A seguito dell’accordo stipulato con Apple nella giornata di martedì, Psystar ha fermato la vendita dei propri cloni Mac. Sullo store dell’azienda non ci sono riferimenti al caso ancora in corso, Psystar si è limitata a classificare i propri Open PC con la dicitura Out of Stock, impedendone l’ordine ai (pochissimi) potenziali acquirenti.
Nonostante gli ultimi sviluppi possano suggerire il contrario, non è affatto tempo di dichiarare chiusa la questione: in un’intervista a Computer World uno dei legali dell’azienda produttrice di cloni ha dichiarato che vi sarà un ricorso in appello. S’intuisce che questa decisione ha qualcosa a che fare con l’accordo stipulato con Apple che prevede che il risarcimento dei 2,7 milioni di dollari di danni non diventi esecutivo fino alla chiusura definitiva del procedimento e di qualsiasi sua “appendice” ulteriore.
Sullo store online di Psystar al momento è possibile “mettere nel carrello” solamente Rebel EFI, un software a pagamento realizzato rubando codice alla comunità Open Source OSX86, che permette all’utente di installare Mac OS X 10.6 su PC bypassando i controlli di Apple.
Nel frattempo resta aperta un’altra causa in Florida nella quale vi sarà probabilmente spazio per decidere proprio delle sorti di Rebel EFI e della nuova strategia di cessione della responsabilità della violazione dell’EULA all’utente che l’azienda sembra voler intraprendere.
In soldoni non verrà più preinstallato Mac OS X sugli Open PC, ma l’utente sarà messo in condizione di svolgere autonomamente l’operazione grazie a Rebel EFI. La causa aperta in Florida è relativa in questo caso ad un’accusa di violazione delle norme sulla concorrenza perpetrata da Apple con la commercializzazione di Snow Leopard.
Simili accuse (ma relativa a Mac OS X 10.5), parte della controdenuncia di Psystar nei confronti di Apple dell’agosto 2008, furono rigettate già più di un anno fa dal giudice Alsup presso il tribunale della California del Nord.
