Il fumo nuoce gravemente al tuo Mac

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Una strana storia arriva nell’ambito dell’assistenza di Apple. The consumerist riporta la testimonianza di due utenti Mac, Derek e Ruth che hanno subito l’invalidazione della loro AppleCare poichè sono state rilevate tracce di fumo di sigarette nei loro Mac.

Derek ha deciso di portare il suo MacBook nero all’Apple Store di Jordan Creek, West Des Moines a causa di un eccessivo surriscaldamento del suo notebook. “Oggi, 28 Aprile 2008, l’Apple Store mi ha chiamato informandomi che, siccome il computer è stato utilizzato in una casa dove c’era del fumo, è stata invalidata la garanzia e che si rifiutano di riparare la macchina a causa di rischi per la salute dovuti al fumo passivo”. Secondo Derek “Nelle condizioni di utilizzo dell’AppleCare non compare niente che menzioni l’invalidazione della garanzia in caso di utilizzo in un ambiente in cui ci sia del fumo”. Sappiamo però che la garanzia può essere invalidata “per altre cause esterne” e quindi Apple può tutelarsi sempre con qualunque motivazione ragionevole.

Nuovi iMac, nuovi benchmarks e stessi (clamorosi) risultati

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Ancora benchmarks per la nuova gamma di iMac che, complice forse la vicinanza con il Natale, sembra aver catturato l’attenzione sia del pubblico che degli addetti ai lavori. Il nuovo design basato su pannelli LCD di qualità e la disponibilità di processori con potenza paragonabile ad una workstation riescono ad accontentare le più diverse fasce di pubblico: dal professionista esigente che desiderava da tempo una soluzione all-in-one al ragazzino che si avvicina per la prima volta al mondo con la meletta.

Quasi a voler dare ufficialità ai risultati apparsi nelle scorse settimane, Macworld ha pubblicato inediti benchmarks riguardanti tutta la nuova serie di iMac utilizzando la propria suite “Speedmark” che simula un utilizzo più vicino a quello che si effettua quotidianamente. Come dimostra il grafico, il nuovo iMac con processore Intel Core i7 è più potente di un Mac Pro: i professionisti saranno ora soddisfatti.

App Store è il negozio preferito dai grandi sviluppatori?

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L’agenzia di stampa Reuters rivela che uno dei maggiori produttori al mondo di giochi per dispositivi “mobile”, ovvero Gameloft, ha tutta l’intenzione di tagliare gli investimenti per la piattaforma Android a causa della debolezza del suo application store, ovvero Android Market.

Una presa di posizione molto forte quella di Gameloft perché è il primo grande “brand” ad annunciare ufficialmente “la ritirata” da Android Market. Sempre in questo periodo, infatti, anche altri grandi sviluppatori stanno abbandonando la piattaforma di Google per via dello scarso rendimento della stessa. Non si può dire invece che App Store non sia remunerativo per “i big dello sviluppo”: per fare un esempio, oltre il 13% delle revenues di Gameloft sono state generate dai giochi per iPhone e iPod touch.

Developer chiede, Steve risponde

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The Little App Factory (LAF) è una software house australiana che realizza software per Mac. Di recente i legali di Apple hanno inviato all’azienda una delle classiche cease&desist letter chiedendo senza mezzi termini l’eliminazione della parola iPod dal nome del software iPodRip, utility shareware sviluppata da LAF che permette di rippare sul proprio Mac le canzoni contenute in un iPod. L’applicazione, creata nel 2003, gode di una buona fama presso tutti gli utenti Mac ed è stata scaricata già 5 milioni di volte. Temendo di perdere gran parte della propria utenza a causa del cambio di nome, John Devor, CEO di Little App Factory, ha scritto a Steve Jobs. Che ha risposto, incredibilmente, ma non proprio come lo sviluppatore poteva aspettarsi.

Un hack permette di utilizzare Snow Leopard con processori Atom

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Dopo la notizia ufficiale della scomparsa dei processori Atom dalla lista delle CPU supportate da Snow Leopard, un utente russo di InsanelyMac ha rilasciato sul relativo forum una patch in grado di permettere agli utenti, che hanno creato degli Hackintosh con i loro netbook basati sulla CPU Atom di Intel, di effettuare l’aggiornamento a Snow Leopard.

