La Apple filantropica di Tim Cook

di Redazione Commenta

Steve Jobs è stato spesso criticato, sia quando era ancora in vita sia dopo la sua morte, per lo scarso interesse che ha sempre nutrito verso la beneficienza e la filantropia. Nella visione del mondo dell’americano medio, e soprattutto dei media americani, il successo e la ricchezza devono essere controbilanciati da una “restituzione” alla società di parte della propria ricchezza. Un meccanismo che, per quanto generalmente lodevole, spesso sfocia nell’ipocrisia o nella spettacolarizzazione della beneficienza, soprattutto da parte dei personaggi dello show business.
A Steve Jobs non è mai importato più di tanto di ottemperare a questo dovere non scritto e se beneficienza ha fatto (e sappiamo che anche lui aveva a cuore le proprie cause) certamente non lo ha dato a vedere.
La “sua” Apple ricalcava un po’ quella tendenza, nonostante gli iPod (Product) RED ed altre iniziative meno pubblicizzate.
E’ una delle caratteristiche dell’azienda sulle quali Tim Cook ha espresso la maggiore discontinuità rispetto al proprio predecessore. Ulteriori prove di questa discontinuità arrivano dalle indiscrezioni su quanto discusso dal CEO con i dipendenti durante l’incontro che ha fatto seguito all’annuncio dei risultati fiscali, la scorsa settimana.

Durante quell’evento privato, che si è tenuto a porte chiuse presso la Town Hall del campus di Cupertino, Tim Cook ha lanciato un nuovo programma di sconti per i dipendenti sull’acquisto di Mac e iPad. A parte questo dettaglio, di quella “riunione” si è saputo poco.
Ora The Verge cita alcune fonti vicine all’azienda secondo cui uno degli argomenti dell’incontro era proprio la beneficienza.
Tim Cook ha esposto ai dipendenti le ultime iniziative filantropiche dell’azienda. In particolare è stata ufficializzata una donazione di 50 milioni di dollari, in due tranches, all’Università di Stanford per la realizzazione di due nuovi ospedali. Cook ha parlato anche dell’iniziativa (Product) RED a favore del Fondo globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria, nata dall’impegno di Bobby Shriver e Bono Vox.
Secondo quanto dichiarato dal CEO durante l’incontro, Apple avrebbe già devoluto più di 50 milioni di dollari al Fondo da quando l’azienda aderì all’iniziativa, con il lancio dell’iPod (Product) RED nel 2006.

La nuova tendenza filantropica di Cook era trapelata fin da subito: una delle sue prime operazioni pubbliche dalla nomina a CEO fu proprio l’ampliamento del “matching program” per i dipendenti. Dal 15 settembre 2011, in caso di donazione da parte di un dipendente ad un ente no-prodit, l’azienda provvede a donare una cifra corrispondente, fino ad un massimo di 10,000$.

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