Eravate in trepidante attesa per l’iPad 2? Col suo tanto rumoreggiato display con risoluzioni fantascientifiche, 6 porte USB, 1 firewire e un ricevitore digitale terrestre incorporato?
Bene, ci pensa Gruber a riportarvi coi piedi per terra: il prossimo iPad sarà, più o meno, quello che il 3GS è stato per l’iPhone, e il Retina Display, ormai dato per certo da qualunque chiaroveggente, semplicemente non sarà presente nel prossimo iPad, che vanterà una strabiliante risoluzione di 1024×768 pixel, esattamente come il modello attuale. Parola di Gruber, non certo l’ultimo arrivato.
Nome: Fast Feeder Categoria: News Prezzo: gratis (in-app purchase) Voto: 8+ Link iTunes
Se siete alla ricerca di un lettore feed per il vostro iPhone ma non trovate nulla che vi soddisfi, potreste dare uno sguardo a questo Fast Feeder, applicazione realizzata da uno sviluppatore italiano, e da poco disponibile gratuitamente (con alcune limitazioni) in App Store.
L’idea è semplice: prendete un’interfaccia in stile Mail o Simplenote e aggiungete tutte le opzioni che un feed reader deve avere (aggiunta di feed, importazione da Google Reader, mini browser integrato e via di questo passo) ed otterrete Fast Feeder.
Grazie ad un’interfaccia senza troppi fronzoli, Fast Feeder si distingue per la sua immediatezza: vi basterà avere confidenza con le applicazioni native di iOS come Mail per capire all’istante come utilizzare l’applicazione.
Nome: Remote Conductor Categoria: Utility Prezzo: 5,99€ (scontato del 20%) Voto: 8 Link iTunes
Il 27 luglio 2010 Apple ha introdotto sul mercato il Magic Trackpad, la tavoletta “magica” che porta su tutti i Mac l’esperienza Multi-Touch del pad dei MacBook Pro. La software house m3me ha pensato bene di prendere spunto da questo accessorio per creare un’applicazione per iPad.
Se ciò che serve è solamente una superficie touchscreen allora perché anche il Tablet non può trasformarsi in un Magic Trackpad? E’ proprio quello che permette di fare l’applicazione Remote Conductor.
Lo scorso ottobre davamo notizia della “liberalizzazione” dell’uso dell’iPad da parte dei parlamentari tedeschi nell’esercizio delle proprie funzioni all’interno del Bundestag. L’esito di tale decisione, a qualche mese di distanza, lo documentano un articolo e una galleria fotografica dello Spiegel Online, che non a caso titola “Politiker im iPad-fieber”, ovvero: “I politici con la febbre da iPad”.
L’iPad come un’epidemia, insomma. Dopo che i vertici del parlamento hanno sdoganato il Tablet, quasi nessuno è rimasto immune. Il prezzo non è un problema ed è facile per i parlamentari giustificare il rimborso dell’acquisto per fini professionali, dato che poi quasi tutti utilizzano l’iPad come sostituto del portatile per rispondere rapidamente alle mail di lavoro e in generale per “comunicare meglio e più rapidamente”.
L’OMG-1 è un sintetizzatore a metà fra l’analogico e il digitale che mette insieme un synth analogico Moog Little Phatty, due iPad, due iPod touch per far girare Omni TR e un Mac mini con Omnisphere della Spectrasonic. Il tutto racchiuso in una bella scocca in acero realizzata ad hoc. E’ un prodotto unico, realizzato su misura dal grande creatore di suoni Eric Persing, che della Spectrasonic è il fondatore.
OMG-1 non è in vendita ma verrà regalato ad un unico fortunato estratto a sorte durante una raccolta fondi per la Bob Moog foundation, a marzo. Persing ha dato una dimostrazione delle possibilità di questo Synth ibrido analogico-digitale al NAMM, l’importante fiera dedicata agli strumenti musicali che si è chiusa ad Anaheim lo scorso 16 gennaio.Video a seguire.
