Tutti ormai conosciamo AirDrop, una delle novità introdotte da OS X Lion, che consente il trasferimento wireless di file tra due Mac. Ma se tutti lo conosciamo, non tutti ne possiamo usufruire perché è destinato ai soli modelli più recenti (questa la lista ufficiale di Apple).
Ma è proprio vero? Vediamo insieme come con due semplici comandi da Terminale, possiamo abilitare AirDrop su qualsiasi Mac su cui sia installato ovviamente Lion.
È tempo di leak per Apple. Che siano volontari o meno. Solo due giorni fa Apple si è lasciata scappare delle mail di invito per iCloud. Oggi scopriamo che nell’ultima release di iTunes è stato scoperto un chiaro riferimento ad iPhone4S. Il termine compare nel file .plist in cui vengono elencati i dispositivi compatibili con la release, e lo screenshot che vedete qua sopra è stato scattato da 9to5mac.
All’interno di iTunes sono presenti anche le icone per la versione bianca e nera di questo iPhone4S, ed entrambe sono praticamente identiche all’iPhone4CDMA che Apple ha lanciato lo scorso febbraio sulla rete di Verizon. Dopo la scoperta del leak, Apple si è affrettata a ritirare la beta di iTunes, ma MacRumors sostiene che un simile riferimento ad un nuovo dispositivo era già contenuto nella beta di fine agosto.
Psychonauts, il folle platform di Tim Schafer (papà, tra gli altri di Monkey Island e Grim Fandango) è ora disponibile sul Mac App Store, ad un prezzo piuttosto contenuto, meno di dieci euro.
Si tratta di una buona occasione per riscoprire questo titolo all’epoca sottovalutato, oggi Psychonauts è considerato un cult e sono in molti a chiedere a Schafer di realizzare un seguito.
In un brevetto pubblicato il 29 settembre dall’Ufficio Brevetti statunitense si può vedere che Apple è intenzionata a produrre un disco di tipo ibrido (con parti tradizionali in movimento e parti di memoria flash) in proprio.
iTunesMatch è uno dei servizi annunciati durante il keynote di giugno della WWDC. Farà parte dell’offerta iCloud, e al costo di 25 dollari l’anno (il prezzo in dollari è l’unico che sia stato attualmente annunciato) sarà possibile ottenere per la propria libreria di iTunes, fino ad un massimo di 25 000 brani, i privilegi della musica acquistata tramite iTunesStore anche per canzoni rippate da CD originali. Questo significa che se avete un CD, e lo avete rippato in iTunes, e avete iTunesMatch, potrete scaricare i brani di quel disco da qualsiasi dispositivo collegato al vostro account. Esattamente come succederebbe se aveste acquistato quella musica da Apple. La buona notizia? Sembra che gli avvocati di Apple stiano lavorando alacremente per ottenere l’ok delle etichette discografiche per il lancio di iTunesMatch anche in Europa già da martedì prossimo.
Qualche testa cadrà a Cupertino dopo questo errore. Nelle scorse ore alcuni utenti hanno cominciato a ricevere mail di benvenuto in iCloud senza poter accedere al servizio e soprattutto senza che questi utenti fossero sviluppatori. Un lettore di AppleInsider ha inviato al sito uno screenshot della mail, in cui Apple lo invita a seguire un link per scoprire come impostare iCloud. Il link, almeno al momento, rimanda ad apple.com/icloud/setup, dove non è ancora presente una pagina web.
Jan-Michael Cart è noto per avere già cercato più volte di prevedere le nuovi funzioni “segrete” di iOS 5 e per averle messe in video attraverso interessanti mockup. Ora lo stesso Cart, in collaborazione con MacRumors, ha pubblicato un altro dei suoi lavori in cui cerca di immaginarsi la misteriosa funzione Assitant, di cui si sono trovate tracce nelle versioni Beta di iOS5. Assistant dovrebbe sfruttare la tecnologia di Siri (acquisita da Apple) e una collaborazione con Nuance già assodata grazie alle nuove voci di OS X Lion, per portare il riconoscimento come funzione del sistema operativo nel prossimo smartphone di Cupertino (e non solo).
Dopo il comunicato del Gruppo Mondadori, ce ne arriva uno nuovo dalla RCS Libri, vale a dire il gruppo che comprende Rizzoli, Bompiani, Fabbri, ed altri, che vanno ad aggiungere altri 1000 libri ai 2000 già dichiarati da Mondadori.
Grande fermento su iBooks nei giorni immediatamente precedenti alla presentazione del nuovo iPhone (che ci sia un nesso? Improbabile, ma chissà).
Due giorni fa vi abbiamo parlato dell’apertura (finalmente!) di un vero e proprio iBookstore in Italia. Era ancora piuttosto spoglio, solo 17 libri disponibili all’acquisto, e ci chiedevamo quando ne sarebbero arrivati altri e soprattutto se questi accordi con gli editori fossero finalmente chiusi.
