Steve Jobs ha dato una mano al progetto OLPC

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In un discorso tenuto all’Università della Pennsylvania giovedì sera, il fondatore del progetto One Laptop Per Child, Nicholas Negroponte, ha svelato un particolare curioso relativo a Steve Jobs. Il CEO di Apple avrebbe offerto a Negroponte una consulenza informale (sebbene sempre con estrema discrezione) durante le varie fasi di progettazione del laptop ultra-economico XO, destinato ai bambini dei paesi in via di sviluppo.

“Mi arrivò un’email da Steve Jobs (la sera che il laptop venne svelato), mi disse che non avrei potuto costruirlo per 100$ e la mia risposta fu che avrei potuto eccome. A dire la verità è stato davvero un buon critico, ed ogni volta che giungevamo a completare una fase parlavo con lui.”

Via libera per il secondo campus Apple a Cupertino

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Il secondo campus di Apple a Cupertino potrebbe diventare realtà, sempre che l’azienda abbia ancora intenzione di costruirlo come da progetti di qualche anno addietro. Il comune di Cupertino ha approvato ieri un cambio di destinazione d’uso per un’area di 7,78 acri lungo Pruneridge Avenue già di proprietà di Apple che permetterebbe all’azienda di costruire un nuovo complesso che possa affiancarsi al campus già esistente, situato più ad Ovest.

Apple aggiorna il modello quad-core del Mac Pro

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Come fa notare AppleInsider, Apple ha aggiornato la configurazione del suo Mac Pro, aggiungendo l’opzione per avere un processore Intel Xeon quad-core a 3,33 GHz (il modello base ha una frequenza di clock pari a 2,66 GHz) basato sulla tecnologia “Nehalem”. Esiste sempre la possibilità di avere una configurazione dual-processor, basata su una coppia di processori quad-core (ovvero 8 core fisici) per chi ha bisogno di una elevata potenza di calcolo. Dal momento che l’aggiornamento, per ora, riguarda solo lo store americano siamo in grado di fornirvi i prezzi esclusivamente in dollari statunitensi.

L’upgrade del processore prevede un aumento di 1,200$ rispetto al prezzo del modello base o di 800$ rispetto alla configurazione con processore a 2,93GHz.

iPhone Reality Show: intervista ad Alessio Zito Rossi

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Sta per iniziare il primo iPhone Reality Show di tutti i tempi, organizzato dalla software house italiana Command Guru. Dal 6 al 12 dicembre un team di 10 iPhone developers provenienti da tutto il mondo verrà “rinchiuso” nella cascina di Big Rock, vicino a Venezia, dove, sotto la guida di Aaron Hillegas, il Cocoa Guru, cercheranno di realizzare una nuova “Sexy social networking app” per iPhone.

I developers vivranno e lavoreranno per sette giorni sotto l’occhio delle telecamere e le loro attività verranno trasmette in diretta via web. Durante il processo di sviluppo verrà allestito un server SVN attraverso il qualche anche developers esterni potranno partecipare al progetto dando il proprio contributo allo sviluppo dell’applicazione, in puro spirito Open Source.
Per sapere qualcosa di più su questa interessante iniziativa abbiamo fatto qualche domanda al fondatore e CEO di Command Guru, Alessio Zito Rossi.

Giochi iPod: presto solo per iPod touch?

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Nell’ultimo keynote svoltosi a settembre, il concetto è stato ribadito più volte: iPhone ma soprattutto iPod touch devono essere considerati alla stregua di console di gioco portatili, o almeno così Apple vorrebbe. Questo passaggio concettuale che vede un iPod touch evolversi da “puro riproduttore multimediale” a “console portatile” è possibile grazie a tutta la tecnologia in esso contenuta e ciò ovviamente ha suscitato qualche dibattito nei mesi scorsi.

Joystiq aggiunge oggi qualche dettaglio in più circa questa “rivoluzione” intrapresa da Apple: pare infatti che ora non vengano più accettati per la vendita in iTunes i giochi per gli iPod nano e iPod classic. Questi giochi, dei semplici passatempo per nulla paragonabili a quelli per iPhone e iPod touch, hanno subito un brusco stop di vendite causato dal sempre più popolare App Store. Rimangono però alcuni interrogativi.