Ricordate l’attacco ai danni dei server di AT&T portato a termine lo scorso giugno? La falla aveva permesso di raccogliere, grazie ad uno script, un gran numero di indirizziemailprivati associandoli all’ICC-ID degli utenti (codice indentificativo della SIM) che accedevano a Internet con il proprio iPad tramite la rete del gestore americano.
Gli hacker della Goatse Security si erano accorti che inserendo un ICC-ID in una richiesta HTTP sul sito di AT&T era possibile ottenere in risposta l’indirizzo email dell’utente associato al codice stesso. I dati raccolti, tuttavia non erano particolarmente sensibili. In base a quanto riporta Reuters, Daniel Spitler e Andrew Auernheimer sono stati accusati di aver portato a termine un attacco di forza bruta, durato cinque giorni, durante il mese di giugno.
Si è da poco conclusa la conference call per l’annuncio dei risultati fiscali durante la quale il CFO di ApplePeter Oppenheimer e il COO Tim Cook hanno illustrato come da consuetudine consolidata la situazione finanziaria e risposto alle domande poste dagli analisti collegati in teleconferenza.
E’ stata una call mediamente ricca di informazioni, ma abbastanza piatta, senza particolari rivelazioni su nuovi prodotti (we don’t speak about future products) e senza la verve delle occasioni in cui la presenza di Steve Jobs spariglia le carte, come successo durante il precedente appuntamento, ad ottobre, quando l’iCeo ha sparato a zero contro la frammentata piattaforma Android.
Nessuna domanda sulla questione più scottante, ovvero la salute di El Jobso. Non si sa per buona creanza o per un severo indottrinamento preventivo da parte delle PR, sta di fatto che nessun analista ha chiesto lumi sulle condizioni dell’iCEO. Del resto c’erano numeri di un certo rilievo su cui concentrare l’attenzione.
Torniamo a parlare dell’iPhone 4 bianco perchè il modello è apparso nel database di Best-Buy, come testimonia l’immagine di apertura. Secondo lo screenshot, il nuovo modello sarà disponibile a listino dal 27 febbraio, in due versioni, da 16 o 32 GB.
Il codice prodotto è lo stesso già usato da Best Buy per i preordini aperti la scorsa primavera, prima che Apple rimandasse il lancio del modello bianco, per motivi ancora sconosciuti. In questi mesi la richiesta di iPhone 4 bianchi sembra diminuita, forse i consumatori ci hanno messo una pietra sopra e non si aspettano di vedere questa versione in tempo brevi.
Apple ha annunciato da pochi minuti i risultati relativi al primo trimestre dell’anno fiscale 2011 che si è concluso lo scorso 25 dicembre. Il fatturato di 26,74 miliardi di dollari segna un nuovo record storico e ancora una volta conferma le previsioni più ottimiste sbaragliando il consensus degli analisti. I profitti ammontano a 6 miliardi di dollari, ovvero 6,43$ per azione. Si tratta di un incremento del 71% nel fatturato e del 78% nei profitti rispetto al primo trimestre fiscale del 2010.
I Mac venduti nel corso del quarter sono 4,13 milioni (record storico anche in questo caso) per una crescita del 23% rispetto al trimestre precedente. La parte del leone spetta in ogni caso ai dispositivi iOS: 16,24 milioni di iPhone venduti, 19,45 milioni di iPod (touch compresi) e soprattutto 7,33 milioni di iPad.
Continuano ad emergere nuovi rumor a proposito di quello che sarebbe il secondoiPad prodotto dall’azienda di Cupertino. Come accade ultimamente, la fonte è da attribuire ad un produttore cinese di case per tablet che ha mostrato sul Web le foto di una possibile custodia per iPad 2.
Come potete vedere dall’immagine di apertura, i case in questione presentano ulteriori aperture nella parte laterale che potrebbero essere state realizzate per calzare appositamente con le eventuali nuove porte che presenterà il prossimo iPad. I case sono realizzati in silicone e sono leggermente diversi da quelli che erano apparsi al CES un paio di settimane fa.
In queste ore circola un rumor piuttosto “fantasioso” diffuso dai ragazzi di Three Guys and a Podcast. Tenetevi forte, perchè è una notizia bomba, secondo quanto riportato infatti Apple sarebbe al lavoro per fondere iTunes e Safari in un solo prodotto.
