Foxconn produrrà gli iPad in Brasile

Dal prossimo novembre una parte gli iPad assemblati da Foxconn potrebbero portare la dicitura “Made in Brazil”. Secondo quanto riportato da Reuters, Hon Hai Precision Industries sta trattando con le autorità brasiliane i termini di un investimento di 12 miliardi di dollari in 5 o 6 anni finalizzato ad installare linee di produzione e assemblaggio in alcune aree del paese sudamericano.

Il piano di investimento, che rientra in un più ampio progetto di industrializzazione tecnologica del Paese, è stato svelato ieri dalla Presidente Dilma Roussef durante una visita di Stato a Pechino.

MacBook Pro Early 2011, Una storia in tre puntate – Puntata I

MacBook Pro Early 2011 Shipment Status - The Apple Lounge

MacBook Pro Early 2011 e AMD Radeon HD 6750M, Un connubio non proprio perfetto?
Nelle puntate precedenti:
Prologo

Prima puntata: L’ordine e la spedizione

Eccoci alla prima puntata della nostra storia. Come, avrete intuito, ci dedicheremo alla fase di configurazione ed ordine del prodotto e della spedizione dello stesso.

La fase di ordine è sicuramente ciò che di più semplice esista. Basta scegliere il proprio MacBook Pro, configurarlo come più si preferisce (per quel che Apple permette) e passare alla successiva fase di acquisto. A quanti non volessero utilizzare la propria carta di credito per acquisti online diciamo che il nostro acquisto di oltre 2000 € è stato effettuato con una normalissima PostePay che Apple accetta senza alcun problema (a patto che sulla carta sia disponibile l’importo da pagare).

Me vediamo qualcosa in più.

3D su iPad senza occhialini, si può fare


Ho guardato sempre con una punta di scetticismo al trend del 3D di nuova generazione che ha investito il cinema e il settore dell’elettronica di consumo negli ultimi due anni. In particolar modo non riesco a capire come si possa considerare innovativa una tecnologia che per essere fruita ha ancora bisogno di occhialini polarizzati che al cinema rovinano la qualità della fotografia e che nel caso dei televisori contribuisce ad alzare il prezzo senza vantaggi reali per la qualità dell’immagine rispetto ad altri prodotti di pari fascia.

Ciò nonostante seguo con immutato interesse tutti gli sviluppi delle ricerche che approcciano la “questione 3D” in maniera differente, con soluzioni spesso più spartane che però puntano all’eliminazione del peso degli occhialini (come nel Nintendo 3DS) e aprono la strada ad applicazioni più utili della tecnologia stessa. In questo gruppo rientrano anche gli esperimenti su iPad condotti da Jeremie Francone e Laurence Nigay, del Laboratori di Informatica dell’Università di Grenoble i cui risultati sono documentati nel video che vedete in apertura.

MacBook Pro Early 2011, Una storia in tre puntate – Prologo

MacBook Pro Early 2011 e AMD Radeon HD 6750M, Un connubio non proprio perfetto?

Prologo

A quasi un mese del lancio della nuova serie di MacBook Pro Early 2011, vi abbiamo parlato di come alcuni modelli soffrissero, a detta dei proprietari, di alcuni problemi.

Nel nostro articolo non sono mancati i commenti di utenti che lamentavano alcuni problemi coi nuovi portatili di Apple, di altri che, spaventati dall’articolo, attendevano il proprio portatile da poco ordinato e di chi, ancora indeciso, non sapeva se effettuare l’acquisto per timore di incorrere nei problemi di cui tanto si parla nel forum di discussione del supporto Apple.

Dopo qualche ora dal nostro articolo, Apple correva ai ripari rilasciando non solo Mac OS X 10.6.7, ma anche una versione dello stesso aggiornamento dedicata ai portatili incriminati.

Per cercare di capirne di più, oltre a seguire costantemente l’evoluzione della situazione sul forum Apple dopo il rilascio dell’aggiornamento, abbiamo deciso di ordinare il MacBook Pro “della discordia” qualche giorno dopo il rilascio di Mac OS X 10.6.7. Vi parleremo, quindi, di tutto ciò che abbiamo vissuto.