È bastato aspettare poche decine di minuti per vedere il numero dei libri crescere a vista d’occhio. La conferma ci è poi arrivata oggi in un comunicato stampa di Mondadori, nel quale ci notifica la disponibilità su iBookstore di 2000 libri digitali pubblicati dal Gruppo Mondadori. Nel momento in cui scrivo, il tab “Primo piano” non è stato ancora aggiornato; questo ci fa pensare che la situazione sia ancora “work in progress”, ma dovrebbe mancare davvero poco. Ovviamente Mondadori non è l’unico editore che sta pubblicando su iBookstore, ma è stato il primo ad esprimersi ufficialmente, e a parlare di numeri.
Nome: Pomodoro Categoria: Produttività Prezzo: 3,99€ Voto: 8 Link Mac App Store
Conoscete la Tecnica del Pomodoro? Se la risposta a questo quesito è no allora provo a spiegarvela io: la Tecnica del Pomodoro è un metodo di time management. Scegliete il task da completare, impostate un qualsiasi timer a 25 minuti e lavorate sul task senza distrazioni o interruzioni fino a che il timer non suona. Una volta trascorsi i 25 minuti prendetevi un piccolo break di 5 minuti e poi ricominciate. La 4a pausa dovrò poi essere un po’ più lunga delle precedenti, e così via.
C’è un’applicazione per Mac che potrebbe tornarvi utile nel mettere in pratica questa tecnica. Il suo nome è Pomodoro: un’applicazione tutta italiana caratterizzata da una simpatica icona che richiama il timer da cucina da cui ha preso il nome la suddetta tecnica per il miglioramento della produttività.
Insieme a FIFA 12 per iPhone e iPad (a proposito, avete già letto la recensione di TapPlayer?) Electronic Arts ha rilasciato su App Store anche EA Gamepad, applicazione che trasforma l’iPhone (o l’iPod Touch) in un vero e proprio joypad.
Grazie a EA Gamepad possiamo usare il nostro telefono come controller per la versione iPad di FIFA 12, oltretutto il gioco supporta anche l’uscita TV Out, capite bene che in questo caso avere un joypad “fisico” a disposizione si rivela una manna dal cielo.
Tra le realtà italiane della scena SynthPop – Elettronica spiccano i Babylonia, duo milanese di grande talento che si sta affacciando in questi anni al grande pubblico europeo riscuotendo un ottimo successo. Li abbiamo conosciuti al Moonlight Festival di Rimini dove hanno suonato di spalla allo storico gruppo tedesco And One, ed abbiamo notato l’uso dal vivo di strumenti Apple tra i quali un iPad 2. Per unire l’utile al dilettevole abbiamo pensato di intervistarli, non solo per l’ovvia curiosità nel conoscere l’uso che si può fare in ambito professionale di un iPad (e con quali app), ma anche per proporvi un po’ di buona musica, facendovi ascoltare i lavori di questi ragazzi che siamo certi gradirete.
Iniziamo con il primo video “By My Side“, tratto dal loro ultimo album, nel quale noterete un Commodore 64 come special guest. Vi lasciamo alla loro musica (dopo il salto altri due video) e ovviamente al pezzo forte, la nostra intervista esclusiva. Ringraziamo ancora i Babylonia per avercela concessa e vi consigliamo di leggerla tutta perché molto interessante.
Ve lo ricordate The Daily, il quotidiano per iPad lanciato da News Corp. in pompa magna circa otto mesi fa? Ecco, se ve ne ricordate significa che fate parte di un gruppo di utenti abbastanza ristretto, a giudicare dalla pessima situazione in cui versa la pubblicazione di Rupert Murdoch e soci.
Che l’esperimento non stesse dando i frutti sperati si sapeva già da un po’, ma non c’erano ancora i freddi numeri a confermare la quasi-disfatta. Adesso un investitore pubblicitario ha parlato un po’ più del dovuto e ha rivelato a Bloomberg quale sia la reale diffusione del giornale che avrebbe dovuto rivoluzionare l’editoria giornalistica.
Psystar, il produttore di Mac cloni protagonista di una lunga battaglia legale con Apple, ha perso anche il processo di appello e può ormai dire addio ad ogni lontana speranza (se mai ce ne fosse stato ancora un piccolo barlume) di rientrare sul mercato con i suoi hackintosh. Sono passati 3 anni e mezzo da quell’aprile del 2008, quando Apple denunciò per la prima volta l’azienda per aver immesso sul mercato dei cloni dei computer di Cupertino con il nome di Open Mac (poi mutato in Open Computer).
