Mac sotto attacco hacker?

di Paolo Petrone 4

financialtimes

Gli attacchi “malware” verso piattaforme Macintosh potrebbero moltiplicarsi esponenzialmente.

E’ quanto sostiene il Financial Times che, nell’edizione di ieri, riporta un rapporto della finlandese F-Secure, nota società di sicurezza informatica.

Il successo e l’aumento della diffusione delle macchine Apple pare faccia sempre più gola agli hacker che stanno sempre più concentrando i propri sforzi nel tentativo di violare la sicurezza dei protocolli della casa di Cupertino.

Non a caso, l’ultimo tentativo di attacco da noi descritto sul protocollo RTSP di QuickTime non è stato ancora risolto da Mac a distanza di quasi due settimane dall’individuazione da parte di Symantec.

Il Financial Times sottolinea nell’articolo il forte divario tra il numero di malware identificati ad ottobre 2006 e quelli riconosciuti a soli 12 mesi di distanza.
Mentre l’anno scorso nel mese di ottobre sono stati evidenziati solo due potenziali codici maligni, oggi, dopo quasi un anno di tempo, i malware concepiti superano le cento varianti.
Patrik Runald ricercatore dello staff della F-Secure Corp. di Helsinki ha dichiarato che

Over the past two years, we had found one or two pieces of malware targeting Macs. Since October, we’ve found 100-150 variants.
(In questi ultimi due anni avevamo scoperto uno o due tipi di malware per Mac. ma da ottobre ne abbiamo trovate 100-150 varianti.)

Di certo questa sempre più crescente pubblicità negativa potrebbe danneggiare l’immagine di Apple che per molto tempo ha fatto dell’invulnerabilità “virale” il suo cavallo di battaglia contro Windows.

Ma interrogata sull’argomento la casa di Cupertino ha affermato che

We take security very seriously and have a great track record for addressing vulnerabilities before they can affect users.
(Noi prendiamo in considerazione il problema sicurezza con estrema serietà e abbiamo una precisa strada predefinita da seguire per richiamare le vulnerabilità prima che esse attentino alla sicurezza dei clienti.)

Ma se anche una rivista di calibro internazionale come il Financial Times ha riposto la propria attenzione su queste notizie, credo sia lecito chiedersi: Mac, è attacco globale?

[via | United Press International]

Commenti (4)

  1. hacker? siete sicuri d’aver usato il termine giusto? :P

  2. Leggi qui, anche l’ANSA parla di hackers e si riferisce allo stesso articolo del Financial Times.
    E se ne parla pure l’ANSA, forse forse c’è di che aver paura, no?
    (o secondo te tutti ‘sti giornalisti usano Windows e gli rode?) :D

  3. Paolo mi sa che il gufo intendeva un’altra cosa. Hacker è spesso usato per estensione e impropriamente, chiunque attacchi un sistema per sfruttarne le debolezze e distruggerlo o provocare malfunzionamenti , oppure rubare dati sensibili a fini di lucro andrebbe più correttamente definito cracker…

    Per quanto riguarda l’allarme io credo che sia importante non sottovalutare il problema sicurezza, ma credo anche che non sia il caso di lasciarsi prendere dai sensazionalismi. Del resto stiamo parlando di bug minori che possono essere sfruttati e comunque le cifre sono davvero basse rispetto agli ordini di grandezza del problema.

    Più che essere utenti windows e rosicare, io direi che non è da escludere che spesso questi allarmi (parlo in generale, non in riferimento al caso specifico) vengono da eminenti signori microsoft-embedded ( Mary Jo Foley et similia). Una specie neanche troppo rara di cui non esiste una controparte a Cupertino.

  4. Accetto la critica e rimando tutti, curiosi e non, alle definizioni di “hacker” e di “cracker” su Wikipedia.
    Quanto invece al problema sicurezza in Apple io credo che tutti sottovalutino un aspetto importante. Come ho sottolineato nell’articolo, di qui alla nascita di 100 o 1000 “virus” per Mac non sarà tanto la sicurezza in sè a far discutere gli esperti del settore, quanto piuttosto l’immagine negativa che (presto) colpirà anche Cupertino.
    Creare pagine web sul sito Apple, o creare spot “Get a Mac” in cui si critica Windows perchè è vulnerabile ai virus è indice di una filosofia che punta molto della propria immagine su un aspetto che (ripeto, presto) sarà indifendibile.
    Ma voi ve lo immaginate uno spot “Get a Mac” in cui Pc ride a crepapelle e dice a Mac “credevi di essere invincibile,eh?”.
    Certo, potremo restare qui a discuterne per ore e ore, ma vi dico solo che in un’era in cui “l’abito fa il monaco” e l’immagine fa la parte del leone, la Apple dovrà imparare a difendersi molto meglio in termini di pubbliche relazioni e non solo con un semplice:

    We take security very seriously […] (Noi prendiamo in considerazione il problema sicurezza con estrema serietà […])

    Benvenuti nel terzo millennio ragazzi! :D

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