Emergono il 17 giugno indicazioni estremamente importanti per gli utenti che si ritrovano con un iPhone o un iPad e che, al contempo, sono soliti utilizzare un servizio come Dropbox, alla luce delle caratteristiche di un aggiornamento molto corposo durante la stagione estiva.
Dropbox
Ricco di novità il nuovo aggiornamento Dropbox per iOS 92.2
Da alcuni giorni a questa parte è possibile prendere in esame il rilascio di un nuovo e corposo aggiornamento per Dropbox. Grazie alla versione 92.2, infatti, gli utenti interessati potranno esaminare in modo più approfondito alcune migliorie che faranno sicuramente piacere a tantissimi clientiche hanno scelto una soluzione proposta da Apple sul mercato.
Aggiornamento 42.2 per Dropbox: le novità per iPhone ed iPad
Interessanti novità per gli utenti Apple che in questi hanno deciso di scaricare l’app Dropbox, visto che da alcune ore a questa parte è disponibile un corposo aggiornamento dedicato proprio a coloro che hanno deciso di puntare su un iPhone o un iPad.
Eddy Cue parla di Dropbox e Apple nelle aziende
Il Senior VP per tutto quello che è internet ad Apple, Eddy Cue, era ospite alla Dropbox Open Conference durante la quale ha avuto modo di parlare del nuovo iPad Pro con display da 12.9 pollici e dell’interazione tra Apple le aziende.
Office per iOS aggiunge il supporto ad iCloud Drive
Quando la nuova app di Microsoft Office è stata lanciata su App Store per iOS, l’unico modo per sincronizzare file tra dispositivi diversi era necessario rifarsi alla soluzione di Microsoft: OneDrive. In novembre Microsoft e Dropbox hanno fatto un accordo, dando al servizio di terze parti di avere le stesse funzioni disponibili tramite OneDrive. Oggi un aggiornameno dell’app introduce lo stesso supporto anche per iCloud Drive.
Attacco a Dropbox, ma l’azienda nega
Un gruppo di cracker ha annunciato su Pastebin di essere in possesso delle credenziali di accesso di circa 7 milioni di account reperiti direttamente dai server di Dropbox, il noto servizio di storage online, e per dimostrarlo ha pubblicato una lista di circa 400 username e password. L’azienda ha immediatamente diramato un breve comunicato stampa sul blog ufficiale in cui smentisce di aver subito qualsiasi forma di attacco e i dati a cui si riferiscono i cyber-criminali sono stati rubati direttamente da servizi di terze parti, non legati in alcun modo a Dropbox. I cracker, prosegue la società, hanno provato dunque a utilizzare queste credenziali in diversi siti internet, compresa la piattaforma di cloud storage.
Mailbox per Mac apre una beta al pubblico (e noi vi regaliamo 6 accessi)
Dopo il grande successo ottenuto da Mailbox su iOS e Android, è naturale che l’applicazione stia per arrivare anche su OS X. Il client di posta elettronica più amato (dopo la morte di Sparrow) può ora essere provato con una beta pubblica. Noi vi diamo una anteprima del programma, e regaliamo qualche chiave di accesso per la beta.
Dropbox compra Loom e mette al sicuro le vostre fotografie
Nel luglio del 2013 era comparsa su App Store l’applicazione Loom. La promessa dei suoi sviluppatori: non dovrete più preoccuparvi di dove salvare le fotografie che scattate con il vostro telefono. Una sorta di Photo Stream disegnato con più cura di quanto abbia fatto Apple per la funzione integrata di iCloud. A Dropbox sono bastati meno di 12 mesi per capire che Loom era un buon acquisto.
Microsoft trasforma SkyDrive in OneDrive (e segue Dropbox)
Microsoft aveva annunciato alcune settimane fa che avrebbe cambiato il nome della sua piattaforma di servizi cloud da SkyDrive a OneDrive. Nelle ultime ore Microsoft ha quindi ufficialmente lanciato OneDrive che, fatta eccezione per il nome e piccoli accorgimenti, è sostanzialmente uguale a SkyDrive.
ProxToMe, l’app gratuita per condividere file e fare amicizia con chi è vicino a noi
In occasione del concerto dei Kasabian organizzato da Casa Bacardi a Milano e che si è tenuto nei giorni scorsi, sono venuto a conoscenza di una app gratuita per iOS (ma disponibile anche per il “robottino”) che mi ha colpito. Il suo nome è ProxToMe e serve a condividere contenuti multimediali con chi è vicino a noi nel raggio di circa 80 metri.