Minim, rompicapo a base di molecole chimiche

Minim

Nome: Minim 1.1
Categoria: Giochi – Licenza: 1,59 €
Data di rilascio: 17/11/2009 – Piattaforma: iPhone e iPod touch

Amanti dei rompicapi, gioite, esultate! Dopo ere geologiche di puzzle game di livello, quantomeno, discutibile, ecco finalmente pane per i vostri denti (e soprattutto una sfida per le vostre menti).

Sto parlando di Minim, il nuovo gioco della Fishing Cactus (che molti dei nostri lettori conosceranno per il precedente successo di Equilibrio).

Contrabbando di iPod in un carcere americano

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Una notizia alquanto curiosa arriva d’oltreoceano: due guardie carcerarie di Washington D.C. sono state arrestate per il presunto contrabbando di beni di prima necessità, ai detenuti del carcere della capitale statunitense, tra i quali iPod, cellulari e caricabatterie.

La soffiata è arrivata da un detenuto, il quale ha confessato all’FBI durante l’ottobre del 2008 che le guardie del carcere procuravano ai detenuti dispositivi di contrabbando, oltre alle solite cose come sigarette, in cambio di denaro, ovviamente. Dopo la testimonianza, l’FBI ha introdotto un agente sotto copertura all’interno dell’edificio che, recitando la parte del fratello di un detenuto, è riuscito a procurarsi un iPod con relativo caricabatterie per la modica cifra di 300$.

Il 2010 di Apple: tablet e trecentomila Apps

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Dal New York Times arriva in anteprima una notizia che farà sicuramente piacere agli headquarters di Cupertino; per Apple, infatti, il 2010 dovrebbe essere un anno davvero prosperoso, almeno a giudicare dal numero di Apps che saranno presenti in App Store entro la fine dell’anno prossimo.

In un’intervista al giornale della Grande Mela Frank Gens, capo analista di IDC (azienda leader nel settore delle ricerche di mercato e di consulenze in ambito IT), ha annunciato il risultato dell’ultima previsione per il 2010: Apple lancerà il tanto atteso tablet e App Store sarà composto da almeno 300,000 applicazioni (attualmente ammontano a circa 100,000);

Anobii per iPhone: intervista a Greg Sung

Nota: l’intervista al fondatore di Anobii è stata realizzata da Simone Gambirasio.

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Chi di voi ama leggere conoscerà probabilmente aNobii.com.

aNobii è una sorta di Facebook dei libri: tutti possono catalogare la loro libreria, conoscere quali testi possiedano i loro amici e ricevere consigli da utenti con gusti simili, come accade su Last.fm con la musica. Con oltre 400.000 iscritti (oltre 100.000 dei quali italiani), da qualche giorno aNobii è sbarcato anche su App Store, con due applicazioni: aNobii (1,59€) e aNobii Lite (qui trovate la recensione di Anobii per iPhone di TAL).

La versione a pagamento è dedicata esclusivamente agli utenti di iPhone 3GS ed offre una funzione speciale: inquadrando il codice a barre che troviamo dietro a un libro, iPhone lo riconoscerà e lo catalogherà immediatamente, scaricando dal web tutti i dati necessari, come titolo, autore e copertina.

L’abbiamo provato di persona e in molti casi, con mano ferma, potete ottenere buoni risultati: siamo molto lontani dalla perfezione, ma la funzione che oggi sembra fare solo “scena”, in futuro potrà rivelarsi un aiuto prezioso per chi non vorrà inserire a mano tutti i codici ISBN (tra i molti fan c’è anche Luca Sofri). All’applicazione, però, mancano ancora molte funzioni, come la possibilità di recensire i libri direttamente da iPhone e di cercare all’interno del nostro database personale.

Ma come è nata la tecnologia di riconoscimento dei codici a barre? E perché un social network così “letterario” crede sia importante investire su iPhone? Per scoprirlo abbiamo intervistato direttamente il fondatore di aNobii: Greg Sung, giovane programmatore di Hong Kong.

iPhone e Nokia, la sfida infinita

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Probabilmente è anche un po’ colpa di tutti noi, blogger e giornalisti, se ogni nuovo telefono di fascia alta viene presentato come “l’antagonista di iPhone“: se dovessimo metterci a contarli tutti, constateremmo che il melafonino di Apple ha lasciato sul campo parecchie vittime illustri in questi primi anni di vita.

