Non è un mistero che la raccolta di informazioni anagrafiche sulla propria clientela abbia un peso importante nelle economie di molti editori di riviste e periodici. Non a caso durante le prime fasi del lancio delle nuove iTunes Subscriptions una delle principali paure che trattenevano gli editori dall’accettare i termini e le condizioni di Apple era quella di dover rinunciare alla profilazione approfondita dei propri lettori.
Ora sembra che molti pezzi grossi del settore abbiano iniziato a ricredersi, a partire da Hearst e Condé Nast che nei giorni scorsi hanno iniziato il roll out di versioni delle proprie app/riviste aggiornate per supportare gli abbonamenti in-app di Apple. Il motivo di questo cambiamento di rotta lo svela Jeff Bercovici di Forbes: circa il 50% degli utenti accetta di condividere informazioni con gli editori volontariamente, cliccando sul pulsante “consenti” quando compare il pop-up di opt-in previsto dalle API delle in-app subscription.
Privacy: altra causa contro Apple
Apple si trova a dover fronteggiare un’altra causa legata a questioni di privacy. La nuova azione legale è stata depositata da tale Lymaris M. Rivera Diaz presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti a Porto Rico. L’accusa sostiene che Apple ha illegalmente fornito gli UDID, i numeri identificativi dei dispositivi iOS, e i dati di localizzazione a terze parti che non avrebbero dovuto riceverli. Anche The Weather Channel e Pandora Media sono state citate in giudizio nella medesima causa per via delle loro applicazioni per iOS.
Nuovo brevetto per tastiere con sensori di prossimità e feedback tattile
Un nuovo brevetto concesso ad Apple mostra come gli ingegneri di Cupertino stiano investigando nuovi metodi per realizzare tastiere sempre più compatte e che riescano, allo stesso tempo, a fornire un valido feedback tattile all’utente.
Il brevetto mostra un nuovo tipo di tastiera che permette all’utilizzatore di ricevere un adeguato feedback tattile attraverso l’utilizzo di un certo numero di sensori di prossimità e piccoli flussi d’aria su ogni singolo tasto. Il documento, intitolato “Input Devices and Methods of Operation”, descrive quella che potrebbe essere la prossima generazione di tastiere, caratterizzate da dimensioni compatte senza compromettere la user experience rispetto a quelle che utilizziamo quotidianamente.
Quick Look: iPad touch-typing
L’aggeggio di cui vedete il concept qui sopra dovrebbe servire per aiutare coloro che sono
Aggiornamenti per Apple TV (iOS 4.3) e iPhoto ’11
Nella giornata di ieri Apple ha emesso un paio di aggiornamenti software per la nuova Apple TV e per lo strumento di photo editing iPhoto ’11. Dopo il salto potrete leggere le caratteristiche salienti di tali aggiornamenti
iMusic: i Pomplamoose rifanno il tema di Angry Birds
Seguo i Pomplamoose e le loro videosong ormai da un paio d’anni, fin da quando
Cloud: le etichette discografiche sperano in Apple
Quando Apple presenterà la sua offerta per la vendita e l’archiviazione tramite cloud di contenuti multimediali, musicali in primis, si troverà a dover fronteggiare la concorrenza di Amazon e Google. La compagnia di Jeff Bezos specializzata nello shopping online sta già fornendo un servizio simile con Amazon Cloud Player, mentre Google Music è stato lanciato proprio due giorni fa. La differenza potrebbero però farla gli accordi con le quattro principali etichette discografiche.
Google Chromebook arriva a giugno. Sfiderà l’iPad?

Google ha concretizzato ieri la sua attuale superiorità nelle soluzioni cloud based con il lancio del Chromebook, la versione commerciale dell’esperimento Cr-48. Il Chromebook è un netbook interamente basato su Chrome-OS (che semplificando molto è come un browser sempre aperto) che vive perennemente connesso al Web. Garantirà l’accesso a tutte le Google apps attualmente esistenti e consentirà di connettersi al Chrome WebStore, store virtuale da cui scaricare applicazioni e in cui non manca l’ormai ubiquo Angry Birds. Il nuovo dispositivo è il primo di una nuova categoria di netbook che si può indicativamente piazzare tra la semplicità di un iPad e la portatilità di un MacBook Air. Ed è con questi due prodotti Apple, ma soprattutto con il primo, che si troverà a concorrere dal 15 giugno, data in cui sarà disponibile anche in Italia.
