iPhone 4 è più delicato del 3GS

Dopo il tormentone a proposito dell’antenna gate, si torna a discutere dei problemi dell’ultimo iPhone prodotto da Apple.

In questo caso si parla della fragilità dei materiali impiegati dall’azienda di Cupertino per realizzare lo smartphone. Secondo un’analisi pubblicata questa settimana da SquareTrade, infatti, nei primi quattro mesi dall’introduzione sul mercato Apple ha visto aumentare del 68% il tasso di danni (che coinvolgono principalmente lo schermo) riscontrati su iPhone 4 rispetto ad iPhone 3GS.

Abusi e sfruttamento, Foxconn nega

Il produttore elettronico taiwanese Foxconn, fornitore di Apple, Dell, Hp e altre grandi aziende è di nuovo al centro dell’attenzione dopo la pubblicazione da parte dei media cinesi e occidentali di un report che accusa l’azienda di sfruttare i lavoratori attraverso l’organizzazione militaresca del lavoro e di abusi ai loro danni.
Lo studio è stato condotto da una ventina di università della Repubblica Popolare, di Taiwan e Hong Kong intervistando un campione di 1700 operai che hanno lavorato o lavorano per la Foxconn. Secondo questa analisi le condizioni di lavoro all’interno degli stabilimenti del grande produttore elettronico non sarebbero affatto migliorate dopo l’ondata di suicidi che li ha colpiti nel corso della prima metà dell’anno.

Il gruppo Hon Hai, la megaconglomerata di cui Foxconn fa parte, ha risposto con fermezza e sostiene che quelle mosse dal gruppo di studiosi che hanno patrocinato la ricerca sono solamente “accuse non circostanziate”.

iPhone CDMA anche in India?

La possibile presentazione di un iPhone CDMA compatibile per l’inizio del prossimo anno sembra essere diventato l’oggetto di (quasi) tutti i rumor a proposito dello smartphone prodotto dall’azienda di Cupertino.

Oltre al gestore telefonico statunitense Verizon Wireless, la novità potrebbe coinvolgere anche due operatori indiani le cui reti telefoniche utilizzano la stessa tecnologia di telecomunicazione.

Video in streaming su iPad anche da Mediaset

Fino a questo momento gli utenti che volessero fruire dei contenuti presenti su video.mediaset.it, non possono farlo tramite iPad o qualsiasi altro dispositivo iOS, a causa delle tecnologie utilizzate per lo streaming dal colosso televisivo italiano: Silverlight e Flash.

Ora le cose sembrano cambiare, con l’arrivo di una App dedicata a iPad.

Q4 2010, Apple supererà il fatturato di Microsoft?

C’è grande attesa per i dati finanziari del Q4 che verranno annunciati durante la conference call del prossimo 18 ottobre. Quello appena trascorso si candida ad essere il trimestre più remunerativo di sempre per Apple grazie ai record di vendita di iPad, di iPhone 4 e dei Mac.
A luglio il CFO di Apple Peter Oppenheimer aveva sorpreso tutti quanti con una guidance insolitamente alta, stimando revenue per 18 miliardi di dollari nel corso Q4 2010. In quei giorni una buona parte degli analisti si erano affrettati a liquidare quella di Oppenheimer come un inusuale eccesso di ottimismo, salvo poi ricredersi e rivedere, seppur non di molto, le proprie ipotesi nel corso degli ultimi giorni, sulla scia di report che parlano di circa 8 milioni di iPad venduti e di un successo senza precedenti per iPhone 4.

Non erano solamente gli analisti di firm importanti, spesso votati alla prudenza, ad aver accolto con stupore i numeri forniti da Oppenheimer. Nel corso dei trimestri precedenti gli incassi di Apple hanno battuto la guidance interna mediamente del 19,3%. Applicando la statistica all’ultima previsione ci sarebbe da aspettarsi un quarter da 21, 5 miliardi di dollari, una cifra che circa tre mesi fa ha fatto storcere il naso anche al “financial alchemist” Turley Muller, stimato e quotato analista indipendente.