Proprio qualche giorno fa, però, ho portato avanti qualche critica ad iPhone prendendo come spunto due tra i brand più attivi per quanto riguarda il mondo degli smarpthone “all-in-one“, ovvero BlackBerry e Nokia. Proprio Nokia è oggetto di due interessanti articoli a firma di due tra le più famose firme internazionali del settore: punti di vista ovviamente diversi quanto interessanti.

Lo streaming su iPhone vìola un brevetto israeliano

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Apple è stata accusata da un’azienda israeliana, Emblaze, di aver violato un brevetto all’interno della tecnologia utilizzata per il live streaming da iPhone e iPod touch. L’azienda israeliana ha dichiarato di aver intrapreso un’azione legale nei confronti della società californiana con l’accusa di violazione di brevetto.

Emblaze si occupa dello sviluppo di nuove tecnologie per lo streaming di flussi multimediali da circa un decennio ed è stata la prima a svelare la sua tecnologia al pubblico con un live video in broadcast dalla Casa Bianca durante la Pasqua del 1998 (non è quello che si vede nella foto di apertura, ovviamente). Tale tecnologia permette agli utenti di inviare video in diretta (o registrati) ad altri dispositivi, ottimizza il traffico di dati, non richiede server di streaming dedicati e permette uno streaming affidabile anche in presenza di firewall.

Person of the year di TIME: Steve Jobs “in finale”

Anche quest’anno TIME magazine sceglierà a proprio insindacabile giudizio una “Person of the year”, ovvero un uomo o una donna che rappresentino efficacemente il 2009 appena trascorso. Nel 2008 fu il turno di Barack Obama, che era stato da poco eletto alla presidenza degli Stati Uniti. Nel 2007 fu la volta di Putin, mentre nel 2006 sulla copertina della rivista lo schermo di un Mac rifletteva (con un malriuscito effetto specchio ottenuto con carta argentata) ciascuno di noi, protagonisti della rivoluzione del web 2.0.

Fra i papabili di quest’anno, assieme a capi di stato e potenti di tutto il mondo compare anche il nome di Steve Jobs. I lettori possono dare un voto su una scala da 1 a 100 a ciascuno dei personaggi elencati. La classifica provvisoria (nel momento in cui scriviamo) vede in testa l’individuo collettivo rappresentato dai “contestatori iraniani” con una media di 91, a seguire Barack Obama (51) e terzo Steve Jobs(49).

Apple vuole commercializzare gli EasyPay touch?

iPod touch EasyPay

Gli EasyPay touch sono i nuovi  device di pagamento POS wireless basati su iPod touch modificati da una speciale custodia  multifunzione ad hoc che stanno gradualmente rimpiazzando i computerini palmari della Symbol Technologies attualmente ancora in dotazione in un buon numero di Apple Store.

A parte le lamentele dei dipendenti degli Store riguardo l’inaffidabilità dei dispositivi precedenti, ad Apple non è mai piaciuta l’idea di dover utilizzare nei propri luoghi di culto dispositivi sui quali gira un sistema Windows CE. Fino ad ora, tuttavia, la realizzazione di una soluzione made in Apple sarebbe stata troppo costosa ma con l’arrivo di iPhone OS 3.0 la musica è cambiata e riuscire a far pagare i propri clienti con dispositivi creati in casa non è più un lusso a cui dover rinunciare. Il prodotto finale è a tutt’oggi un progetto interno non disponibile in commercio ma che tuttavia sta riscuotendo l’attenzione di operatori esterni che vorrebbero adottare a loro volta l’EasyPay Touch.

E’ quasi rumor: il Tablet di Apple costerà poco?

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Nonostante il 2010 sia relativamente vicino si sa ancora ben poco dell’attesissimo, chiacchieratissimo Apple Tablet. Non si sa nulla sul nome (TabletMac? iTablet? Apple Slate?), non si sa granché sulle caratteristiche tecniche, non si sa ancora praticamente niente sul prezzo al pubblico. Su quest’ultima caratteristica, come su tutte le altre del resto, sono state avanzate varie ipotesi da analisti e pubblicazioni del settore; ora è il turno di Kevin Rose, fondatore di DIGG e rumorista Apple di lunga data. Nell’ultima puntata di Digg Nation Rose ha lasciato che fosse Alex Albrecht (personalità del web e della TV statunitense, co-conduttore dello show) a rivelare un fugace particolare sulla prossima “opera” di Jobs & Company: il tablet costerà pochissimo.

