Apple e LaLa: è in arrivo un nuovo “iTunes in the Cloud”?

di Redazione 9

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Ricordate l’acquisto, da parte di Apple, di quella piccola azienda dal nome vagamente musicale, LaLa, su cui ci siamo interrogati per giorni?

Riassumendo sinteticamente, Apple (senza dichiarare nulla ufficialmente) ha acquistato LaLa, una piccola azienda che si occupa di streaming musicale via internet. La domanda sorge spontanea: cosa se ne fa Apple di LaLa? Michael Robertson, a capo di diverse realtà relative alla musica digitale (e fondatore di MP3.com), prova a dire la sua: Apple sta lavorando ad un iTunes in the cloud.

L’idea, va premesso, non è del tutto strampalata: i servizi offerti da LaLa, in effetti, sarebbero in linea con l’idea di Michael Robertson. Il sistema di LaLa, infatti, fa una scansione dell’HD di tutti gli utenti alla ricerca di brani musicali e poi crea con essi una libreria online usufruibile direttamente dal web.

Secondo Robertson Apple si starebbe preparando a consentire agli utenti di trasferire la loro intera libreria musicale di iTunes direttamente online (o in the cloud, se preferite), permettendone successivamente lo streaming verso ogni dispositivo connesso ad internet.

Citando lo stesso Robertson:

“Un imminente aggiornamento di iTunes copierà sulla rete la libreria di ogni utente e la renderà disponibile da ogni browser o dispositivo connesso alla rete, come iPod, iPhone e Tablet (anche qui?, ndA). Attraverso un semplice aggiornamento, il classico Aggiornamento Software, la tecnologia di upload di LaLa verrà integrata nella prossima versione di iTunes e sarà direttamente installata per più di 100 milioni di utenti. Dopo l’installazione, iTunes copierà (in background) l’intera libreria multimediale (video e brani) sulla propria area personale di iTunes in the cloud. Una volta caricata, gli utenti saranno in grado di riprodurre la loro musica, i loro video e le proprie playlist direttamente dal web sfruttando un URL personale.”

L’acquisto di LaLa, quindi, si sarebbe reso necessario per poter accelerare i tempi di realizzazione di questo nuovo servizio di iTunes potendo contare su una tecnologia già esistente che va solo perfezionata e non creata da zero. Volendo aggiungere indizi che puntino in questa direzione, vale la pena ricordare che qualche tempo fa Apple ha investito un miliardo di dollari in una server farm nel North Carolina: tutti quei server, alla fine, serviranno a qualcosa oppure no?

[Via|MacRumors]

Commenti (9)

  1. Bhe penso che Apple potrebbe portare una rivoluzione simile.. anche se magari al momento solo come “opzione”..
    quindi potremmo inserire alla scaletta di mercoledì prossimo iTunes X, con una bella svecchiata dell’interfaccia, e (lo spero tanto), una nuova icona! (Apple fa delle icone stupende…ma proprio quella di iTunes non me piace proprio…)

  2. probabilissimo che stiano lavorando ad un itunes x…dato che questo non è ancora a 64 bit!
    L’icona nuova dovrebbe venire da sè, come per quicktime…vedremo

  3. nell’articolo, anzi nella citazione, c’è scritto “100 miliardi di utenti”… ma che per caso iTunes è disponibile in tutta la galassia? perchè ci vorrebbero 15 pianeti come la terra per avere tutti quegli utenti…

    tornando strettamente in argomento l’idea sarebbe valida, peccato che con le vergognose velocità di upload che abbiamo in Italia caricare un’intera libreria iTunes come la mia, con migliaia di album, richiederebbe mesi di upload!

  4. Charlie Parker dice:

    nell’articolo, anzi nella citazione, c’è scritto “100 miliardi di utenti”… ma che per caso iTunes è disponibile in tutta la galassia? perchè ci vorrebbero 15 pianeti come la terra per avere tutti quegli utenti…

    ahueuhehaueahuaehuae o come minimo ogni abitante della terra (compresi quelli del terzo mondo) dovrebbe avere 15 account su itunes! aeuhuehhu

  5. Chissà quando vorranno fare l’upload on the cloud anche delle nostre mutande…ormai manca poco…così per le mie piccole perdite posso sempre scaricare ovunque della biancheria pulita! No? ;)

  6. @ Charlie Parker:
    Bon, corretto thx.

  7. @ Gabriele: ;D

  8. 1) l’upload non penso proprio sarà automatico. Penso starà all’utente decidere cosa caricare e cosa no. Alla fine comunque non credo si tratti di un vero e proprio upload del singolo brano mp3. Sarebbe uno spreco di spazio per Apple. Piuttosto sarà un accesso privilegiato al link streaming corrispondente alla canzone acquistata.

    2) è palese che lo streaming varrà solo per le canzoni acquistate regolarmente da iTunes e non per quelle rippate da cd o scaricate “per vie parallele”.

  9. @ rogerdodger:
    Non credo proprio che sarà come dici tu, per fortuna: iTunes da un bel pò è senza DRM, il che significa che diventa difficile capire quali brani hai regolarmente acquistato e quali no, soprattutto se li hai passati da un computer all’altro, e dato che questa cosa può essere legittimamente fatta da un tuo mac ad un altro tuo mac o pc, diventa praticamente impossibile seguirne le tracce, ed è anche giusto perché io non comprerei mai un mp3 che dopo non sia completamente mio per sempre.
    Intanto però è vero che neanche la apple può permettersi un upload talmente massiccio (le intere librerie di ogni singolo utente? ma stiamo scherzando?) quindi probabilmente l’upload avverrà per i file “riconosciuti” da iTunes, ovvero quelli presenti su iTunes store: cosa giustissima anche perché se io sono un compositore e ho i miei brani nella mia libreria personale di iTunes non ancora registrati alla SIAE, non voglio che vengano caricati su un server!
    Quindi probabilmente, per ogni mp3 con i tag “in regola” (titolo, artista, anno, album, nome album..) e senza possibilità di omonomia, verrà creato un riferimento su tutte le librerie “virtuali” degli utenti al SINGOLO mp3 presente sul server californiano. Questa è una cosa grandiosa perché permetterà a noi tutti di ordinare finalmente per bene la nostra libreria. Ovviamente tutto questo avrà le solite protezioni del caso: la musica in streaming non si può scaricare (se non con programmi che registrano la linea in ingresso) e sarà accessibile solo da dispositivi (iPhone, iPod, iTunes, Tv, iQualcosacheverràpresentatomercoledì) collegati ad un account iTunes.
    Tutto ciò potrà permetterci di avere mooolto più spazio nell’iPhone, mettendoci fisicamente soltanto la musica non sharata, ed ascoltando in streaming (tariffe operatori e bundle permettendo) quella “regolarizzata”.. cosa ne entra in tasca ad apple? mah, magari ogni 5 minuti di ascolto rischieremo di sentire una pubblicità di 5 secondi :)

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