Quick Look: l’iPhone ti dà una mano

Questa “custodia” per iPhone 4 viene, manco a dirlo, dal Giappone ed è semplicemente inquietante. Soprattutto nella versione “mano di bambina” che potete vedere qui di seguito (dopo il salto). Praticamente una via di mezzo fra un oggetto di scena di “Non aprite quella porta” e uno scherzo di carnevale. Ma a chi vengono certe idee? E soprattutto, chi le approva e decide di commercializzarle?

Lion: Spotlight, l’anteprima con le info sul file e sul percorso

Una delle funzioni di OS X che utilizzo con maggiore frequenza è senza dubbio Spotlight, non solo come strumento di ricerca di file presenti nell’hard disk ma anche come launcher delle applicazioni che utilizzo con minore frequenza e che per questo motivo non tengo fisse nel Dock.
In OS X Lion Spotlight è stato ulteriormente migliorato rispetto alle versioni precedenti ed è stato integrato con Quick Look. Un’accoppiata che migliora e velocizza drasticamente la ricerca dei contenuti. Di seguito vediamo alcune peculiarità di questa integrazione.

Push Pop Press finisce tra le grinfie di Facebook

Pushpoppress

Notizia amara per tutti quelli che speravano, finalmente, nell’arrivo di prodotti editoriali validi per il proprio iPad. Ricordate i ragazzi di Push Pop Press, il talentuoso team dietro al libro interattivo Our Choice? Bene, mettiamoci pure una pietra sopra. Kimon e Mike, ex ingegneri Apple e fondatori del progetto, insieme al loro team, sono stati acquisiti da quel nerd, afflitto da deliri di onnipotenza, che è Zuckerberg.

Non si sa bene né come né perché, ma Facebook si è mangiato Push Pop Press. Chi sta già pensando ad un Flipboard made in Facebook alzi la mano.

Guerra dei brevetti: Google accusa Microsoft, Apple e Oracle, tutte unite contro Android

Sul blog ufficiale di Google è comparso ieri un articolo a firma David Drummond, Vice Presidente Senior di Google e capo dell’ufficio legale di Cupertino, in cui l’alto dirigente accusa Apple, Microsoft e Oracle di voler “soffocare” Android con una serie di cause per violazione della proprietà intellettuale. Lo “sfogo” dell’avvocato capo di Google ricalca quello di Eric Schmidt, che qualche giorno fa accusava le aziende concorrenti di voler vincere nei tribunali invece che sul mercato con l’innovazione, ma va oltre e denuncia “una campagna organizzata contro Microsoft da Android, Oracle, Apple e altre compagnie, condotta attraverso brevetti di scarso valore”.
Quei brevetti di scarso valore sono quelli delle aste Novell e, soprattutto, Nortel, che un consorzio formato dalle aziende accusate da Google ha acquistato con un’offerta vincente superiore ai 4 miliardi di dollari. Brevetti senza valore per cui Google era arrivata ad offrire 3,14 miliardi di dollari.

Apple alla ricerca del nuovo responsabile retail in tutto il mondo

Durante il mese di giugno abbiamo saputo che il Vice Presidente responsabile del settore Retail di Apple, Ron Johnson, lascerà il suo incarico a partire dal 1° novembre per iniziare una nuova esperienza come CEO di J.C. Penney, famosa catena statunitense di grandi magazzini.

Apple perderà sicuramente una figura importante per il suo successo nella vendita al dettaglio dell’ultimo decennio. Johnson, infatti, è stato uno degli artefici del concetto di Apple Store (a partire dal 2000, quando è stato assunto) e della realizzazione di oltre trecento punti vendita in tutto il mondo. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, al fine di migliorare le possibilità di trovare l’uomo giusto, Apple avrebbe esteso la ricerca in tutto il globo affidandosi ad un’azienda esterna specializzata.

Apple arricchisce il Fondo Permanente dell’Alaska

Nella classifica delle maggiori aziende U.S.A. per capitalizzazione di mercato, Apple occupa saldamente il secondo posto. In prima posizione c’è il gigante del “vecchio” settore petrolifero Exxon Mobil, che fra le (tante) altre cose è anche proprietario dell’oleodotto che corre da Valdez a Prudhoe Bay attraversando tutta l’Alaska.
Quando l’oleodotto fu costruito, nel 1976, fu istituito un fondo di risparmio permanente che servisse per gestirne i proventi e distribuirne gli utili negli anni a venire a tutti gli abitanti dell’Alaska.
Il Fondo Permanente nei giorni scorsi ha pubblicato i risultati per l’ultimo anno fiscale. Il valore giugno 2011, 40,1 miliardi di dollari, è il più alto mai raggiunto, grazie soprattutto agli investimenti azionari da parte dei gestori del fondo. Il titolo del portfolio che ha “performato” meglio di tutti? AAPL.

