
La casa dove Steve Jobs ha cominciato a costruire il suo primo computer insieme a Steve Wozniak è stata indicata come una risorsa storica dalla Los Altos Historical Commission.
Una donna butta un Apple I del ’76, il centro di riciclaggio lo vende a un privato per 200000$ e inizia la ricerca per accreditarle il 50% del valore dell’oggetto, pari a 100000$. Sembra uno scherzo, ma è accaduto veramente nella Bay Area.

La casa dove Steve Jobs ha cominciato a costruire il suo primo computer insieme a Steve Wozniak è stata indicata come una risorsa storica dalla Los Altos Historical Commission.
Quella che vedete nella foto sotto è (probabilmente) la camera da letto di Patricia Ann Jobs, sorella di Steve, nella casa di Crist Drive a Los Altos. Se riuscite a non farvi distrarre dal centrino di pizzo sotto il televisore e dall’abat-jour col cappello storto, potrete distinguere a destra alcune scatole che sembrano cartoni per la pizza. Non sono cartoni per la pizza. Sono gli imballaggi originali del primo ordine di Apple I, cinquanta esemplari prodotti nel 1976 e pronti per essere venduti dal più vecchio retailer della Mela, The Byte Shop: un tassello fondamentale nella storia dell’home computing. Bene, uno di questi gioiellini – per l’esattezza il numero 46 – verrà battuto il prossimo 16 novembre presso la casa d’aste tedesca Breker. Il prezzo? Non meno di trecentomila dollari, ma probabilmente molto di più.


Sembra impossibile, eppure ci sono ancora video di Steve Jobs mai pubblicati prima d’ora. Nel caso del filmato reso pubblico qualche giorno fa dal canale YouTube EverySteveJobsVideo, si tratta di uno spezzone di un’intervista rilasciata da Jobs nel 1994, quando era ancora CEO di NeXT, in cui il co-fondatore di Apple parla dell’evoluzione del settore informatico e di come non si possa paragonare quella carica innovativa a quanto avvenne nel Rinascimento.

Volete un Apple I funzionante? Preparatevi per la prossima asta. Quella che è terminata da qualche ora in Germania per la vendita del primo computer di Jobs e Woz, ha raggiunto la cifra record di 671 000 dollari. L’asta ha battuto la precedente, che si era fermata 30 000 dollari in meno lo scorso novembre, mentre quest’ultima aveva già fatto a pezzi il record precedente superando di gran lunga i 375 000 dell’Apple I messo all’asta sei mesi prima.
Già in altre occasioni sono stati messi all’asta modelli di Apple I che i più ricchi ed accaniti collezionisti sono riusciti a far propri sborsando cifre tutt’altro che contenute.

Quello che il 25 maggio la tedesca Breker cercherà di vendere è però un Apple I ancor più interessante del solito.
Infatti, oltre ad essere uno dei soli sei esemplari di Apple I ancora funzionanti, il computer è dotato di una scheda madre che venne firmata, a suo tempo, direttamente da Steve Wozniak.
La casa d’aste tedesca Breker ha battuto recentemente un Apple I alla stratosferica cifra di 640.000 dollari, un prezzo altissimo, ma c’è un motivo, visto che l’Apple I in oggetti è uno dei pochi perfettamente funzionanti. Ad oggi, secondo le stime, ci sono solamente sei Apple I funzionanti in giro per il pianeta a fronte dei soli 43 in circolazione.

AppleInsider riporta una storia curiosa che riguarda il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, e il progetto di quello che sarebbe stato il primo personal computer prodotto dall’azienda di Cupertino, conosciuto come Apple I.
Secondo quanto raccontato dallo stesso Wozniak durante un tour guidato presso il Computer History Museum, egli offrì il suo progetto originale dell’Apple I per ben cinque volte al suo datore di lavoro dell’epoca (HP) ma venne sempre rifiutato. Cosa sarebbe successo se il progetto fosse stato acquistato da HP? Apple esisterebbe comunque e sarebbe l’azienda di oggi?

Christie’s è una delle più famose case d’asta al mondo, e nel corso della sua attività ha messo all’asta opere ed oggetti personali di vari personaggi, come Van Gogh, Picasso e Da Vinci.
Alla lunga lista, da oggi, potremmo anche aggiungere un importante cimelio del ’76: il primo Apple I progettato e realizzato da Jobs e Wozniak che avrebbe poste le basi per la Apple che oggi tutti conosciamo.

I fratelli Dick e Cliff Huston sono due ex-ingegneri che hanno lavorato per Apple dal 1977 al 1984; al fianco di Wozniak, entrambi sono stati coinvolti nella creazione dell’Apple II, ed hanno contribuito alla realizzazione di diversi progetti per l’azienda capitanata da Jobs.
Dopo aver lasciato Apple, Dick e Cliff (insieme ad altri ex-dipendenti) fondarono The Engineering Department, Inc.
La domanda sorge spontanea: come mai, a distanza di anni, torniamo a parlare dei due fratelli Huston?

Un raro esemplare di Apple I autografato da Steve Wozniak è stato venduto sabato su eBay per la cifra di 17.950 dollari. Si tratta di una delle unità originali del primo computer prodotto da Apple e il prezzo di vendita è stato raggiunto nonostante Monroe Postman, l’utente che ha messo all’asta l’oggetto, avesse specificato nella descrizione che non vi era alcuna garanzia circa il funzionamento del dispositivo:
“Non so se funziona e non intendo accenderlo. Se una traccia sulla piastra dovesse bruciarsi a causa di un componente cortocircuitato diminuirebbe drasticamente il valore [di questo Apple I] come artefatto storico e, a parer mio, come opera d’arte (autografata dall’artista!).”
Gallery fotografica dopo il salto.

Ieri a Quiliano (Savona) è stato festeggiato il 7° compleanno di All About Apple museum, il più fornito museo Apple al mondo (hanno addirittura pezzi funzionanti che a Cupertino non possiedono più).
Il museo è una vera e propria raccolta di macchine storiche Apple, mantenute in piena efficienza, ma non manca il software d’epoca, così come riviste e libri di un passato non così lontano ma incredibilmente retrò per le tempistiche tecnologiche.
L’associazione che lo gestisce, configurata come Onlus, ha organizzato una festa in grande stile a partire dalle 15 fino a notte inoltrata, con conferenze, visite guidate e libere all’esposizione, buffet (ovviamente a base di focaccia ligure!).
Dopo la cena lì vicino si poteva tornare al museo, per una sessione libera di chiacchiere su prodotti Apple, hardware e software, anticipazioni su iPhone OS 3.0 (da buoni amanti Apple, ovviamente iPhone era il telefono più presente) e tutto quello di cui si voleva discorrere.
Dopo il salto, la galleria fotografica di TheAppleLounge al compleanno del museo.