Google lancia Google Music: archiviazione musicale cloud

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La guerra è aperta. Lo si vociferava da tempo, ma ieri Google ha dato ufficialmente inizio alla fase Beta del suo nuovo servizio di vendita e archiviazione musicale cloud. Google Music, disponibile all’indirizzo music.google.com, è la piattaforma che per un primo periodo sarà accessibile esclusivamente ad un pubblico statunitense invitato dall’azienda di Mountain View. Google ha promesso che nel giro di poche settimane il servizio sarà aperto a tutti gli abitanti degli Stati Uniti.

Google Music è al momento monco di una componente fondamentale. Stiamo parlando dell’acquisto di musica online. Non essendo riuscita a stringere accordi con alcune delle principali major discografiche, Google si è vista costretta a lanciare la piattaforma presentandola in questa maniera:

Benveuto in Music Beta, un nuovo servizio di Google che ti permette di salvare la tua collezione personale online e di accedervi istantaneamente senza le noie di cavi e sincronizzazioni.

Sfortunatamente, a causa della limitazione geografica, non possiamo provare in prima persona il software e ci troviamo costretti a riproporvi una galleria di immagini presa da TechCrunch per darvi una idea dell’interfaccia e del funzionamento di Google Music.

Il servizio permette sostanzialmente di scaricare alcune canzoni gratuite dal database di Google (pare si tratti di poca roba), caricare la propria libreria musicale sui server di Mountain View, e accedere alla propria musica, organizzata come su iTunes, direttamente dalla rete.

Google suggerisce anche il download di Music Manger per Mac. Un software che, una volta scaricato fa in modo di mantenere sincronizzata la libreria musicale di iTunes o i brani salvati nella propria cartella musicale con lo spazio disponibile su Google Music.

Il servizio funziona attualmente solo tramite Adobe Flash, e questo significa che a meno che Google stia per lanciare una app dedicata, gli iDevice sono tagliati fuori in partenza.

La concorrenza con iTunes è dietro l’angolo. Non appena Google riuscirà infatti a convincere tutte le etichette discografiche a firmare il contratto per la vendita su Google Music, Apple si ritroverà ad affrontare due colossi informatici come Google e Amazon (che ha da qualche settimana lanciato la sua offerta cloud) nella lotta per il primato della vendita musicale online.

A peggiorare la situazione Google ha anche presentato proprio due giorni fa un servizio di noleggio di film in streaming tramite YouTube. Il servizio permette di noleggiare per quattro dollari film recenti e di vederli con calma entro 30 giorni dal noleggio. Una volta iniziata la visione del film si hanno 24 ore di tempo per terminarla. In questa maniera Google, attualmente proprietaria di YouTube, ha ulteriormente sottolineato il suo ruolo concorrenziale nei confronti di Apple nel settore della vendita digitale di contenuti multimediali.

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