Un’applicazione che non sfrutta il GPS, ma un motore proprietario salvaguardando così la batteria del dispositivo di turno. Oltre alla condivisione, poi, può far conoscere nuova gente con cui iniziare rapporti di amicizia.
Backup dei file iCloud su Dropbox con Automator
Qualche tempo fa vi ho parlato di come sia possibile usare iCloud in maniera analoga a Dropbox, pur con tutti i limiti imposti da Apple a questo tipo di utilizzo del suo servizio online.
Senza “snaturare” il funzionamento di base di iCloud, ecco invece un sistema rapido per collegare e tenere aggiornata la cartella Mobile Documents (dove si trovano tutti i file iCloud salvati dalle app) in una cartella-clone all’interno della cartella Dropbox. Il tutto con una semplice app realizzabile con Automator.
Mailbox abbandona le prenotazioni: subito aperto a tutti
C’è chi ha dovuto aspettare settimane prima di riuscire ad attivare la propria copia di Mailbox, e chi potrà farlo immediatamente dopo averlo scaricato. La celebre app per gestire i messaggi di posta elettronica come una to-do list è ora infatti aperta a tutti e utilizzabile subito dopo il download.
Plain Cloud e iClouDrive, iCloud “svelata” su OS X
Nello scrivere il mio articolo di ieri sulla possibilità di utilizzare iCloud come Dropbox, mi sono imbattuto in un paio di tool abbastanza utili che vanno più o meno nella stessa direzione, semplificando notevolmente il meccanismo di condivisione dei file fra Mac con iCloud.
Plain Cloud è un’utility semplicissima che permette di tenere sotto controllo le app compatibili con iCloud e i loro file condivisi. iClouDrive è un’applicazione che invece permette di creare una cartella di condivisione (proprio come quella di Dropbox) sincronizzata con iCloud.ù
Usare iCloud come Dropbox: si può fare
Nel 2009 Apple avanzò un’offerta a nove cifre per l’acquisizione di Dropbox, il noto servizio di storage remoto. I due co-fondatori, Drew Houston e Arash Ferdowsi, rifiutarono.
Steve Jobs, nel discutere i termini con i due, definì Dropbox “una feature”, un prodotto sul quale non si poteva basare un vero business.
Si sbagliava. Primo perché Dropbox oggi vale più di 4 miliardi di dollari ed è una delle poche imprese della Silicon Valley che macina “veri” profitti. Secondo perché Dropbox risponde ad una serie di necessità pratiche degli utenti che iCloud formalmente non soddisfa ancora.
Ho scritto “formalmente” perché in realtà non è del tutto vero: c’è un modo ufficioso per utilizzare iCloud “alla Dropbox” grazie al caching locale su Mac OS X e iOS.
Droplings: condivisione pubblica su Dropbox con stile
Una delle caratteristiche più utili di Dropbox, almeno per il sottoscritto, è la condivisione attraverso la cartella pubblica, che permette di caricare online un file generando rapidamente un link accessibile anche a chi non è iscritto al servizio.
Droplings è una interessante utility per Mac che sfrutta questa funzione e la migliora, creando una pagina di condivisione esteticamente piacevole ed intuitiva, ideale soprattutto per chi usa la funzione di condivisione a fini professionali.
Amazon Cloud Drive: disponibile l’applicazione per Mac
Con un anno di ritardo rispetto all’avvio del servizio, Amazon ha lanciato l’applicazione di Amazon Cloud Drive compatibile con Mac OS. L’annuncio arriva a pochi giorni dalla presentazione ufficiale di Google Drive. Amazon Cloud Drive è un servizio fornito dalla compagnia di Jeff Bezos che permette agli utenti di fruire di 5GB di spazio Internet gratuito, e comprarne ulteriore, per salvare i propri documenti sui server dello store digitale più grande al mondo. Attraverso l’applicazione ufficiale di Amazon è possibile caricare rapidamente qualsiasi file direttamente dal Finder e accedere ai contenuti del proprio Drive.
