Garage Band ’09, lezioni di musica e Ampli storici

di Redazione 8

Ce lo aspettavamo: il keynote di ieri è stato piuttosto noioso. Non è colpa di Phil Schiller, poveretto, anche se l’assenza di Steve si è fatta sentire. Anche El Jobso, in ogni caso, avrebbe dovuto distorcere una buona dose di realtà per scaldare la platea con in mano solo un paio di aggiornamenti software (pur corposi) e un nuovo portatile che tutti già si aspettavano. Personalmente non considero questo un Keynote da buttare del tutto e ci sono state in particolare due novità che mi hanno “incuriosito”. La prima è l’innovativa batteria del nuovo MacBook Pro 17″, che ha stuzzicato la mia vena scientifica e di cui abbiamo già parlato, l’altra è GarageBand 2009, che ha solleticato la mia anima di musicista.

Garage Band, troppo spesso considerato un giocattolino musicale, è invece un software senza rivali nel suo settore: un programma musicale economico (per chi compra un nuovo Mac addirittura gratuito) con funzioni di sequencer che include features avanzate spesso precluse anche a costose alternative commerciali. Le nuove funzioni della versione inclusa nella suite iLife ’09 non possono che migliorare un prodotto già eccellente, seppur con qualche caveat. Dopo il salto vediamo nel dettaglio le novità introdotte da questo upgrade.

Lezioni di piano. E chitarra.

A Cupertino qualcuno deve aver fatto due più due: se forniamo un programma musicale a tutti coloro che comprano il Mac, ma la maggior parte di loro non sa nemmeno da che parte imbracciare una chitarra, che cosa glielo forniamo a fare? In realtà GarageBand offre numerose funzioni utili anche a chi non è un musicista provetto, ma in ogni caso alla Apple hanno pensato di risolvere il problema inserendo nella versione 2009 del software un’intera sezione dedicata alle lezioni musicali per principianti.

Si tratta di una vera e propria feature parallela, strutturata à la Apple. In una finestra dedicata potrete scegliere la lezione video che vorrete seguire o scaricare le successive dal Lesson Store. Le lezioni per principianti sono gratuite e la prima è già presente nel programma. I due strumenti che potrete imparare a suonare grazie a GarageBand sono i due classici di sempre, ovvero pianoforte e chitarra.

Lezioni dei Big

Le lezioni per principianti sono una grande cosa per chi si avvicina per la prima volta al mondo della musica. Ma se il Mac utente sa già strimpellare o ha seguito tanto bene le lezioni da aver realmente imparato a suonare, come la mettiamo? A Cupertino hanno pensato anche a questo e hanno messo a disposizione degli utenti delle lezioni che potremmo definire “premium”. Alcuni musicisti di calibro internazionale hanno acconsentito a registrare delle video lezioni in cui insegnano agli utenti Apple come suonare una delle proprie canzoni al piano o alla chitarra.

Ma gli artisti internazionali, si sa, non registrano video lezioni solo per l’amicizia che li lega a Steve Jobs e giustamente vogliono essere pagati. Ed ecco dunque il caveat di cui vi parlavo. Le lezioni dei Big, a differenza delle lezioni per principianti, non sono gratuite ma costano 4,99$ (non è ancora chiaro quale sarà il corrispettivo in Euro).
Riuscirà Apple a convincerci che la Rolling on the River “imparataci” in video da John Fogerty in persona, o la Roxanne strimpellata alla chitarra da Sting (noto bassista, per altro), valgono 5 dollari l’una? Lo scopriremo. Nel frattempo alcuni assaggi delle lezioni premium li potete trovare nella pagina dedicata a Garage band ’09.

Gli amplificatori che hanno fatto la storia

Alla fine della fiera, dopo le lezioni per i principianti e le lezioni per gli strimpellatori tenute direttamente da chi suonando e cantando paga la bolletta, a Cupertino devono aver pensato che mancava ancora qualcosa per chi già sapesse suonare. GarageBand, del resto, è utilizzato spesso dai musicisti di professione per registrare idee musicali e porzioni brano in maniera rapida e semplice.

Ecco dunque una nuova sezione interamente dedicata ai chitarristi elettrici, che potranno divertirsi a suonare i più famosi amplificatori della storia del rock, virtualizzati ad hoc dai tecnici di Apple. Sulle immagini che accompagnano ogni amplificatore o pedale non troverete scritto Marshall, Fender, Boss o Brunetti ma il suono è più che soddisfacente e francamente sorprendente, visto il software amatoriale in cui la nuova feature è integrata.  A giudicare dalla preview che trovate nella pagina di Apple dedicata a Garage Band ’09, la nuova features sembra parecchio divertente e forse pure utile per improvvisare qualche jam session on the fly. Le possibilità di personalizzazione dei setup sono ampie e c’è di che divertirsi.

Se i chitarristi si divertono, i pianisti, osando un pessimo gioco di parole, si devono arrangiare. Nulla di nuovo per loro, ma un buon set di strumenti virtuali a tastiera è già presente nella libreria standard di Garage Band.

Non avendo ancora provato il nuovo software non mi dilungo oltre ma prendo spunto dall’argomento per annunciarvi una nuova serie di articoli a tema musicale (dedicata a tutti gli appassionati ma anche a chi della musica fa la propria professione) che cominceremo a pubblicare a breve qui su TAL. Questa volta è proprio il caso di dirlo: stay tuned!

Commenti (8)

  1. Ma si sa se le lezioni saranno localizzate in italiano?

  2. Magari andrò contro l’opinione comune ma adoro la piega che sta prendendo Garage Band :)

  3. Sono contento se pubblicherete nuovi articoli musicali e su garage band! parlo personalmente ( e spero anche a nome di una buona fetta di mac user): conosco le potenzialità di questo programma, ma più volte mi ci sn messo un po’ (poco tempo a dir la verità) ma non ho capito bene per cosa si può utilizzare e come utilizzarlo al meglio. spero in una specie di tutorial.. a presto

  4. keynote noioso? a me mi e’ piaciuto anche se phil a volte si inceppava con le parole. Stevie facciamo a meno di te!
    Certo forse noioso perche’ tutti volevano il mega iphone netbook..

    Voglio voglio voglio voglio iLife09..
    Mi sa che mi piglio un Imac 24 cosi iLife omaggio… ehh c’e’ il risparmione.

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