Xoom verso il baratro, Playbook in ritardo per colpa dell’iPad

Sono tempi duri per gli antagonisti dell’iPad. Mentre il Tablet di Apple continua a smerciarsi praticamente da solo, i prodotti della concorrenza faticano a superare anche le più basse previsioni di vendita o continuano ad arrivare sul mercato con netto ritardo, che in parte pare sia dovuto anche al grande successo internazionale dell’iPad e alle enormi commesse di produzione della componentistica che Apple è riuscita a stipulare in anticipo con i maggiori fornitori orientali.

Diversi analisti concordano nel considerare parecchio deludenti le stime di vendita dello Xoom, il “media tablet” di Motorola approdato sugli scaffali da poco più di un mese e da subito indicato (in primis da Motorola) come l’unico e vero iPad killer. Neppure il marketing aggressivo basato su uno spot che dipingeva gli utenti Apple come automi con le cuffiette bianche sarebbe servito però a far vendere un numero soddisfacente di unità. Ma lo Xoom ha almeno un vantaggio rispetto a tutti gli altri Tablet non Apple: esiste. Non altrettanto si può dire del Playbook, il tablet di RIM il cui eterno ritardo secondo DigiTimes sarebbe legato al fatto che Apple si è assicurata in anticipo grosse commesse di componentistica lasciando a secco la concorrenza.

iPad 2 e il problema dei fornitori di componenti

Lo scorso anno, nei primi mesi dalla commercializzazione dell’iPad, Apple ha avuto diversi problemi nel tenere testa alla domanda del mercato. Quest’anno, secondo le stime di DigiTimes, Cupertino sarà in grado di aumentare la produzione mensile di iPad da 4,0 a 4,5 milioni di unità al mese, arrivando a vendere 12 milioni di iPad 2 nel corso del secondo trimestre solare del 2011. Nel frattempo gli Apple Retail Store sono rimasti a secco di tablet, facendo supporre che Apple abbia già venduto tutto l’hardware che aveva prodotto.

Il MacBook Air vale 2,2 miliardi di dollari?

MacBook air

MacBook airLa prima generazione del MacBook Air non fu un fallimento, ma non fu nemmeno il successo che probabilmente Steve Jobs aveva in mente. Apple aveva accettato dei compromessi ed era riuscita a tirare fuori un prodotto rivoluzionario, anche se ancora acerbo. La seconda generazione del MacBook Air ha ereditato il concetto della suo predecessore e si è dimostrato un prodotto straordinario, la cui sola sfortuna è stata quella di aver dovuto cedere le luci della ribalta, nell’ultimo anno, ad un altro apparecchietto ci cui forse avrete sentito parlare –– l’iPad.

A quanto pare aver ceduto la scena al tablet non ha affatto danneggiato le vendite del MacBook Air. Anzi, quello che sembrava destinato comunque ad essere un ottimo prodotto di nicchia si è guadagnato un posto d’onore nel line-up Mac. Stando ad un recente report dell’analista di JP Morgan Mark Moscowitz in questo 2011 il MacBook Air potrebbe portare nelle casse Apple la bellezza di 2,2 miliardi di introiti.

iPad 2, addio LCI

Siete di quelli che non portano in bagno dopo la doccia i propri prodotti Apple per paura che i sensori di liquidi possano attivarsi in presenza di un eccesso di umidità? Buone notizie per voi, allora, perché l’iPad 2 segna ufficialmente l’inizio della fine per i tanto vituperati LCI, Liquid Contact Indicators, che servono ai tecnici Apple per capire se il dispositivo che vorreste riparare in garanzia si è rotto per cause naturali o perché ve lo siete scordati nella tasca del costume prima di un tuffo in mare.

Da un’attenta analisi dello smontaggio dell’iPad 2 condotto da iFixit è saltato fuori che nell’attacco jack non trovano più spazio i sensori che erano presenti nel precedente modello. Si potrebbe pensare che sia un semplice compromesso per poter usare un attacco jack più sottile, ma allora perché gli LCI sono spariti anche dal connettore del cavo Dock di iPad 2?