Le vendite di componenti confermano la crescita di Apple
La crescita dell’azienda di Cupertino e delle sue vendite sembrano non conoscere la parola fine. Come testimonia un’analisi effettuata da Ticonderoga Securities, il momento positivo di Apple va di pari passo con la vendita di componenti elettronici da parte dei fornitori asiatici.
Grazie ad un’analisi condotta presso i maggiori fornitori di Apple, è stato possibile stimare una crescita del 113% anno su anno con riferimento al mese di aprile. Le vendite sono state stimate da Ticonderoga Securities grazie al cosiddetto “Apple Barometer” (come potete vedere nell’immagine di apertura), pensato all’inizio di quest’anno per cercare di tracciare l’andamento delle vendite mensili della catena produttiva taiwanese.
Quick Look: Computer Man
Lui è il Computer Man, ovvero un incrocio fra un marinaio e un cameriere che
Prey disponibile su Mac App Store a 23.99 euro
Stamani stavo vagando sul Mac App Store alla ricerca di qualche gioco interessante e cosa vedono i miei occhi? Aspyr ha pubblicato Prey, sparatutto uscito nel 2006 su PC ed Xbox 360 del quale è in arrivo il sequel nel 2012.
Prey vi mette nei panni di Tommy, nativo americano che per sbarcare il lunario lavora come meccanico. Un bel giorno il nostro eroe viene rapito dagli alieni e si troverà catapultato in una nuova dimensione popolata da mostri e strane creature biotecnologiche.
ColcaSac Federale: una protezione naturale per il vostro MacBook
Nella recensione di oggi vi presentiamo un’interessante second skin per proteggere il vostro MacBook (disponibile per tutti i modelli del portatile Apple) in modo naturale ma al contempo efficace. Come potete vedere dall’immagine di apertura si tratta della second skin Federale realizzata da Colcasac.
Federale, questo il nome scelto per la custodia, è creata con prodotti totalmente naturali (come tutti i prodotti Colcasac), nel pieno rispetto dell’ambiente. Nello specifico è realizzata in maniera artigianale utilizzando il cotone coltivato ad Oaxaca (Messico). Oaxaca è un piccolo villaggio del Messico meridionale i cui abitanti coltivano, raccolgono e tessono cotone da diverse generazioni senza utilizzare pesticidi.
iMac 27″ e Target Display Mode, facciamo chiarezza

Il Target Display Mode (TDM) è una funzionalità specifica degli iMac 27”, introdotta da Apple nel 2009 con il radicale refresh degli all-in-one, che permette di utilizzare il computer come monitor esterno per un altro iMac, un MacBook o un MacBook Pro connesso con un cavo Mini DisplayPort maschio-maschio.
Come suggerisce setteB.IT, fino a pochi giorni fa il documento della Knowledge Base che illustrava il funzionamento di questa modalità la indicava come possibile su tutti gli iMac da 27”, ma dopo il recente update della serie l’articolo è stato modificato per rispecchiare una sostanziale novità: i nuovi iMac 27” del 2011 possono essere utilizzati in Target Display Mode solo con un’altro Mac dotato di presa Thunderbolt.
Google lancia Google Music: archiviazione musicale cloud
La guerra è aperta. Lo si vociferava da tempo, ma ieri Google ha dato ufficialmente inizio alla fase Beta del suo nuovo servizio di vendita e archiviazione musicale cloud. Google Music, disponibile all’indirizzo music.google.com, è la piattaforma che per un primo periodo sarà accessibile esclusivamente ad un pubblico statunitense invitato dall’azienda di Mountain View. Google ha promesso che nel giro di poche settimane il servizio sarà aperto a tutti gli abitanti degli Stati Uniti.