Apple Vs Samsung: l’ITC accoglie la richiesta di Cupertino

L’ITC ha accettato la richiesta di Apple e avvierà un indagine per stabilire se effettivamente Samsung ha copiato i dispositivi, le interfacce e il packaging di iPhone e di iPad con i propri prodotti concorrenti, come sostenuto nella denuncia che Apple ha depositato lo scorso 5 luglio.
Lo scopo della richiesta di Apple, come sempre quando c’è di mezzo l’International Trade Commission, è il blocco delle importazioni dei dispositivi Samsung negli States. Tuttavia nella maggior parte dei casi un accordo economico viene raggiunto prima che vi sia una sentenza formale. Anche questo sarà un caso un caso che finirà con una stretta di mano e un corposo passaggio di denaro extra-giudiziale?

Steve Jobs continua ad amministrare nonostante la sua assenza

Sono passati ormai più di sei mesi da quando Steve Jobs ha lasciato il day-to-day management di Apple (ovvero le operazioni giornaliere che svolge un amministratore delegato) per occuparsi di un problema ben più importante, ovvero la sua salute. Nonostante la sua assenza fisica, tuttavia, l’iCEO continua ad influenzare le scelte strategiche più importanti della sua azienda.

Quella che si appresta ad essere la più lunga delle sue tre assenze per malattia non impedisce ad un uomo di straordinaria passione di partecipare attivamente alla direzione dell’azienda che è specchio della sua anima. Continua a suggerire, a fare domande e a interrogarsi sul futuro di un’azienda che sembra essere sempre di più pronta per l’era del dopo-Steve.

iCloud, il video-tour

Ieri Apple ha aperto le porte di iCloud agli sviluppatori, che già hanno la possibilità di testarne l’integrazione con iOS 5, iWork per iOS e iPhoto per Mac. Il servizio, basato come MobileMe sul framework Javascript Open Source SproutCore, si è dunque rivelato in tutta la sua impalpabile concretezza “on the cloud”.
La somiglianza fra le applicazioni online di iCloud e le analoghe app di iOS è pressoché totale. L’iOS-izzazione di OS X Lion è niente confronto alla iOS-izzazione del successore di MobileMe. Le icone delle applicazioni sono praticamente le stesse che troviamo su iPad e iPhone e addirittura i pop-up di notifica sono esattamente identici a quelli che compaiono su iOS. Sarà interessante notare se in futuro questi particolari seguiranno l’evoluzione grafica dell’interfaccia dei dispositivi mobili di Apple. Intanto per avere un’idea di come funziona la nuova piattaforma online, ecco un video-tour realizzato dall’utente YouTube “Helpful Mac Tips”. Filmato a seguire.

Lion: Finder, informazioni sulle cartelle e sul percorso

Mac OS X Lion Tips - trucchi

Alcune delle critiche rivolte a OS X Lion che capita di leggere in questi giorni sul Web riguardano l’eccessiva iOS-izzazione e dunque semplificazione di alcuni aspetti del sistema operativo. In alcuni casi non possiamo che concordare, non a caso vi abbiamo spiegato come restituire a Rubrica e Indirizzi e iCal un look più minimale. In altre occasioni finiscono nel calderone delle critiche anche tutte quelle impostazioni di default che in realtà sono reversibili con estrema semplicità, senza neppure ricorrere all’utilizzo di un comando da dare in pasto al Terminale.
E’ il caso ad esempio di tutti quegli aspetti che sembrano improvvisamente scomparsi e la cui riattivazione, per quanto banale, non è poi così immediata. Il nostro lettore Gabro, ad esempio, ci ha chiesto su Twitter che fine abbiano fatto le informazioni sulle cartelle che in Snow Leopard occupavano la parte basse della finestra del Finder.

Skype per iPad finalmente disponibile

Dopo un tentennamento iniziale che ha visto l’applicazione comparire prematuramente su App Store per poi sparire dopo poco, Skype per iPad è finalmente disponibile per il download.
L’attesa degli utenti è stata ben ripagata, dato che ad un primo sguardo questa versione di Skype per il tablet di Cupertino dà l’impressione di essere ben fatta e soprattutto già rifinita in questa versione 1.0.
L’app si scarica gratuitamente da App Store ed è compatibile con entrambi i modelli di iPad, anche se per effettuare una videochiamata è necessario disporre di un iPad 2.

Apple ha acquisito C3 Technologies per le mappe 3D?

Un grande punto di domanda, visto che si sa soltanto che l’azienda svedese C3 Technologies è stata acquisita da qualcuno durante il mese di luglio. Saab AB, infatti, ha annunciato il mese scorso di aver ceduto il 57,8% delle azioni (e quindi la quota di maggioranza dell’azienda) per 150 milioni di dollari.