Windows Phone 7, che ne pensate? Sondaggio

Ieri, dopo lunga gestazione, Microsoft ha finalmente introdotto il suo nuovo sistema operativo per dispositivi mobili. Fuori a calci i disastrosi Windows Mobile 6, 6 e mezzo, 6 e tre quarti e due terzi Professional:  fate largo a Windows Phone 7.

Personalmente non ho ancora un opinione ben definita e mi piacerebbe sinceramente provare uno degli smartphone che monteranno il nuovo OS di Redmond prima di esprimermi definitivamente. Di primo acchito l’impressione però è molto positiva (pur con qualche riserva bella grossa) perché Microsoft è riuscita a creare qualcosa di profondamente nuovo rispetto al proprio passato, un passato bello pesante difficile da congedare, e a riprendersi dalla sonora bastonatura inflitta da iPhone OS prima e da Android subito a ruota.

Di seguito qualche “crudo fatto” sul lancio del nuovo sistema operativo e dei dispositivi che lo monteranno, un video dimostrativo, dopodiché un sondaggio per sapere che ne pensano gli iOS user. E non dimenticate di dire la vostra nei commenti.

Angry Birds su Windows Phone 7? Rovio smentisce


Oggi è il gran giorno di Windows Phone 7. Microsoft terrà un evento per la presentazione ufficiale del nuovo sistema operativo mobile e per il lancio contestuale di un Marketplace rinnovato e dedicato già popolato da circa 2000 applicazioni. Ed è proprio nel pubblicizzare il nuovo Windows Phone Marketplace che Microsoft è incappata in una macroscopica gaffe che coinvolge Angry Birds, una delle maggiori storie di successo dell’App Store.

Nella pagina del sito di Microsoft dedicata a “tips and tricks” del nuovo sistema operativo mobile di Redmond è comparso un riquadro che mostrava chiaramente le icone di alcune delle più famose applicazioni per iOS. Si lasciava intendere, insomma, che i grandi software che hanno contribuito al successo dei dispositivi di Apple non mancheranno sui nuovi Ballmerfonini. Peccato che la Rovio, la software house che sviluppa Angry Birds, si sia affrettata a smentire tutto con un tweet al vetriolo. Gli irascibili pennuti non voleranno su Windows Phone 7, e non è neppure in cantiere alcun progetto di porting per il futuro.

Meizu M8, Apple impone lo stop alle vendite del clone di iPhone

Secondo quanto comunicato dallo stesso Jack Wong, direttore di Meizu, Apple è riuscita a fermare le vendite dell’azienda asiatica che produce lo smartphone M8, ritenuto troppo simile ad iPhone.

In base alle indiscrezioni pervenute precedentemente le due aziende avevano già trovato un accordo che prevedeva l’interruzione della produzione di nuovi modelli. Sembrerebbe, però, che l’azienda di Cupertino sia tornata sui suoi passi e abbia impedito a Meizu la vendita di qualunque unità di M8 presente attualmente negli store.

Ebook, editoria digitale e DRM, il papocchio italiano

Alla Fiera del Libro di Francoforte Telecom ha presentato in pompa magna il Biblet store, nuova libreria digitale nata dalla collaborazione fra il più grande editore italiano, Mondadori. La direzione intrapresa è quella della protezione dei libri digitali con il formato DRM di Adobe, scelta che rende di fatto incompatibili gli attuali 1200 titoli di Bibletstore con due device che rispondono ai nomi di Kindle e iPad. Telecom ha pronto un suo reader compatibile marchiato TIM e prodotto dalla Sagem che dovrebbe arrivare entro novembre, nonché un secondo reader a colori marchiato Olivetti che si pensa possa arrivare sugli scaffali entro Natale.

