iSBN, l’ebookstore per iPhone e iPad di ISBN edizioni

Manca solamente una settimana all’arrivo dell’iPad in Italia e ancora c’è ben poca chiarezza sui progetti degli editori e più in generale sul mercato degli eBook in Italia (se ne esiste uno). All’ultimo Salone del Libro di Torino è stata annunciata ufficialmente la nascita di edigita, una joint venture fra tre grandi gruppi editoriali (Feltrinelli, Messaggerie Italiane con GeMS, RCS Libri) il cui scopo è la conversione in digitale di almeno 2000 titoli entro l’autunno.

Quella che viene definita “una rivoluzione italiana nella distribuzione degli ebook” è in realtà un tentativo goffo e tardivo con cui i grandi editori cercano di farsi portatori di un cambiamento che non comprendono nemmeno fino in fondo. Basta dare un’occhiata al modo in cui si presentano al Web (Untitled Document) e all’uso improprio che viene fatto di termini basilari della materia “ebook” nel comunicato di presentazione dell’iniziativa.

Nella Terra Desolata dell’editoria digitale italiana c’è ancora un po’ di spazio per chi ha deciso di seguire una strada indipendente. ISBN edizioni è una casa editrice, fondata a Milano nel 2004 come marchio de Il Saggiatore, indipendente dal 2009 e attualmente diretta da Massimo Coppola (avete presente il programma di MTV, “Avere Vent’anni”? Qui il podcast su iTunes).

Jobs sul WWDC 2010: non resterete delusi

Jobs, dopo il duro botta e risposta avuto con Valleywag, è tornato a rispondere alle mail che gli vengono inviate da utenti comuni, e stavolta oggetto delle missive è il prossimo WWDC.

Dal 7 all’11 Giugno, infatti, si terrà presso il Moscone Center di San Francisco l’edizione annuale della Developers Conference di Apple, appuntamento che Jobs e soci potrebbero sfruttare per presentare al mondo il nuovo modello di iPhone.
Nonostante sia impossibile prevedere cosa accadrà durante il keynote di Steve e quali prodotti verranno annunciati, consoliamoci sapendo che il prossimo WWDC non ci deluderà, parola di Jobs.

Paragon NTFS 8 – TAL Twitter Contest [AGGIORNATO]

Aggiornamento 24/05 00:05 – Stop alle twittate, le jeux sont fait! E’ scaduto il termine per la partecipazione al contest. Eccovi un PDF con la lista di tutti coloro che hanno partecipato. Controllate di essere presenti. Se pensate di aver partecipato e non trovate il vostro nick (aprite il PDF e fate cmd-F per cercare il nome) segnalatecelo nei commenti. Avete tempo fino alle 18:00 di oggi per segnalare eventuali assenze, dopodiché procederemo all’estrazione. Uno screencast con il risultato del sorteggio verrà pubblicato domani. Grazie a tutti per aver partecipato!

Paragon NTFS for Mac 8.0 è un’utility che permette di leggere e scrivere su volumi NTFS direttamente da Mac OS X. Ieri ne abbiamo pubblicato una recensione completa e oggi, grazie alla collaborazione della software house, lanciamo ufficialmente il TAL Twitter Contest per l’assegnazione di dieci licenze del software ad altrettanti fortunati lettori.

Partecipare al Twitter contest è molto semplice:

  1. Seguite @theapplelounge su Twitter.
  2. Twittate sul vostro account il seguente messaggio (senza virgolette!): “@theapplelounge regala 10 copie di Paragon NTFS 8 per Mac. Partecipa anche tu:  http://bit.ly/96kmHR #PNM8TC”
  3. Aspettate l’estrazione!

Di seguito ulteriori dettagli per la partecipazione al contest.

Fake Steve Jobs molla l’iPhone e passa ad Android

Si è conclusa ieri la Google I/O, la conference di Big G dedicata agli sviluppatori, in cui è stato presentato al mondo Android 2.2, la nuova versione del sistema operativo per dispositivi mobile.

