Nuovi MacBook Pro, sono arrivati!

I rumors della scorsa settimana si sono finalmente rivelati esatti. Con un update dello Store Online Apple ha ufficializzato l’update della gamma dei MacBook Pro, rinnovata l’ultima volta a giugno 2009.
Apple non ha compiuto, come previsto, un “drastico” restyling. Le principali novità dei nuovi MacBook Pro early 2010 stanno sotto il cofano e riguardano il processore (speed bump generalizzato per i modelli da 13″ e introduzione di nuovi modelli con Intel Core i5 e i7) la capacità dell’hard disk, la RAM (4GB su tutti i modelli) la scheda grafica discreta su tutti i modelli da 15″ e da 17″ e soprattutto la batteria, che arriva a durare fino a 10 ore (dichiarate) sui modelli da 13″.

Nuovi MacBook Pro, ci siamo quasi?

Il Dr. Arnold Kim stavolta ne è sicuro: i nuovi MacBook Pro stanno per uscire. Il fondatore di MacRumors ha pubblicato questa mattina uno screenshot catturato da un inventario di Microcenter, un importante reseller informatico statunitense. Per la prima volta compaiono nuovi numeri identificativi relativi a nuovi “Mac System”. Con ogni probabilità, in base ai prezzi mostrati, i sistemi Mac in questione sono i nuovi MacBook Pro.

Ecco quanto si legge nello screenshot e a quale Mac potrebbe corrispondere ogni indicazione:

  • Apple System Good-USA $1799.99 – MacBook Pro 15″
  • Mac system #1 Best-USA $2199.99 – MacBook Pro 15″
  • Mac system #2 Best-USA $2299.99 – MacBook Pro 15″
  • Mac system Better-USA $1999.99 – MacBook Pro 17″

Molto probabilmente su tutti e quattro i nuovi modelli sono stati montati i “nuovi” processori Core i5 e i7 di Intel. Il rumor odierno lascia tuttavia adito a diversi dubbi.

iPad, anteprima italiana con il Funky Professor

Molti di voi, prima ancora di chiedersi chi siano le persone ritratte in questa foto, avranno notato che c’è l’oggetto del desiderio del momento in mano alla prima persona da sinistra. Probabilmente penserete che si tratti di uno dei tanti fortunati cittadini del paese dello zio Sam che è riuscito ad accaparrarsi uno dei 450000 iPad venduti negli ultimi giorni. Così non è. La foto non è stata scattata negli U.S.A. ma in Italia, ieri, a Milano.

Facciamo un passo indietro ed iniziamo a dire chi sono le persone nella foto. Da destra verso sinistra trovate Roberto Polillo e Alessandra Agostini che sono i docenti di Design dell’Interazione del corso di laurea magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Loro sono gli organizzatori di una lezione speciale sul mobile internet tenuta proprio dall’ultima persona della foto. La persona che ha l’iPad in mano: Marco Zamperini.

E noi eravamo lì. Scopriamo qualcosa in più dopo il salto.

Nuovi MacBook Pro entro fine aprile?

Che fine hanno fatto i nuovi MacBook Pro? Ce lo chiediamo ormai da qualche settimana e la domanda sicuramente se la pongono un buon numero di lettori che, per quanto sicuramente estasiati e riverenti verso il nuovo iPad, aspettano da qualche mese il rinnovo della gamma dei laptop Apple per poter passare all’acquisto.

Nella marea di notizie su iPad (che dalla loro hanno il merito, almeno per una volta, di essere reali e comprovate) su MacRumors è riuscito ad emergere un flebile rumor sul prossimo lancio dei nuovi portatili della Mela.

iPad, arrivano le prime recensioni illustri

Come previsto, ad un paio di giorni dal lancio ufficiale dell’iPad comincia la consueta girandola di recensioni illustri. Apple ha provveduto a fornire un’unità di prova con discreto anticipo ai soliti noti: David Pogue, Walt Mossberg, Ed Baig. A questo giro sono stati inclusi nel club dei fortunati recensori anche una serie di “nomi nuovi” come Xeni Jardin di Boing Boing e Andy Ihnatko del Chicago Sun Times (scelti probabilmente per il loro nutrito seguito su internet), Omar Wasow di TheRoot.com e Bob LeVitus, dello Houston Chronicles.

