
Con una mossa a sorpresa, durante la consegna dei Global Mobile Awards al Mobile World Congress, è stato assegnato a Steve Jobs il premio speciale come “Mobile Personality of the Year”.

Con una mossa a sorpresa, durante la consegna dei Global Mobile Awards al Mobile World Congress, è stato assegnato a Steve Jobs il premio speciale come “Mobile Personality of the Year”.

Il Los Angeles Times riporta che Apple avrebbe intenzione di utilizzare la propria tecnologia FairPlay per il digital right management (DRM) sugli ebooks venduti tramite iBookStore su iPad.

Wired Magazine ha tutte le intenzioni di non stare con le mani in mano e sta cavalcando alla grande la già preannunciata “rivoluzione Tablet” (che possa essa verificarsi o meno) avviata da Apple con la presentazione dell’iPad.
Dopo la presentazione della nuova edizione digitale del Magazine avvenuta qualche giorno fa al TED, sul sito della rivista è stato pubblicato un nuovo video dimostrativo in cui viene mostrata in funzione (non su iPad) l’applicazione per la lettura dell’edizione “tablet” di Wired. Le pagine digitali sfogliate sul dispositivo ripreso nel video fanno parte di un vero “numero” di Wired già digitalizzato. Se questo è il futuro dell’editoria c’è di che ben sperare. Video a fondo articolo.

Nella classifica delle aziende più rispettate al mondo, stilata dal settimanale economico Barron’s, per quest’anno Apple si posiziona al primo posto, sorpassando così Johnson&Johnson e Berkshire Hathaway.

Il direttore di Wired USA, Chris Anderson, ha annunciato durante la TED (Technology, Entertainment and Design) conference che il mensile dedicato alla tecnologia approderà su iPad a partire dalla prossima estate.
Durante la conferenza, è stata mostrata al pubblico presente una demo (sul monitor che vedete nell’immagine di apertura) per avere un assaggio di come sarà l’esperienza di lettura sul tablet di Apple. Grazie alle gestures disponibili su iPad, è stato implementato un sistema di navigazione che permette, ad esempio, di navigare attraverso i vari articoli trascinando le dita verso destra o sinistra; la presenza dell’accelerometro, inoltre, permette di modificare il layout in base all’orientamento del display: in modalità landscape verranno mostrate due pagine affiancate.
A poche ore dalla fine dell’Expo 2010 di San Francisco dedicato al mondo Apple, gli editori di Macworld hanno scelto i migliori 11 prodotti presentati durante i cinque giorni in cui si è svolto l’evento.
La lista completa è disponibile sul sito di Macworld, mentre di seguito vi riportiamo una breve descrizione di ogni prodotto.
Om Malik e il suo staff ci hanno preso gusto. Dopo l’infografica che illustrava il

L’assenza di Apple al Macworld 2010 di San Francisco si fa sentire quasi solamente per la riduzione dell’area dedicata all’esposizione. Stando ai dati forniti da un rapporto di SFGate, il primo giorno del Macworld Expo 2010 organizzato da IDG non è stato deludente in termini di affluenza di pubblico.
Come sappiamo, nel 2008 Apple ha annunciato l’addio all’evento mondiale più rappresentativo per le sue linee di prodotti, dopo essere sempre stata presente nei padiglioni dell’Expo per 24 anni, a partire dal 1985. I dirigenti della Mela giustificarono la decisione sottolineando come fossero sufficienti gli Apple Store negli Stati Uniti e all’estero per soddisfare le proprie strategie di vendita. Nonostante l’assenza della “guest star”, l’evento ha attirato comunque un grande numero di appassionati da tutto il globo.

Forse vi ricorderete che qualche tempo fa alcune indiscrezioni collaterali ai rumors su un possibile accordo fra Apple e Microsoft per introdurre di default la ricerca internet con Bing su iPhone e iPod touch a danno di Google sostenevano la possibilità che Apple fosse interessata alla realizzazione di un proprio motore di ricerca.
Secondo quanto riporta SiliconAlleyInsider, citando fonti vicine alle operazioni di Apple, l’azienda di Cupertino ha almeno un buon motivo per non avventurarsi nel confuso mercato della ricerca su internet. Quel motivo è l’assegno da cento milioni di dollari firmato Google che Apple incassa ogni anno grazie all’accordo di revenue share con il gigante di Mountain View.

