l’immagine di apertura. Secondo lo screenshot, il nuovo modello sarà disponibile a listino dal 27 febbraio, in due versioni, da 16 o 32 GB.
Il codice prodotto è lo stesso già usato da Best Buy per i preordini aperti la scorsa primavera, prima che Apple rimandasse il lancio del modello bianco, per motivi ancora sconosciuti. In questi mesi la richiesta di iPhone 4 bianchi sembra diminuita, forse i consumatori ci hanno messo una pietra sopra e non si aspettano di vedere questa versione in tempo brevi.
Apple ha annunciato da pochi minuti i risultati relativi al primo trimestre dell’anno fiscale 2011 che si è concluso lo scorso 25 dicembre. Il fatturato di 26,74 miliardi di dollari segna un nuovo record storico e ancora una volta conferma le previsioni più ottimiste sbaragliando il consensus degli analisti. I profitti ammontano a 6 miliardi di dollari, ovvero 6,43$ per azione. Si tratta di un incremento del 71% nel fatturato e del 78% nei profitti rispetto al primo trimestre fiscale del 2010.
I Mac venduti nel corso del quarter sono 4,13 milioni (record storico anche in questo caso) per una crescita del 23% rispetto al trimestre precedente. La parte del leone spetta in ogni caso ai dispositivi iOS: 16,24 milioni di iPhone venduti, 19,45 milioni di iPod (touch compresi) e soprattutto 7,33 milioni di iPad.
Continuano ad emergere nuovi rumor a proposito di quello che sarebbe il secondoiPad prodotto dall’azienda di Cupertino. Come accade ultimamente, la fonte è da attribuire ad un produttore cinese di case per tablet che ha mostrato sul Web le foto di una possibile custodia per iPad 2.
Come potete vedere dall’immagine di apertura, i case in questione presentano ulteriori aperture nella parte laterale che potrebbero essere state realizzate per calzare appositamente con le eventuali nuove porte che presenterà il prossimo iPad. I case sono realizzati in silicone e sono leggermente diversi da quelli che erano apparsi al CES un paio di settimane fa.
In queste ore circola un rumor piuttosto “fantasioso” diffuso dai ragazzi di Three Guys and a Podcast. Tenetevi forte, perchè è una notizia bomba, secondo quanto riportato infatti Apple sarebbe al lavoro per fondere iTunes e Safari in un solo prodotto.
Questa mossa farebbe parte del piano di rilancio di Safari, il browser infatti non ha ancora superato la quota di diffusione del 5% a livello mondiale e la fusione con iTunes dovrebbe servire proprio a far guadagnare terreno al software di navigazione. Addirittura Apple dovrebbe annunciare questa clamorosa novità nel corso dell’evento autunnale dedicato ad iPhone ed iPod.
Secondo le solite fonti ben informate e ovviamente anonime di HardMac, Apple sarebbe intenzionata a continuare il processo iniziato con la dismissione di Xserve interrompendo il supporto di Final Cut Server e Xsan.
In Mac OS X 10.6.6 sono state introdotte alcune leggere modifiche al comportamento di Assistente Boot Camp, il tool che consente l’installazione dei sistemi operativi di Redmond in partizioni dedicate sui nostri Mac.
La domanda che mi sono sentito rivolgere più spesso, ieri, dopo l’ufficializzazione del nuovo periodo di congedo per malattia di Steve Jobs non è nuova: “Apple avrà ancora successo quando Steve Jobs non ricoprirà più un ruolo di primo piano dell’azienda?”. E la vecchia storia della successione, che si ripropone anche in queste ore come un deja vu un po’ particolare, di cui è facile individuare l’origine: si parlava dello stesso identico problema nel 2009 e ancor prima nel 2004, quando a Jobs fu diagnosticato un tumore al pancreas. In entrambi i casi fu Tim Cook a fare le sue veci in quelle che vengono definite “day to day operations”.
In tanti, compreso Massimo Mantellini nel suo blog sul Post, sostengono che nessuno può davvero fornire una risposta a questa vexata quaestio. Beh, in realtà non è del tutto vero. Una risposta a questa domanda l’aveva fornita lo stesso Steve Jobs tre anni fa. Gliela aveva rivolta Fortune.
E’ prevista per quest’oggi la consueta conference call per l’annuncio dei risultati fiscali trimestrali. Come sempre in questi casi è possibile ascoltare la chiamata in teleconferenza direttamente dal web. Lo streaming è disponibile in questa pagina e inizierà alle 14:00 PST (le 23:00 in Italia).
Ci sono grandi aspettative per i risultati fiscali di questo trimestre perché con ogni probabilità Apple batterà qualsiasi record stabilito in passato, grazie alle ottime vendite dei Mac e soprattutto dei dispositivi iOS che hanno fatto la parte del leone, iPad in testa, sotto gli alberi di Natale di mezzo mondo.
