P2P e Mac. Parte Terza: la distribuzione dei file

di Redazione 4

p2pemacparteterzadistribuzione001.jpg

Dopo esserci addentrati nella produzione dei “files pirata“, nel presente articolo prenderemo in considerazione come i files in questione vengono distribuiti. Ci addentriamo così sempre di più nel mondo illegale per arrivare a capire, nelle prossime puntate, i rapporti tra p2p e Mac.

Permetteteci, anche questa volta, solo una piccola precisazione prima di iniziare: tutto quello che leggerete nel presente articolo non contiene riferimenti a team o persone in particolare poiché questo “mondo” ambisce alla totale segretezza dei membri e del “lavoro” svolto. Pertanto nell’articolo ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale e frutto di fantasia.

La scorsa puntata è terminata dopo avervi fornito l’idea di una, seppure grossolana, distinzione tra due tipologie di files prodotti: quelli “amatoriali” e quelli “professionali“. Prendiamo subito in esame l’ambito che per praticità chiamiamo professionale. Un gruppo, dopo aver prodotto un file, ha la necessità di spostarlo dal computer di chi effettivamente lo ha prodotto al computer che farà poi da “base” per la distribuzione. Durante questo processo, che per un film, grazie alle veloci connessioni internet disponibili, può durare anche pochissimi minuti, il gruppo si preoccuperà di segnalare la disponibilità del nuovo file (da qui in poi sarà denominato solo con “news“) per dare inizio al processo di distribuzione. Quello che descriviamo ora sarà di difficile comprensione, ma cercheremo di essere più chiari possibile.

p2pemacparteterzadistribuzione007.jpg

All’interno di un gruppo ci sono persone il cui compito è proprio quello di far girare la news: dal computer principale, il file viene poi smistato su altri terminali remoti appartenenti al gruppo e poi viene fatto girare. Girare dove? Il mondo segreto della pirateria professionale è composto, oltre dai gruppi di produzione delle news (chiamati “crew“), anche da gruppi che ricevono queste news (chiamati “ring”): è un meccanismo complesso, ma vediamo di chiarirlo. Ogni crew e ogni ring hanno nella propria organizzazione dei computer connessi a internet con connessioni veloci e accessibili tramite FTP (chiamati “site” o “dump”): in questo modo conoscendo ip e porta del computer, nick e password è possibile accedere ai file presenti su un dato terminale. Se un gruppo produce solo programmi e volesse avere, ad esempio, i film (per visione privata), come potrebbe fare? Coloro che distribuiscono le news, sia per le crew, sia per i ring, vengono chiamati “currier” (corrieri): per ogni MB messo in unpload su un site ricevono un credito doppio in MB per poter fare il download di altre news. Capito questo passaggio capirete che tutto il mondo pirata professionale sta in piedi su un gioco di crediti: più fai girare le news, più ne puoi avere. Alle crew interessa che i propri file vengano messi sui site dei vari ring; agli appartenenti di un ring interessa che le news vengano aggiunte nei site in cui si ha accesso per poterle poi mettere in upload su altri site di altri ring: si genera così un movimento impressionante di files e di MB. Facciamo un esempio per essere più chiari.

Mettiamo che TheAppleLounge possieda un ring ma che non sia in grado di avere tutte le news possibili: a questo punto inviterà currier di altri ring che metteranno in upload sui site di TheAppleLounge le news. Il ring TheAppleLounge guadagna così la certezza di avere news sempre aggiornate; un currier guadagna MB di upload, sia per la proprio news che magari va girata ancora altrove, sia per altre possibili news che altrove non trova.

L’immagine qui sopra proposta, vi mostra come sono allocati i file nei vari site: un file video, ad esempio, è scomposto per praticità di trasferimento (ma anche perché muovere piccoli “pacchetti” da meno nell’occhio) in una cinquantina di files con estensione RAR. In questo modo, durante l’upload di una news, un currier può “uppare” un tot di pacchetti e un altro può “uppare” i rimanenti: si genera così una gara a chi fa il maggiore upload di file. Nei ring più seri è previsto un limite minimo di gigabyte in upload: si parla anche di 20 – 30 gigabyte al mese per garantire a un currier  la permanenza in ring di media importanza. Non sempre è così semplice raggiungere tale quota poiché dopo la segnalazione della presenza della news scatta un vero e proprio timer: nei ring più importanti un file uscito da 30 minuti non può più essere “uppato”. Capite che per seguire tali meccanismi serve davvero tanta passione e una vita che permetta di passare ore davanti a un computer per poter stare dietro al tutte le news che vengono prodotte.

p2pemacparteterza003.jpg

I currier sono sottoposti a una specie di giuramento che prevede che non debbano far uscire le news dai meccanismi sopra descritti: ma allora le news come fanno a finire nel p2p, cioè nella distribuzione amatoriale? È quasi certo che qualcuno di questi currier utilizzi, come base del proprio traffico, un computer privato con FTP a cui anche altre persone hanno accesso: in determinate modalità è possibile “fare uscire le news” senza dare nell’occhio. Ci sono poi currier che hanno una doppia vita: oltre a partecipare attivamente al mondo della pirateria professionale, hanno un ruolo primario anche nel mondo p2p. Gestori di grossi server privati o di noti e chiusissimi server IRC hanno sicuramente conoscenze importanti tra i currier o sono currier a loro volta.

Il mondo amatoriale, dunque, vive di rendita grazie alle news che “escono” dal mondo professionale. I sistemi amatoriali sono sicuramente più vicini all’utente comune e, nei canali IRC o nei server privati, è possibile anche fare conoscenze ed avere contatti “umani”. Il mondo professionale invece è molto legato alla competizione e, per quanto riguarda la “scena italiana”, a una incredibile “cafonaggine”.

Resta inteso che tutto questo non è e non sarà un incitamento alla pirateria informatica in nessuna delle sue forme. Riteniamo però corretto, a scopo meramente informativo, rendere partecipi i nostri lettori a un mondo tanto particolare quanto illegale come quello del p2p nelle sue varie espressioni.

Commenti (4)

  1. è da un po’ che seguo questo sito. sono molto meravigliato perchè rispetto a molti altri blog qui trovo molte notizie, interessanti e anche abbastanza in anticipo. complimenti per la grafica e per gli articoli!
    soprattutto questa serie di tre articoli sul p2p, sono stati a dir poco fantastici!
    ce ne fossero di persone come voi!
    grazie mille per tutto quello che state facendo e scrivendo!
    continuate così che andate alla grande!
    Giovanni

  2. @Giovanni: ringrazio a nome di tutta la redazione di TheAppleLounge.
    Consigliaci ai tuoi amici!!! ;-)
    a presto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>