Questa mossa farebbe parte del piano di rilancio di Safari, il browser infatti non ha ancora superato la quota di diffusione del 5% a livello mondiale e la fusione con iTunes dovrebbe servire proprio a far guadagnare terreno al software di navigazione. Addirittura Apple dovrebbe annunciare questa clamorosa novità nel corso dell’evento autunnale dedicato ad iPhone ed iPod.
Secondo le solite fonti ben informate e ovviamente anonime di HardMac, Apple sarebbe intenzionata a continuare il processo iniziato con la dismissione di Xserve interrompendo il supporto di Final Cut Server e Xsan.
In Mac OS X 10.6.6 sono state introdotte alcune leggere modifiche al comportamento di Assistente Boot Camp, il tool che consente l’installazione dei sistemi operativi di Redmond in partizioni dedicate sui nostri Mac.
La domanda che mi sono sentito rivolgere più spesso, ieri, dopo l’ufficializzazione del nuovo periodo di congedo per malattia di Steve Jobs non è nuova: “Apple avrà ancora successo quando Steve Jobs non ricoprirà più un ruolo di primo piano dell’azienda?”. E la vecchia storia della successione, che si ripropone anche in queste ore come un deja vu un po’ particolare, di cui è facile individuare l’origine: si parlava dello stesso identico problema nel 2009 e ancor prima nel 2004, quando a Jobs fu diagnosticato un tumore al pancreas. In entrambi i casi fu Tim Cook a fare le sue veci in quelle che vengono definite “day to day operations”.
In tanti, compreso Massimo Mantellini nel suo blog sul Post, sostengono che nessuno può davvero fornire una risposta a questa vexata quaestio. Beh, in realtà non è del tutto vero. Una risposta a questa domanda l’aveva fornita lo stesso Steve Jobs tre anni fa. Gliela aveva rivolta Fortune.
E’ prevista per quest’oggi la consueta conference call per l’annuncio dei risultati fiscali trimestrali. Come sempre in questi casi è possibile ascoltare la chiamata in teleconferenza direttamente dal web. Lo streaming è disponibile in questa pagina e inizierà alle 14:00 PST (le 23:00 in Italia).
Ci sono grandi aspettative per i risultati fiscali di questo trimestre perché con ogni probabilità Apple batterà qualsiasi record stabilito in passato, grazie alle ottime vendite dei Mac e soprattutto dei dispositivi iOS che hanno fatto la parte del leone, iPad in testa, sotto gli alberi di Natale di mezzo mondo.
Impossibile però scacciare l’ombra dell’assenza per malattia di Steve Jobs, che ieri il CEO ha ufficializzato con un lettera a tutti i dipendenti Apple. La questione, per quanto avrà senza dubbio un influenza pesante sull’andamento del titolo nella seduta odierna a Wall Street, con ogni probabilità non sarà oggetto di discussione durante la chiamata.
Torniamo a parlare del The Daily, il primo quotidianodigitale dedicato esclusivamente ad iPad (almeno inizialmente) realizzato da una collaborazione tra Apple e News Corp., l’azienda amministrata da RupertMurdoch.
Il lancio del quotidiano era previsto per questa settimana ma, a causa di problemi non confermati ufficialmente, bisognerà attendere ancora qualche settimana. In base a quanto vi avevamo riportato, infatti, il ritardo potrebbe essere legato ad un imprevisto relativo al servizio di sottoscrizione che potrebbe essere introdotto dall’azienda di Cupertino per supportare e facilitare la diffusione di abbonamenti ai contenuti editoriali digitali.
Con una mail indirizzata ai dipendenti e successivamente fornita da Apple ai media, Steve Jobs ha comunicato di aver richiesto un nuovo periodo di assenza per malattia dopo quello che lo ha tenuto lontano dall’azienda nella primavera del 2008 e durante il quale l’iCEO aveva subito un trapianto di fegato.
