Apple acquisisce Lala e pensa alla musica in streaming

di Redazione 1

lala

Dopo i primi rumors circolati nella mattinata di ieri, sia il New York Times che il Wall Street Journal confermano l’acquisizione di Lala Media da parte di Apple. Lala Media è una piccola società, attiva da 4 anni, che si è distinta in un settore molto complesso (ovvero quello della vendita della musica digitale) sfruttando una semplice quanto geniale idea: oltre alla normale vendita dei files MP3, gli utenti possono ottenere lo streaming legale dei propri contenuti digitali preferiti.

Il portavoce di Apple, Steve Dowling, ha commentato la notizia sostenendo che per Apple è normale acquisire “piccole società” ma, come solito, non può svelare i piani dell’azienda (“Apple buys smaller technology companies from time to time and we generally do not comment on our purpose or plan“). Molto probabilmente a Cupertino hanno intenzione di mettere a disposizione contenuti musicali in streaming: che sia in arrivo qualche grossa novità per iTunes Store?

Il funzionamento del “Lala Music Service” è davvero geniale: il sistema fa una scansione dell’HD di tutti gli utenti alla ricerca di brani musicali e poi crea con essi una libreria online. Tutti possono accedere gratuitamente a tali files così da poter ascoltare in streaming la propria canzone preferita. Il concetto alla base è che la canzone non risiede fisicamente sul computer di chi la ascolta perché viene trasmessa in streaming dal sistema.

Il “Lala Music Service”, poi, offre anche un servizio a pagamento: con un abbonamento di 10 dollari si ottiene il diritto di poter avere sempre a disposizione per lo streaming le proprie canzoni preferite. Se invece si preferisce il classico acquisto, i prezzi sono in linea con quelli dell’iTunes Store.

Se da una parte pare ovvio che l’acquisizione di Lala Media da parte di Apple sia il primo passo verso la futura possibilità di ottenere musica in streaming da iTunes Store, difficile è oggi fare delle ipotesi fondate sui futuri servizi offerti. MacRumors suggerisce che lo streaming diretto dei contenuti potrebbe essere una nuova feature delle “Genius recommendations“. Voi che ne pensate?

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