MacBook Pro 2010: le nuove batterie

di Redazione 2

Le batterie dei nuovi MacBook Pro 2010 introdotti ieri da Apple durano, sulla carta, fino a 10 ore nei modelli da 13″ e fino a 8 o 9 ore, a seconda delle operazioni svolte, sui modelli da 15″ e 17″.

Quella che stanno tuttora subendo le batterie di Apple è una vera e propria evoluzione, e la tipologia di celle di alimentazione montate sui MacBook Pro early 2010 rappresentano un ulteriore step in avanti nella tecnologia sviluppata dai team d’ingegneri di Cupertino.

Ad un simile risultato, che aumenta ancora il “record”  di 7/8 ore di autonomia stabilito dai precedenti modelli Mid 2009, contribuiscono un buon numero di fattori.

In primo luogo c’è da tenere in considerazione la tecnologia “vera e propria”, vale a dire le celle a polimeri di litio, nonché la possibilità di aumentare le dimensioni della batteria eliminando la meccanica di espulsione della batteria stessa. Anche in questi nuovi modelli di MacBook Pro, infatti, il blocco di alimentazione non può essere sostituito dall’utente. Poco male, però, perché una durata di questo tipo equivale tranquillamente 2 volte e mezzo quella di un laptop medio. Grazie ad un procedimento di ricarica chiamato Adaptive Charging, la batteria si usura di meno, reggendo fino a mille ricariche.

La precedente generazione di MacBook Pro, quella presentata al WWDC 2009, era dotata di batterie che arrivano fino a 7 o 8 ore di autonomia. Per spingere ulteriormente oltre la durata della batteria si è resa necessaria un’ulteriore ottimizzazione dei consumi. Gran parte del merito per questo nuovo boost va al nuovo reparto grafico. Sui MacBook Pro 13″, capaci di restare in vita senza alimentatore per almeno 10 ore, la nuova GeForce 320M garantisce migliori prestazioni energetiche durante i task più comuni. Anche la scelta di non utilizzare i nuovi Core i3 su questi modelli è certamente legata a questioni di batteria.

Sui nuovi MacBook Pro 15″ e 17″ gran parte del guadagno in termini di durata della batteria deriva dall’introduzione di un nuovo sistema per effettuare lo switching automatico fra la grafica integrata Intel e la scheda grafica discreta NVIDA GeForce 330M a seconda delle operazioni che la macchina si trova a svolgere. Tale sistema non è l’Optimus di NVIDIA ed è stato sviluppato internamente a Cupertino (approfondiremo l’argomento fra poco con un post dedicato).

Commenti (2)

  1. Si certo ottime le batterie apple e poi a 300 cicli di carica muoiono.. Ero entusiasta del mio mac book ma più passa il tempo più mi rendo conto della scarsa qualità di questi computer: 2 schede logiche sostituite, batteria morta e computer che da continuamente problemi!!!tutto a 1 anno dall’acquisto….brava apple

  2. @ Gaspare:
    Zio compra un pc….
    Sei l’unico sfigato della terra che ha cambiato così tanti pezzi di un macbook

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