Sfoderando una narrativa che pescava a piene mani dalla retorica del Davide contro il Golia di turno Psystar provò a rispondere per le rime con una controdenuncia e riuscì a far rimbalzare la causa nei tribunali almeno fino al dicembre 2009. Bei tempi, quando la causa Apple di cui si parlava di più era poco più grave di una lite per il parcheggio e non era ancora scoppiata la guerra termonucleare per la conquista del settore mobile.
Questo ultimo giorno di settembre riserva una gradita sorpresa a tutti gli appassionati di videogiochi. Il team 2D Boy, per festeggiare i primi cinque anni di vita, ha deciso di scontare il divertentissimo World Of Goo.
La notizia era nell’aria già nell’aria da un po’ e anche l’apertura dell’iBookstore in Italia rientra in questo grande piano di “espansione” che ha interessato gli store di Apple in questi giorni: l’iTunes Music Store è approdato in 12 nuovi paesi europei.
Come accade in questi casi, il tutto è avvenuto gradualmente, con gli store che hanno iniziato a popolarsi lentamente, un po’ come il nostro iBookstore che si è riempito di testi vari nel giro di qualche ora. Con questo, Apple ha finalmente conquistato il vecchio continente per intero, ed è ormai onnipresente in tutti i paesi europei. Ovviamente, qualche pezzo continua a scordarselo.
Su queste pagine avete letto spesso di VaVeliero, noto produttore italiano di custodie per iPhone. Quella che vi propongo oggi però non è una recensione ma una piccola scoperta fortuita.
Ieri sera stavo scambiando alcuni messaggi su Skype con un’insider¹ della VaVeliero (non faccio il nome per non creargli problemi anche se sinceramente non credo ne avrà). Stamani riaprendo la chat ho trovato un messaggio (“eccolo qui, provalo e dimmi”) e un link (“cover.vaveliero.com”) a quello che, a quanto ho capito, è un nuovo servizio online non ancora avviato ma ormai quasi pronto per partire. Con ogni probabilità il messaggio non era indirizzato a me, dato che con il mio interlocutore su Skype ci eravamo già salutati e da lui non aspettavo alcun link. Visto che non mi costava nulla ho dato comunque un’occhiata.
Torna l’Humble Indie Bundle, anche se questa volta l’iniziativa è leggermente diversa dal solito. Il bundle è dedicato a Frozen Synapse, divertente gioco di strategia normalmente venduto a 25 dollari. Grazie all’Humble Indie Bundle possiamo acquistare il gioco alla cifra che vogliamo, l’offerta è libera, insieme al gioco riceveremo anche la colonna sonora, normalmente venduta a sei dollari.
Ma non finisce qui, perchè se la nostra donazione è superiore ai 4.54 dollari riceveremo in regalo anche un bundle composto da cinque titoli targati Frozenbyte: Trine, Shadowgrounds, Shadowgrounds Survivor, Splot e Jack Claw. Una bella offerta, visto che questo pacchetto ha un valore commerciale di 45 dollari.
L’immagine che vi proponiamo è appena trapelata da un forum cinese. Non vi è alcuna conferma sull’autenticità della stessa, ma lo scatto sembra a prima vista abbastanza “reale”, ovvero non sembra esserci una palese opera di fotoritocco (se non, ovviamente, per nascondere numeri di serie, IMEI, ecc).
Si legge nella parte alta della foto una chiara indicazione del modello di melafonino contenuto in questa presunta scatola: iPhone 4S, White, 16GB.
La macchina dell’hype di Cupertino ha già mietuto altre vittime: chi non ha mai avuto un iPhone, starebbe pianificando di acquistare il nuovo modello addirittura nei primi 6 mesi dalla sua commercializzazione.
Almeno questo è quanto emerge da un sondaggio compiuto da InMobi, una società di advertising mobile, che sostiene che il 41% degli utenti americani che possiede un cellulare, ha già deciso che comprerà il prossimo modello di iPhone. E gli inglesi non vogliono essere da meno: il 39% ha già aperto il portafoglio. E nemmeno sanno come sarà fatto.
Amazon ha scoperto le proprie carte dopo mesi di indiscrezioni e ieri ha finalmente presentato la sua proposta per il mercato tablet. Si chiama Kindle Fire, ha uno schermo IPS da sette pollici e connessione Wi-Fi senza opzione 3G. E’ il primo concorrente dell’iPad che non punta tutto sulle caratteristiche tecniche ma piuttosto si “accontenta” di prestazioni minori che permettono ad Amazon di venderlo a 199$, un prezzo bassissimo se paragonato all’iPad e a tutti i tablet della concorrenza.
L’azienda di Jeff Bezos era in fondo l’unica a potersi permettere questo tipo di approccio, perché, almeno nelle intenzioni, sarà la vendita dei contenuti (libri, film, serie tv e molto altro) a compensare anche per i margini ristrettissimi, quasi nulli, garantiti da un prezzo così basso.
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