Olipad: visto da vicino.

Devo essere onesto, mentre andavo all’evento di presentazione di Olipad, tablet di casa Olivetti, stavo già ragionando da un po’ al modo di stroncarlo senza essere troppo maleducato, come si conviene a un ospite.

Con altrettanta onestà devo invece dire che sono uscito dalla presentazione favorevolmente colpito. Non tanto da convincermi a lasciare il mio iPad, ma quanto basta per dire che si tratta di un prodotto che ha la sua ragion d’essere e che potrebbe anche avere un minimo di penetrazione nel mercato.

iPad 2, TIM resta fuori (di nuovo)

Da questa notte all’una l’iPad potrà essere ordinato anche dai clienti italiani. Mentre attendiamo di sapere quale sarà la sorte dei tempi di spedizione dalle nostre parti (in Oceania stimate da subito 2 o 3 settimane per la consegna) non possiamo non notare che dalla pagina che Apple ha approntato sullo Store italiano in vista del lancio manca qualcosa. Manca il logo di TIM fra quelli degli operatori che hanno pronto un piano dati per l’iPad 2 Wi-Fi + 3G.

iPad 2, al via gli ordini internazionali; 2 o 3 settimane per la spedizione

In Australia e Nuova Zelanda è già passata l’1:00 di venerdì 25 Marzo. Significa che i clienti di quei paesi possono già ordinare un iPad 2 dall’Apple Store Online. Il lieve vantaggio temporale garantito dal fuso orario è pero poca cosa in questa occasione, dato che per la spedizione potrebbero volerci dalle 2 alle 3 settimane. Questa almeno è la stima dei tempi di consegna proposta da Apple anche agli acquirenti più veloci a cliccare sul tasto dell’ordine.
Per contro sullo Store Online statunitense i tempi di consegna stimati si abbassano e tornano ad essere di 3/4 settimane, mentre negli Apple Store la carenza di Tablet continua a farsi sentire ma si intravedono i primi miglioramenti.

Nuovi iMac a Maggio con Sandy Bridge e Thunderbolt?

Archiviando un attimo tutti i discorsi su iPad 2 (pronto ad invadere lo Stivale in 48 ore), finalmente torniamo a parlare di Mac e, più nello specifico, dei desktop all-in-one di Cupertino (fermi all’update di Luglio 2010).

Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, Apple sarebbe pronta ad aggiornare la line-up dei suoi iMac tra la fine di Aprile e i primi giorni di Maggio; le novità principali riguarderebbero l’adozione dei processori Sandy Bridge e l’aggiunta della porta Thunderbolt. Invariato il design.

Ufficiale: iPad 2 arriva il 25 marzo (e costa meno)

Apple ha confermato oggi con un comunicato ufficiale che iPad 2 sarà in vendita in 25 paesi il prossimo venerdì 25 marzo. Confermati anche gli orari della commercializzazione che ci aspettavamo dopo il lancio negli U.S.A. di venerdì 11 marzo: iPad 2 sarà disponibile negli Apple Store e i Premium Reseller a partire dalle 17:00 mentre gli ordini su Apple Store online verranno attivati alle 1:00 del 25 marzo. I prezzi sono una sorpresa in positivo: l’iPad 2, nella versione Wi-Fi, costerà 20€ in meno rispetto al modello precedente.

MacBook Pro Early 2011 e AMD Radeon HD 6750M, Un connubio non proprio perfetto?

MacBook Pro Early 2011 e AMD Radeon HD 6750M, Un connubio non proprio perfetto?

MacBook Pro Early 2011 e AMD Radeon HD 6750M, Un connubio non proprio perfetto?
Da circa un mese i nuovi MacBook Pro hanno fatto la loro comparsa. Comparsa che tutti si sarebbero aspettati verso la fine dell’anno passato e che, invece, è avvenuta lo scorso febbraio.

I nuovi MacBook Pro, sulla carta, si presentano come di portatili che incorporano un concentrato di potenza. Ed i primi test effettuati subito dopo l’uscita sul mercato hanno confermato che la potenza c’è. Ed è anche tanta. Un prodotto perfetto, insomma. O quasi, stando alle prime lamentale che stanno venendo fuori sulla rete.