Impossibile però scacciare l’ombra dell’assenza per malattia di Steve Jobs, che ieri il CEO ha ufficializzato con un lettera a tutti i dipendenti Apple. La questione, per quanto avrà senza dubbio un influenza pesante sull’andamento del titolo nella seduta odierna a Wall Street, con ogni probabilità non sarà oggetto di discussione durante la chiamata.
Torniamo a parlare del The Daily, il primo quotidianodigitale dedicato esclusivamente ad iPad (almeno inizialmente) realizzato da una collaborazione tra Apple e News Corp., l’azienda amministrata da RupertMurdoch.
Il lancio del quotidiano era previsto per questa settimana ma, a causa di problemi non confermati ufficialmente, bisognerà attendere ancora qualche settimana. In base a quanto vi avevamo riportato, infatti, il ritardo potrebbe essere legato ad un imprevisto relativo al servizio di sottoscrizione che potrebbe essere introdotto dall’azienda di Cupertino per supportare e facilitare la diffusione di abbonamenti ai contenuti editoriali digitali.
Con una mail indirizzata ai dipendenti e successivamente fornita da Apple ai media, Steve Jobs ha comunicato di aver richiesto un nuovo periodo di assenza per malattia dopo quello che lo ha tenuto lontano dall’azienda nella primavera del 2008 e durante il quale l’iCEO aveva subito un trapianto di fegato.
Nella sua missiva Jobs non rivela nulla della sua attuale condizione e anzi chiede che la privacy sua e della sua famiglia venga rispettata. Nessuna data di rientro previsto è stata svelata. L’iCEO fa solamente sapere che anche in questa fase di assenza continuerà a prendere decisioni strategiche per l’azienda mentre la gestione delle operazioni quotidiane verranno affidata al COO Tim Cook.
La rubrica più amata/odiata di TheAppleLounge è giunta alla 30a puntata. Chi lo avesse mai potuto aver pensato che avressimo trovate così tante castronerie linguistiche nei meandri di Mac OS X?
Fra commentatori divertiti dagli strafalcioni Apple, segnalazioni di stramberie linguistiche sempre nuove e lettori indignati per la nostra pretesa di voler fare i professorini d’itagliàno, c’è anche chi ci segnala a più riprese che una buona parte degli errori che abbiamo scoperto in passato sono stati corretti. Forse ai piani alti qualcuno ci legge? Lasciateci illudere che sia così.
Oggi c’è di più: per celebrare il 30° appuntamento con l’itagliàno abbiamo deciso regalare a 3 di voi due applicazioni per iPhone in tema con il topic di questa rubrica: Dizionario d’Italiano e Coniugazione verbi italiani, gentilmente offerte dalla Sviluppo4Mobile. Continuate a leggere per scoprire come vincerle.
Che Itagliàno di Apple sarebbe senza strafalcioni? Ce li abbiamo, non temete. Il primo lo vedete qui sopra. Ce lo segnala RikyTres, che lo ha scovato in quel crogiuolo di traduzioni impossibili che è la sezione di noleggio e vendita film su iTunes Italia.
Appassionati di videogiochi, gioite, perchè il bellissimo Braid è arrivato su Mac App Store ad un prezzo irresistibile. Il capolavoro di Jonathan Blow è disponibile al prezzo bomba di 3.99 euro, una cifra irrisoria per un capolavoro di questo genere, uno dei migliori titoli indie di sempre.
Ad una prima occhiata Braid può sembrare un platform preistorico, ma non lasciatevi trarre in inganno dalla grafica soft, perchè Braid non è un gioco per bambini ma anzi, è pensato per i palati fini, perfetto per tutti coloro che hanno passato l’infanzia con i platform 2D per AMIGA e Super Nintendo.
Movimenti strategici all’orizzonte, in questo inizio d’anno, nel settore dei produttori italiani di accessori per iDevice. Guido Falck, co-fondatore di hi-Fun, ha acquisito una parte delle quote societarie di LipsiaSHOP, startup del gruppo Lipsia che si occupa di e-commerce e marketing online. Il socio di maggioranza della società rimane Stefano Ramponi, fondatore di LipsiaSOFT, ma con questo accordo Guido Falck prende di fatto il controllo operativo del brand di punta del gruppo, ovvero Mela.Skin. E non è tutto, perché per il 2011 Falck è stato chiamato anche alla guida di Aiino, storico marchio di accessori per la Mela del gruppo Results S.P.A..
L’accordo con il gruppo Lipsia, firmato a fine 2010, suggella ufficialmente una collaborazione professionale di lunga data. LipsiaSHOP gestisce già la sezione e-commerce del sito di hi-Fun mentre altra importante presenza online del gruppo è GadgetVivo, Web Store multi-brand che ha da sempre dedicato ampio spazio ai marchi che fanno riferimento a Guido Falck, ovvero hi-Fun e VaVeliero.
E proprio con Guido abbiamo fatto due chiacchiere per capire che cosa comporteranno queste partecipazioni societarie e quali sono i progetti per il futuro di questo piccolo “potentato italiano” della produzione di accessori per prodotti Apple.
