Xoom verso il baratro, Playbook in ritardo per colpa dell’iPad

di Redazione 4

Sono tempi duri per gli antagonisti dell’iPad. Mentre il Tablet di Apple continua a smerciarsi praticamente da solo, i prodotti della concorrenza faticano a superare anche le più basse previsioni di vendita o continuano ad arrivare sul mercato con netto ritardo, che in parte pare sia dovuto anche al grande successo internazionale dell’iPad e alle enormi commesse di produzione della componentistica che Apple è riuscita a stipulare in anticipo con i maggiori fornitori orientali.

Diversi analisti concordano nel considerare parecchio deludenti le stime di vendita dello Xoom, il “media tablet” di Motorola approdato sugli scaffali da poco più di un mese e da subito indicato (in primis da Motorola) come l’unico e vero iPad killer. Neppure il marketing aggressivo basato su uno spot che dipingeva gli utenti Apple come automi con le cuffiette bianche sarebbe servito però a far vendere un numero soddisfacente di unità. Ma lo Xoom ha almeno un vantaggio rispetto a tutti gli altri Tablet non Apple: esiste. Non altrettanto si può dire del Playbook, il tablet di RIM il cui eterno ritardo secondo DigiTimes sarebbe legato al fatto che Apple si è assicurata in anticipo grosse commesse di componentistica lasciando a secco la concorrenza.

100.000: è questo il numero di Xoom che secondo gli analisti di Deutsche Bank sarebbero stati venduti fino ad oggi. Per semplice confronto nel caso dell’iPad 2 si stima che le unità vendute siano almeno 300.000 durante il primo giorno di commercializzazione negli Stati Uniti. Ci si mette anche l’analista Mark Sue di RBC Capitals, che a fronte di una crescita parecchio lenta delle vendite ha rivisto al ribasso le sue previsioni iniziali per il Tablet di Motorola. Il colpo di grazia lo assesta James Faucette di Pacific Crest secondo cui le vendite dello Xoom sarebbero “ben al di sotto delle aspettative”.

Va ribadito che stiamo parlando di previsioni, per altro basate su indici difficili da interpretare come i check degli analisti e, nel caso di Deutsche Bank, una non meglio specificata analisi dell’utilizzo di Honeycomb, la versione di Android che gira sullo Xooom.

Se Motorola piange, R.I.M. non ride. L’azienda canadese ha avviato i preordini del suo Playbook, il tablet eternamente atteso che finalmente dovrebbe essere commercializzato verso metà aprile (sono aperti i preordini). Il ritardo siderale con cui R.I.M. presenta la sua risposta al Tablet di Cupertino pare che finalmente possa avere una motivazione concreta: secondo DigiTimes è colpa dell’iPad.

Apple, con quel suo famoso mega investimento da 3,9 miliardi di dollari in schermi per l’iPad, ha lasciato completamente a secco la concorrenza. I fornitori non sarebbero stati in grado di garantire per tempo la produzione richiesta da R.I.M. perché impegnati al massimo della loro capacità produttiva dalle precedenti commesse di Apple.

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Commenti (4)

  1. per cui il tutto è basato su fuffa LOL

  2. Gurzo2007 wrote:

    per cui il tutto è basato su fuffa LOL

    Se invece fosse stato il contrario sarebbe stato il vangelo…

    Su su, vai a trollare altrove.

  3. il problema è che di base le analisi si basano su informazioni ricevute e ottenute… ma quasi sempre si trasformano in realtà….

  4. @ andrea

    perchè non ci vai tu? solo un mentecatto non cpaisce la differenza dei dati, per motorola si basa sul nulla, per apple su dati (da verificare, ma in linea con le precedenti visto il trend del fenomeno ipad) ma che parlano di pezzi conseganti o venduti, come si fanno a confrontare pere con mele?

    @roro_ch

    si ma un conto è basarsi su stima sul venduto o di pezzi consegnati, un conto sul presunto uso di un os su pochi siti di una community, cioè ok voler fare analisi, ma almeno facciamole su qualcosa di concreto

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