Lamentele che riguardano, in particolar modo, problemi di rumorosità eccessiva delle ventole, surriscaldamenti della macchina fino a quasi 100° C e blocchi continui del sistema.

MacBook Pro Early 2011 e le RAM della discordia

Le RAM DDR3 1600 MHz vengono riconosciute a 1333MHz dai MacBookPro Early 2011

MacBook Pro Early 2011 e la RAM della discordia copia
Che i nuovi MacBook Pro Early 2011 siano un concentrato di potenza è ormai palese. Nella versione col processore più potente, l’Intel i7 quad-core da 2.3 GHz, i nuovi portatili di Apple hanno delle prestazioni che si avvicinano addirittura agli ultimi iMac e Mac Pro in circolazione.

Tutto è al top nei nuovi MacBook Pro. Non solo il processore. La nuova tecnologia Thunderbolt, scheda grafica con fino ad 1 GB di memoria GDDR5, monitor disponibili anche in alta risoluzione, hard disk capienti (HDD) o velocissimi (SSD) a seconda delle esigenze. E la possibilità di montare fino ad 8 GB di RAM DDR3 1333MHz. Come, come, come? Ma se le CPU sono quad-core non dovrebbero supportare fino a 16 GB? E poi, stando alle specifiche di Intel, non si dovrebbero poter usare RAM a 1600 MHz con le nuove CPU SandyBridge?

iPhone 5 con NFC oppure no? Facciamo il punto

Un nuovo iPhone con tecnologia NFC, si o no? Negli ultimi giorni vari report hanno sostenuto l’una e l’altra posizione. L’iPhone 5 avrà un chip NFC. No, non lo avrà l’iPhone 5 ma arriverà con l’iPhone 6. Per una volta però anche le indiscrezioni più discordanti sembrano avere un punto fermo: Apple starebbe già testando prototipi di iPhone dotati di tecnologia Near Field Communication, sistema di comunicazione wireless bidirezionale a corto raggio erede dei più datati RFID.

The Independent sostiene che Apple abbia deciso di non includere un sistema “wave and pay” (sventola e paga) sull’iPhone che uscirà nel 2011, perché sarebbe preoccupata della mancanza di uno standard NFC ben definito. Ma E. Woyke sul suo blog ospitato da Forbes dice esattamente il contrario, citando sempre fonti vicine all’azienda. Nel mezzo ci si piazza Cult Of Mac che documenta un possibile utilizzo degli NFC che esula dalle metodiche di pagamento ed ha a che fare con Mac OS X e il remote computing.

Gli “iBagarini” all’Apple Store di New York

A sx: iBagarini a New York. A dx Mr. Lo, che vende iPad 2 a Hong Kong

Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato del fiorente mercato parallelo degli iPad 2 ad Hong Kong, dove gente che definire “disposta a tutto” è un eufemismo arriva a spendere fino a 1600$ per l’acquisto di un Tablet di seconda generazione. Le foto dell’articolo di M.I.C. Gadget testimoniavano la vendita dei dispositivi nei negozi di Hong Kong. Il New York Post ha mostrato un altro aspetto del fenomeno: le lunghe file di acquirenti organizzati (principalmente cinesi) che ancora oggi aspettano di entrare negli Apple Store statunitensi come quello della 5a Strada per acquistare iPad 2 destinati al Sud Est Asiatico. Il problema è che non fanno nulla di illegale.

iPad 2 e il mercato nero di Hong Kong

iPad 2 non arriverà in Italia prima del 25 marzo, salvo possibili slittamenti legati a svariati fattori. La grande domanda per il nuovo Tablet e la disponibilità limitata ai soli Stati Uniti hanno innescato anche quest’anno una corsa all’acquisto da parte dei corrieri del mercato nero che comprano negli U.S.A. per rivendere in paesi esteri.

Qui da noi c’è chi si è già fatto spedire il proprio nuovo iPad 2 da qualche amico pagando giusto il sovrapprezzo delle spese postali, ma non si può certo parlare di “contrabbando”. Altrettanto non si può dire di Hong Kong, per cui non è ancora stata annunciata da Apple una data di spedizione e dove veri e propri specialisti dell’importazione parallela riescono a rivendere il tablet a prezzi più che raddoppiati, con un profitto del 100%.

