Centinaia di milioni di utenti già utilizzano iCloud sui propri Mac, iPhone, iPad e iPod touch, mentre Apple continua a promuovere il servizio come soluzione senza grattacapi e e perfettamente integrata. Non è solo un’infrastruttura software, ha chiosato più volte la dirigenza Apple, ma una vera strategia per il nuovo decennio.
Una storia di successo, insomma, ben lontana dai fallimenti del predecessore MobileMe, ma con un grosso mache grava sugli sviluppatori. Agli occhi degli utenti iCloud appare davvero come il servizio “hassle free” che Apple pubblicizza. Per i developers che vorrebbero davvero implementare una sincronizzazione efficace fra più dispositivi, invece, è un incubo. Il problema sta nella totale inaffidabilità delle API per la sincronizzazione dei Core Data.