
Prima di venire al sodo è bene ripetere che cosa è iTunes Match. Introdotta ieri sera come la one more thing di Jobs, si tratta dell’unica funzione a pagamento di iCloud, disponibile a 25 dollari annui. Non è ancora chiaro se sarà da subito utilizzabile anche da noi e a quale prezzo, ma non è questo il punto. Il punto è che iTunes Match effettua uno scan della propria libreria di iTunes (previa installazione di OS X Lion o Windows 7 e dell’ultima versione di iTunes disponibile), individua le canzoni che non sono state acquistate da iTunes Store, e se queste sono disponibili sullo store è come se quell’account le avesse acquistate da Apple. Questo significa, ad esempio, che posso prendere un CD della mia collezione, ripparlo con iTunes, farlo scannerizzare ad iTunes Match, accendere il mio iPhone e scaricare il brano da iTunes Store come se lo avessi acquistato lì. Il tutto permettendo anche l’upgrade della qualità del brano a 256 Kbps.


La guerra è aperta. Lo si vociferava da tempo, ma ieri Google ha dato ufficialmente inizio alla fase Beta del suo nuovo servizio di vendita e archiviazione musicale cloud. Google Music, disponibile all’indirizzo