Aggiornamento driver Boot Camp 2.2 per Windows Xp e Vista

bootcampApple ha rilasciato un nuovo aggiornamento dei driver Boot Camp (23,87 MB) per i sistemi operativi Windows che possono essere installati sui nostri sistemi Mac (con CPU Intel) in dual boot. I driver Boot Camp permettono ai sistemi operativi Microsoft di utilizzare le periferiche delle macchine Apple in modo da poter sfruttare correttamente tutte le funzionalità che possiedono.

Questo aggiornamento è stato rilasciato per estendere il supporto al nuovo Magic Mouse e alla nuova tastiera wireless di Apple solo, per il momento, su Windows Xp e Vista. Per Windows 7 è previsto un ulteriore aggiornamento nelle prossime settimane.

Castle Frenzy: defense game da Gameloft

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Nome: Castle Frenzy
Categoria: Giochi – Voto: 8,5/10
Costo: 1,59€ – Piattaforma: iPhone e iPod touch

Togliamoci per un attimo dalla testa tutte le idee che possono averla popolata dopo aver letto nel titolo le parole “defense game” e Gameloft. Il gioco che vi presentiamo oggi, infatti, pur appartenendo alla categoria dei “defense game” e pur essendo stato prodotto da Gameloft sembra, almeno sotto certi aspetti, non avere nulla in comune con quanto siamo abituati ad acquistare su App Store.

Castle Frenzy per iPhone e iPod touch appartiene dunque alla categoria dei “defense game” (dovremo salvare il nostro castello da orde di nemici “brutti e cattivi”) ed è stato sviluppato da Gameloft da cui siamo abituati poco a vedere “casual games”. Il risultato? Un gioco davvero divertente, qualitativamente buono e proposto ad un prezzo davvero piccolo. Cosa volere di più?

Visita agli Apple Store di Honolulu

waikiki apple store hawaiiNel mio recentissimo viaggio alle isole Hawaii (50° stato degli USA) ho naturalmente approfittato dell’occasione per una bella visita agli Apple Store locali. In particolare trovandomi i primi giorni sul’isola di Oahu, ho visitato 2 dei 3 Apple Store presenti (del terzo, fuori Honolulu, non sapevo nemmeno dell’esistenza).

Diciamo subito che sia il primo, all’interno dell’Ala Moana Center (un bellissimo centro commerciale a Nord di Honolulu) che il secondo, nel pieno centro del quartiere super-turistico di Waikiki (sulla Kalakaua Ave, all’interno del Royal Hawaiian Center), sono ben forniti di macchine, accessori, iPhone e quant’altro nonostante non siano esageratamente grandi come dimensioni. Ovviamente è possibile prenotare una visita privata o interagire con il Genius Bar.

Apple Store Online: truffe telefoniche in agguato?

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Il nostro lettore Albert ci ha segnalato nei giorni scorsi un curioso avvenimento che lo ha visto protagonista. A seguito di un ordine su Apple Store online è stato contattato sul suo cellulare da un presunto operatore Apple che gli ha proposto di annullare l’ordine da poco avvenuto al fine di effettuarne uno nuovo (ma identico al precedente) per via telefonica, con un leggero sconto sul prodotto acquistato.
Albert si è giustamente insospettito quando l’operatore ha insistito per avere da lui il numero d’ordine, come se non vi fosse la possibilità di ottenerlo dal terminale come le altre informazioni già reperite sul cliente.

Chrome OS: anche Google ha il suo sistema operativo

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Abbiamo ora un’idea di quelli che saranno i sistemi operativi del futuro, o meglio, la “Google-versione“: ieri infatti è stato presentato nel quartier generale di Mountain View l’innovativo Chrome OS. Eh, si: dopo aver creato “IL” motore di ricerca, “LA” casella di posta (GMail è tra le più utilizzate ormai), ora Google vuole entrare definitivamente nella nostra vita noi attraverso un sistema operativo molto particolare e open source.

