Sul finire della scorsa settimana, un articolo pubblicato da Forbes ha riaccesso le indiscrezioni sulla data lancio del prossimo iPhone, che per comodità chiameremo iPhone 5, e sul fatto che il nuovo melafonino possa essere fatto, almeno in parte di “vetro metallico”.
Quanto al lancio, poco da dire: la supposizione è che l’iPhone 5 arriverà ad ottobre, probabilmente per la disponibilità dei chip LTE di Qualcomm (o forse perché semplicemente è quella la data stabilita da tempo).
In merito al “vetro metallico” ci sono un bel po’ di cose in più da dire. Il report di Forbes dà per scontato che Apple potrà sfruttare sul prossimo melafonino la licenza acquisita da Liquid Metal per l’utilizzo di leghe di metalli non cristalline di ultima generazione. Ma il quadro è molto più complicato di quanto semplicisticamente lo si voglia dipingere.
Q2 2012: quanti iPad e quanti Mac ha venduto Apple?
Domani si terrà la conference call per l’annuncio dei risultati relativi al secondo trimestre fiscale 2012. C’è molta attesa per i numeri di vendita dell’iPhone, per i quali gli analisti, professionisti e non, hanno già fornito le proprie previsioni.
Le stime sulle vendite dei due altri prodotti chiave, Mac e iPad, non riportano le discrepanze fra analisti delle grandi firm e analisti indipendenti che siamo soliti osservare, ma si assestano su numeri che oscillano in una forchetta di valori relativamente contenuta.
RAGE per Mac in vendita a prezzo scontato
Per festeggiare l’arrivo di Quake 4 su Mac App Store Aspyr Media ha deciso di scontare RAGE, l’ultimo sparatutto targato ID Software uscito lo scorso mese di marzo sul marketplace digitale di Apple. RAGE per Mac è ora in vendita a 23.99 euro, non sappiamo se l’offerta è temporanea oppure se il prezzo è stato abbassato definitivamente.
Annunciato al Macworld 2007, RAGE ha visto la luce solamente alla fine del 2011, con RAGE ID Software ha voluto provare a dare una svolta al genere degli FPS, senza riuscire nell’intento a dir la verità. RAGE è un ottimo gioco, ma non il capolavoro annunciato che tutti attendevamo con ansia.
Apple Store Porta di Roma: inaugurazione con balletto
Stamattina ha aperto i battenti il decimo Apple Store italiano, il 365° nel mondo, il secondo a Roma.
Si tratta dell’ennesimo store che apre all’interno di un centro commerciale (il Porta di Roma, a Roma Nord, come vi abbiamo accennato nei giorni scorsi), ottima notizia per chi abita in quella zona, nulla di nuovo per gli altri in quanto si tratta di uno store assolutamente identico a quello di Roma Est. L’inaugurazione ha seguito il solito copione: gente in fila tutta la notte, cornetti caldi e caffè offerti da Apple, magliette esclusive ai primi 1000 clienti, cori d’incitazione e stavolta persino un balletto. Dopo il salto gallery, video e qualche altra parola.
Mac SuperBundle: 9 ottime applicazioni a 49 dollari
Quest’oggi vi segnaliamo un bundle di software per il vostro Mac davvero molto valido e ad un prezzo davvero molto interessante. Andiamo vedere quali sono le applicazioni oggetto di questo bundle.
Diablo 3 Mac, beta aperta a tutti per il fine settimana
Solo per questo weekend Activision Blizzard ha deciso di aprire a tutti la beta di Diablo 3, questo vuol dire che tutti gli utenti in possesso di un account Battle.net potranno provare gratuitamente il gioco, indipendentemente dal fatto che siano o meno in possesso della beta key.
Per Blizzard si tratta di una buona occasione per mettere alla prova i server, per gli utenti invece è un ottimo modo per testare Diablo 3 sulla propria piattaforma e vedere se girerà senza rallentamenti e problemi.
iPacchi: iBlacklist su App Store? No, è una truffa
Benvenuti ad una nuova puntata della nostra rubrica più triste: iPacchi, le app da non comprare nemmeno per sbaglio.
