Carismatico fondatore di Apple Computer e CEO di Pixar, pioniere dell’industria informatica, cinematografica, musicale e da quest’anno, con il lancio di iPhone, dell’industria delle telecomunicazioni. Ce n’era abbastanza perché la rivista Fortune questa settimana decidesse di conferire a Steve Jobs il titolo di uomo d’affari più potente del 2007.
Lo scorso giugno, alla vigilia del lancio di iPhone sul New York Magazine era stato pubblicato un articolo di John Heilemann, in cui l’autore si chiedeva se la carriera di Steve, l’iGod, non fosse ormai arrivata ad un picco, preludio di un’inesorabile discesa. Sei mesi e svariati milioni di iPhone venduti più tardi, anche i dubbi di chi si chiedeva quali pazzi avrebbero comprato un telefono da 500$ sembrano fugati definitivamente e Steve Jobs è membro effettivo dell’empireo del Business, insieme a personaggi del calibro di Rupert Murdoch.
Da ieri Google ha ufficialmente aggiunto il supporto dei





Secondo il Guinness dei primati è l’eroina virtuale per antonomasia. Fa parte del Pantheon della videoludica, dove gareggia in notorietà con Pac Man e Mario e Luigi, i Super Mario Bros. Anche chi non ha mai preso in mano un joystick conosce questa intrepida profanatrice di tombe, non fosse altro per la sensuale interpretazione cinematografica di Angelina Jolie. E’ la protagonista di fumetti, libri e romanzi; magari qualcuno si ricorda pure della canzone che Eugenio Finardi le dedicò e cantò a Sanremo.