Dalla presentazione di iPad, Apple si sta muovendo in maniera prorompente per cercare accordi in tutti i settori, dall’editoria alla produzione musicale; l’ultima notizia riguarda il mondo della televisione.
Secondo un articolo di ieri del Financial Times, Apple starebbe pianificando di offrire singoli spettacoli di alcuni programmi televisivi negli Stati Uniti al prezzo di 1 dollaro, a partire dal lancio di iPad in aprile. Questa fase sperimentale di “pricing” sarebbe riservata inizialmente ad un numero limitato di spettacoli, con l’obiettivo di verificare se ridurre i costi della programmazione determini un incremento delle vendite. Come si legge dal Financial Times, “Alcune reti televisive hanno accettato di diminuire i prezzi dopo mesi di trattative, e dopo aver resistito inizialmente alla pressione di Apple. I dirigenti dei media sono sotto pressione a causa del calo di vendite di DVD e al taglio dei prezzi di noleggio di alcuni servizi come Redbox, che offre DVD a noleggio per 1 dollaro”.
In base a quanto ritiene la firm di ricerca iSuppli, il costo che Apple sostiene per acquistare i componenti di un iPad parte dai 219,35 dollari per unità. Ovviamente questa cifra si riferisce al modello meno costoso, ovvero iPad con 16GB di storage e con solo Wi-Fi.
E’ stato stimato che la memoria da 16GB abbia un costo pari a 29,50 dollari per unità, mentre il processore A4, del quale si pensa che sia prodotto da Samsung, dovrebbe costare attorno ai 17 dollari al pezzo. Se questo prezzo dovesse essere confermato, vorrebbe dire che la CPU di iPad costa appena 2 dollari in più rispetto a quella di iPhone 3GS.

In un mare di pareri discordanti, una voce autorevole come quella di Bob Iger, CEO Disney, ha voluto esprimere il suo parere – assolutamente positivo – sul nuovo device presentato da Cupertino e sulle sue enormi potenzialità.
L’argomento iPad è venuto fuori durante la conferenza sugli ultimi risultati fiscali dell’azienda, in cui l’analista Doug Mitchelson della Deutsche Bank, ha esplicitamente chiesto ad Iger il suo parere sull’impatto dell’iPad nel mercato tecnologico. Stando alle sue dichiarazioni, l’iPad sarebbe un ottimo dispositivo da cui Disney stessa cercherà di trarne vantaggio.
“We find that iPad has a lot of potential, we think it’s a really compelling device.”

Secondo quanto riporta Ars technica Apple sarebbe a conoscenza del problema di surriscaldamento dei Mac Pro Nehalem di cui vi parlavamo qualche giorno fa. Secondo la testimonianza di un utente che ha avuto modo di parlare con un tecnico del servizio di supporto, Apple è a conoscenza del problema e starebbe già lavorando ad una soluzione.
La situazione-tipo in cui si verifica il problema è in realtà una condizione molto semplice: basta ascoltare della musica da iTunes.

Da ieri girano per il Mac Web i risultati di uno “studio” condotto da Retrevo secondo cui l’interesse degli utenti per l’iPad è scemato dopo la presentazione del dispositivo. Il 52% su un totale di mille intervistati afferma di aver sentito parlare di iPad ma di non essere interessato all’acquisto del tablet di Apple.
Il 18% afferma di non sapere proprio cosa sia un iPad, il 21% dice di necessitare di maggiori informazioni prima dell’acquisto, mentre solo il 9% degli intervistati ha detto che senza dubbio comprerà il dispositivo. In un identico sondaggio condotto prima dell’evento del 27 gennaio, solo il 26% degli intervistati aveva detto di non essere interessato all’acquisto dell’ancora presunto tablet di Apple.
Prima di prendere per oro colato questi risultati e lanciarsi in un’invettiva sulla deprimente inutilità dell’iPad decisa per mozione popolare, sarebbe bene capire meglio di che tipo di sondaggio si parla e soprattutto da chi è stato realizzato.
In base a quanto sostiene Bill Shope, analista di Credit Suisse, Apple potrebbe correggere in corsa i prezzi del suo iPad nel caso non dovesse rispecchiare le aspettative di vendite previste. Shope, che ha partecipato alla cena di lavoro della scorsa settimana con i dirigenti della Mela a New York, riporta che Apple sembrerebbe disposta a rivedere la matrice dei prezzi dei sei modelli del tablet, nel caso la domanda per la “latest creation” non fosse soddisfacente.
Come ha scritto in una nota, “Sebbene resti da vedere quanta inerzia iniziale avrà iPad, i dirigenti hanno sottolineato che [il prezzo] rimarrà un interrogativo (i prezzi potrebbero cambiare se l’azienda non dovesse attirare i clienti previsti)”.