TAL – Ciao Guido, partiamo subito dalle origini. Che cosa ti ha spinto a co-fondare hi-Fun prima e VaVeliero poi? GF – A 26 anni ero arrivato ad un’età in cui si comincia ad avere un po’ di paura per il proprio futuro, Avevo però capito di me stesso che non avrei potuto per carattere adeguarmi ad uno stile normale di lavoro. Sarei stato un pessimo dipendente, sono sempre stato troppo testardo e indisciplinato e troppo convinto delle mie idee. Quindi avevo poca scelta dovevo per forza inventarmi qualcosa.
La Haus Wien negli anni 60; a dx l'interno e l'esterno oggi
Presto anche Berlino potrebbe aggiungersi alla lista delle capitali Europee in cui è presente un Apple Store. In Germania Apple ha già aperto 4 punti vendita ufficiali della Mela: Francoforte, Monaco, Oberhausen e Amburgo.
Ora, secondo quanto riportato da una guida online alla zona Ovest di Berlino, anche nella città che fu divisa dal muro Apple ha trovato la location giusta. E’ l’Haus Wien, un grande palazzo storico che ospitava un cinema e un ristorante situato all’inizio di Kurfürstendamm, il grande viale dello shopping Berlinese.
Nella sezione dedicata alla ricerca del personale per i Retail Store tedeschi è comparsa poi anche un’altra città: Dresda.
Si avvicina la data della possibile presentazione del nuovo iPad (ad un anno di distanza dall’annuncio del modello attualmente in commercio) e iniziano ad intensificarsi le indiscrezioni su quello che sarebbe il secondotablet prodotto dall’azienda di Cupertino nella sua storia più recente.
Sulla scia dell’introduzione del nuovo iPhone 4 compatibile con la rete dell’operatore Verizon, si parla, tra le altre cose, della possibilità che anche iPad 2 (non ci sono ancora suggerimenti sul nome commerciale del dispositivo) sia dotato di un chip Qualcomm in grado di commutareautomaticamente tra la rete GSM/UMTS e quella CDMA (per l’LTE è ancora troppo presto) e, quindi, di essere compatibile sia con Verizon che con gli operatori più “tradizionali” (il discorso è indifferente ai clienti italiani e di molti altri paesi). La scelta segnerebbe anche la fine della partnership tra Apple e Infineon, che fornisci i componenti attuali per il sistema telefonico.
Dalla prima beta di iOS 4.3 rilasciata agli sviluppatori l’altro ieri, oltre a varie novità software nascoste, iniziano a spuntare anche novità per quanto riguarda l’hardware.
Sono stati trovati infatti i pacchetti driver per il nuovo chip POWERVR SGX543 di Imagination Technologies, introdotto l’anno scorso e probabilmente pronto per essere installato sui nuovi dispositivi touch di Apple.
Nei giorni scorsi Googleha affrontato la questione del supporto video in Chrome, riassumibile nel fatto che verrà in un futuro, non si sa quanto lontano, cessato il supporto a H.264, in favore di WebM.
Quest’ultimo sarebbe in una fase di grande sviluppo, grazie al fatto di essere “open” e quindi di poter contare sul lavoro di molti sviluppatori per quanto riguarda le migliorie sia sul fronte delle prestazioni, che per quanto riguarda la sua adozione da parte dei browser, dei tool di sviluppo e dai produttori di hardware.
È ripartito il countdown di Apple per i download in App Store; ogni qual volta lo store virtuale di Cupertino raggiunge “numeri importanti”, come nel caso precedente del milione di apps scaricate (in cui vinse un tredicenne), Apple promuove un concorso per premiare un fortunato utente dello store (e far parlare dei numeri impressionanti che sta raggiungendo).
Stavolta, il traguardo che Apple vuole celebrare è piuttosto significativo: l’App Store è quasi a quota dieci miliardi di download, e all’utente che scaricherà o acquisterà la decimiliardesima applicazione, Apple regalerà una iTunes Gift Card da ben 10.000 dollari. Curiosi di sapere come partecipare?
Con la beta di iOS 4.3 messa a disposizione degli sviluppatori questa settimana, Apple ha iniziato la fase di testing diffuso di alcune nuove gestures a 4 o 5 dita attivabili su iPad. Le nuove “mosse” permettono di richiamare alcune delle funzioni che al momento sul dispositivo vengono attivate dal tasto home.
La novità è stata accolta come una sorpresa un po’ da tutto il Mac Web, dato che non erano trapelate indiscrezioni su questa nuova funzione.
Nessuno nell’ambiente (fatto salvo forse chi ha stretti rapporti con i reparti di progettazione di iOS) ne sapeva niente, insomma. Ciò nonostante, a nemmeno un giorno di distanza dalla release della beta, BoyGeniusReport ha subito provveduto a citare misteriose fonti anonime secondo le quali le gestures in questione sarebbero il preludio della scomparsa del tasto home nell’iPad (e negli iPhone) di prossima generazione.
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