Psystar ferma le vendite di cloni ma ricorrerà in appello

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A seguito dell’accordo stipulato con Apple nella giornata di martedì, Psystar ha fermato la vendita dei propri cloni Mac. Sullo store dell’azienda non ci sono riferimenti al caso ancora in corso, Psystar si è limitata a classificare i propri Open PC con la dicitura Out of Stock, impedendone l’ordine ai (pochissimi) potenziali acquirenti.

Nonostante gli ultimi sviluppi possano suggerire il contrario, non è affatto tempo di dichiarare chiusa la questione: in un’intervista a Computer World uno dei legali dell’azienda produttrice di cloni ha dichiarato che vi sarà un ricorso in appello. S’intuisce che questa decisione ha qualcosa a che fare con l’accordo stipulato con Apple che prevede che il risarcimento dei 2,7 milioni di dollari di danni non diventi esecutivo fino alla chiusura definitiva del procedimento e di qualsiasi sua “appendice” ulteriore.

Cluedo, diventate investigatori con iPhone

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Nome: CLUEDO
Categoria: Games – Voto: 8/10
Costo: 1,59€ – Data di rilascio: 17/07/2009

Ricordate il gioco da tavola Cluedo? Si tratta di un classico: i giocatori devono risolvere il mistero e svelare chi abbia ucciso Mr. Black , in quale stanza e con quale arma. Più sono i giocatori, ovviamente, più sarà difficile trovare l’assassino.

Ogni giocatore, grazie agli indizi di cui entrerà in possesso (soprattutto interrogando gli avversari), riuscirà, a mano a mano, ad escludere alcuni dei sospettati, alcune delle stanze della casa in cui è stato perpetrato l’omicidio e a capire quale sia stata l’arma del delitto.

iPhone e AT&T: non è più amore. Spunta T-Mobile

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Gli operatori telefonici mobili sono sempre più oggetto di critiche: ognuno di noi, a ragione, desidererebbe tariffe ogni giorno più vantaggiose oltre ad una impeccabile copertura di rete. Purtroppo le nostre speranze saranno difficilmente soddisfatte in prossimo futuro e fa quasi piacere leggere che anche dall’altra parte del mondo le cose non sono poi così diverse.

I clienti di AT&T (il colosso delle telecomunicazioni che mantiene l’esclusiva di iPhone sul suolo americano) si lamentano della scarsa copertura della rete e dei pessimi servizi offerti: una pessima pubblicità che di rimando arriva anche a toccare Apple rischiando così di mettere in cattiva luce il gioiellino iPhone. Probabilmente è a causa di questa notizia che oggi è rimbalzato un inedito rumor: Apple potrebbe affidare iPhone a T-Mobile, altro colosso statunitense delle telecomunicazioni.

La lotta è aperta: ecco cosa può cambiare globalmente se Apple decidesse di aprire il mercato anche a T-Mobile o ad altri operatori americani di telefonia mobile.

iPod è causa di incidenti mortali sulle strade britanniche

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Vi è mai capitato di essere in auto per strada e incontrare quei gruppi di ciclisti che corrono senza curarsi di nessuno lungo il ciglio della carreggiata? A me è capitato e devo dire che mi è sempre venuto da pensare quanto fosse pericoloso il loro comportamento sia per loro che per chi è alla guida. Ancora più pericoloso se, ad esempio, tra una pedalata e l’altra, cuffie bianche ben piantate nelle orecchie, ci si accompagna con le note delle canzoni preferite, poiché ci si priva del senso più importante in quelle situazioni, l’udito; come ci si può accorgere di un auto che sbuca all’improvviso o essere avvertiti dal clacson di un automobilista?

Dalla Gran Bretagna arriva un’iniziativa interessante, nell’ambito della sicurezza stradale, organizzata dal Dipartimento per i Trasporti per avvertire i ciclisti dei rischi che corrono quando sono per strada. Edmund King, presidente dell’Associazione dell’Automobile ed incaricato per la diffusione della campagna ritiene che “[gli iPod] sono pensati per essere dispositivi mobili, ma se sei in bicicletta hai bisogno di tutti i tuoi sensi”.