iPod nano: un nuovo scatto conferma il foro per la fotocamera
È tempo di indiscrezioni riguardo i nuovi iPod. Settembre si avvicina, e con lui il periodico evento nel quale vengono introdotti i nuovi lettori multimediali di Apple. Qualcuno ricorderà che un mese fa il sito taiwanese Apple.pro aveva postato alcuni scatti dell’interno di un prototipo di iPod nano. Le immagini mostravano un foro che sembrava scavata appositamente per l’aggiunta di una fotocamera. Ci si era chiesti come fosse possibile che il sensore fotografico non venisse oscurato dalla clip (mutuata da iPod shuffle) presente sulla sesta generazione di iPod nano. Ora Apple.pro torna con un nuovo scatto dello stesso prototipo, questa volta effettuato sul lato esterno del dispositivo. Quello che si vede lascia perplessi.
Apple e Google hanno testimoniato al senato sul LocationGate
Si è svolta ieri a Washington l’attesa udienza di Apple e Google presso la commissione senatoriale per la tutela della Privacy istituita per fare chiarezza sul cosiddetto locationgate. A rappresentare Apple era presente Guy L. Tribble, da tutti conosciuto come “Bud” Tribble, storico Vice President della Software Technology. A rappresentare Google, fa notare Daring Fireball, c’era invece Alan Davidson, un lobbista che tutela gli interessi di Big G nella capitale federale degli Stati Uniti.
I due rappresentanti delle aziende hanno esposto per la maggior parte le stesse ragioni emerse nei giorni scorsi. Tribble in particolare ha ribadito quanto pubblicamente affermato da Apple nelle ormai note Q&A sulla questione locationgate, pubblicate due settimane fa ma ha anche saputo rispondere in maniera esauriente alle incalzanti e pertinenti domande del collegio senatoriale presieduto dal Sen. Al Franken, colui che per primo e con maggiore determinazione ha voluto fare chiarezza sulla questione della privacy degli utenti smartphone.
Duke Nukem Forever potrebbe arrivare su iPhone e Mac?
Io personalmente non ci volevo credere, eppure è tutto vero. Da poche ore è possibile preordinare Duke Nukem Forever su Steam, dopo 14 anni di sviluppo il gioco sta per vedere la luce ed arriverà su PC, Xbox 360 e PlayStation 3 il prossimo 10 giugno.
Il manuale di licenza di DNF contiene però una parte piuttosto strana, come fanno notare i ragazzi di TouchArcade, tra le note legali troviamo un paragrafo intitolato Apple App Store Additional License Terms.
Il Datacenter in North Carolina serve per la tecnologia di Nuance?
In un post di qualche giorno fa vi abbiamo parlato della possibile trattativa in corso tra Apple e Nuance affinché l’azienda di Cupertino possa utilizzare la tecnologia avanzata per il riconoscimento vocale messa a punto dall’azienda di Burlington, MA, USA.
TechCrunch torna a parlare di questo argomento molto delicato per il futuro di iOS dopo aver indagato un po’ più a fondo sulla vicenda e aver scoperto che Apple potrebbe già utilizzare la tecnologia di Nuance all’interno del mastodontico Datacenter (pronto ma non ancora inaugurato ufficialmente) situato a Maiden, North Carolina. La partnership tra le due aziende potrebbe essere annunciata fra meno di un mese durante la WWDC (questo aspetto farebbe pensare che per gli sviluppatori potrebbero arrivare nuove API per sfruttare il sistema di riconoscimento vocale in qualunque app).
Battery cover per iPhone 4: la recensione di TAL
In questa recensione vi presentiamo un interessante accessorio prodotto da VaVeliero e distribuito in Italia, tra gli altri, da GadgetVivo: Battery cover per iPhone 4. Il nome dell’accessorio lascia intendere con esattezza di cosa stiamo per parlare; come potete vedere dall’immagine di apertura, si tratta di una cover con batteria incorporata che permette di prolungare l’autonomia di un iPhone 4 su scelta dell’utente.