Tutte le recensioni sono state decisamente positive. Non che ci si aspettasse stroncature di alcun tipo, ma leggete cosa scrive Walt Mossberg sul Wall Street Journal: “Dopo aver passato ore ed ore in sua compagnia, credo che questo nuovo bellissimo dispositivo touch-screen di Apple abbia il potenziale per cambiare per sempre il portable computing, mettendo in discussione la supremazia dei laptop”.

iBookstore: pronta la rivoluzione in stile App Store

Sebbene la sua disponibilità al di fuori degli USA sia una delle più grosse incognite relative all’iPad, iBook è pronto a rivoluzionare il modo in cui centinaia di migliaia di persone si accostano alla lettura. Il libro elettronico, che insieme alla “rivista elettronica” rappresenta quello che sembra essere uno degli ultimi tabù dell’era del digitale e del 2.0, vuole seguire le orme delle App per iPhone, almeno nei piani di Apple.

Uno dei segreti del successo di App Store è quello di aver permesso a tutti di proporre il proprio lavoro: cosa succederebbe se iBookstore offrisse spazio anche agli scrittori indipendenti? Lo sapremo molto presto perché, come riporta AppleInsider, Smashwords ha siglato con Apple un accordo che prevede la pubblicazione del catalogo del famoso servizio di “self publishing” all’interno degli scaffali virtuali di iBookstore.

43 iPad valgono come un Apple Lisa nel 1983

La divisione di marketing di Apple ha puntato molto sul concetto del “prezzo incredibile” per spingere la commercializzazione dell’iPad. In effetti il dispositivo costa poco se paragonato ai prezzi medi dell’hardware Apple. In particolar modo costa poco rispetto ai prodotti che nel corso degli ultimi 35 anni hanno fatto la storia della Mela.
Il sito inglese Vouchercodes.co.uk ha provato ad aggiornare al 2010 il prezzo di alcuni device del passato tenendo conto dell’inflazione e ha raccolto i dati nell’infografica che alleghiamo sotto.

Il dato più impressionante riguarda l’Apple Lisa. Per acquistarlo nel 1983 ci volevano 9.995$, equivalenti a 21.744,85$ attuali. Per quella cifra oggi si può già pensare ad una soluzione entry level della Cray Computers, oppure per quella stessa somma è possibile comprarsi qualcosa come 43 iPad Wi-Fi da 16GB.
La versione base del Newton, lontano cugino del nuovo Tablet Apple, oggi costerebbe 1.048,47$. Non stupitevi di un prezzo così alto. Era ben giustificato, perché il Newton faceva almeno una cosa che l’iPad non non sarà in grado di fare nativamente: inviare i fax.

Risparmio di 80€ acquistando una stampante

Anche questa primavera Apple propone una promozione sulle stampanti: acquistando un nuovo Mac e aggiungendo al carrello determinati modelli di stampante si ottiene il diritto a un rimborso di 80 €. Tutti i dettagi dopo il salto.

Nuovi MacBook Pro che non arrivano, colpa di Intel?

La novità del momento si chiama iPad, è vero, ma chi frequenta il Mac Web e in particolar modo i forum e le discussion board dedicate ad Apple si sarà certamente accorto che è palpabile l’attesa per una serie di aggiornamenti alla gamma dei laptop Apple che non accenna a concretizzarsi.

La situazione è palesemente strana. Ci viene tuttora confermato da più parti che le avvisaglie che precedono un rinnovo di un modello Mac ci sono e sono evidenti, ma Apple continua a ritardare. Qual è il motivo? E’ forse per spingere sulla produzione di iPad che Apple ha deciso di rimandare il rinnovo dei MacBook Pro?
Adesso il Taiwanese DigiTimes sostiene che Intel sta avendo seri problemi ad evadere gli ordini dei chip core i3, i5 e i7, ovvero quelli che si suppone debbano fare il proprio debutto anche sui nuovi MacBook Pro. Potrebbe essere invece proprio questo il problema alla base del ritardo?

iPad, il tasto “Mute” ora blocca la rotazione del display

Nel giorno di avvio dei pre-ordini di iPad Apple ha reso pubblica una piccola modifica alle specifiche hardware del dispositivo. La pagina dedicata alle caratteristiche di iPad adesso indica che il tasto che fino a pochi giorni fa serviva per rendere silenzioso il dispositivo ha assunto una nuova funzione: il bottoncino permetterà di inserire il blocco della rotazione dello schermo (“screen rotation lock”).