Se da una parte continuiamo a chiederci quale esotica epidemia si sia diffusa all’interno dello staff di approvazione delle app, dall’altra per fortuna, in caso di palesi errori del suddetto staff, ci vengono in aiuto le recensioni degli utenti: nel caso di iBlacklist 31 valutazioni con una sola stella frenerebbero chiunque dal premere sul tasto ACQUISTA APP. Trentuno salvi tutti, si spera, ma onde evitare che ulteriori soldi finiscano nelle mani di questi criminali è bene far girare un po’ la voce.
Tim Cook non ha visitato Valve, così dice Gabe Newell
Una settimana fa non si parlava d’altro, Tim Cook ha fatto visita alla sede di Valve, motivo dell’incontro, tentare di coinvolgere la casa di Half-Life nel progetto della iTelevisione. Così si diceva almeno, visto che nessuno si è preso l’onere di confermare questa notizia.
Oggi Gabe Newell (fondatore di Valve), intervistato dal Podcast Seven Day Cooldown, ha smentito di aver incontrato Tim Cook. Il CEO di Apple non ha visitato la sede di Valve, questo è quanto, Gabe è pronto a giurarlo sul suo pranzo, quindi non possiamo fare altro che credergli sulla fiducia.
Quick Look: iPad hammer stand
Se pensavate di aver visto tutto con l’iPad Stand dell’idraulico moderno, ricredetevi: c’è pure quello
Kaspersky: scendono a 30.000 i Mac infettati da Flashback (ma comprate il nostro antivirus comunque!)
Il numero di Mac infettati dal malware Flashback è sceso a 30.000 a seguito degli aggiornamenti diffusi da Apple nelle scorse settimane. Lo ha sostenuto Kaspersky Lab in occasione di una conferenza stampa sull’argomento che il venditore di software antivirus ha tenuto ieri. Durante l’incontro gli esperti di Kaspersky hanno inoltre sostenuto che in un prossimo futuro Mac OS X sarà attaccato da un numero sempre crescente di minacce software come quella cui abbiamo assistito in questi giorni. Non sorprende che la previsione sia praticamente sempre la stessa da quando anche Kaspersky ha lanciato i suoi tool di protezione per Mac.
Lo scopo del press briefing di Kaspersky era quello di rendere edotti i giornalisti tecnologici del grande rischio esistente anche per la piattaforma Mac.
I malware per OS X sono sempre esistiti, fanno sapere dalla Russia, ma solo in tempi recenti, grazie alla crescita del market share Apple, le organizzazioni che sviluppano questo tipo di software hanno seriamente cominciato a prendere di mira i computer di Cupertino.
Quake 4 disponibile su Mac App Store
Aspyr continua a pubblicare i giochi ID Software in formato digitale su Mac App Store, dopo aver rilasciato il discreto DOOM 3 e l’ottimo RAGE, adesso è il turno di Quake 4, altro classico della casa texana uscito nel 2005 su PC, Xbox 360 e Mac.
Il gioco non ha bisogno di presentazioni (almeno spero), il quarto capitolo della saga di Quake presenta numerose migliorie rispetto ai precedenti capitoli, novità che però non sono state digerite da tutti.
Apple vuole il processo contro il DOJ mentre Samsung rincara la dose
Nella giornata di ieri si sono accumulate un paio di novità interessanti in due importanti procedimenti legali che vedono coinvolta Apple.
C’è innanzitutto una dichiarazione di uno dei legali Apple in merito alla causa intentata dal Dipartimento di Giustizia sulla questione del “cartello” degli eBooks. Apple, ha fatto sapere l’avvocato in una prima udienza, cerca lo scontro in tribunale perché vuole che si decida nel merito.
Nel frattempo Samsung ha rincarato la dose e ha risposto all’ultima causa federale intentatale da Apple a febbraio con una controdenuncia in California che chiama in causa ben otto brevetti, nel tentativo di difendersi con un altro attacco.
iCloud: Apple regala Snow Leopard agli utenti di MobileMe
Leopard e Snow Leopard non supportano iCloud, ma a quanto pare ci devono essere diversi utenti di vecchi sistemi operativi Apple che stanno terminando il loro ultimo anno di abbonamento a MobileMe. Per cercare di convertirli alla nuova piattaforma di sincronizzazione, Apple ha cominciato a regalare copie di Snow Leopard a tutti gli utenti di MobileMe, così da rendere più economica la strada per iCloud.
