iBeacon è la risposta di Apple a NFC?

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Quando Apple non ha montato un chip NFC nei suoi iPhone, il VP per il marketing Phil Schiller aveva spiegato la ragione di questa scelta: il mercato non è maturo e manca uno standard. Cupertino, però, sembra avere la soluzione a pagamenti mobili e marketing nei negozi. Si chiama iBeacon, e sta prendendo piede al punto che Apple ha pensato di brevettare un sistema di pagamento basato proprio su questa tecnologia.

Il documento depositato presso lo US Patent and Trademark Office descrive un sistema in grado di controllare le informazioni per il pagamento di un utente mantenendole al sicuro. Contrariamente agli altri brevetti legati ai pagamenti digitali depositati da Apple negli ultimi anni, questo brevetto non si occupa dell’esperienza diretta dell’utente, quanto piuttosto sul funzionamento della tecnologia “dietro le quinte” che è in grado di completare il pagamento.

Il brevetto di Apple descrive un dispositivo mobile, come un iPhone, riconoscere un primo sistema wireless per il pagamento. Questo è necessario per collegare il dispositivo mobile con un secondo sistema di pagamento, sicuro, che collega l’utente al servizio per il pagamento. Il tutto avviene tramite tecnologia senza fili. Qui si immagina di utilizzare NFC, ma non è necessario utilizzare questo particolare protocollo per il trasferimento dei dati, ed è difficile non credere che Apple possa avere immaginato di implementare questo sistema di pagamenti tramite il Bluetooth a basso consumo energetico necessario per il funzionamento di iBeacon.

E se il trasferimento dei vostri preziosi dati nell’etere non vi lascia il sorriso sulle labbra, la soluzione di Apple è un sistema crittografico legato all’hardware del dispositivo. Come l’impronta di Touch ID è salvaguardata in A7, così i vostri dati bancari potrebbero essere blindati e crittografati sulla scheda madre di iPhone.

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