Grazie all’accelerometro iPad può visualizzare sul display i contenuti in modalità landscape o portrait, come già avviene su iPhone e iPod touch. I due dispositivi portatili però non offrono alcuna possibilità software o hardware di bloccare il display in una posizione fissa, una funzione che sarebbe molto utile quando li si utilizza da sdraiati o in altre posizioni che possono ingannare il sensore del dispositivo.

iPad: al via i preordini negli U.S.A. dalle 14:30

Oggi Apple aprirà ufficialmente i preordini dell’iPad per il mercato U.S.A. a partire dalle5:30 ora di Cupertino, ovvero le 8:30 sulla costa Est degli Stati Uniti o le 14:30 qui da noi. Solitamente Apple è avara di dettagli su tempi e disponibilità dei propri nuovi prodotti ma in questo caso è stata fatta un eccezione e gli orari sono stati confermati a TUAW da un PR di Cupertino. I clienti americani potranno pre-ordinare su Apple Store Online e vedersi recapitato l’iPad a casa oppure potranno prenotare il ritiro presso un Apple Store a loro scelta.

Noi europei oggi non possiamo far altro che stare a guardare mentre dall’altra parte dell’oceano si scatenerà la battaglia a colpi di click sul sito Apple. Speriamo almeno che il fisiologico down dello Store Online che servirà per permettere ai tecnici di impostare la pagina dei preordini dell’iPad possa servire per inserire un’altra sorpresina anche per tutti noi, ovvero nuovi Mac Pro e soprattutto nuovi MacBook Pro.

Steve Jobs: niente tethering fra iPad e iPhone


Uno degli interrogativi più gettonati sulle caratteristiche dell’iPad riguarda il tethering. iPad Wi-Fi potrà sfruttare la connessione 3G di un iPhone in tethering? La risposta a quella domanda è “no”. A fornirla non è il solito anonimo gola profonda, ma El Jobso in persona, in risposta ad una mail inviatagli da un utente svedese.

Una sola secca parolina seguita dalla classica firma: “Sent from my iPhone”. Come nel caso della risposta sulla buona salute di Final Cut Pro,  anche gli header di questa mail (sotto) confermano che il messaggio è stato effettivamente inviato da Steve in persona. Doccia fredda per chi sperava in questa funzione. Una scelta comprensibile tuttavia, anche se non necessariamente condivisibile, giustificata semplicemente dall’esistenza di una versione del dispositivo dotata di modem 3G.

iPad in ritardo di una settimana per colpa del software?

Ieri Apple ha annunciato ufficialmente che iPad Wi-Fi sarà disponibile da sabato 3 aprile. Sebbene il ritardo sia di soli pochi giorni, non è stata rispettata la scadenza di fine marzo annunciata da Steve Jobs durante l’evento speciale del 27 gennaio.
Avevano dunque ragione Peter Misek e gli altri analisti che avevano predetto il ritardo citando problemi in fase di produzione? Secondo John Gruber di Daring Fireball la risposta è no. Si è trattato di un semplice questione di tempistica nello sviluppo del software:

“E’ il software, non l’hardware, che ha richiesto una settimana o due in più rispetto a quanto sperato. Nulla di straordinario, semplicemente la tipica difficoltà nel prevedere con precisione i tempi necessari per trasformare un software che è quasi pronto per essere commercializzato in un software pronto per essere commercializzato.”

Apple A4: perchè tanto mistero?

