Apple si lamenta della parcella dell’esperto antitrust

di Redazione 2

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Lo scorso luglio Apple era stata dichiarata colpevole di avere cospirato per aumentare il prezzo degli e-book disponibili su iBookstore. La decisione era arrivata al termine di una causa del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Apple è stata in seguito costretta ad assumere un garante dell’antitrust che verifiche che tutte le procedure di Apple in merito alla vendita di libri digitali seguano le leggi statunitensi. Secondo Cupertino, però, l’esperto costa troppo.

La corte ha scelto Michael Bromwich come garante di Apple, ma pare che il professionista si faccia pagare profumatamente per il suo lavoro. La compagnia ha quindi depositato una lamentela ufficiale riguardo Bromwich, che ha una tariffa oraria di 1 100 dollari:

Il signor Bromwich ha proposto una tariffa oraria per se stesso di 1 100 dollari. E siccome gli manca esperienza riguardo l’antitrust, il signor Bromwich ha anche pensato di farsi assistere dallo studio legale Fried Frank, che ha una tariffa oraria di 1 025 dollari. Il signor Bromwich non ha specificato per quale ragione la sua mancanza di esperienza richieda la collaborazione di un’altro studio con tariffe orarie a quattro cifre.

Bromwich, dopo due settimane di lavoro, ha inviato ad Apple una fattura per 138 432 dollari, qualcosa che Cupertino ha definito: “mai visto in precedenza nella nostra esperienza”. Bromwich è anche accusato di richiedere operazioni che esulano dai suoi compiti, come parlare direttamente a Tim Cook o Jony Ive.

Bromwich ha risposto duramente, spiegando di avere trovato una scarsa collaborazione da parte di Apple, aggiungendo che non spetta all’azienda indicare quale sia la corretta tariffa per il suo lavoro.

Secondo Apple la tariffa di Bromwich è inappropriata, così come lo sono le sue richieste di potersi incontrare con i piani alti di Apple. Staremo a vedere cosa deciderà la corte riguardo questo nuovo caso legale.

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Commenti (2)

  1. A casa mia si chiede il prezzo prima di acquistare un bene.

  2. A casa apple sono stati obbligati, l’articolo lo dice bene..nn hanno mica potuto scegliere prima..

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