La partnership fra Mondadori e Telecom taglia completamente fuori l’iBookstore, che nessun editore nel nostro paese sembra voler minimamente prendere in considerazione, ed anche un’altra iniziativa (ben poco encomiabile) come eDigita. Ma se Apple non fa sapere nulla e non sembra essere troppo interessata a queste piccole novità di provincia (tanto l’iPad si vende tranquillamente per le mille altre cose che sa fare), i responsabili di edigita non sono stati troppo contenti di scoprire che Mondadori li ha sorpassati senza nemmeno mettere la freccia bruciando tutti sul tempo grazie alla collaborazione con l’incumbent del settore italiano delle Telecomunicazioni.

Microsoft ci prova con Adobe, per far arrabbiare Apple

Stando a quanto riportato dal blog del NY Times, il caro vecchio Ballmer (CEO di Microsoft) avrebbe avuto un breve (ma intenso e segreto) incontro con Shantanu Narayen, amministratore delegato di Adobe.
Oggetto dell’incontro sarebbero stati diversi argomenti, su cui i due CEO si sono confrontati; a sentire quanto riferito da alcuni impiegati che hanno assistito al meeting, però, sembra ci sia stato un argomento principale su cui sia Ballmer che Narayen hanno voluto soffermarsi parecchio: tentare di conquistare il mondo!
Ah no, scusate, tentare di fermare Apple!

Apple sta studiando display multi-mode?

In un nuovo brevetto, dal titolo “Integrated Touch Sensitive Display Gate Driver”, viene mostrato un sistema che permetterebbe ai display di nuova generazione di passare dalla modalità tradizionale a quella “touch”, in modo da poter scegliere in base alle esigenze quale interazione utilizzare.

Il documento, svelato dall’USPTO (U.S. Patent and Trademark Office), potrebbe far pensare che i futuri display impiegati da Apple nei suoi computer permetteranno all’utente di scegliere tra due modalità distinte “display” e “touch”. Nel primo caso l’interazione avverrà in modo tradizionale, nel secondo avverrà attraverso l’utilizzo delle dita.

Intel corteggia gli sviluppatori iOS

Come riporta AppleInsider, il leader mondiale nella produzione di processori sta sviluppando uno strumento di conversione che permetterà agli attuali sviluppatori di iOS di effettuare il porting delle loro applicazioni su dispositivi Intel-baseed.

Il crescente interesse nella comunità di sviluppo del software nei confronti del sistema operativo mobile di Apple ha indotto il colosso di Santa Clara a mettersi all’opera per guadagnare terreno in un settore del mercato in forte crescita da qualche anno a questa parte.

Scorte esigue di MacBook Air: in arrivo il modello da 11,6”?

Secondo quanto riportato da AppleInsider, le scorte di MacBook Air a disposizione di Apple stanno pian piano esaurendosi. Quale sarà il futuro del portatile più leggero e sottile mai prodotto dell’azienda di Cupertino?

Diversi rivenditori autorizzati Apple, tra i quali Amazon.com, non hanno più a disposizione il modello entry-level con processore da 1,83GHz e cominciano a disporre di scorte limitate per quanto riguarda il modello top di gamma, con processore da 2,13GHz.

Un terzo degli studenti USA sceglierà iPhone

Secondo un sondaggio effettuato da Gene Munster per Piper Jaffray a proposito delle scelte dei teenagers statunitensi, il nuovo iPhone 4 rappresenta lo smartphone più desiderato tra gli studenti.

Lo studio ha coinvolto circa 6.000 studenti in tutta la nazione ai quali sono state poste diverse domande a proposito dei loro interessi e delle scelte di acquisto per smartphone, dispositivi multimediali e servizi di musica online.

