Un caricabatterie esterno vale l’altro? Non proprio. I fattori discriminanti fra un modello e l’altro sono importanti per scegliere il “battery pack” giusto.

Almost Impossible! è nato senza molti preamboli, senza anticipazioni o campagne pre-lancio, ma in molti lo hanno subito notato. Dotato di una grafica semplice, ma curata, musica ed effetti sonori ben calibrati e un gameplay che dà assuefazione. Sarà il “prossimo Angry Birds”?
Parallels Desktop 11 per Mac, ultimo aggiornamento del noto software di virtualizzazione per OS X, guadagna il supporto a Windows 10 e OS X El Capitan ed introduce numerose ottimizzazioni, garantendo migliori prestazioni e autonomia.
Se siete alla costante ricerca di ispirazione e concentrazione per la stesura di documenti sul vostro Mac, prendete in considerazione Typed: interfaccia minimale e sottofondo sonoro zen aumenteranno la vostra produttività.
Un caricabatterie esterno vale l’altro? Non proprio. I fattori discriminanti fra un modello e l’altro sono importanti per scegliere il “battery pack” giusto.

CleanMyMac 3 è un’app profondamente ripensata nei contenuti e nella struttura, che permette di effettuare operazioni di pulizia intelligente sul Mac ed eseguire riparazione di permessi e dischi, script di manutenzione e molto altro, sullo sfondo di una nuova grafica in pieno stile OS X Yosemite.
Vale la pena spendere il prezzo richiesto da Apple per un nuovo cavo Lightning-USB? Su Amazon abbondano le offerte di cavi compatibili che, alla fine dei conti, non hanno molto da invidiare agli originali, con un vantaggio non da poco: costano la metà.
Nel corso della recensione dei 3 widget Swift Note, Just Calendar e Convertos, avevamo evidenziato la mancanza della conversione di valuta in quest’ultimo, azzardando l’ipotesi che lo sviluppatore fosse al lavoro su un’app stand-alone in grado di convertire le valute direttamente dal Centro Notifiche di OS X Yosemite. Oggi quest’app ha un nome e corrisponde a Currencier.
Currencier è un’app-widget molto semplice. L’app principale consente di stabilire il formato di visualizzazione delle varie monete, potendo scegliere tra la sigla della valuta e il nome esteso della stessa (Es: USD, anziché U.S. Dollar).
Tra le novità di OS X Yosemite i widget per Centro Notifiche sono stati forse quella meno pubblicizzata. Proprio per questo forse gli sviluppatori non ne hanno ancora capito a pieno le potenzialità e la rosa di widget a disposizione su Mac App Store è ancora limitata.
Peccato, perché con qualche widget costruito adhoc sarebbe stato possibile fin dal momento del lancio di OS X Yosemite dire addio alla Dashboard.
La pouch per iPhone 6 Nuevue è l’evoluzione di un concetto nato già per iPhone 5 e iPhone 5s. La custodia è rivestita internamente di un layer di microfibra che pulisce lo schermo e il retro del dispositivo ogni volta che l’iPhone vi viene riposto. Non è solo il movimento sulle fibre a garantire la pulizia, però. Sul panno sono presenti particelle di argento che operano una funzione disinfettante.
iPhone è ormai entrato a pieno titolo nella quotidianità. Siri ne fa un ottimo alleato anche nel traffico, garantendone un utilizzo più sicuro grazie alla modalità hands-free.
Quello che manca è tuttavia un supporto ufficiale Apple per utilizzare tale dispositivo come navigatore. Abbiamo avuto di modo di testare in questi giorni il kit di supporto Brodit per iPhone 6, costituito da 3 elementi fondamentali: ProClip, MoveClip e Holder.
Se come me siete tra i possessori delle lampadine Philips Hue, sarete probabilmente un po’ arrabbiati, soprattutto se possedete un iPhone 6. A più di un mese dalla commercializzazione dei nuovi iPhone, infatti, l’app ufficiale per la gestione delle lampadine non si è ancora adeguata alla risoluzione di questi ultimi, il che soprattutto su iPhone 6 Plus lascia molto a desiderare.