Nel frattempo il sito Web di C3 è stato oscurato, sebbene sia possibile ancora sfogliare qualche pagina attraverso la copia cache di Google. Come riporta Nyteknik.se, sito Web svedese specializzato nel mondo dell’IT, l’unica informazione pubblica è che il compratore non è svedese.

iCloud Beta, i messaggi di errore

Qualche ora fa Apple ha messo online la versione beta di iCloud e iWork, accessibile soltanto agli sviluppatori. Come sempre succede in questi casi, è bastato pochissimo perché online comparissero i primi screenshot delle funzionalità del nuovo servizio. Un’utente del forum di MacRumors ha notato, fra le altre cose, che le pagine di errore di iCloud sono caratterizzate da un personaggio nuvoletta declinato in varie forme e fogge a seconda del tipo di errore riscontrato. C’è la geek-nuvola quando viene richiesto di attivare Javascript, una nuvola con lente d’ingrandimento e faccia sorpresa per la 404, una nuvoletta che mangia un biscotto se ci sono da attivare i cookie e infine una nuvoletta triste quando il browser utilizzato è quello della concorrenza, Google Chrome, ufficialmente non supportato. Che dite, vi piacciono o era meglio la vecchia schermata in tante lingue diverse di MobileMe? Immagini a seguire.

Safari in crescita, WebKit segue Microsoft Internet Explorer

Secondo una recente analisi circa la diffusione dei Web browser condotta da Net Application il browser di Apple, Safari, ha raggiunto e superato la soglia dell’8% di share, raggiungendo l’8,05%. Un risultato molto importante per l’azienda di Cupertino ma anche per Google, visto che il framework WebKit (realizzato da Apple stessa e utilizzato anche da Chrome) rappresenta ora la seconda potenza nel mondo dei browser alle spalle dell’irremovibile Internet Explorer (dopo aver superato di un soffio Firefox).

Sull’onda delle vendite di iPad e iPhone, di conseguenza, anche il browser realizzato da Apple sta vivendo un momento di forte diffusione; basti pensare che negli ultimi due anni Safari è riuscito a raddoppiare il suo share, passando dal 4,07% all’attuale 8,05%. La crescita di Chrome è stata ancora più evidente, visto che dal 2,84% ora detiene il 13,45%.

Lion: cambiare l’aspetto di Rubrica Indirizzi

Mac OS X Lion Tips - trucchi

Rubrica Indirizzi, assieme ad iCal, è l’applicazione integrata di OS X Lion che più di tutte ha ereditato l’aspetto della sua controparte per iOS. A qualcuno questo potrà far piacere, ad altri un po’ meno. Dalla mia dico che per quanto indispensabile, Rubrica Indirizzi non è mai stato un programma da prendere ad esempio quanto a bellezza, ma non nego che la precedente versione non skeuomorfica mi piaceva di più.
Per fortuna riportare la Rubrica Indirizzi alla decenza riconquistando un po’ di quel sano minimalismo grafico cui Apple ci aveva abituato in passato non è un’impresa complicata. Vediamo insieme come fare.

Condé Nast rivela: The New Yorker per iPad è un successo

Condé Nast ha svelato al New York Times i primi risultati dell’esperimento iPad, ovvero la digitalizzazione di alcuni dei titoli di punta dell’editore in una versione appositamente realizzata per il tablet di Cupertino e l’adozione del sistema delle in-app subscription imposto da Apple.
L’esperimento, per quanto sia ancora nelle fasi iniziali, è un successo. E sorpresa: il vero campione in termini di numero di abbonati è il New Yorker, vale a dire la più classica, meno “giovane” e meno multimediale fra le riviste digitali di Condé Nast disponibili su iPad. Pare proprio che tanti utenti iPad vogliano fare una cosa molto semplice: leggere ottimi testi.

iPhone 5: in vendita a fine ottobre?


Continuano a susseguirsi i rumors e le indiscrezioni riguardo la data di lancio di iPhone 5. Il nuovo smartphone di Cupertino è atteso per questo autunno, e sarà verosimilmente presentato al pubblico insieme alla release ufficiale di iOS 5 e di iCloud, il nuovo servizio gratuito di cloud computing che Apple offrirà ai suoi clienti entro la fine dell’anno. Da alcune settimane si parla di settembre come del mese previsto da Cupertino per l’arrivo sugli scaffali del dispositivo (addirittura con una presentazione entro la fine di agosto). John Paczkowski di AllThingsD, però, pubblica le indiscrezioni di un suo informatore secondo cui iPhone 5 dovrebbe vedere la luce solo il prossimo ottobre.

Adobe lancia Edge, tool di editing HTML5

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di Hype, un editor HTML5 disponibile su Mac App Store che rende semplice la creazione di animazioni Flash-free, compatibili al massimo con tutti i browser basati su WebKit. Ora anche il gigante Adobe entra in gioco con il lancio di Edge 1.0, un nuovo tool per i creativi del Web finalizzato proprio alla produzione di contenuti in HTML5. Non lasciatevi sorprendere: per quanto schierata a strenua difesa dell’utilizzo di Flash e principale oppositrice della visione di Steve Jobs (secondo cui Flash è morto e sepolto), Adobe è una software house che sa ancora interpretare le tendenze del mercato e ha capito che se non si fosse sbrigata ad offrire qualcosa di valido in questo settore in rapida ascesa certamente ci avrebbe pensato qualcun altro.