Accolto con entusiasmo da tutti gli utenti di Android, Froyo (questo il nome della nuova release) dovrebbe approdare entro breve sugli smartphone che utilizzano il SO di Google.
Le novità per Android di certo non mancano, ma a incuriosire sono più che altro le scelte prese da Google, in netto contrasto con la strada che ha deciso, invece, di intraprendere Apple.
E Daniel Lyons, noto ai più come il “Fake Steve Jobs”, si è schierato: stavolta dalla parte di Mountain View.

Google: FTC approva l’acquisizione di AdMob

Durante la giornata di ieri la U.S Federal Trade Commission (FTC) ha approvato, con 5 voti favorevoli contro 0, l’acquisizione di AdMob per 750 milioni di dollari da parte di Google. Al di là dell’aspetto di cronaca, la notizia può diventare interessante se interpretata con una certa chiave di lettura.

Tra le motivazioni espresse, infatti, viene citata Apple e il suo nuovo servizio di advertising mobile iAd, sottolineando come l’acquisizione di AdMob sia giustificata da un crescente livello di competitività nel settore pubblicitario. In pratica, secondo la Commissione, la scelta di Apple di lanciare un proprio servizio di advertising ha “oscurato” i problemi di antitrust legati all’acquisizione di AdMob da parte del concorrente Google.

Google I/O: iPad VS Android

Si è da poco chiusa Google I/O 2010 , la due giorni di Big G dedicata agli sviluppatori durante la quale Google ha presentato numerose novità e innovazioni. Uso volutamente la parola “innovazioni” perché l’impressione generale che ho ricavato da questo evento è sicuramente positiva. Per quanto uno possa reputare iPhone OS superiore ad Android (e sotto certi versi è innegabile che lo sia, sotto altri punti di vista è vero il contrario) è sicuramente cosa buona e giusta l’esistenza di un concorrente forte nel mercato delle piattaforme mobili.

Ci sono però alcuni aspetti in cui Google dovrebbe imparare molto da Apple e uno di questi è  senza dubbio il planning dei keynote. Questi eventi sono una vetrina dell’immagine pubblica dell’azienda e svolgono un grosso ruolo nella percezione generale del brand. Ecco perché scivoloni come quello mostrato dal video in apertura si potrebbero evitare. Non ho ben capito perché abbiano voluto farlo, ma sta di fatto che durante il keynote di mercoledì scorso, per mostrare la stessa applicazione su iPhone OS e Android, è stato scelto di mettere a confronto un iPad con uno smartphone Android, con risultati tutt’altro che brillanti per quest’ultimo.

Addio Get A Mac, Apple ora spiega “Why You’ll Love a Mac”


Ne avevamo già avuto il sentore tempo fa, quando Justin “Mac” Long in un’intervista aveva dato ormai per spacciati gli spot della serie Get A Mac. Ora ne abbiamo la conferma ufficiale.

Apple ha eliminato dal proprio sito la sezione dedicata agli spot interpretati da Long e da John “PC” Hodgman, (un totale di 66 nel giro di tre anni e mezzo). La pagina che prima ospitava la campagna pubblicitaria ora reindirizza ad una sezione rinnovata dall’eloquente titolo “Perché vi piacerà un Mac”, in cui Apple elenca un buon numero di ragioni per le quali un computer della Mela è migliore di un PC Windows.

La Stampa su iPad (in un video promo)

Anche La Stampa arriva su iPad. O quasi. Su App Store, per il momento, non è ancora disponibile alcuna applicazione specifica sviluppata dal quotidiano di Torino, mentre è disponibile su YouTube il promo che vedete in apertura.
Da quanto si può evincere dal video anche la versione per iPad de La Stampa si preannuncia come un altro PDF edulcorato e formattato per essere leggibile sul dispositivo Apple. Gli editori sembrano non aver intuito che non basta esserci, sull’iPad. Anche il “come” è importante. E da questo punto di vista i primi report sulla usabilità delle versioni per iPad di Repubblica e Corriere non sono per nulla entusiasmanti.

iPad 3G: tutto esaurito negli Apple Store statunitensi

Un’indagine condotta da Gene Munster per capire qual è l’effettiva disponibilità di iPad negli Apple Store degli Stati Uniti ha portato alla luce che, nei 50 punti vendita analizzati, non ci sono più unità di iPad 3G disponibili per l’acquisto immediato.