IS Drive, il client BitTorrent già rimosso da App Store

home page di twitter di Derek Kepner, autore di IS Drive

home page di twitter di Derek Kepner, autore di IS DriveQualche tempo fa come ricorderete, Apple ha rivisto alcuni punti dei propri termini di approvazione delle App, diventando apparentemente più flessibile e meno rigida sotto alcuni aspetti. La prima App a beneficiare di queste novità è stata l’interessantissima GV Connect che sfrutta in parte le features di Google Voice (in attesa dello sbarco dell’app ufficiale sullo store dopo il clamoroso e tanto rumoroso rifiuto da parte di Apple di qualche tempo fa, ci si può accontentare). Un fatto che sicuramente avrà alimentato le speranze, i sogni e gli entusiasmi dei developer di tutto il mondo, ma la notizia che arriva nelle ultime ore riporta tutti in qualche modo alla realtà.

BitTorrent su iPhone e iPod Touch poteva essere per molti una novità tanto gradita quanto desiderata, e per qualche giorno è stato anche possibile. Con una mossa del tutto inaspettata e fuori da ogni logica comunemente adottata da Apple, nei primi giorni di questo mese (ottobre n.d.r) ha fatto la sua comparsa, o meglio la sua apparizione (per poi sparire altrettanto velocemente) su iTunes un’applicazione molto interessante denominata IS Drive. In pochi giorni di vita IS Drive ha fatto parecchio parlare di se: la sua approvazione ha destato scalpore, la sua bocciatura forse lo farà anche di più.

Il 68% delle app più famose trasmette l’UDID

Come riporta AppleInsider, da una recente ricerca a proposito della sicurezza di iPhone è emerso che oltre la metà delle più famose app di terze parti presenti in App Store trasmette l’UDID (Unique Device Identifier) ai server in chiaro.

Il codice UDID, associato ad ogni dispositivo, è utilizzato per limitare la pirateria delle applicazioni presenti in App Store.

iPad, una rapidità di adozione superiore a qualunque dispositivo

Fast Money, un programma di analisi di mercato della CNBC, ha analizzato il ritmo con cui l’iPad è stato adottato dal pubblico dal momento della sua presentazione, paragonando le vendite del dispositivo a quelle di altri prodotti, considerati anch’essi “nuovi ed innovativi” e quindi al loro debutto sul mercato.
L’iPad, nonostante gli scettici avessero criticato sin da subito il lavoro di Jobs e soci, batte praticamente ogni record, surclassando sia il fratello minore, l’iPhone, che un prodotto di uso comune come il DVD Player.

Come sarebbe oggi Apple se Jobs non si fosse dimesso nel 1985?

Il New York Times di oggi propone un interessante articolo scritto da Randall Stross, professore di economia presso la San Jose State University, a proposito delle dimissioni di Steve Jobs da Apple nel 1985.

Se Jobs non avesse lasciato Apple nel 1985 e se avesse convinto il Consiglio di Amministrazione dell’azienda ad espellere John Sculley (l’allora CEO di Apple), “Sotto la direzione ininterrotta del Sig. Jobs, Apple sarebbe arrivata alla vetta raggiunta oggi, ma con dodici anni di anticipo”?

Apple accusata di aver infranto brevetti con Cover Flow e Time Machine

In base a quanto riportato da AppleInsider, Apple ha perso una causa a proposito della violazione di alcuni brevetti, provocata dalle interfacce grafiche di Cover Flow e Time Machine.

Mirror Worlds LLC, che nel 2008 aveva sporto denuncia nei confronti dell’azienda di Cupertino accusandola di aver infranto alcuni brevetti di sua proprietà circa la creazione di flussi di documenti ordinati in base al tempo, è risultata vincitrice in base alla volontà della giuria federale.

Apple e Facebook troveranno l’accordo su Ping?

Come noto, Apple e Facebook non sono riusciti a stringere un accordo per integrare le funzionalità del noto sito di social networking con il neonato Ping, social network integrato in iTunes dedicato al mondo della musica.

Tuttavia, la speranza è sempre ultima a morire e il Chief Technology Officer di Facebook ha dichiarato che si aspetta che la sua azienda riesca a stipulare un accordo con l’azienda di Cupertino per riuscire ad integrare Ping.