Nella sua missiva Jobs non rivela nulla della sua attuale condizione e anzi chiede che la privacy sua e della sua famiglia venga rispettata. Nessuna data di rientro previsto è stata svelata. L’iCEO fa solamente sapere che anche in questa fase di assenza continuerà a prendere decisioni strategiche per l’azienda mentre la gestione delle operazioni quotidiane verranno affidata al COO Tim Cook.
La rubrica più amata/odiata di TheAppleLounge è giunta alla 30a puntata. Chi lo avesse mai potuto aver pensato che avressimo trovate così tante castronerie linguistiche nei meandri di Mac OS X?
Fra commentatori divertiti dagli strafalcioni Apple, segnalazioni di stramberie linguistiche sempre nuove e lettori indignati per la nostra pretesa di voler fare i professorini d’itagliàno, c’è anche chi ci segnala a più riprese che una buona parte degli errori che abbiamo scoperto in passato sono stati corretti. Forse ai piani alti qualcuno ci legge? Lasciateci illudere che sia così.
Oggi c’è di più: per celebrare il 30° appuntamento con l’itagliàno abbiamo deciso regalare a 3 di voi due applicazioni per iPhone in tema con il topic di questa rubrica: Dizionario d’Italiano e Coniugazione verbi italiani, gentilmente offerte dalla Sviluppo4Mobile. Continuate a leggere per scoprire come vincerle.
Che Itagliàno di Apple sarebbe senza strafalcioni? Ce li abbiamo, non temete. Il primo lo vedete qui sopra. Ce lo segnala RikyTres, che lo ha scovato in quel crogiuolo di traduzioni impossibili che è la sezione di noleggio e vendita film su iTunes Italia.
Appassionati di videogiochi, gioite, perchè il bellissimo Braid è arrivato su Mac App Store ad un prezzo irresistibile. Il capolavoro di Jonathan Blow è disponibile al prezzo bomba di 3.99 euro, una cifra irrisoria per un capolavoro di questo genere, uno dei migliori titoli indie di sempre.
Ad una prima occhiata Braid può sembrare un platform preistorico, ma non lasciatevi trarre in inganno dalla grafica soft, perchè Braid non è un gioco per bambini ma anzi, è pensato per i palati fini, perfetto per tutti coloro che hanno passato l’infanzia con i platform 2D per AMIGA e Super Nintendo.
Movimenti strategici all’orizzonte, in questo inizio d’anno, nel settore dei produttori italiani di accessori per iDevice. Guido Falck, co-fondatore di hi-Fun, ha acquisito una parte delle quote societarie di LipsiaSHOP, startup del gruppo Lipsia che si occupa di e-commerce e marketing online. Il socio di maggioranza della società rimane Stefano Ramponi, fondatore di LipsiaSOFT, ma con questo accordo Guido Falck prende di fatto il controllo operativo del brand di punta del gruppo, ovvero Mela.Skin. E non è tutto, perché per il 2011 Falck è stato chiamato anche alla guida di Aiino, storico marchio di accessori per la Mela del gruppo Results S.P.A..
L’accordo con il gruppo Lipsia, firmato a fine 2010, suggella ufficialmente una collaborazione professionale di lunga data. LipsiaSHOP gestisce già la sezione e-commerce del sito di hi-Fun mentre altra importante presenza online del gruppo è GadgetVivo, Web Store multi-brand che ha da sempre dedicato ampio spazio ai marchi che fanno riferimento a Guido Falck, ovvero hi-Fun e VaVeliero.
E proprio con Guido abbiamo fatto due chiacchiere per capire che cosa comporteranno queste partecipazioni societarie e quali sono i progetti per il futuro di questo piccolo “potentato italiano” della produzione di accessori per prodotti Apple.
TAL – Ciao Guido, partiamo subito dalle origini. Che cosa ti ha spinto a co-fondare hi-Fun prima e VaVeliero poi? GF – A 26 anni ero arrivato ad un’età in cui si comincia ad avere un po’ di paura per il proprio futuro, Avevo però capito di me stesso che non avrei potuto per carattere adeguarmi ad uno stile normale di lavoro. Sarei stato un pessimo dipendente, sono sempre stato troppo testardo e indisciplinato e troppo convinto delle mie idee. Quindi avevo poca scelta dovevo per forza inventarmi qualcosa.
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