Come riporta AppleInsider, l’analista di Piper Jaffray ha condotto questo tipo di analisi ad una settimana dal lancio internazionale e qualche settimana dopo l’inizio della commercializzazione del tablet di Apple negli Stati Uniti.

iTunes al primo posto nelle vendite musicali in U.S.A.

Un interessante rapporto stilato da Billboard (punto di riferimento per le notizie dell’industria discografica) e riferito all’intero 2009, ha messo in luce il successo di iTunes Store, ormai saldamente in cima alla classifica dei più grandi distributori di musica (digitale e non) su suolo americano, ormai da ben due anni.

Ad iTunes Store appartiene più di un quarto del mercato musicale (circa il 26,7%), con un incremento vertiginoso della sua quota che nel 2007 era appena del 12,7%. Già nel 2008, comunque, lo store di musica digitale di Apple aveva superato il 20% di quote di mercato ed era saldamente in vetta.

Iron Man 2 per iPhone: la recensione

Nome: Iron Man 2 – Produttore: Gameloft
Categoria: Giochi – Prezzo: € 5,49
Voto: 6.5/10 – Piattaforma: iPhone e iPod touch

Senza infamia e senza lode, questo viene da pensare dopo aver giocato per un po’ con Iron Man 2. Infatti la trasposizione su iPhone dell’ennesimo film dedicato a un supereroe è ben lungi dall’essere riuscita come per altri titoli, uno su tutti Avatar, sempre prodotto da Gameloft.

L’iPad di Diane Campbell: piccolo capolavoro di marketing Apple

Un servizio giornalistico che mette in luce un problema organizzativo nella catena di vendita di una grande azienda non è mai piacevole per la compagnia in questione e rischia di trasformarsi in pubblicità negativa. Se l’azienda però si chiama Apple c’è da aspettarsi che la frittata possa essere sapientemente rivoltata, e che quel servizio si trasformi in pubblicità positiva (quasi) a costo zero.

Diane Campbell aveva messo da parte 600$ per comprarsi un iPad, il suo primo computer, ma quando si è recata all’Apple Store di Palo Alto per il grande acquisto, un commesso le ha fatto sapere che non sarebbe stato possibile effettuare il pagamento in contanti (una premura necessaria per poter tracciare meglio chi compra e garantire il limite di due iPad acquistabili per persona). Diane non si è data per vinta e si è rivolta a un emittente locale affiliata della ABC-TV per denunciare “l’ingiustizia” subìta.

RBC Capital: 8 milioni di iPad nel 2010

L’analista Mike Abramsky di RBC Capital crede fermamente nel grande successo dell’iPad. Sulla base di nuove stime condotte nel corso delle ultime settimane, Abramsky ha corretto le proprie previsioni e sostiene ora che Apple potrebbe riuscire a vendere addirittura 8 milioni di iPad nel corso del 2010.

Non che la previsione precedente – 5 milioni di iPad nel 2010 – fosse meno ottimista. Il costante successo di vendita del dispositivo, evidenziato dall’esaurimento delle scorte disponibili in molti Apple Store, e le rosee prospettive a livello internazionale hanno convinto però Abramsky a rivedere in positivo le proprie stime.

iBookstore apre anche per gli iPad italiani, ma i libri?