Chrome OS porta con sé una nuova idea di sistema operativo perché, alla stregua di Google Docs, anche questo nuovo prodotto vuole essere fruibile online. Tecnicamente è definito “a cloud-based operating system“, ovvero un sistema operativo che per funzionare necessita di una connessione internet così da interfacciarsi al server della grande G. Siccome le “web app” sono ormai la norma, perché non fare anche un “web OS”?

Risultato: tutto più veloce, immediato e moderno. Magari un pizzico troppo futuristico?

Un Genius alla prova con un vecchio Mac

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I Genius degli Apple Store sono coloro che dovrebbero sapervi dire tutto su eventuali problemi del vostro Mac. Ma quale potrebbe essere la loro reazione di fronte ad un Macintosh commercializzato 22 anni fa? Sapranno risolvere i problemi di un computer costruito quando alcuni di loro probabilmente non erano ancora nati o stavano ancora gattonando? Adam Frucci di Gizmodo si è fatto la domanda e, molto marzullianamente, ha provato a darsi una risposta. Si è recato alla Genius Bar dell’Apple Store del Meatpacking District di New York con un Macintosh Plus 1MB non funzionante e ha chiesto aiuto, registrando il tutto con una telecamera nascosta.

Brevetto Apple, interfaccia grafica dai dispositivi ai controlli remoti

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Un nuovo brevetto, depositato a maggio 2008 e pubblicato ieri, mostra che che il dipartimento R&D di Apple ha affrontato, o sta ancora affrontando l’analisi e la ricerca di metodi per l’“esportazione” dell’interfaccia grafica (GUI) dei suoi dispositivi mobili (iPhone, iPod e derivati) sui numerosi accessori (anche di terze parti) per il controllo remoto che si trovano in commercio.

In questo modo gli utenti che si avvalgono di tali controlli potranno ritrovare sui loro dispositivi di supporto la stessa interfaccia grafica che troverebbero utilizzando direttamente il dispositivo Apple.

MacBook e iPod touch, immancabili compagni di viaggio

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MacBook e iPod touch sono stati inseriti da Time nella classifica dei 25 migliori accessori tecnologici da portare con sé in un viaggio nel 2009.

Il nuovo MacBook unibody bianco si colloca al 4° posto della classifica ed è stato premiato soprattutto per la maggiore robustezza e per lo stile rispetto al suo predecessore. E’ dotato di un trackpad in fibra di vetro (come i suoi fratelli maggiori MacBook Pro) che supporta le gestures, come lo zoom in/out con due dita o la rotazione delle foto.

Il suo schermo a retroilluminazione LED con diagonale da 13”, insieme ad una nuova batteria integrata permettono di fornire un’autonomia di circa 7 ore (in determinate configurazioni di utilizzo). E’ stato premiato anche per essere un prodotto “verde”, rispettoso delle nuove norme per la protezione dell’ambiente come la riduzione di tossine pericolose (mercurio, ftalati e cloruro di polivinile (PVC), ecc.) e certificato EPEAT Gold.

Munster: iTablet a non più di 700$

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A quanto pare, il lancio del fantomatico iTablet di Apple sarebbe stato posticipato alla fine del prossimo anno, eppure una notizia del genere non riesce a placare né i rumors né le indiscrezioni, che si susseguono senza fine e soprattutto speculano su un prodotto che ancora non c’è.

Munster, analista della Piper Jaffray, ha deciso di dire la sua, specificando che il periodo in cui l’iTablet verrà lanciato è del tutto irrilevante per le quotazioni di Apple (dato che gli attuali modelli di Wall Street non riflettono le vendite del dispositivo) . Ciò che conta, a detta di Munster, è l’esistenza stessa del device:

“[…] Investors’ focus is on more on whether the tablet is real and less on timing.”

Prizmo, soluzione OCR per Snow Leopard

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Questo fine settimana mi è capitato di avere la necessità di acquisire un testo sul computer partendo da un file stampato e così ho cercato sul web un programma che mi permettesse di acquisire il testo direttamente dallo scanner.