Tips Lounge: eliminare la cache Dropbox per salvare spazio su disco
Le soluzioni di storage a stato solido hanno dalla loro una lunga serie di vantaggi, ormai lo sappiamo bene, con l’unico contro della bassa capacità dei supporti, in parte legata al prezzo/GB ancora alto.
Non a caso la grande popolarità dei MacBook Air, che a differenza dei MacBook Pro e Mac desktop non possono godere della coesistenza fra SSD e HD tradizionale più capiente, ha reso nuovamente attuali una serie di “vecchi” stratagemmi salva spazio finalizzati a liberare lo spazio su disco e ha promosso una rinnovata “accortezza” nella gestione dei file di cui ci eravamo in parte dimenticati dopo anni “GB meccanici” a prezzi stracciati.
Kirk McElhearn, su MacWorld, suggerisce ad esempio di tenere d’occhio la cache di Dropbox, annidata in una cartella nascosta all’interno della directory principale del servizio e pronta, in alcuni casi, a “gonfiarsi” oltremodo.
Google Drive: il punto sulla licenza e qualche paragone
È passato molto poco tempo dal lancio di Google Drive, sul quale abbiamo fornito le nostre prime e rapide impressioni, ma come per ogni cosa riguardi Google, in rete infuria già la polemica sui termini di licenza, soprattutto se questa viene paragonata a quelle di altri servizi analoghi.
Prendiamo ad esempio Dropbox e facciamo qualche piccola considerazione dopo il salto.
È arrivato Google Drive, ma non è un clone di Dropbox
Google ha lanciato ieri l’atteso Google Drive e se non ve ne siete accorti, beh allora non vi siete persi niente ma significa anche che vi siete isolati dal mondo per 24 ore almeno, visto che ne hanno parlato tutti.
Qui su TheAppleLounge ne parliamo anche perché Google ha lanciato un’app per Mac e ha rimandato di qualche settimana l’uscita delle versioni iOS, probabilmente per dare più visibilità alla controparte Android.
Questo articolo non è una recensione del servizio, ma più che altro una prima impressione e uno stimolo a considerarlo “innovativo” nonostante sia arrivato solo ieri.
Jobs aveva messo in guardia Push Pop Press?
Ammettiamolo: la demo mostrata pochi giorni fa del nuovo iBooks e, soprattutto, dei nuovi libri di testo per iPad ci ha sicuramente fatto tornare in mente Push Pop Press, l’azienda creata da due ex-ingegneri Apple che avevano provato a rivoluzionare l’editoria proponendo un nuovo concetto di interattività e lettura. Frutto del loro lavoro, “Our Choice” la versione digitale del libro di Al Gore sui cambiamenti climatici.
Il bellissimo progetto è poi finito nelle grinfie di Facebook, rimanendo solo un bell’esperimento lasciato a metà. Eppure, qualcuno si era già accorto di loro: stando a quanto riportato in questi giorni, lo stesso Jobs avrebbe contattato l’azienda per metterli in guardia dei possibili rischi legali della loro attività.
Come riavere “iDisk” con iCloud
Ad iCloud manca ancora qualcosa. Qualcosa che, a dirla tutta, è probabilmente la funzione più semplice e basilare che si potrebbe richiedere ad un servizio di cloud computing: il libro accesso ad una cartella personale salvata su un server da qualche parte in California. Presentando iCloud alla WWDC, Steve Jobs aveva lasciato intendere che il suo modo di vedere la nuvola è diverso da quello che hanno le altre compagnie. Non si tratta, per Apple, di limitarsi a dare storage remoto all’utente, ma di sincronizzare senza necessità di impostazioni i propri dati e documenti. Al momento, però, solo i file di iWork generati con iOS possono venire salvati da iCloud, e visualizzati quindi su iCloud.com. iWork per Mac non supporta il backup dei file generati dalla suite per l’ufficio di Apple, e in generale nessun file che non sia una mail, una fotografia di Photo Stream, un contatto o un calendario, può venire sincronizzato su iCloud.
Perché Apple non ha inserito nella sua nuova piattaforma un servizio simile a quello fornito da Dropbox? Una semplice cartella di backup in cui poter spostare file che si vuole siano sincronizzati sempre nella nuvola, esattamente come faceva il vecchio iDisk? In realtà qualcosa di simile è già presente in iCloud, il problema è che si tratta di una funzione non pubblicizzata e soprattutto nascosta.