Apple TV 1080p e quella UI che non piaceva a Steve Jobs

di Redazione 2

La storia era di quelle succose: c’è un nuovo prodotto/servizio lanciato dopo la morte di Steve Jobs (la Apple TV 1080p) e c’è un ex-ingegnere Apple che sostiene pubblicamente su Twitter che l’update del software lanciato su quel prodotto ricevette il noto bollino “shit” da parte di Steve Jobs nel 2006.


Non è un caso quindi che mezzo Mac Web, nel corso del fine settimana, ci si sia gettato a capofitto, con dichiarazioni parossistiche sulla prossima sventura di un’azienda che ha già dimenticato l’eredità del suo fondatore a pochi mesi dalla sua morte.
Tutte fregnacce, ovviamente, e bastava fare un respirone, guardare le cose da un prospettiva un po’ diversa e magari non lanciarsi in conclusioni affrettate per scoprire che di carne al fuoco ce n’era veramente poca. Anche perché l’ingegnere in questione, tale Michael Margolis, per sua stessa ammissione successiva, voleva dire un’altra cosa.

Il tweet che ha scatenato tutto è quello che vedete qui sotto. Ed in effetti il primo a saltare a conclusioni un po’ affrettate, certamente forzate dalla brevità richiesta dai 140 carattteri, è l’ingegnere:

Fatto divertente: quei nuovi design fuorono respinti 5 anni fa perché non piacevano a Steve Jobs. Ora non c’è più nessuno che dica “no” al cattivo design.

Il design a cui l’ingegnere fa riferimento è quello a griglia, lo vedete nell’immagine ad inizio articolo, che Apple ha lanciato con l’update presentato assieme al nuovo iPad, il 7 marzo scorso.

Si potrebbe certamente disquisire sulla natura del commento dell’ex-ingegnere, ma non serve alcuno sforzo perché è lo stesso Margolis a fornire una versione più ragionevole in un successivo commento postato su The Next Web.

“La nuova interfaccia non dovrebbe sorprendere nessuno. C’è un chiaro impegno alla Apple per far sì che tutto combaci con il look & feel dei loro prodotti iOS di successo, a cominciare da Lion per continuare in crescendo con Mountain Lion.

Per essere chiari: a lui (Steve Jobs) non piacque la griglia originale. Succedeva prima che l’iPhone spopolasse e prima che l’iPad esistesse addirittura.

Dato che l’iPad ha avuto un successo decisamente maggiore della Apple TV, migrare l’Apple TV in modo che assomigli di più all’iPad è stata probabilmente una mossa molto intelligente, anche se alcuni utenti della vecchia interfaccia non preferiscono quella nuova.”

Ancora parecchio rumore per nulla insomma. Se Wall Street ha accolto l’era Cook in positivo grazie ad una cinica necessità di sicurezza che le precarie condizioni di salute di Steve non erano in grado di fornire agli investitori, parecchi giornalisti e osservatori non riescono a fare a meno di leggere tutto ciò che Apple fa e farà sotto la lente della “visione che è venuta a mancare”, come se Steve Jobs, un anno fa, non fosse già al corrente delle novità lanciate in questi giorni.
E’ un nuovo leitmotiv, facile da declinare alla bisogna e di sicuro impatto positivo sulle page views. Fateci l’abitudine perché non sarà l’ultima volta che ci propineranno questa sottospecie di topos giornalistico.

Commenti (2)

  1. Steve era il mio mentore. Apple è la mia passione. Ogni volta bisogna gettargli m addosso. Io rimarrò sempre fedele a lei, e mi fido di Cook che molte volte a salvato Steve Jobs da scelte affrettate

  2. Manuel wrote:

    Steve era il mio mentore. Apple è la mia passione. Ogni volta bisogna gettargli m addosso. Io rimarrò sempre fedele a lei, e mi fido di Cook che molte volte a salvato Steve Jobs da scelte affrettate

    Avrebbe dovuto salvare anche te dalle a con la “h”. Io fossi in te proverei a cambiare mentore..

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