Nuovi MacBook Pro, il chipset Sandy Bridge non ha il difetto SATA

I nuovi MacBook Pro early 2011 sono rimasti nei titoli del MacWeb per una settimana scarsa, prima di finire in “seconda pagina” soppiantati dalle più recenti notizie sull’iPad 2. Una delle ragioni (forse la principale) per cui il lancio dei nuovi Mac è finito così a ridosso di quello del nuovo iPad è da ricercare nella debacle dei chipset Sandy Bridge di Intel.

Verso fine gennaio, a nemmeno un mese dalla spedizione delle prime versioni dei chip, a Santa Clara si sono accorti che c’era qualcosa che non andava nei chipset Serie 6 (stepping B2). Un errore di progettazione poteva causare con l’uso il decadimento delle prestazioni del controller SATA integrato fino al guasto completo.  Intel ha subito avviato il recall di tutti i chipset difettati con la promessa di commercializzare nuovi chipset (B3) entro la fine di febbraio. A quanto pare alcuni dei partners strategici del gigante dei semiconduttori (Apple in testa) hanno però avuto la possibilità di accedere prima ai nuovi chipset. Un test di Anandtech conferma infatti che sui nuovi MacBook Pro Thunderbolt i chipset sono quelli dello stepping B3, ovvero i non difettati.

iPad 2: unboxing, video, prime prove

iPad 2, il primo acquirente
iPad 2, il primo acquirente
iPad 2, il primo acquirente - Photo: P.E.DeWitt

L’iPad 2 è arrivato ieri negli States. Le lunghe code che Gene Munster sosteneva non ci sarebbero state si sono viste un po’ in tutte le città degli U.S.A. E già un buon numero di utenti ha potuto acquistare uno dei nuovi Tablet Apple. Prime prove, unboxing e smanettamenti vari arrivano puntuali sul Mac Web (teardown di iFixit compreso), come sempre in questi casi. In attesa che Apple annunci in pompa magna il numero di iPad 2 veduti nel weekend, ecco dunque una veloce carrellata di tutte le prime “scoperte” e delle principali novità.

Unboxing

Può esserci un lancio di prodotto Apple senza unboxing? Ovviamente no, così come non mancheranno gli idioti che realizzeranno video di maltrattamenti vari spacciati come “test” giusto per fare qualche page view in più. Fra tutti gli unboxing già caricati su YouTube abbiamo scelto quello di PCMag, non solo per l’ironia insita nel fatto che il primo unboxing “serio” lo ha realizzato un magazine che porta PC nel suo nome, ma anche perhé è fatto oggettivamente bene.

http://www.youtube.com/watch?v=ur26eLqwh1I&feature=player_embedded

Disk Drill di Cleverfiles, recupero dati su Mac e non solo in sconto con Bundleecious

Disk Drill 1.1.84 Pro Files Recovered

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Probabilmente a molti sarà capitato di aver “buttato” un file nel cestino, di aver svuotato quest’ultimo e poi di essersi reso conto di aver commesso un errore. Ormai il file è andato. Perso. “Trashato”. Cancellato. E invece no. I più, ormai, sapranno che esistono metodi per recuperare file che sono stati cancellati svuotando il cestino. Metodi anche alla portata di utenti medi che non necessariamente fanno parte dei R.I.S. o sono esperti di recupero dati.

Un cestino svuotato dei file, infatti, non significa aver cancellato i file in esso contenuti. Ciò che è cancellato è il collegamento visuale che l’utente vede sul computer. Ogni file cancellato rimane presente sul supporto sul quale è memorizzato fino a che le zone occupate dal file in questione non vengono sovrascritte da un nuovo file. E se i file non vengono sovrascritti possono essere recuperati.

Un ottimo prodotto che abbiamo provato è Disk Drill Pro di Cleverfiles. Software che, tra, l’altro è in offerta con uno sconto del 25% grazie a Bundleecious.