Shark Dash, aiuta Squaly a cacciare le papere
Gameloft ha appena pubblicato su App Store Shark Dash, nuovo intrigante rompicapo disponibile su App Store al prezzo bomba di 79 centesimi. Shark Dash potrebbe spiazzare i fedelissimi della casa francese, abituati a titoli come Modern Combat 3, Gangstar Rio, Dungeon Hunter 3 ed Urban Crime, solamente per citarne alcuni.
Non fate l’errore di sottovalutare Shark Dash, ci troviamo di fronte ad un passatempo carino e divertente, adatto in particolar modo ai giovanissimi che potranno divertirsi in compagnia di Squaly e dei suoi folli amici.
Steve Jobs: le interviste degli anni di NeXT e Pixar
Steve Jobs è tornato ad Apple dopo avere passato 11 anni lontano dalla compagnia. Prima di questa “pausa”, Jobs ha fondato e reso famosa Apple. Rientrato nell’azienda alla fine degli anni 90 l’ha rilanciata, presentando al mercato gli iconici iMac e iPod. Ma cosa è successo in quei lunghi 11 anni? Ha cercato di rispondere a questa domanda Bren Schlender, che in un articolo per Fast Company recupera alcune interviste fatte proprio a Jobs da cui emergono interessanti dichiarazioni.
Il Datacenter di Apple inquina troppo, parola di Greenpeace

Torniamo a parlare del datacenter del North Carolina, stavolta non per elogiare il grande sforzo di Apple per rendere l’impianto quanto più “verde” possibile (basti pensare, ne parlammo appena due mesi fa, che il suddetto datacenter sarà alimentato – anche – da un gigantesco impianto ad energia solare), ma al contrario parleremo delle critiche che sono arrivate da Greenpeace, addirittura con manifestazioni di dissenso da parte di attivisti, proprio per via dell’utilizzo di energia non totalmente prodotta da fonti alternative. Ma da quale pulpito viene la predica?
L’odore dell’unboxing dei prodotti Apple diventa opera d’arte
Se avete mai eseguito l’unboxing di un prodotto Apple saprete che si tratta di un’esperienza sensoriale principalmente visiva nella quale, tuttavia, giocano un ruolo importante anche il tatto, l’udito e soprattutto l’olfatto.
L’odore che si sprigiona dalla scatola di un Mac o di un iPad appena aperta è praticamente sempre uguale. Un mix dolciastro di plastica, alluminio, residui innocui (si spera) dei solventi industriali utilizzati per la pulizia dell’alluminio e del vetro, la lontana fragranza dei componenti elettronici interni. E’ un’informazione sensoriale complessa, quella che riceviamo.
Quell’odore è talmente distintivo che un collettivo composto da tre artisti australiani uniti sotto il nome di Greatest Hits si è riproposto di sintetizzarlo, commissionando la realizzazione di un aroma che ne riproduca le caratteristiche organolettiche. Il “profumo di MacBook Pro” verrà diffuso nell’aria durante la mostra De Facto Standard che il collettivo inaugurerà il 20 aprile a Melbourne.
iTv: ma siamo sicuri che sia un televisore?
Uno dei passaggi più citati della biografia di Steve Jobs di Walter Isaacson è probabilmente quello in cui il Co-Fondatore Apple accenna al futuro della Apple Tv e al fatto di aver finalmente trovato la soluzione per la realizzazione di un prodotto che punti alla rivoluzione della distribuzione dei contenuti televisivi.
Nel leggere quelle parole il pensiero di molti è andato immediatamente alla già chiacchierata iTv, un vero e proprio televisore Apple che possa portare l’esperienza Apple in milioni di salotti americani.
A credere in maniera particolarmente fervente a questa possibilità non sono tanto gli utenti, quanto gli analisti finanziari. Nei mesi scorsi abbiamo letto più di un intervento “iper-ottimista” al riguardo da parte degli aruspici di Wall Street. Ora però c’è chi si è spinto un po’ troppo oltre. Come Peter Misek di Jefferies Capital Partners, che ha addirittura pronosticato quante di queste TV (ancora inesistenti) Apple saprà vendere nel corso del 2012 e del 2013.