Da poco è arrivato il mio nuovo iPhone 6 64GB silver. Il vecchio iPhone 5 32GB faceva ancora la sua degna figura e i “vestiti” che lo proteggevano (cover e visore) lo hanno mantenuto pressoché intatto! L’essere intatto (con in più alimentatore, cavo di ricaricare e cuffie ancora sigillati) mi ha permesso di cederlo facilmente. Questo è stato il primo dei motivi per cui sono passato ad iPhone 6. Gli altri motivi… Bhé! Un Touch ID fa sempre comodo. Apple Pay (o Pay che scriver si voglia) che spero arrivi in Italia quanto prima. L’AppleCare dell’iPhone 5 stava per scadere (il 5 era garantito da Apple fino alla fine di novembre) e volevo provare l’emozione della sicurezza totale con AppleCare+. Avevo anche una bella somma in buoni Apple da consumare quindi non ho potuto non ordinare.
E qui il dilemma. Lo ordino! Ma come lo vesto? E soprattutto, lo vesto? Con AppleCare+ auto-enroll (vuol dire acquistata contestualmente al telefono sull’Apple Store Online) non ci sarebbe chissà quale motivo. Lo rompo? Pago € 69,00 ed ecco un nuovo iPhone 6. L’idea di avere un iPhone 6 però graffiato o ammaccato (per così poco non viene cambiato con AppleCare+) non mi ha solleticato molto, così sono passato alla ricerca di una cover che non rovinasse le linee del telefono di Apple.
Parallels Desktop 10 per Mac è stato rilasciato poco più di un mese fa da Parallels, azienda attiva nel campo della virtualizzazione, e porta il pieno supporto a OS X Yosemite e a Windows 10 Technical Preview.
Il computer è uno dei dispositivi più personali in assoluto, assieme a smartphone e tablet, tanto è vero che si parla di esso come personal computer. L’uso che ciascuno di noi fa dei dispositivi elettronici è estremamente variegato e può avvenire che per esigenze lavorative, di studio o per finalità ludiche si abbia la necessità di eseguire Windows (o un qualsiasi altro sistema operativo) su Mac.
Dopo circa 20 giorni di utilizzo, provo a tirare le somme del mio rapporto col padellone (qualcuno lo chiama ironicamente iPhone 6 Plus). Il correttore automatico mi sostituisce “padellone” con “padrone”, ma voglio fare presente che il padrone sono io. È troppo grande? Strappa i capelli? Si piega? Bastano due mani per utilizzarlo? Possiamo usarlo per farci due uova? Vediamo.
Le due custodie sono l’evoluzione di una linea che Puro aveva già inaugurato con iPhone 5 e 5s e la cui presentazione ufficiale avviene proprio in questi giorni, assieme alle nuove proposte per iPad Air 2 e iPad mini 3, alla fiera di Honk Kong. Puro è presente all’evento asiatico con uno stand dedicato fino a domani, 21 ottobre, e presenta inoltre alcune nuove proposte per dispositivi Android.

Vestiamo il padellone! Scegliere una custodia per il nuovo phablet Apple non è così semplice
Forse ricorderete le “Tile“: si tratta di un progetto ambizioso partito più di un anno dalla mente di alcuni ingegnosi americani su Kickstarter, il famoso sito di crowdfunding, raccogliendo oltre 450 mila dollari di gran lunga superiori a quelli richiesti per entrare in produzione. La Tile è una sorta di elegante piastrina bianca che tramite l’omonima app per iPhone ci permette di sapere sempre dove si trovano i nostri oggetti più cari (borse, portafogli, mazzi di chiavi, telecomandi, ecc). Grazie alla Tile perdere questi oggetti dovrebbe essere impossibile e l’app ci permetterà di ritrovare con facilità oggetti dimenticati e finiti chissà dove…
Trovare i giusti auricolari, si sa, è cosa difficile a meno che non si possa spendere una cifra spropositata. Quelli in dotazione con l’iPhone sono davvero fantastici se si considera il loro prezzo, ma non sono il massimo se ci si trova in ambienti rumorosi (e.g. metropolitana). Per “annullare” il rumore è necessario alzare il volume al massimo con tutte le conseguenze che ne possono derivare per l’udito.