Fortunatamente, da quando ho utilizzato per la prima volta un programma per il riconoscimento ottico dei caratteri, la tecnologia OCR ha fatto notevoli passi avanti. Mi sono imbattuto sul web in un ottimo prodotto: Prizmo.

iPhone e TIM: ecco la tariffa “low cost”

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Con gran sorpresa del sottoscritto, ma anche con quella di tutti gli “addetti ai lavori”, da oggi TIM propone una nuova tariffa abbonamento “low cost” dopo quello che proprio ieri abbiamo definito un suicidio commerciale. Le tariffe in abbonamento per iPhone di TIM sono ultimamente in continua evoluzione e accogliamo di buon grado questa nuova proposta “low cost” che, a fronte di un canone mensile di 29 euro, propone 200 minuti di telefonate ed il solito bundle di traffico dati pari ad  1 GB.

Dopo quello che ora può definirsi un “tentato suicidio commerciale“, il primo operatore italiano di telefonia mobile ora consente a più fasce di mercato l’accesso ad iPhone in abbonamento. Non me ne vogliate ma ora il paragone con la tariffa Zero6 Top di 3Italia è ancora più a sfavore di TIM.

DigiTimes: l’iTablet è stato posticipato?

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Rumors, rumors e ancora rumors. E’ tutto ciò che è disponibile al momento sul chiacchieratissimo iTablet (o Apple Slate), un prodotto di cui al momento si sa più o meno tutto e nulla. Adesso è il turno di DigiTimes, pubblicazione web di Taiwan che segue molto da vicino l’industria elettronica del paese orientale. Secondo il quotidiano online, il tablet di Apple sarebbe “in ritardo”. Il lancio potrebbe avvenire non più ad inizio 2010, come in molti ormai si aspettano, bensì verso la fine dell’anno prossimo. Apple avrebbe deciso di modificare alcune caratteristiche del prodotto, facendo così slittare i tempi di produzione.

Dopo la batosta Psystar punta sull’Open Source

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La scorsa settimana il giudice William Alsup del tribunale della California del Nord ha deciso di accogliere la richiesta di summary judgement avanzata da Apple circa un mese fa, deliberando che Psystar con la propria attività ha violato le leggi sul copyright. Sebbene rimangano altri punti da decidere in tribunale (sempre che Psystar non abbia intenzione di patteggiare), uno dei nodi fondamentali è già stato sciolto ed Apple ha avuto la meglio. Maggiori informazioni sugli ultimi sviluppi del caso Psystar VS Apple li trovate in questo articolo: Apple vince, Psystar ha violato il copyright di Mac OS X.

Ad appena tre giorni dalla pubblicazione della prima pesante sentenza, Psystar tenta di rilanciare la propria figura di paladina dell’Open Source, rispolverando il progetto di una repository destinata a tutti gli sviluppatori che hanno a cuore la possibilità di utilizzare Mac OS X su tutte le macchine con architettura x86. Il risultato, manco a dirlo, sfocia ampiamente nel ridicolo.

I chip di Qualcomm sul prossimo iPhone?

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Il CEO di Qualcomm, Paul Jacobs, in un’intervista di Bloomberg Television si è detto fiducioso circa la possibilità che in futuro i chip prodotti dall’azienda vengano implementati su iPhone. La notizia non avrebbe una gran rilevanza se non fosse per il fatto che la Qualcomm è l’azienda che ha sviluppato la tecnologia CDMA2000, utilizzata negli Stati Uniti da Verizon e Sprint, ma non da AT&T. L’ipotesi di un iPhone dotato di chip Qualcomm fa il paio con la possibilità che Apple ponga fine al contratto di esclusiva che lega il melafonino al carrier AT&T, sogno proibito di una buona parte dell’utenza iPhone americana.

iPhone, via libera dalla Corea del Sud

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iPhone è già disponibile in 89 paesi nel mondo; dalla prossima settimana dovrebbero diventare 90. Nella giornata di ieri, infatti, l’autorità per le telecomunicazioni del governo Sud Coreano ha concesso ad Apple una licenza commerciale che le permetterà di distribuire iPhone e i relativi servizi nel proprio territorio come dichiarato da Oh Sang-jin, direttore della sezione per la difesa della privacy e dell’etica della Korea Communications Commission.

A quanto pare, non è stato semplice ottenere una licenza di questo tipo a “causa” dei servizi offerti dalle applicazioni native installate sugli iPhone; in Sud Corea è necessario ottenere l’autorizzazione del governo per poter fornire i cosiddetti servizi di geo-localizzazione, come le mappe.