Così come per iPhone e iPod touch, anche per iPad è possibile inviare il segnale video tramite il cavo component o composite a una risoluzione di 480 linee. Ma il nuovo connettore VGA di iPad offre anche la possibilità di inviare il segnale video alla risoluzione nativa di 1024×768. Ovviamente gli attuali iPhone e iPod touch non funzioneranno con il nuovo cavo VGA, perché non sono progettati per supportare risoluzioni maggiori di quelle che possono essi stessi mostrare. iPad possiede questo nuovo output VGA principalmente per supportare i videoproiettori, tramite i quali gli utenti business possono mostrare le proprie presentazioni direttamente dal dispositivo.
Se siete interessati allo sviluppo di App per iPad, internet è già ricca di risorse che fanno per voi, ivi incluse raccomandazioni sul design dell’interfaccia, modelli di icone e gallerie di esempi. Le stesse persone che hanno amato l’interfaccia di iPhone stanno pensando a 1024×768 motivi per trasportare il tutto sul più grande schermo di iPad.
Dopo la scelta di Macmillan riguardo la volontà di stabilire liberamente i prezzi per gli e-book, anche Hachette aumenterà i prezzi dei suoi libri digitali in vendita sullo store online di Amazon. Entrambe le case editrici sono maggiormente favorevoli alla politica che seguirà Apple circa i prezzi dei libri su iBookstore, dove saranno gli editori e non il rivenditore (in questo caso Apple) a stabilire gli importi di vendita. Seguiranno entrambe il “tariffario” che prevede un costo tra i 13 e 15 dollari per i titoli nuovi e per i bestseller, mentre per 6 dollari si potranno acquistare titoli meno recenti o di minor rilevanza.
Secondo una fonte del New York Magazine, Apple avrebbe prenotato una tavolata per 50 persone al ristorante Pranna della Grande Mela per incontrare i dirigenti delle due maggiori testate giornalistiche della metropoli, il New York Times e il Wall Street Journal. La cena, che avrebbe avuto luogo merceledì sera, sarebbe stata organizzata per cercare di stringere ulteriori accordi con il mondo dell’editoria, evidentemente interessata al nuovo arrivato iPad di Apple.
Steve Jobs si sarebbe presentato sfoggiando un simpatico cappello simile a quello che vedete nell’immagine di apertura e avrebbe sfruttato l’occasione per mostrare a tutti i presenti quali sono le funzionalità e le potenzialità della “latest creation” ideata dai tecnici di Cupertino. La riservatezza con la quale Apple sta cercando contatti con la carta stampata farebbe pensare che l’azienda abbia atteso la presentazione ufficiale di iPad per guardarsi intorno e cercare possibili accordi che permetterebbero di aggiungere anche i periodici all’offerta del nuovo iBookstore, oltre ai singoli libri.

Si aggiunge un tassello al puzzle degli iMac 27″ con schermi difettosi. La scorsa settimana Apple ha pubblicamente smentito il blocco della linea di produzione degli all-in-one, proponendo ancora una volta la scusa ufficiale secondo cui i problemi di fornitura legati ai nuovi iMac 27″ sono da collegarsi esclusivamente alla ingente domanda. I difetti dei display continuano ad essere legati invece al software secondo Apple, e non all’hardware, tanto che proprio pochi giorni fa è stato distribuito un nuovo aggiornamento firmware specifico.
Gizmodo, che sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione, cita adesso un reseller autorizzato britannico secondo il quale Apple, almeno in UK, avrebbe cominciato a rimborsare importi pari al 15% del costo della macchina ad alcuni utenti.

Amazon teme davvero che l’iPad possa davvero diventare il kindle killer, come già amano definirlo molti commentatori anglofoni? A giudicare dalle mosse preventive messe in campo dall’azienda di Jeff Bezos noi avevamo optato per il “sì”. A confermare questa impressione arriva la notizia dell’acquisizione di Touchco, una startup newyorkese che si occupa di ricerca nel settore delle tecnologie touch.
Touchco è nata da un progetto di ricerca condotto dai Media Research Lab della New York University e non ha mai commercializzato alcun dispositivo prima di questa acquisizione (ancora non confermata ufficialmente) da parte di Amazon.

Apple ha assunto due nuovi manager in Europa per rafforzare i propri investimenti nel settore del mobile advertising dopo la recente acquisizione di Quattro Wireless, azienda che opera nel settore del mobile advertising in diretta concorrenza con AdMob, altra compagnia del settore acquisita da Google a fine 2009.
Theo Theodorou, che fino a ottobre 2009 è stato Mobile Advertising Sales Manager di Microsoft per l’area EMEA (Europe – Middle East – Asia), è stato assunto dall’azienda di Cupertino per rafforzare il team Quattro Wireless con la mansione di Head of Sales (che potremmo tradurre come Direttore Commerciale). Per Microsoft Theodorou si è occupato dell’espansione verso nuovi territori nel settore del mobile advertising, ma negli ultimi mesi ha lavorato per Hachette Filipacchi.
Un articolo pubblicato dal Wall Street Journal affronta un tema molto sentito in questo momento, ovvero il legame tra il settore dell’editoria e il nuovo arrivato iPad. Sono molti gli editori che hanno già stretto accordi con Apple per la pubblicazione di contenuti attraverso l’applicazione nativa iBooks.
Per la “digitalizzazione” dei contenuti, i grandi nomi della carta stampata si affideranno all’esperienza dell’azienda ScrollMotion Inc. per adattare i loro testi nel formato elettronico utilizzato da iPad. Nonostante Apple non abbia esposto in maniera diretta quale sia il settore per il quale è stato pensato il suo nuovo gioiello, molti ritengono che l’intenzione di Apple sia principalmente quella di portare iPad in tutte le scuole, affiancandolo ai classici libri di testo cartacei.