L’altra soluzione sono gli auricolari con cancellazione del rumore. In attesa che Apple ne inventi un modello “alla Apple” ci si deve accontentare di auricolari in-ear con scomodi pacchi batterie e processori che si occupano della cancellazione del rumore. Tra l’altro estremamente costosi. Una soluzione per isolarsi da rumore possono essere comunque anche gli auricolari in-ear senza noise cancelling e ne abbiamo scovati alcuni dal rapporto qualità-prezzo davvero interessante, i moshi mythro.
Il prossimo 9 settembre sapremo cosa ci ha riservato Apple anche se, molto probabilmente, non ci saranno grandi novità per quanto riguarda l’iPhone di cui si sa ormai tutto o quasi. Le uniche speranze di vedere tra qualche giorno una vera novità sono da riporre nell’iWatch.

Sia per il primo che per il secondo le speculazioni riguardo a un resistentissimo display in zaffiro tengono banco tuttora e solo tra qualche giorno sapremo davvero la verità. Nel frattempo, come proteggere il display del proprio telefono melato? Semplice! Con un moshi iVisor Glass.
Con l’arrivo delle tanto attese ferie estive, con le sue immancabili gite al mare o in montagna, ho ritenuto opportuno andare a cercare una nuova custodia per il mio iPhone. Qualcosa che potesse essere al tempo stesso protettivo e piacevole alla vista e al tatto.

Escluse a priori le custodie “da guerra” anti tutto perché non compatibili con il mio senso estetico, mi son avventurato nel labirinto delle numerose offerte presenti sul mercato finché la mia attenzione non è stata catturata dalla custodia SenseCover di moshi.
I più assidui lettori ricorderanno quando qualche mese fa spiegavamo come attivare l’AppleCare+ per iPhone, iPad o iPod successivamente all’acquisto di uno di questi ultimi. L’operazione, semplicissima, presentava solo una pecca e cioè quella di dover fornire numero di carta di credito, intestatario della stessa, scadenza e CVV2 all’operatore telefonico in forza alla Mela.

Da Apple, ovviamente, ci si sarebbe aspettati qualcosa di più sicuro. Per quanto la Mela si sia mostrata nel tempo un’azienda affidabile, il fattore umano è sempre da tenere in conto. Chi assicura infatti che non ci sia una “mela marcia” pronta a usare i nostri dati della carta di credito? Ecco, quindi, che Apple ha ideato un nuovo, semplice e sicuro sistema di pagamento.
Launchbar 6 è un’app per OS X sviluppata da Obdev, società famosa per il software Little Snitch, che permette di ricercare file e cartelle, app, promemoria, contatti ed eventi, oltre ad avviare veri e propri workflow grazie al supporto a AppleScript, JavaScript, Ruby, Python, PHP.
Al pari di software analoghi come Alfred 2, Launchbar 6 è strutturato attorno ad una barra di ricerca, concepita come una sorta di omnibox globale, in grado di ricercare i file sul proprio computer e in iCloud, la quale potrà essere richiamata mediante una scorciatoia da tastiera (⌘+spazio di default).
L’app per OS X Trickster 2 viene in soccorso di chi fa largo uso del proprio Mac per la gestione e la modifica di molti documenti e file e non riesce mai a recuperarli a colpo d’occhio in quanto dispersi nei meandri delle proprie cartelle.
Il punto di forza, nonché principio fondante, di quest’app è una gestione combinata e potenziata dei file recenti. Lavorando su un documento di testo, modificando una foto o guardando un video infatti il nostro Mac aggiunge questi file – e le relative cartelle – all’interno degli elementi recenti, rendendoli tuttavia disponibili solo nelle singole app o al massimo in cartelle smart o disposizioni “per data di ultima modifica”.