Il comunicato stampa con cui Apple aveva annunciato prezzi e disponibilità in Italia e altri 8 paesi indicava che dal 28 maggio apriranno i battenti anche i vari iBookstore nazionali (e sarà disponibile iBooks nell’App Store di ogni paese). A confermarlo, nei giorni scorsi, il cambio della policy di iTunes per integrare riferimenti legali proprio ad iBookstore (se avete scaricato qualcosa di recente avete dovuto di sicuro accettare i nuovi termini).

Ad una settimana esatta dal lancio di iPad Apple ha già aperto gli App Store nazionali sul dispositivo (finora si veniva rimandati a quello statunitense) e dalla serata di ieri ha cominciato anche a popolare gli iBookstore delle varie nazioni. Per adesso nessun libro d’autori recenti, ma solamente una collezione di titoli del Progetto Gutenberg (principalmente classici in inglese).

iPad: 9 clienti su 10 sono soddisfatti

Philip Elmer-DeWitt ha riportato su Fortune i risultati di un recente sondaggio condotto da ChangeWave attraverso il quale è stato chiesto a 153 persone il loro giudizio su iPad. Il 74% degli intervistati si considera molto soddisfatto mentre il 17% si considera abbastanza soddisfatto; in totale, quindi, il 91% dei possessori di iPad è contento dell’acquisto effettuato e solamente il 2% si ritiene abbastanza o molto insoddisfatto.

Agli intervistati è stato chiesto anche qual è l’aspetto che apprezzano meno della “latest creation” di Apple e le risposte sono state abbastanza varie: l’11% non digerisce la mancanza di Adobe Flash, il 9% è seccato dai problemi di connessione a Internet, il 9% si lamenta della difficoltà nel mantenere pulito il display. Il 7% non ritiene sufficienti le app disponibili e per un ulteriore 7% è un dispositivo troppo pesante.

Steam aggiunge nuovi giochi per Mac

A poco più di una settimana dal lancio iniziale, Steam per Mac torna a far parlare di sé aumentando il numero di titoli disponibili per la nostra piattaforma.

Il Mercoledì è il giorno prescelto dai ragazzi della Valve per presentare nuovi titoli per la sezione Mac, e la scelta sta diventando sempre più completa, conferendo a Steam la stessa popolarità che si è guadagnata nel tempo su piattaforma Windows.
Dopo il salto trovate l’elenco dei nuovi titoli presenti.

iStat Menus 3: ora è a pagamento, ma ne vale la pena

iStat Menus è uno dei software di monitoraggio delle risorse più diffusi tra i Mac user di tutto il mondo. Ultimamente la “vecchia” versione 2 iniziava a segnare un po’ il passo, spesso le schede di rete di alcuni portatili non venivano rilevate correttamente e alcuni parametri lasciavano a volte perplessi (temperature errate, etc.). Così Bjango ha rilasciato una nuova versione, rendendola però a pagamento e tagliando definitivamente i ponti col passato.

Teardown del nuovo MacBook Unibody mid 2010

Come sapete, martedì scorso Apple ha introdotto un aggiornamento hardware per il MacBook Unibody entry-level. E’ stato un aggiornamento “silenzioso” che non ha apportato grandissimi cambiamenti al MacBook bianco di Apple. Infatti, il nuovo notebook presenta lo stesso numero di modello del predecessore, “A1342”, ma possiede una maggiore autonomia grazie ad una nuova batteria e all’introduzione di una NVIDIA GeForce 320M come processore grafico.

Apple smentisce: niente svolta prosumer per Final Cut Studio

Proprio ieri vi parlavamo della possibilità che la prossima versione di Final Cut Studio potesse subire un cambiamento radicale, portando l’applicazione più vicina all’utenza prosumer piuttosto che a quella professionale.

A riportare la notizia è stata AppleInsider che unendo le notizie fornitegli dalle sue fonti interne ai team di sviluppo delle applicazioni Pro, insieme ad alcune conclusioni tratte in seguito a recenti decisioni di Apple, aveva ipotizzato un cambiamento così radicale per Final Cut Studio.
Oggi, invece, interviene direttamente Apple per fare chiarezza sulla questione.