Ma se l’Apple Tv del futuro non fosse affatto un televisore?
Mountain Lion: terza build per gli sviluppatori
Apple ha rilasciato la terza build per gli sviluppatori del sistema operativo che uscirà la
Quick Look: il tocco di Adamo
In un brevetto del 2009 sull’iMac touch con base orientabile, tanto chiacchierato quanto lontano da
Apple aggiorna i dati sugli straordinari dei lavoratori cinesi
Apple ha aggiornato la sua pagina sulla “Supplier Responsibility” per includere alcuni dati recenti relativi al controllo sull’eccessivo ricorso agli straordinari da parte dei propri fornitori.
In uno specchietto della sezione dedicata ai diritti dei lavoratori e ai diritti umani l’azienda informa che nel corso di febbraio si sono visti i primi miglioramenti della situazione generale rispetto al mese precedente: fra gennaio e febbraio l’89% del campione di 500.000 lavoratori presi in esame ha rispettato le settimane di 60 ore imposte dal codice di condotta voluto da Apple.
Ancora meglio i dati di marzo, che mostrano un adeguamento alle richieste dell’azienda da parte del 95% dei lavoratori impiegati presso i fornitori ispezionati.
Apple cala, poi risale: la “fionda” è carica per i risultati del Q2
Nel corso degli ultimi mesi le azioni Apple sono cresciute costantemente, contraddicendo in pieno le previsioni di chi sospettava un crollo drastico del titolo dopo la dipartita di Steve Jobs.
Le recenti decisioni finanziarie come il piano di stock buyback e di concessione dei dividendi hanno contribuito a spingere ancora più in alto AAPL. Almeno fino a qualche giorno fa, quando “improvvisamente” il titolo ha cominciato a scendere, assestandosi lunedì, in chiusura, sui 580,13$ per azione, -9,99% rispetto al picco di 644$ registrato il 10 aprile scorso.
Ieri il titolo ha di nuovo saggiato i 600$ recuperando terreno e capitalizzazione per poi chiudere a 609,70$ (+ 5,1%) ma nel frattempo il Wall Street Journal ha già provveduto a dare ampia copertura a questa “correzione”.
Ed è comprensibile, visto che si è trattato di un calo che per quanto percentualmente piccolo ha comunque bruciato l’equivalente di una H.P. (~48 miliardi) in pochi giorni.
Ma se da una parte è naturale prestare attenzione al passo falso del gigante, dall’altra è pure interessante notare, come ha fatto P. Elmer-DeWitt su Fortune, che un simile calo, a così poca distanza dall’annuncio dei risultati fiscali del Q2, previsti per il 24 aprile, nasconde dei meccanismi finanziari che gli investitori più oculati hanno imparato a sfruttare.
Pebble, l’orologio geek che si connette all’iPhone
Pebble è un orologio intelligente, capace di connettersi all’iPhone tramite bluetooth per controllarne alcune funzioni basilari. Ha uno schermo e-paper da 1,26” e una risoluzione di 144×168 pixel che lo rende infinitamente personalizzabile e linee semplici che sarebbero potute uscire da un ufficio design della Casio.
Pebble è il Santo Graal degli orologi geek, la prima vera incarnazione a prezzi abbordabili dello smartphone watch che intere comunità di appassionati aspettano da anni. L’unico problema, al momento, è che Pebble ancora non esiste, se non in forma di prototipo.
Poco male, però: ci sono pochi dubbi sul fatto che presto l’orologio entrerà in produzione.
I suoi creatori hanno lanciato una sottoscrizione sul “solito” Kickstarter, la piattaforma divenuta ormai strumento d’elezione per il fundraising “democratico” di molti progetti innovativi. L’interesse è talmente alto che nel giro di una settimana il progetto ha già raccolto circa 3 milioni e mezzo di dollari. Perché il progetto potesse partire i promotori si sarebbero accontentati anche soltanto di 100.000 verdoni.