La cover in plastica dura, infatti, oltre a fornire un’adeguata protezione (soprattutto nella parte posteriore e sui bordi, eliminando definitivamente i problemi sollevati con l’antenna gate) per il proprio smartphone, integra al suo interno una batteria supplementare agli ioni di litio da 1400 mAh. L’utilizzo di questa cover è davvero semplice: basta, infatti, far scivolare il proprio iPhone 4 al suo interno in modo che il dock connector accolga quello presente nella parte inferiore della cover.
iMusic: Pix and Stix per GarageBand su iPad
GarageBand per iPad è un’applicazione rivoluzionaria, che permette di creare vera musica sul tablet, ma è ancora in bilico sul confine fra app professionale e gioco evoluto. La seconda definizione si può applicare soprattutto ad alcuni degli strumenti virtuali disponibili nel programma. Se gli amplificatori per chitarra elettrica consentono di replicare con sufficiente fedeltà l’ambiente di registrazione cui un chitarrista è abituato, la riproduzione skeuomorfica dei set di percussioni e delle smart guitar funziona fino ad un certo punto. Se per le drum machine (che anche dal vivo si possono programmare con un “tap”) il problema non si pone, i set di batterie reali con tutti gli elementi schierati in bella mostra sono bellissimi da vedere ma meno semplici da suonare con le dita. L’agenzia di design australiana nota per aver inventato il Wallee mount per iPad ha cercato una soluzione al problema e ha creato Pix e Stix, vale a dire un plettro e due bacchette dotati di punta in materiale gommoso capacitivo.
OpenFeint abbina UDID iDevice con account Facebook
Ad ogni iDevice è associato un UDID, o Unique Device Identifier. Questa serie di cifre e lettere serve ad identificare in maniera univoca un iPhone, iPod touch o iPad. Si tratta di una sequenza di quaranta caratteri immutabile che non è possibile eliminare dalla memoria del dispositivo.
Questo UDID non dovrebbe però mai essere collegato all’identità dell’utente del device. Pare invece che alcune applicazioni presenti su App Store abbinino, all’insaputa dell’utente, il codice UDID del proprio dispositivo con il proprio account Facebook, completo ovviamente di nome e cognome.
Condé Nast si arrende alle in-app subscription su iPad
I grandi gruppi editoriali cominciano a “capitolare” e uno dopo l’altro si rassegnano a darla vinta ad Apple: dopo Hearst anche Condé Nast ha accettato di vendere le proprie riviste su iPad utilizzando il sistema delle in-app subscription lanciato da Apple contestualmente al debutto del The Daily, il quotidiano iPad-only di News Corporation.
La prima rivista di Condé Nast ad implementare il supporto al nuovo metodo di abbonamento digitale è il New Yorker, già disponibile su App Store nella nuova versione. I lettori possono abbonarsi alla rivista per un mese (4 numeri) a 5,99$ con un forte sconto rispetto ai 4,99$ richiesti per ogni numero prima dell’attivazione del nuovo sistema di subscription. Sono previsti anche un abbonamento annuale da 59,99$ che dà accesso illimitato sull’iPad e sul browser e un abbonamento annuale da 69,99$ che garantisce anche la spedizione a domicilio della versione cartacea della rivista. Da non sottovalutare il fatto che coloro che già hanno sottoscritto un abbonamento tradizionale possono leggere gratuitamente la rivista sul proprio Tablet Apple.
iMajesty: la Regina vuole un iPad
La Regina d’Inghilterra ha ordinato al suo staff di comprarle un iPad. Il Sun rivela che l’ottantacinquenne sovrana è rimasta affascinata dal dispositivo e ne vuole uno anche per se. Ad incuriosirla sarebbero stati i nipoti William e Harry che durante una recente visita a Buckingham Palace hanno fatto provare alla nonna il loro tablet.
Una fonte vicina allo staff di Sua Maestà, curiosamente preparatissima nel ripetere alcuni dei punti chiave dei copy di marketing Apple, ha dichiarato al Tabloid britannico che la Regina “è rimasta particolarmente colpita dalla facilità d’uso e dalla leggerezza del dispositivo”. A completare il quadretto manca soltanto l’attribuzione all’attempata sovrana di una frase del tipo “che dispositivo magico e che prezzo incredibile”.