Quello che vedete qui sopra non è un iPhone 4S, bensì un clone cinese recentemente avvistato a Shenzhen. Sembra incredibile, ma ci troviamo di fronte ad una copia perfetta, il design è lo stesso dell’iPhone 4S, senza differenze di alcun tipo, addirittura sul retro del device troviamo il logo della mela e la scritta iPhone.
Il telefono, basato su Android, presenta un grande display 960×640 pixel, 512 MB di memoria, 8 GB di storage, fotocamera frontale e posteriore, supporto per le reti 3G. Addirittura questo clone supporta l’assistente vocale Siri, appositamente “taroccato” e integrato nel sistema operativo.

Ieri alle 12:30 PST, le 21:30 ora italiana, Tim Cook ha preso parte alla Goldman Sachs Technology and Internet Conference per un intervento di fronte ad un nutrito pubblico di analisti finanziari.
Schreer Delights ha messo in vendita custodie per iPhone 4 e 4S dedicate a Macintosh, iMac e iPod di prima generazione. Queste custodie riprendono il design ed i colori di questi sistemi ormai entrati nella leggenda, appena le ho viste, lo ammetto, ho subito perso la testa.
Negli ultimi anni, mentre a Cupertino innovavano, investivano in ricerca e sviluppo, creavano posti di lavoro quando nel resto del pianeta si ricevevano lettere di licenziamento, altre aziende, piccole e grandi non in grado di stare al passo con Apple, preferivano scopiazzare i prodotti designed in California o intentare cause legali sulle cose più disparate.
Gli Ultrabook impensieriscono Apple e sono una seria minaccia per le vendite del MacBook Air? I numeri sembrano suggerire che la risposta a tale domanda sia un secco “no”.

Non azzardatevi ad usare il nome iTV. Così potrebbe essere riassunto l’ammonimento che la
Apple ha risposto pubblicamente alle inchieste del New York Times sulle condizioni dei lavoratori cinesi che producono iPhone ed iPad e l’ha fatto annunciando, con un comunicato diffuso pochi minuti fa, l’avvio delle ispezioni presso le fabbriche Foxconn da parte della Fair Labor Association.