Prendiamo spunto da un articolo interessante pubblicato su Ars Technica per argomentare i motivi per i quali Apple non sia stata molto esaustiva (meglio dire quasi per niente, effettivamente) riguardo le specifiche tecniche della CPU che equipaggerà iPad, Apple A4.

E’ vero che quando un produttore di circuiti integrati realizza un nuovo componente e lo presenta ufficialmente al pubblico, soprattutto in periodi di forte concorrenza, non perde nemmeno un secondo di tempo prima di divulgare quali siano le caratteristiche del nuovo hardware. Perchè non si può dire lo stesso di Apple per quanto riguarda il processore A4?

Apple brevetta il touch-screen che riconosce gli oggetti

Torniamo a parlare di brevetti e di Apple, anche se oggi, per certi aspetti, sembra di fare un bel passo indietro piuttosto che in avanti. Questo perché il brevetto in oggetto risale addirittura al 2004, ma solo in questi giorni è stata presentata una domanda da parte di Apple per ampliare la documentazione a corredo.

Ad amplificare la sensazione che si tratti di un brevetto “sorpassato” ci pensa anche il disegno che apre l’articolo, in cui viene mostrato un vecchio iMac lampadone piuttosto che uno dei più recenti modelli.
Eppure, in questo brevetto si parla di computer con schermi con funzionalità touch-screen.

Apple A4, investimento da un miliardo di dollari

Un miliardo di dollari. Secondo un report a firma Ashlee Vance pubblicato dal New York Times è questa la cifra che potrebbe aver indicativamente investito Apple per la realizzazione del nuovo chip A4, il SOC che l’azienda ha introdotto per la prima volta su iPad.

Secondo Fred Weber, esperto dell’industria del silicio, “Apple è stata la prima azienda che ha realizzato un dispositivo molto ambizioso che non è basato su chip Intel e Microsoft Windows. iPhone ha infranto alcune barriere psicologiche che le persone avevano riguardo l’utilizzo di nuovi prodotti ed ha guidato la crescita dell’elettronica di consumo”.

Savant: iPad spartiacque per la domotica

Già oggi iPhone e iPod touch possono essere utilizzati come controller per sistemi di automazione casalinga. L’iPad porterà questa esperienza ad un livello superiore e completamente nuovo. E’ questo, più o meno, il sunto di ciò che la Savant, azienda che si occupa di domotica e automazione di ambienti abitativi, pensa del più recente dispositivo made in Cupertino.

Savant è l’unica azienda di automazione (o almeno così sostiene il motto della ditta) che ha fatto dell’uso di soluzioni basate su prodotti Apple il proprio punto di forza.

“Se guardiamo ai due anni appena trascorsi” ha detto Jim Carroll, presidente della Savant ad Electronic House “potremmo dire che [il lancio di iPad] è un evento spartiacque.”

iMac VS Fuoco – 1 : 0

Lo svedese Anders Norman ha visto andare in fumo ogni suo avere quando, mercoledì scorso, un incendio ha distrutto la sua casa di Umea. Lo sfortunato pensava di aver perso tutto, compreso il suo iMac 20″ Aluminum. Non è andata esattamente così, perché l’all-in-one ha riservato ad Anders una (seppur magra) consolazione.

Nonostante fosse stato affumicato ben bene e la plastica del pannello posteriore fosse almeno parzialmente fusa, una volta recuperato dalla casa bruciata l’iMac si è acceso come se nulla fosse successo. L’hard-disk ha resistito miracolosamente alle fiamme conservando i dati di Norman intatti. Tutte le altre funzionalità dell’iMac non erano state intaccate dall’incendio e il computer era addirittura utilizzabile.

Estensione di garanzia per MacBook con hard disk difettoso

Con un comunicato pubblicato oggi nella sezione del proprio sito dedicata al supporto clienti, Apple ha ufficializzato l’avvio di un programma di estensione gratuita della garanzia per alcuni vecchi modelli di MacBook in policarbonato che potrebbero presentare problemi con il disco rigido.

Apple ha riscontrato che, in determinate condizioni, alcuni dischi rigidi utilizzati in specifici sistemi MacBook, venduti approssimativamente tra il maggio 2006 e il dicembre 2007, potrebbero non funzionare.