
Dopo anni di battaglie legali, ricorsi e giornate intere passate in tribunale, Samsung ha accettato di pagare 548 milioni di dollari ad Apple per avere infranto i brevetti dell’azienda di Cupertino.

Dopo anni di battaglie legali, ricorsi e giornate intere passate in tribunale, Samsung ha accettato di pagare 548 milioni di dollari ad Apple per avere infranto i brevetti dell’azienda di Cupertino.

Il sito di notizie danese Ekstra Bladet punta il dito contro Apple e il suo smartwatch. Un uomo, scrive il giornale, avrebbe subito importanti ustioni al braccio prodotte da Apple Watch. Le fotografie che accompagnano l’articolo mostrano il polso del sig. Jorgen Mouritzen, che oltre ad illustrare il danno sulla propria pelle (sconsigliamo la visione delle immagini ad un pubblico facilmente impressionabile) illustra anche il segno dell’alta temperatura sul cinturino metallico.

Il giudice distretturale William Alsup ha archiviato nelle scorse ore una causa legale rivolta ad Apple da un gruppo di dipendenti degli Apple Retail Store che lamentavano, sostanzialmente, il mancato pagamento di ore di straordinario.

Apple non possiede il trademark del nome iWatch, ma quando si cerca questo termine su Google si viene indirizzati verso la pagina di Apple Watch sul sito di Apple. La cosa, non serve neanche dirlo, proprio non va giù a Probendi, che possiede il marchio iWatch, e ha pensato bene di trascinare Apple in tribunale per i risultati delle ricerche su Google.

La corte di appello a cui Apple si è rivolta ha deciso: l’azienda di Cupertino ha collaborato con le grandi case editrici per alzare i prezzi dei libri su iBookstore. Apple dovrà pagare una multa di 450 milioni di dollari.

Apple ha sospeso la certificazione “Made for iPhone” al produttore di cuffie Monster dopo che quest’ultimo ha depositato una causa contro Beats Electronics.

C’è un video di Steve Jobs che risale a pochi mesi prima della sua morte. Le riprese sono state fatte durante un processo per una class action contro iPod e iTunes, e sono ora nelle mani della giustizia americana. Alcuni media statunitensi hanno chiesto che il video venga pubblicato, mentre gli avvocati di Apple rispondono che i media vogliono solo vedere per un’ultima volta l’immagine di un uomo sofferente.

Pace è fatta tra Apple e Samsung. Almeno fuori dagli Stati Uniti. Le due aziende hanno infatti annunciato di avere ragigunto accordo che metterà fine a tutte le cause legali tra il colosso di Cupertino e il gigante coreano al di fuori degli Stati Uniti.

Segni di distensione tra Apple e Google? L’azienda di Cupertino e Motorola Mobility hanno firmato un accordo nel quale annullano tutti i processi attualmente in corso riguardanti i brevetti delle due aziende.

Samsung ci tiene alla sua immagine. I suoi spot pubblicitari hanno anche fatto impazzire Phil Schiller, Senior VP per il marketing ad Apple. Ma sembra che Samsung sia disposta a mettere i bastoni tra le ruote ad un giornale, se questo ha parlato male di Galaxy S5.

Ricordate il processo Apple VS Samsung del 2012? In uno dei momenti più caldi dello scontro legale, Apple aveva accusato Samsung di essersi volontariamente “fatta scappare” dei documenti riservati che avrebbero dovuto vedere solo i legali della compagnia Coreana. Apple, infuriata con Samsung per avere rivelato dati secretati, aveva chiesto un rimborso ai coreani. Ora circola però voce di un complotto. Possibile che sia stata proprio Apple a distribuire quei documenti per mettere in cattiva luce Samsung?

Phil Schiller, Senior VP per il Marketing ad Apple, tornerà a prendere posto al banco dei testimoni nel processo Apple VS Samsung. PCWorld, che per primo ha dato la notizia, racconta che Schiller sarà ascoltato dalla giuria il prossimo marzo, quando le due compagnie torneranno a confrontarsi in tribunale.

Apple ha inviato al giudice della Corte Distrettuale Denise Cote la richiesta di licenziamento di Michael Bromwich. Come alcuni di voi ricorderanno, Bromwich è il professionista di diritto d’autore che Apple è stata costretta ad assumere a seguito della causa legale riguardante l’antitrust e il prezzo dei libri su iBookstore. Compito di Bromwich è quello di vigilare sul lavoro di Apple. Il problema, come aveva già spiegato Cupertino un paio di mesi fa, è che il lavoro di Bromwich costa troppo (e lui fai di tutto per rendersi insopportabile).

A seguito della seconda vittoria legale contro Samsung ottenuta da Apple nelle scorse settimane (quando è stata decisa la cifra esatta che la compagnia coreana dovrà pagare per avere infranto i brevetti di Apple), Cupertino è pronta a chiedere il risarcimento delle spese legali a Samsung, e la cifra si aggira sui 16 milioni di dollari.

Lo scorso luglio Apple era stata dichiarata colpevole di avere cospirato per aumentare il prezzo degli e-book disponibili su iBookstore. La decisione era arrivata al termine di una causa del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Apple è stata in seguito costretta ad assumere un garante dell’antitrust che verifiche che tutte le procedure di Apple in merito alla vendita di libri digitali seguano le leggi statunitensi. Secondo Cupertino, però, l’esperto costa troppo.

Il giudice Lucy Koh, nota per avere già seguito la causa Apple VS Google anche durante le ultime settimane, ha gettato nel cestino una causa legale mossa contro Apple. Secondo l’accusa, Apple avrebbe raccolto dati riguardi alla geolocalizzazione di iPhone e iPad anche quando la relativa impostazione era disattivata.

Il processo Apple VS Samsung ha terminato i testimoni, e rimangono ora solo le arringhe finali degli avvocati, prima che la giuria si ritiri a deliberare su quanto la compagnia Coreana dovrà pagare ad Apple per avere infranto i brevetti di Cupertino.

Con una decisione che è diventata definitiva nelle scorse ore, la United States Court of Appeals del Federal Circuit ha dato ad Apple una nuova occasione per cercare di bloccare le vendita dei dispositivi Samsung che violano i brevetti di Cupertino.

Samsung deve scaldare i suoi avvocati. È questo l’invito che arriva all’azienda coreana dal giudice Paul Grewel, mentre si attende l’inizio del processo che determinerà se Samsung è colpevole di avere reso noti documenti secretati appartenuti a Cupertino.

Apple, Microsoft e RIM fanno guerra a Google e Samsung
Dolcetto o scherzetto? Lo scorso 31 ottobre un consorzio di compagnie rivali a Google (Microsoft, Apple, RIM, Ericsson e Sony) ha depositato almeno 15 cause legali contro Samsung, Huawei, HTC e LG. Il consorzio sostiene che queste aziende violino alcuni brevetti fondamentali per la tecnologia cellulare.

Apple e Samsung stanno trattando per raggiungere un accordo da quando, lo scorso anno, la compagnia di Cupertino era uscita vittoriosa dall’aspra causa legale che aveva interessato entrambe le compagnie. La notizia, riportata dal Wall Street Journal, smentisce un precedente rumor secondo cui Samsung non sarebbe stata interessata a cercare un accordo con Apple.

I problemi legali sono all’ordine del giorno per compagnie come Apple, che tra trademark, brevetti e questioni di diritti d’autore si ritrova spesso a dover comparire in tribunale. Ma l’accusa mossa dall’avvocato Chris Sevier ad Apple ha del comico: Apple vende dispositivi che permettono di guardare contenuti pornografici.